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3 dicembre 2012

Fic in corso: Cap. 44

Lo so, lo avevo promesso da... uhm, non me lo ricordo più.
Fatto sta che mi sono dedicata ad un'altra attività che mi ha assorbito tanto e non sono riuscita fino ad oggi a tirar fuori il capitolo.
Siamo al capitolo 44... ancora lontani dall'effettiva fine. Come anticipato, non mi dilungherò nel Contest, se non per raccontare parti che poi non potranno essere dette.
Il prossimo capitolo è già pronto e sarà pubblicato in un giorno della prossima settimana. Il capitolo 46 invece avrà bisogno un po' più di tempo, perché sto cercando di far stare la storia in pochi capitoli e di conseguenza saranno un po' più lunghi del solito.
Ma passiamo al riassunto (di questo passo va a finire come in Beautiful, con 300 e più puntate, e un riassunto di quaranta pagine XD)...

Il Team Luce è un gruppo di ragazzi il cui scopo è fermare le guerre, e per fare ciò devono prima affrontare il Signore del Fuoco. Ma non è semplice, troppi nemici da affrontare e un cammino lungo. Con l'arrivo di Ash nel gruppo i problemi non diminuiscono, ma il tempo e la pazienza rendono finalmente il gruppo più affiatato e forte. La visione di Melody mette in allarme il gruppetto che si affretta a raggiungere la loro meta. Ma ciò che non sanno, è che Melody non ha raccontato tutto e con la complicità di Brock decide di tacere per il momento. Ash nel frattempo è sempre più allarmato da qualcosa che lo riguarda di persona e per questo chiede a Brock di compiere una promessa.
Quando finalmente entrano nei territori del Paese del fuoco, i ragazzi non si aspettano di imbattersi in una vecchia conoscenza di Dawn e allo stadio del Contest dei Domini. Decidono quindi di restare lì, nel caso il Team Magma attaccasse nuovamente lo stadio. Mentre May e Dawn partecipano al Contest, gli altri rimangono in disparte a controllare. 
Che il Contest inizi!


BLUE BIRD ILLUSION
Cap. 44



  • May, Dawn...siete pronte?- chiese Brock. Le due in abito da spettacolo accennarono ad un sì.
Sentirono alle loro spalle le voci eccitate degli spettatori e il fermento intorno ai preparativi.
Anche le due dominatrici, avevano sfruttato la giornata precedente per prepararsi e dopo essersi iscritte, si erano riunite al gruppetto per darsi le ultime indicazioni.
  • Siamo d'accordo che appena noterete qualcosa di sospetto, dovrete interrompere la vostra dimostrazione- Dawn annuì poco convinta. In cuor suo non avrebbe voluto che il Team Magma apparisse. Quella era una delle poche volte che poteva mettere in mostra il suo dominio, senza necessariamente fare del male a qualcuno.
  • Noi saremo tra gli spettatori a guardarvi. È un rischio stare divisi, ma non abbiamo alternative. Lo stadio è grande e se ci posizioneremo in posti diversi, avremmo più possibilità di notare qualcosa di sospetto.
  • Se li vediamo, dobbiamo attaccare?- chiese May. Ash e Dawn aspettarono la risposta.
    Misty li guardò dubbiosa e incerta. Poi tornò seria.
  • Normalmente sarei contraria, ma tenendo conto dei nemici che abbiamo di fronte, non possiamo più essere cauti. Se avete il minimo presentimento che vi stiano per attaccare...fatelo prima voi.
Tutti annuirono. Era chiaro, quello poteva diventare a tutti gli effetti una guerra. E in quel caso, non c'era marcia indietro, una volta iniziata.
  • Bene, noi andiamo- disse May.
Misty si avvicinò alle due e le abbracciò.
  • Andrà tutto bene, non permetterò che vada come l'ultima volta- disse Misty, stringendole e sorridendo- Perciò rilassatevi e mettetecela tutta.
Le due ragazze annuirono e si avviarono.


≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

Il Contest... doveva ammettere che in altre condizioni gli sarebbe piaciuto provare a partecipare. Ma conoscendosi, lui non era un tipo da esibizioni. Quello a cui sempre aveva mirato, erano i combattimenti. Fin dal principio era stato allenato per questo. E ormai non conosceva gratificazione migliore che vincere le battaglie.
Con o senza Team Luce, il furore e l'eccitazione al combattimento erano insite in lui. Era come se si portasse dentro un mostro affamato e che a stento riusciva a trattenerlo.
  • Ah- ehm!- sentì che qualcuno si schiarì la voce dietro di lui. Voltandosi vide un bambino con grossi occhiali seduto sulle gradinate.
  • Se non ti è di disturbo- disse il piccolo con sarcasmo- potresti spostarti? Sai, non sei l'unico qui che vuole assistere allo spettacolo e sebbene tu non sia una cima, mi togli la visuale.
Okay, in cinque secondi si era fatto già odiare da Ash, che se non avesse cambiato abitudini, lo avrebbe arrostito.
Cercò di sforzarsi con una risatina a stare quieto e si sedette sull'unico posto libero vicino all'odioso bambino. In effetti stare in piedi come uno stoccafisso davanti agli spettatori, non era il modo migliore per passare inosservato.
Non poteva vedere Misty, Brock e Melody, ma era certo che si erano già posizionati nella loro zona.
Dalla sua postazione comunque non vedeva nessuno di particolarmente sospetto, tranne il piccolo ovviamente.
  • E i tuoi genitori dove sono?- chiese il moro spontaneamente. Ormai stava per iniziare lo spettacolo, ma lui era seduto da solo.
  • Potrei chiederti la stessa cosa, ragazzino- rispose l'altro con tono arrogante e neanche degnandosi di guardarlo.
È solo un bambino, è solo un bambino...si ripeteva Ash nella testa, per soffocare la voglia omicida.
  • Solo mi sorprende vederti qui da solo in territorio straniero- spiegò l'altro.
  • Non sono solo. Il mio maestro partecipa al Contest- disse lui con orgoglio- E batterà tutti, ne sono certo.
  • Ne dubito- disse Ash alzando le spalle e ricordandosi di May e Dawn- Parteciperanno tanti dominatori con talento. Chiunque sia il tuo maestro, non se la caverà così facilmente.
Il bambino lo guardò con una smorfia e Ash si limitò a sorridere.
  • Benvenuti alla 14° edizione del Concorso dei domini!- gridò la presentatrice, al centro dell'arena. Il palcoscenico dove ciascun dominatore avrebbe mostrato le sue tecniche al pubblico seduto negli spalti intorno- Diamo il benvenuto ai nostri fedeli spettatori che attendono ogni anno di vedere i prodigi di questi dominatori. Forze maggiori ci costringono a muovere di continuo la sede degli incontri, ma non basterà questo a fermarci. Ricordo che lo scopo di questo Contest è mostrare cosa si riesce a creare con il proprio dominio. Uno ad uno i concorrenti si esibiranno e verranno giudicati dai nostri ormai affezzionati giudici- un applauso- Ma bando agli indugi, prepariamoci ad accogliere il primo concorrente! Dalla città LaRousse, Drew, dominatore della foglia!
  • Eccolo, è lui!- lo indicò con entusiasmo e si unì alle acclamazioni della folla.
  • Drew?!- esclamò Ash.


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Per poco a May non venne un infarto. Balzò in piedi e alzò lo sguardo sul grande schermo posto nell'atrio di attesa dei partecipanti.
Si fece avanti il ragazzo, sguardo sicuro e diretto al pubblico.
Un sorriso un po' presuntuoso e vanitoso, ma cosciente delle sue abilità. Era proprio lui.
May non vedeva quel ragazzo dal Contest precedente, dove erano stati attaccati dal Team Magma. Il modo in cui si era comportato con lei, quel lato di lui che non conosceva e di un pensiero presente, che rivalità a parte, Drew era adatto a far parte del Team Luce. Si era obbligata a dimenticarlo, convinta che il viaggio continuo e la loro missione non le avrebbe mai permesso di poter gareggiare con lui, neanche che i loro cammini si sarebbero incrociati.
E invece, eccolo lì.
Un sorriso divertito si disegnò sulle sue labbra. Se proprio doveva essere il suo ultimo Contest, non poteva trovare avversario migliore per chiudere in bellezza.
  • Drew è incredibile- disse Dawn fissando lo schermo e affiancandosi all'amica. Aveva indosso il vestito che si era comprata l'ultima volta. Un vestitino azzurro con cappello e stivali bianchi. Le stava molto bene.
  • Dawn, sei tesa?- chiese May, mentre altra gente si riuniva nell'atrio a guardare l'esibizione di Drew.
  • Non lo so...- disse l'altra rigirandosi le mani- E tu?
  • Ad essere sincera, lo sono- la guardò e sorrise impacciata- Per combattere non ho problemi, ma i concorsi sono un'altra cosa. La prima volta che abbiamo partecipato, non ero cosciente di cosa significasse per me, volevo solo un modo di gareggiare con Drew- poi tornò a guardare lo schermo con una luce negli occhi- Ma dopo essere stata in quel palco...credo che mi sia piaciuto per davvero esibirmi.
  • Sì, ti capisco- annuì Dawn. Aveva provato le stesse emozioni sul palco, finché non c'era stata quell'esplosione...
La ragazza si sentì rabbrividire. Tornare su quel palco...ce l'avrebbe fatta? Aveva cercato di non pensarci, di lasciare il passato alle spalle, ma una volta lì le erano tornate in mente gli attacchi del Team Magma.
  • Dawn- la chiamò May, senza staccare gli occhi dal ragazzo dai capelli verdi. Dawn intuì qualcosa dal suo sguardo serio- Questo sarà forse il nostro ultimo Contest.
  • ...lo so- annuì.
  • E nemici o no, ce la metteremo tutta, giusto?
  • Certo.
  • Bene- si voltò verso di lei e le allungò la mano- I nostri compagni dagli spalti veglieranno su di noi e si aspettano da noi un gran spettacolo. Non deludiamoli.
Dawn le strinse la mano. Poche volte si era sentita alla pari con i suoi compagni, ma questa volta sapeva di avere qualche chance per vincere. E amicizia da parte, sarebbe stata un osso duro per May.


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La folla applaudeva il concorrente, che nel frattempo si congedava dal palco. Dall'ultimo Contest Drew era migliorato tanto, non lo poteva negare. Chissà come se la sarebbe cavata in un incontro serio. Melody gli aveva raccontato di essere rimasta particolarmente impressionata da come si era comportato Drew durante l'attacco del Team Magma. E Misty e Brock non avevano negato che Drew avrebbe potuto essere un valido alleato.
Arrivare però a fare da maestro a un bambino... ne aveva fatta di strada Drew.
Il bambino accanto si alzò in piedi e fece per andarsene.
  • Guarda che lo spettacolo non è ancora finito- gli ricordò Ash.
Il bambino si sistemò gli occhiali sempre con quella sua aria di sufficienza.
  • Per me, sì. Non ho bisogno di vedere gli altri, per sapere che il mio maestro vincerà.
Ash si irritò. Bambino o meno, come poteva permettersi di sottovalutare i suoi avversari? Evidentemente stando accanto a Drew, aveva acquisito parte della sua personalità arrogante.
  • Suppongo che ti ricrederai a fine giornata- disse Ash e lo lasciò andare senza aggiungere altro.
Approfittò di quel momento per spostarsi da un'altra parte e continuare a guardarsi intorno. Era ancora troppo presto per abbassare la guardia.


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  • Mi devi proprio seguire dappertutto?- chiese Misty un po' scocciata.
  • Ti do fastidio?- chiese il biondino con aria innocente.
  • No... non proprio- rispose incomoda di fronte alla semplicità del ragazzo.
Non è che si trovasse male in sua compagnia, Barry era un tipo molto solare e frenetico e non capiva perchè le era impossibile arrabbiarsi con lui. Ma lei si trovava nel bel pieno di una ricerca e lui non faceva che distrarla con le sue continue domande.
  • Non devi prepararti?- tentò lei di convincerlo.
  • Sì, ma tra un po'- alzò le spalle- Perché non ti sei iscritta anche te? Sono certo che nascondi qualche tecnica spettacolare! Tempo fa mi è capitato di vedere una dominatrice dell'acqua in azione...- Misty si voltò, ascoltandolo finalmeente con interesse- Non posso negare che era bella e straordinaria, ma nascondeva una natura malvagia. Mi sono sentito deluso nel scoprire che esisteva una dominatrice dell'acqua senza scrupoli- Misty si sentì i brividi su per la schiena. A parte lei e Ivi, esisteva solo un'altra dominatrice dell'acqua... ed era quella che si era portata via George- Oh, ma tu sei molto diversa!- disse subito lui, vedendola scura in volto- Sento che sei mille volte meglio di lei. Ci posso scommettere!- e l'abbracciò di sorpresa. Lei sbattè più volte gli occhi e si accorse degli sguardi del pubblico.
  • Ok, ok, va bene. Ora basta, guardiamo in silenzio, ok?- si staccò da lui molto imbarazzata.
Non era abituata a simili gesti con persone che conosceva appena e non capiva perché poi si doveva sentire così timida. Con Brock e George non reagiva così. E con Ash... be', lui era un caso a parte.


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Lo vide arrivare dal palcoscenico, soddisfatto della sua prestazione. Lei gli andò incontro.
  • May!- esclamò lui. Evidentemente non si era accorto della sua presenza tra i partecipanti.
  • Non male Drew- disse lei con un sorriso di sfida- Ma io posso fare di meglio.
  • Vedremo- rispose con lo stesso sorriso. Poi estrasse una rosa e gliela porse- Fai del tuo meglio.
  • Senza dubbio- lei afferrò la rosa e i due presero strade diverse.
  • Maestro, maestro!- arrivò correndo il piccolo Xam- Sei stato fenomenale! Incredibile!
  • Grazie. Ma ti ho già detto di chiamarmi solo Drew.
  • Ops, scusa. Ora che facciamo? Ci vorrà un po' prima dei risultati.
  • Io resterò a guardare gli altri concorrenti.
  • D'accordo. Vado a prenderti qualcosa da mangiare e ti raggiungo.
  • Non ce n'è bisogno. E poi non voglio che ti allontani dallo stadio.
  • Non preoccuparti, torno subito!- e corse via.
Drew sospirò e alzò lo sguardo. Sullo schermo era apparso il seguente concorrente.


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Era entrata May, Dawn la seguì con lo sguardo sullo schermo. Come al solito, il suo sguardo era determinato e sicuro. Non c'era traccia di incertezza o panico. E il suo modo di esercitare il suo dominio era la dimostrazione. Dawn aveva ormai capito che lei ci teneva a dimostrarsi migliore di Drew e aveva dei sospetti che non fosse la rivalità l'unica cosa a spingerla. Ma parlarne con l'interessata, l'avrebbe solo fatta finire sotto terra.
  • Sai, sono contento di vederti in buona salute- disse una voce che lei riconobbe come il suo amico d'infanzia.
  • Kenny...
Si fece avanti il ragazzo dai capelli castani mossi e uno sguardo bonaccione. Indossava il suo abito da torero di un color verde e giallo.
  • Che faccia seria- ridacchiò lui dispiaciuto e le tirò le guance per formare un sorriso- Così va meglio.
  • Kenny!- si lamentò lei imbarazzata- Piuttosto, dov'è Barry?
  • Per fortuna me ne sono liberato- scherzò lui- È corso dietro la dominatrice dell'acqua. Sembra che abbia proprio un adorazione per lei.
  • Per Misty?- lo guardò incerta.
  • Di che ti sorprendi? Barry è molto spontaneo e istintivo nei sentimenti- poi insieme guardarono lo schermo. May stava dando un bel spettacolo.
  • Dawn, come ci sei finita a viaggiare con un gruppo come loro?- la ragazza si voltò, pensando stesse scherzando, ma poi lo vide molto serio. Poche volte lo aveva visto così- Sono così diversi da te e tu sei cambiata molto. Non è un semplice viaggio il vostro, vero?
Dawn stette in silenzio. Come poteva spiegargli la loro missione? Lei era già in debito con lui, le aveva salvato la vita in passato. Motivo in più per non coinvolgerlo.
  • Se è per tua madre, posso aiutarti io a cercarla. Te l'avevo detto anni fa, ma tu non mi hai preso sul serio. Ora che ci siamo ritrovati, vorrei che venissi con me. Ho delle informazioni che potrebbero ricondurci dalla nostra gente. Insieme potremmo farcela, non siamo più dei bambini sprovveduti.
Dawn lo ascoltò in silenzio. Diceva sul serio? Voleva che venisse con lui?
  • Perchè?- chiese lei, guardandolo con sospetto- Perchè mi fai questa proposta? Perchè semplicemente non hai chiesto di unirti tu al gruppo? Cos'hai contro loro?
Lui sospirò e si grattò la testa indeciso.
  • Sarò sincero con te, Dawn. Ho il timore che ti trascineranno in un brutto problema, una guerra che stravolgerà l'equilibrio di questo mondo. E non credo che tu sia pronta a...
  • Ti sbagli!- lo interruppe e lo guardò con rabbia- Se sono diventata sicura di me, è grazie ai miei amici. Sento che ormai è mio dovere continuare il viaggio. E con questo non dico che ho smesso di cercare mia madre. Anzi, ogni giorno che passa è come se mi avvicinassi sempre più a lei.
Lui la fissò sorpreso e poi sorrise malinconico, quasi arreso alla determinazione della ragazza.
  • Come preferisci. Ma ricordati che in qualsiasi momento potrai contare sulla mia collaborazione.
  • Grazie.
In quel momento l'esibizione di May era terminata e la presentatrice stava per chiamare il prossimo concorrente.
  • Dal villaggio due foglie, Kenny, dominatore della foglia!
  • È il mio turno- fece un respiro, per cacciare la tensione. Dawn fece per dire qualcosa, ma due braccia accinsero lei e Kenny per le spalle, stringendoli a sé.
  • Animo, amico!- era il biondino, che in un lampo era piombato su di loro abbracciandoli affettuosamente- C'è un sacco di gente là fuori tutta emozionata. Non deluderli!
Kenny e Dawn lo guardarono, poi il castano sorrise e si rilassò.
  • Certo che no. E tu vedi di non esaurire subito le tue pile o sarà troppo facile batterti- scherzò e Barry li lasciò andare- A dopo- li salutò e si diresse verso il palco.
Lei lo osservò mentre si avviava, ancora con in bocca le parole non dette.
Chissà perchè si soffermò a fissare le sue spalle. Forse perchè involontariamente le avevano ricordato il giorno che Kenny le aveva salvato la vita, il giorno in cui sua madre fu rapita dal villaggio e Kenny approfittando della confusione l'aveva trascinata via. Era così sotto shock quel giorno, che non aveva avuto l'occasione di ringraziarlo. Di seguito le cose erano accadute così in fretta, tutti i bambini erano stati condotti in un posto sicuro, lei era stata affidata al professore Rowan, vecchio amico di sua madre, mentre Kenny era stato ospitato da dei conoscenti, finché dopo tre anni se n'era andato. Non prima di averla salutata e aver scherzato un po' con lei. E lei, be' come al solito si era offesa e gli aveva sbattuto la porta in faccia.
Kenny... era un ragazzino fastidioso il più delle volte, ma doveva ammettere che con lui non riusciva a mantenere il broncio. Però solo ora, rivedendolo dopo tanto tempo e a mente più aperta, poteva ricordare come da piccola quanto le erano sembrate protettive quelle spalle.


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Finora se l'erano cavati bene i concorrenti e non c'era stato nessun segno d'allarme. A parte l'esibizione di Barry, che per poco non aveva fulminato un giudice. Poi c'erano guardie ad ogni entrata dello stadio. Forse erano stati troppo precipitosi nel pensare che il Team Magma poteva intrufolarsi come l'ultima volta.
Gli era capitato di intravedere qualche volto familiare, ma era perché alcuni di essi avevano partecipato al Contest precedente e gli avevano dato una mano ad evacuare la folla.
Ciononostante era teso. Le parole di Melody gli ronzavano nella testa e non ne poteva parlare con Misty. Poteva capire la pressione su Melody, il conoscere e non poterlo rivelare. Ma doveva aiutarla. Era suo dovere come compagno di squadra.
  • Ed ora, un altro concorrente dal villaggio Due Foglie... Dawn!
Brock si sporse per vedere la ragazza che avanzava sul palco. Ops, aveva inciampato! Però era riuscita a restare in equilibrio e riprendere come niente fosse.
Sorrise. Da come si muoveva sul palco aveva superato l'imbarazzo iniziale e stava dando il meglio di lei. Dawn era cambiata molto dal giorno che si era unita al gruppo.
Se solo George fosse rimasto, ora anche lui avrebbe progredito enormemente. Se George fosse rimasto...
Ricordava ancora il suo volto sconvolto nella loro ultima battaglia contro dei dominatori del fuoco, quando ancora faceva parte del Team Luce.
Sospirò. Quel ragazzo era così cambiato drasticamente da quel giorno. Ma nei momenti che non dovevano combattere, era gentile e allegro, un ragazzo semplice il cui desiderio era proteggere il suo paese e la sua amica d'infanzia.
Il più delle volte stare accanto ad Ash, era come ritrovarsi accanto al suo amico George. Ma anche se in certi aspetti erano simili, in profondità non lo erano. George era spinto inizialmente da principi di giustizia e fedeltà. Ash invece combatteva senza un vero scopo, non perché ci tenesse al suo Paese, non perché gli piacesse uccidere o aspirasse al potere. E allora cosa?
Sospirò nuovamente. Sinceramente, non lo sapeva neanche lui. Pensava che l'unica cosa che lo tratteneva lì, era il legame che si era stretto con il gruppo. Ma sarebbe bastato?


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  • Dawn se la sta cavando bene- disse Ash emozionato, vedendo i suoi compagni esibirsi al palco.
Vedendo tutti quei partecipanti sorridere e entusiasmarsi, per un attimo dimenticò per quale motivo era lì. Una guerra... nei territori del paese del fuoco... a soli pochi passi dal Signore del Fuoco...
  • Pazzesco... è incredibile come possiate essere così spensierati, in un clima così teso- fece una voce di una persona che si era affiancata a lui a guardare il palco. Per un istante Ash non ci fece caso- Misty è cambiata anche in questo.
Sentire nominare il nome della ragazza, fece reagire il ragazzo. Si voltò di scatto, accanto a lui c'era un ragazzo coperto dal cappuccio. In una frazione di secondo, la sua figura gli riportò l'immagine di un tizio incrociato al palazzo di Cerulean City. Il misterioso intruso che aveva bloccato le guardie in quel raggelante spettacolo, mentre lui correva a fermare il matrimonio di Misty.
Il ragazzo si fece scivolare il cappuccio, rivelando capelli castani e occhi celesti.
  • … tu!- esclamò indicandolo, tra l'incredulo e allarmato.
L'altro lo fissò in silenzio senza scomporsi. Ash indietreggiò con un balzo e si mise sulla difensiva.
  • Sei qui per Misty?! O sei qui per eliminare me prima! Ti impedirò di fare del male a lei o altri dei nostri compagni.
  • Sempre così chiassosi voi fiammicolai- sbuffò annoiato. Ash fece una smorfia- E comunque, non sono qui per combattere. Non ora per lo meno- il moro lo guardò diffidente.
  • Che intendi dire?
  • Misty ti ha spiegato perché odia i dominatori del fuoco? Perché ha deciso di andarsene da Cerulean City?
Ash allentò la tensione nelle sue braccia e annuì.
  • L'invasione dei dominatori del fuoco a Cerulean City...
  • Ma non ti ha raccontato precisamente cosa accadde nelle due invasioni del paese del fuoco.
Ash lo guardò perplesso. Misty non gli aveva accennato a due guerre. Il castano lo guardò con un mezzo sorriso. Aveva colpito nel punto giusto.
  • Avrà avuto i suoi motivi...- la giustificò, senza poter evitare di sentirsi infastidito dallo sguardo di George.
  • Certo, i suoi motivi...- ripetè quasi deridendolo- Credevo che tu conoscessi un po' meglio la tua leader.
  • Questo non ti riguarda- tagliò corto, innervosito- Ma qualcosa mi dice che non vedi l'ora di raccontarmelo.
  • Chissà- fece un sorriso enigmatico e tornò a guardare il palco- Nella prima invasione, io e Misty eravamo ancora piccoli e ignari di quanto stesse accadendo. In quanto figlio della guardia ufficiale del Palazzo, passavo molto tempo con lady Misty e quel giorno ero con lei. Quando arrivarono i primi soldati, seguiti da esplosioni, il re e le guardie si precipitarono a proteggere la città. Ma erano impreparati e non conoscevano la forza nemica. L'attacco per fortuna non durò a lungo, così come erano entrati se n'erano andati, lasciando dietro una scia di morti. E tra quelli, c'era anche la madre di Misty.
Ash lo guardò sorpreso.
  • La regina era una donna di una gentilezza e di una bellezza incredibile. Ma per quanto si mostrasse sempre educata e riservata, era molto decisa e protettiva. Nel giorno dell'attacco, lei si allontanò dalle sue figlie, perché aveva a cuore le sorti del re e del paese, e raggiunse il campo di battaglia. Ma quello che noi ignoravamo, incluso Misty tutt'ora, è che la regina era una dominatrice dell'acqua, un incredibile combattente come sua figlia. Lottò senza sosta, ma nel tentativo di raggiungere il marito, fu attaccata alle spalle e morì. Misty preoccupata per lei, era scappata e aveva cercato di raggiungere la madre. Non si aspettava di assistere alla sua morte, con il padre che cercava di rianimarla.
Ash rimase silenzioso. Perché sapere quelle cose sul passato di Misty, lo facevano star più male? Un passato che lei aveva gelosamente custodito e che solo a tratti se ne poteva intravedere.
  • Il secondo attacco fu più crudele e devastante. Infatti l'attacco precedente aveva il solo scopo di constatare l'effettiva forza di Cerulean City. Attaccarono due anni dopo e in quell'occasione non ero con Misty. Una volta scattato l'allarme, mio padre mi mandò al sicuro all'interno del Palazzo. Non volevo andarmene, volevo combattere con lui, però mi ricordai che se non fossi andato da Misty, lei avrebbe commesso qualche pazzia. Ma era tardi quando arrivai, lei non c'era. La trovai in strada davanti al corpo del Re, ferito e privo di sensi. Poi uno dei nemici, quello che probabilmente lo aveva attaccato, decise di portarsi via il cadavere. Misty, che era solo una ragazzina, fu risparmiata. Avevano vinto, avevano ucciso il sovrano di Cerulean City, avevano decimato la popolazione, distrutto abitazioni e negozi... non avevano più motivo di rimanere lì. Così se ne andarono- socchiuse gli occhi nel ricordare le ultime immagini, le sue braccia si erano tese nel stringere i pugni. Poi con un sospiro rilassò la mano- Il resto lo saprai, sei stato a Cerulean. Con il Re fuori dai piedi, senza più una guida che ridia speranza alla gente, fu scelto un sostituto. Il Presidente, che grazie al fatto di essere promesso sposo di Daisy, salì al potere.
Già, il Presidente... Ash lo ricordava bene. Si sentì fremere di rabbia al ricordo dell'inganno a danno di Misty e il continuo cercare di ucciderla.
  • Io avevo perso mio padre e Misty entrambi i genitori, per mano degli invasori- continuò il castano- E stava anche perdendo il suo posto nel Palazzo, per colpa del Presidente. Com'era da aspettarsi, Misty cambiò drasticamente. La città cambiò. Giurammo di fronte alle tombe dei nostri cari, che li avremmo vendicati. E divenne l'ossessione di Misty. Tempo dopo riuscimmo a scappare dalla città, con la promessa di tornarci da vincitori- sorrise malinconico- Ma non è andata come speravamo... le nostre strade si sono divise irrimediabilmente.
  • Misty non ha fatto che aspettarti- disse Ash, prendendo la parola. Non che questo non fosse già noto, ma voleva rimarcare quel punto con dissapunto- Non faceva che ripetere che saresti tornato da lei. Sei tu che hai deciso di allearti con il Team Aqua e di cercare di ucciderla. In questo non sei tanto diverso dai suoi nemici.
Il castano tornò a scrutarlo con occhi gelidi.
  • Vero. L'ho fatto- ammise senza scomporsi. E in questo George ricordava i movimenti pacati del Presidente- Quando avevamo iniziato il nostro viaggio eravamo soli, inesperti e ignari di ciò che ci attendeva al di là delle mura. Ivi fu la nostra prima insegnante e Brock il nostro primo compagno. Ora siete un gruppo numeroso, ma quando combattevamo eravamo solo io e Misty. E di dominatori spietati ne incontravamo tanti, il più delle volte dovevo costringere Misty a ritirarci. E' stato durante uno scontro che mi resi conto che... di quel passo, non saremmo riusciti a raggiungere il Signore del Fuoco, integri. Potevamo morire in qualsiasi momento, Misty poteva morire. E a quel punto capì che dovevo agire in altro modo. Dovevo diventare forte da solo, per il mio paese e per Misty- Ash inarcò il sopracciglio.
  • E questo includeva anche ucciderla?
  • No- scosse la testa- Non era per quello che mi sono unito al Team Aqua. Speravo che Misty avrebbe compreso che stava sbagliando a cercare alleati in quel modo e che mi avrebbe raggiunto...
  • Non approvava il modo di agire del Team Aqua.
Il castano tornò a guardare il palco.
  • Ti sei mai chiesto perché solo a un passo dalla morte ci pentiamo dei nostri errori e ricordiamo chi è davvero importante per noi? Credo che sia un segno che la vita ci dà, per darci la possibilità di guardare la realtà con altri occhi. Io l'ho colta, questa realtà, sai?- lo guardò con uno strana luce negli occhi- Una realtà rimasta nascosta a lungo...
Ash lo guardò come se avesse davanti un pazzo. Non capiva a cosa si stesse riferendo. Non sapeva ancora che intenzioni aveva e non poteva abbassare la guardia.
  • Cosa ci facevi a Cerulean City? Perché non mi hai attaccato?- chiese finalmente. Era da quando era ricomparso che se lo domandava.
George lo fissò a lungo, poi sorrise.
  • Ricordo il periodo prima delle invasioni, i giorni che abbiamo passato insieme, io e Misty. Lei era una piccola lady, io un semplice figlio di un soldato al servizio del Re. La Misty di quel tempo non pensava alla vendetta, non odiava il prossimo, lei era dolce e premurosa con tutti. Fin dal primo momento che i nostri padri ci hanno fatto conoscere, ho creduto che lei fosse una creatura celestiale e che io non sarei mai stato all'altezza di starle vicino. L'unica cosa che potevo fare era proteggerla. Quando ho saputo dei piani del Presidente di farla sposare, inizialmente ero deciso a non intervenire. Misty sarebbe stata al sicuro al Palazzo, protetta e lontana dalla guerra. Ma poi ho ricordato cosa mi aveva spinto a partire con lei. E non era solo la vendetta- George si rimise il cappuccio in testa e si voltò- Non sei l'unico che prova qualcosa per lei- disse serio. Appoggiando una mano sulla spalla di Ash, gli parlò vicino all'orecchio- Però tu sei un dominatore del fuoco, ricordatelo, non potrà mai esserci niente tra voi. Io l'amo davvero, ho più diritto di chiunque altro a stare con lei. E farò di tutto per dimostrarlo.
Ash non seppe cosa rispondere e rimase in silenzio. Non solo perché gli aveva appena rivelato di amare Misty, ma anche perché ancora una volta, gli era stato sbattuto in faccia l'unione proibita tra un dominatore del fuoco e dell'acqua.
George silenziosamente si allontanò, senza che Ash lo fermasse. Ma che poteva fare comunque? Non è che avesse detto che era buono, ma neanche il contrario. Doveva correre ad avvertire Misty? Ma così facendo, avrebbe finito per agitarsi e rendersi più vulnerabile. E poi, cosa voleva ottenere lui, raccontandogli quelle cose? Non era a Misty che doveva dirle? Non era lei che doveva perdonarlo?
Poi qualcosa saltò nella sua mente.
Era una dichiarazione di guerra. Non una dichiarazione qualsiasi, questa era legata a Misty, era una dichiarazione per la conquista del suo cuore. E che avrebbe fatto qualsiasi cosa per vincere.
Alle sue spalle sentì le ovazioni per l'esibizione di Dawn.


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Era terminato. L'ultimo concorrente aveva appena concluso la sua esibizione e si era ritirato dal palco, lasciando la presentatrice parlare.
  • Ottimo, ottimo!- disse lei entusiasta- E con Brendan di Albanova, si conclude la prima fase. Ora toccherà ai giudici dare dei voti alle esibizioni e i primi sei che avranno ottenuto il punteggio più alto, passeranno alla fase successiva.
La castana che stava osservando dagli spalti, si mise in piedi. Le sue amiche si erano esibite ed era andato bene, nessun pericolo.
In parte era dispiaciuta di non aver partecipato, ma sentiva che era più sicuro rimanere sugli spalti con gli altri.
Forse però questa volta si era allarmata troppo presto. Tanto valeva ormai scendere giù e congratularsi con May e Dawn.
Una fitta attraversò il suo corpo e le mancò il fiato. Si lasciò cadere sul suo posto, pallida in volto.
Cos'è tra stato? Quelle immagini, quella sensazione sgradevole...
Si strinse nelle braccia e si guardò intorno allarmata. Niente. Tutto tranquillo. Gli spettatori parlavano tra di loro e commentavano le esibizioni. Non c'era traccia di qualche nemico infiltrato.
Ma allora perché quella sensazione non l'abbandonava?
Sentiva qualcosa nell'aria di strano... si agitava e si avvicinava... ma cosa?
Alzò lo sguardo smarrita sul cielo nebbioso. Non poteva correre dagli altri, senza una reale minaccia. Non voleva sembrare un allarmista.
Quelle nuvole, erano davvero immense. Se fosse riuscita a salire così in alto, forse avrebbe potuto controllare meglio lo stadio da lassù.
Quella nuvola poi si stava scurendo lentamente... e lì capì.
Altre persone avevano alzato lo sguardo al cielo. Il tempo di afferrare il fischietto che teneva in tasca e soffiarci, e qualcosa piombò al centro dello stadio.


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Correva e correva, i lunghi capelli color viola che svolazzavano liberi, i pugni serrati e gli occhi lucidi. Inciampò e cadde a terra sulla soffice neve.
  • Argh!!- gridò frustrata, mettendosi in ginocchio e sbattendo le mani.
Era frustata, arrabbiata per l'ennesima litigata. E aveva corso così tanto che non ricordava dove era finita. La neve aveva coperto gran parte della vegetazione, ma poteva dedurre che si trovava nella foresta poco distante dalla città.
Quando sentì un rumore alle sue spalle, ricordò che non le era permesso addentrarsi in quella foresta e vedendo quel pokèmon dietro di lei, si pentì di non aver fatto attenzione. Regice, il pokèmon fatto di solo ghiaccio, si sollevava dal suolo e guardava minaccioso il piccolo essere umano.
Presa alla sprovvista, la bambina non si era preparata ad affrontarlo. Regice si mosse per primo, ma un attacco d'acqua lo colpì prima di una sua mossa.

  • Regice, lasciala stare!- disse la vocina di un altro essere umano- Non sapeva che era il tuo territorio! Non è qui per farti del male.
La bambina guardò l'interlocutore, era una bambina della sua stessa età. Corti capelli color arancio raccolti in un codino e occhi color verde acqua. Magrolina, con indosso una maglietta e un pantaloncino, che anche a prima vista si poteva notare che erano vecchi e consumati.
  • Riesci a correre verso di me?- chiese la sconosciuta.
La bambina annuì e si alzò adagio.
Il pokèmon la fissò, ma non si mosse. Però non appena lei diede le spalle, il pokèmon reagì e cercò di raggiungerla.
Una palla di neve sfiorò la bambina e colpì il pokèmon sugli occhi. Ne arrivarono altri due e il pokèmon decise di ritirarsi. La bambina tirò un sospiro di sollievo e guardò sorpresa la sua salvatrice. Questa teneva sospese in aria altre palle di neve e non appena rilassò le braccia, esse caddero per terra. Era una dominatrice dell'acqua!

  • Tutto bene?- chiese la sconosciuta, venendole incontro- Regice non è pericoloso, ma tende ad attaccare se pensa di essere in pericolo.
Ora che la vedeva meglio, quella bambina aveva ciuffi di capelli in disordine e la pelle scoperta era macchiata di terra e acqua, persino sul viso.
  • Wow, sei stata magnifica!- esclamò la bambina dai lunghi capelli viola- Sei una dominatrice!
L'altra fece un sorrisino imbarazzato.
  • Trovi?
  • Ma dove hai imparato? Credevo che a noi non fosse permesso praticare il dominio.
  • Dai pokèmon- disse l'altra semplicemente- Sai, se stai ad osservarli e a imitarli, se ne escono fuori dei bei attacchi- poi la osservò- Come ti chiami?
  • Ivi. Tu?
  • Kasumi.
  • Dove vivi? Non ricordo di averti visto...
  • Un po' dappertutto- poi spiegò- Sono orfana. Dei signori mi ospitano da loro- sorrise, come se il fatto non le procurasse problemi.
  • Oh...- chinò la testa- Io ho perso mia madre qualche giorno fa. Era ammalata, ma la medicina che le serviva, arrivava dal paese della foglia...- strinse forte le mani con fremito di rabbia- Ma erano state bloccate le importazioni...
  • Mi dispiace- l'abbracciò di getto. Gesto che sorprese molto Ivi, visto che era la prima volta che le due si incontravano- Io non ricordo niente dei miei genitori, mi hanno solo raccontato che facevano parte di un clan famoso di Cerulean City e sono morti in un rogo insieme alla casa. Ma perdere qualcuno che ci è vicino, dev'essere davvero triste- la strinse forte- Io ti starò vicina, se hai bisogno di sfogarti.
L'altra non seppe cosa rispondere, ma quel calore di quell'abbraccio...non le importava se l'altra era una sconosciuta o che le stava probabilmente macchiando il vestito. Avere qualcuno accanto che potesse sentire la sua sofferenza, le faceva ricordare gli ultimi momenti passati con la madre. Strinse forte la maglietta della sconosciuta e pianse. Pianse, come non aveva potuto fare davanti a suo padre e al corpo freddo della madre. Pianse sfogando la sua rabbia, la sua impotenza di essere solo una bambina e l'incredulità di una realtà così amara.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma io ti AMOOO!!! XD Voglio dire... ero venuta a controllare la pagina così, non avendo nulla da fare, e cosa trovo? Un capitolo nuovo di BBI!!! Inutile dire che me lo sia letto tutto d'un fiato. Cavolo, l'unica pecca è che finiscono subito! (bhe, detto da me, che leggo un libro di 300 pag in un giorno, non fa molto testo..). I prossimi capitoli saranno probabilmente più lunghi??? Ma ben vengaaaa!!! Più lunghi sono, meglio è! Almeno parlo a titolo personale!
Passando a commenti riguardanti il capitolo... bhe, l'incontro tra Ash e.. "Xam" mi ha fatto morire dal ridere. Soprattutto perché ho capito al volo Ash, detestando anch'io i marmocchi saccenti.
Per altro... aaargh, che nervoso! Dio, ma quel maledetto moccioso non è capace di stare FERMO dove si trova??? Sua sorella è LI'!!! Diavolo!!! Di questo passo mi verrà una crisi isterica.. O__O
George... Giorgy caro... con tutto l'amore che provo per te: levati dai c******i. <3 ^-^
E anche Barry. Mi stava simpatico il ragazzo, ma in questa storia lo inchioderei al muro. Su le mani da Misty, schifoso polipo!
Ash che CAPISCE la sfida nascosta di George? O___O mah... strano il ragazzo. Ma tanto chissenfregaaa U__U. Può dire o fare quello che vuole, tanto fino a prova contraria questa è una storia sulla PokeShipping, quindi... ragazzo, SUCAAAA! (tanto per essere fini e delicati.. mi perdonate?? ^--^)
Ok, abbiamo capito tutti che la fantomatica Kasumi è la mammina di Misty. E se non è così.. allora rimarrò sì spiazzata. Melody che non partecipa al contest? Ma sta male?? In effetti sì... si è appena alzata da un letto di ospedale..
Va bhe, ora devo andare. Bravissima Yachan! Ti prendo in parola e attendo il tuo prossimo capitolo. ^^
Forza e coraggio, ragazza mia! Ce la possiamo fare: tu con BBI e io con Weaving. Tra un impegno e l'altro, poco alla volta, arriveremo alla fine.
Un bacione,
Riri <3