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28 ottobre 2008

Fiction in corso: Cap. 14

Ciao a tutti! Dunque, che dire? Ecco la seconda parte della fic, cioè il continuo del cap.13, che in realtà è suddivisa in tre parti, con il cap. 15 XD Che giro di parole, eh?
Dunque, l'influenza non mi è ancora passata e mi passa sempre di più la voglia di uscire di casa con il brutto tempo che c'è -_-' E poi, dovrei fare tante cose che alla fine finisco per non fare XP Ah, come sono svogliata!
Ma passiamo al capitolo 14! Ho deciso di pubblicarlo subito, ora che ho qualche oretta in più di tempo per stare al pc, ma non so quanto durerà, eh eh XD
Ma voi non preoccupatevi e seguite la fic! Altre sorprese in arrivo (o mi sbaglio? °.°)


Blue Bird Illusion
Cap. 14


Una persona tra le gradinate, con sopra le spalle un mantello scuro, sorrideva divertita. Una veloce occhiata da un’altra parte e notò un’altra persona simile. In breve si accorse che c’erano almeno sei o sette persone simili sparse per tutto lo stadio.
Possibile che si trattasse di…loro?
Un brivido gli percosse la schiena. No, non potevano essere lì. Non ce n’era il motivo.
Si rese conto troppo tardi di quel che stava per succedere…
Con uno scatto, le sette persone si alzarono in più punti differenti e allungarono la mano in avanti.
Fu troppo rapido. In pochi secondi ci fu un esplosione davanti al palco, che investì gli spettatori. Il fuoco si dilagò nello stadio, pezzi della struttura si staccavano e cadevano nelle gradinate, la gente spaventata e terrorizzata si alzava dai loro posti e si precipitava qua e là in cerca di una via di fuga.
Ma non c’era. Molte uscite d’emergenza erano chiuse. Quasi sbarrate. La gente era nel panico.
- Ragazzi, tutto bene?- chiese Brock sorreggendo un masso sopra la loro testa, staccatosi dallo stadio, che per poco non li centrava.
- S- sì…- disse Misty confusa- Ma cos’è successo?
- Non lo so- Brock appoggiò il masso altrove- Credo un esplosione…
Evidentemente i due ragazzi, come la maggior parte dei presenti, non aveva fatto caso a quei sette personaggi. Nessuno si era reso conto di quanto stava accadendo.
Misty si voltò per guardare verso il palco, circondato dal fuoco. Il suo voltò impallidì.
- Oh, no…Dawn! Era sul palco! Anche Melody e May!- si precipitò giù, ma Brock la fermò trattenendola per il braccio.
- Aspetta Misty- disse lui.
- Lasciami andare Brock!- Misty lo guardò con rabbia. Lui cercò di rimanere serio e poi fece un cenno con lo sguardo.
- Potrebbe essere una trappola…
- Come?- lo guardò perplessa.
- L’esplosione…potrebbe essere un loro piano.
Misty chinò la testa. Aveva ragione Brock, ma la situazione le era sfuggita di mano.
- Sapevo che non dovevo lasciarle andare! Che stupida che sono stata!- strinse forte il pugno e guardò Brock- Mi avevi detto che non ci sarebbero stati problemi!
- Misty…
- Dawn non è ancora preparata per uno scontro frontale! Avrà sicuramente bisogno di aiuto. E anche Melody e May, dopo l’esplosione…oh, cavoli, spero che stiano bene.
- Sono sicuro che staranno bene- disse Brock- Sono in gamba e anche tu lo sai.
La ragazza si voltò verso il palco distrutto.
- …sì, hai ragione. Ma non mi sentirò sicura se non le vedrò uscire da lì. E poi, c’è anche molta gente che è stata coinvolta nell’esplosione…Anche se si tratta di una trappola…dobbiamo rischiare.
- D’accordo- Brock la lasciò andare.
- Io mi occuperò delle fiamme, tu pensa a far uscire la gente- poi si voltò verso l’altro ragazzo- Ash, avrò bisogno del tuo aiuto.
- Eh? Ah sì, sì- disse leggermente nervoso. Misty non ci badò e proseguì.
- Devi farti strada tra le fiamme e cercare di portare fuori Dawn e gli altri.
Ash fece cenno di sì, anche se pareva parecchio teso.
- Ci vediamo più tardi. State attenti- Brock si avviò dall’altra parte, verso la parte superiore dello Stadio, mentre Misty e Ash scendevano giù.
La ragazza si guardò intorno alla ricerca di una fonte d’acqua. Trovò un idrante poco più il là. Lo svitò con l’aiuto di Ash e fece riversare l’acqua sul fuoco, manovrandolo con il suo dominio.
Ash aspettò qualche minuto prima di esercitare il suo dominio. Sembrava indeciso sul da farsi.
- Ash, sei pronto?- lo chiamò Misty.
Il ragazzo fece cenno di sì e poi con dei movimenti delle braccia, creò una specie di galleria all’interno del fuoco e ci entrò dentro.
In pochi secondi aveva raggiunto il palco, o quel che ne rimaneva.

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- Ehi…- una voce risuonava nella sua testa.
Aprì gli occhi, avvertendo intorno a sé del calore. Vide il volto di un ragazzo. Spalancò gli occhi.
- Ma cosa…??- si guardò intorno confusa. C’era Melody che la guardava preoccupata e Drew chinato vicino a lei, nell’intento di svegliarla.
- Come ti senti?- chiese Melody.
- B-bene credo…- poi ebbe una fitta alla testa- Ahi, no, credo di aver preso un colpo…Ma cos’è successo?
- Non lo sappiamo. C’è stata solo un improvvisa esplosione che ci ha scaraventati a terra. Forse è lì che hai sbattuto la testa e hai perso i sensi.
- Oh, capisco…
- Fortuna che non sei stata sbalzata altrove- disse Drew alzandosi in piedi- Sarebbe stata una scocciatura venirti a cercare.
May fece per ribattere, ma Melody la interrupe prima.
- Non è il momento May. Non abbiamo ancora trovato Dawn- disse preoccupata- Temo che le sia accaduto qualcosa.
- Mh…- cercò di riprendersi- Misty e gli altri ci raggiungeranno tra un po’- disse May alzandosi- Nel frattempo cerchiamo di rimanere unite- si sistemò i guanti alle mani.
- Però Dawn…- Melody si avvicinò a lei, quasi cercando di non farsi sentire dal ragazzo- Potrebbe essere in pericolo…
May capì dal suo sguardo, cos’è che voleva dire. Era possibile che si trattasse di un attacco nemico. Guardò poi il ragazzo poco distante da loro.
- Non possiamo muoverci con Drew qui- disse May parlando anche lei quasi con un bisbiglio- E poi, se non è stato un semplice incidente, presto verremo attaccati.
- Allora dobbiamo allontanare più gente possibile. Con noi c’erano altri partecipanti. Sicuramente saranno anche loro in difficoltà.
- Sì, ma come facciamo con lui?
- Deve venire con noi.
- Che??- Melody le tappò la bocca.
- Zitta! Ascolta, so che l’idea non ti piace, ma Drew può esserci d’aiuto. Almeno finché non allontaneremo gli altri. Se dovremmo combattere, è meglio che non venga coinvolto nessuno. Misty direbbe questo, se fosse qui.
- Okey- sbuffò May.
- Avete finito di chiacchierare, voi due?- disse d’improvviso Drew- Pensiamo ad andarcene qui.
- Certo- disse Melody con un sorriso, che lasciò un po’ perplesso Drew- Incomincia a farci strada tu.
- Continuo a dire che è una pazzia- borbottò May.
- Zitta e cammina- rimbeccò Melody.

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- Sei una frana- disse una voce di un bambino, con l’eco di altri bambini dietro di lui- Non sei capace di far niente- e si voltò per andarsene, lasciando lì una bambina che piangeva.
Con il viso pieno di lacrime, la bambina si avviò verso casa sua. Una donna dai capelli blu l’accolse all’ingresso.
- Dawn- disse lei sorpresa e preoccupata- Cosa ti è successo piccola?
- Loro…mi dicono sempre che sbaglio…- piagnucolò lei e sfregando il braccio contro gli occhi- Non è vero…io ce la metto tutta…come posso fare?
- Oh…- lei si chinò per guardare in faccia la bambina- Non devi badare a quello che dicono gli altri.
- Però- lei la guardò- Mi paragonano a te, ma non sono brava in niente.
- Dawn…- cercò di calmarla, ma la bambina si spostò da lei.
- Sono stanca di essere paragonata a te! Perché devo essere io, tua figlia?- disse arrabbiata e fuggendo via.
- Dawn!- sentì la voce della madre in lontana, mentre correva alla cieca in un posto dove potesse starsene da sola.
Si rifugiò in un angolino del parco, ancora chiuso per lavori e si sedette per terra continuando a piangere.
Non ce la faceva più a venire considerata un incapace dai suoi compagni. Che colpa ne aveva lei se aveva una madre famosa? E che lei era continuamente con la testa tra le nuvole?
Poi sentì dei passi poco distanti da lei. Alzò lo sguardo e vide un bambino sorpreso quanto lei di trovarla lì.
- E tu cosa ci fai qui?- chiese il bambino dai capelli castani.
La bambina con uno sguardo arrabbiato, cercò di asciugarsi dalle lacrime con le braccia e alzandosi fece per allontanarsi.
- Aspetta, dove vai?- il bambino fece un passo avanti.
- Che ti interessa? Perché non sei con gli altri?
- Mi ero stancato- disse lui semplicemente alzando le spalle.
La bambina non fece commenti e avanzò un altro passo per andarsene.
- Perché stai piangendo?
Dawn si voltò con ancora il viso rigato dalle lacrime. Era arrabbiata con il bambino. A volte la sua semplicità era disarmante.
- E’ colpa vostra!
- Ah sì?- la guardò senza capire.
- Sì! Non è colpa mia se non sono brava come mia madre! Non sono lei!
Il bambino la guardò sorpreso.
- Certo che lo so. Tu sei Dawn- rispose con semplicità.
La bambina per poco non lo strangolava. Come poteva essere così ottuso?
- Non capisci! Tutti vogliono che io sia all’altezza della fama di madre! Lei è diventata famosa con i concorsi, lei è una brava dominatrice…io invece…- chinò la testa, quasi sul punto di riprendere a piangere.
- Che domande…tu sei tu e tua madre è tua madre- disse il bambino- Chi ti dice che dovete fare le stesse cose?
- Però gli altri…
- Oh, gli altri…- alzò le spalle- Lasciali perdere. Parlano tanto, ma la verità è che sono invidiosi.
Dawn alzò lo sguardo per guardarlo.
- Tu pensi che…sia un imbranata?
- Tu sei goffa- rispose lui, ancora con semplicità. Dawn abbassò la testa- Ma questo non significa che non sei in grado far niente. Semplicemente, devi cercare la tua strada.
- La mia strada?- lo guardò con curiosità.
- Che ne so?- alzò lo sguardo- Medico, pilota, botanico, supereroe…
- Ma che…?
- Diventare un supereroe sarebbe troppo emozionante- disse lui con un sorriso- O anche un torero…
- Torero?- lo guardò confusa. Ad un certo punto si chiedeva se stessero parlando della stessa cosa, mentre vedeva lo sguardo del bambino viaggiare nell’immaginazione.
- Sì, sì, ti immagini? Tutta la folla lì ad applaudirti e…- si fermò, come appena svegliatosi dai suoi sogni e la guardò- Piuttosto, cosa ci facevi qui?
- Io?- lo guardò incerta- Ho litigato con mia madre e sono scappata qui.
- Che? E perché l’hai fatto?
Dawn abbassò lo sguardo.
- Credo di aver esagerato…
- E allora perché sei ancora qui?
- Eh?
- Se sai di aver esagerato, perché non vai a chiederle scusa?
- …forse hai ragione- si voltò- Vado da lei.
- Brava- fece cenno di sì- E la prossima volta ricordati di portarmi un dolce.
- E perché?
- Be’, a quest’ora i miei cugini si saranno mangiati la mia merenda- disse lui con un’aria sconfitta.
Dawn sorrise un po’ dispiaciuta e un po’ divertita dall’espressione del bambino.
- D’accordo…- lo salutò e corse verso casa.
Sulla strada del ritorno, vide una donna chiamare il suo nome, con ansia nella sua voce. Poi si fermò quando la vide arrivare.
La bambina accelerò il passo e corse in braccio alla donna.
- Mamma, perdonami!- disse piangendo.
- Tranquilla, Dawn- disse la donna dolcemente- Va tutto bene…
- Mamma…- la strinse forte e la guardò sorridendo. La donna ricambiò il sorriso.
Però subito dopo, l’’immagine della donna iniziò a svanire pian piano, facendo spazio a delle alte fiamme.

- Dawn!
- Ahhh!- urlò lei, abbracciandosi istintivamente alla persona.
- Dawn…- lei riconobbe la voce e lo guardò- Come va? Stai bene?
- Ash…- disse lei leggermente sconvolta. Si guardò intorno senza capire- D-dove siamo?- chiese senza staccarsi da lui.
- All’interno dello stadio…- poi il suo sguardo sembrò incerto- Un esplosione…
- Io ricordo solo che ero sul palco…- scosse la testa- E’ stato terribile- guardò le fiamme che coprivano la sua visuale- Dove sono gli altri?
- Ci stanno aspettando- disse Ash- Devo portarti via di qua. Riesci a camminare?
Dawn provò ad alzarsi, ma sentì un forte dolore alla gamba.
- Mi fa male…- disse lei, accasciandosi di nuovo a terra.
- In questo caso ti porto io- la caricò sulla sua spalla.
Chi se lo sarebbe aspettato? Lui che si portava in spalla una persona. Non era proprio il suo modo di fare. Ma quello non era il momento per farsi scrupoli.
- Ma come farai a camminare in mezzo a queste fiamme?
- Dimentichi che sono un dominatore del fuoco- disse lui con un sorriso.
Le fiamme indietreggiarono facendo spazio ad Ash e Dawn. Ma non poterono avanzare di molto.
- Guardate, c’è qualcuno- disse una voce.
Ash si bloccò, vedendo giungere tre figure, che attraversavano le fiamme con tranquillità.
- Dei superstiti- disse un’altra voce.
- A quest’ora dovevano essere stati già carbonizzati. Lo dicevo io che eravamo stati troppo delicati con loro.
- Chi sono?- chiese Dawn, ma il ragazzo non rispose- Ash…cosa facciamo?- le sussurrò Dawn intimorita.
Il moro indietreggiò preoccupato. Come temeva, erano loro. Però per quale motivo si trovavano lì? Se lo avessero riconosciuto e chiamato per nome? Con Dawn lì ad ascoltare, la sua copertura sarebbe saltata. Avrebbero mandato in fumo il suo obiettivo dopo tanta fatica.
Non doveva succedere.
- Ah, stanno scappando!
Ash fece retromarcia e prese un’altra strada. Doveva allontanarsi il più possibile. Sapeva che in quelle condizioni, Dawn non poteva combattere e lui non doveva farsi scoprire.
Cosa poteva fare? L’unica era trovare gli altri.

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- Presto, presto!- disse un ragazzo dalla carnagione scura, facendo segno agli altri di seguirlo verso l’uscita.
- Ahhh!- gridò una donna, vedendosi venire addosso un masso. Brock agì subito e sballottò via il masso.
- Tutto bene? Segua gli altri- disse Brock sbrigativo.
In altre occasioni, non avrebbe perso tempo a fare il cascamorto con quella bella donna, ma quello non era proprio il momento ideale per fare del corteggiamento.
Si guardò intorno, la situazione era abbastanza problematica. Anche se le persone stavano uscendo dallo stadio, rimaneva il problema del capire con chi avevano di fronte. E poi, anche il fatto di stare separati dal gruppo, li rendeva in difficoltà.
Voleva fare in fretta, così da poter raggiungere gli altri ed elaborare un piano.
- Serve aiuto, amico?- disse una voce. Brock si voltò verso due signori che gli si avvicinavano.
- Voi chi siete?- chiese lui dubbioso.
- Amici- disse uno dei due. A Brock gli parve di averli già visti da qualche parte. Poi la risposta gli venne da sola, quando vide le due persone utilizzare il dominio della terra e della roccia per creare altre uscite.
- Voi stavate partecipando al concorso.
- Sì- disse uno dei due- E’ ammirevole che stai cercando di aiutare queste persone. Ben pochi lo avrebbero fatto.
- Però mi pare che tu abbia fretta, devi raggiungere qualcuno?
- Sì- disse Brock incerto, mentre lui e i due signori aiutavano altra gente ad uscire- Devo raggiungere i miei amici…si trovano vicino al palco.
- Al palco?- disse il signore sorpreso, vedendo in lontananza le fiamme- In questo caso…vai pure- dissero i due sorridendo- Ci pensiamo noi qui. Raggiungi i tuoi amici. Avranno bisogno del tuo aiuto.
- Ma…- disse dubbioso.
- Dai, vai.
- Eh…d’accordo- si voltò- Grazie- e se ne andò.
Misty nel frattempo era alle prese con le fiamme che non accennavano a diminuire.
“C’è qualcuno che sta mantenendo vivo il fuoco”- pensò Misty mentre continua a riversare l’acqua sulle fiamme- “Cosa staranno facendo gli altri? Ash avrà raggiunto le altre? Non sono ancora usciti…”
Era difficile cercare di manovrare l’acqua, quando i suoi pensieri erano concentrati sui suoi amici e della possibile minaccia che li attendeva.
Poi un asse di legno in fiamme si staccò e precipitò verso Misty. Prima che lei potesse agire, una folata di vento fece deviare la caduta dell’asse. La ragazza si voltò, credendo di trovarsi Melody.
- In difficoltà?- disse la voce di un ragazzino dai capelli viola. Dagli abiti che indossava, capì che si trattava di uno dei partecipanti- Ho visto cosa stavi facendo e non potevo far finta di niente. C’è qualcuno lì dentro?
- Io…sì- fece cenno di sì- I miei compagni…vorrei raggiungerli, ma le fiamme sono troppo alte.
- Niente paura, piccola- disse la voce di un uomo, un po’ calvo e vestito un po’ da hippy- Anche io sono un dominatore dell’acqua. Posso sostituirti io.
- Eh? Ma…
- Misty!- Brock la raggiunse in quel momento.
- Brock! Cosa ci fai qui? E la gente?
- Ci stanno pensando due dominatori. Poi ti spiego. Ash e gli altri?
Misty fece cenno alle fiamme.
- Sono ancora lì dentro.
- Pensi che li abbiano già attaccati?
- Io…spero di no.
- Non so di che state parlando, ma se avete bisogno di aiuto, contate su di noi- disse l’hippy.
- Sì, ci sono altri volontari che vogliono darvi una mano- disse il ragazzino dai capelli viola- Se dovete andare ad aiutare i vostri amici, andate pure.
Misty guardò Brock. Si scambiarono un cenno d’intesa.
- D’accordo…grazie- i due si voltarono verso le fiamme. Misty fece cadere sulle loro teste dell’acqua e quando il dominatore dell’aria soffiò sulle fiamme, creando un entrata, i due si addentrarono dentro.

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- Si può sapere chi sono??- disse May correndo più che poteva.
- E che ne so io??- disse Melody, anche lei correndo.
Insieme a loro c’era Drew e altre tre persone, incontrate nel loro percorso. Da quando avevano iniziato a muoversi, erano stati attaccati da qualcuno, solo che non riuscivano a vedere chi era, né quanti erano. Sapevano solo che erano dominatori del fuoco, per come si muovevano con facilità tra le fiamme.
- Non va bene così- disse Melody fermandosi giusto in tempo per bloccare un attacco dall’alto- Finiranno per esaurirci, prima ancora di riuscire ad uscire da qui.
- Vuoi arrenderti di già?!- disse May, calciando a terra il piede e provocando una lunga crepa in direzione di una figura. Quella si scansò subito e scomparve di nuovo.
- Non dico questo!- disse Melody- Come faremo se ci vorranno attaccare frontalmente?
- Che vengano pure! Io li aspetto.
- Non essere così cocciuta May!- disse Melody arrabbiata- Ci troviamo da sole, con altre persone che non c’entrano niente. Che facciamo se si fanno male a causa nostra?!
- Preferisci allora scappare?!
Due liane in quel momento si strinsero intorno alle loro vite e le sollevarono lontano da lì. Giusto in tempo per vedere un masso infuocato, cadere proprio dove erano ferme un attimo prima.
- Insomma! Vi sembra questo il momento di litigare!- disse Drew irritato, lasciando libere le due ragazze dalle liane.
- Drew…- disse sorpresa May.
- Se non ve ne foste accorte, non siamo ancora riusciti a metterci in salvo- si voltò e guardò le altre persone che si erano stretti tra di loro per la paura- Tutto bene?
Loro fecero un debole cenno di sì. Una ragazza dai capelli castani corti lo guardò preoccupata.
- Ma cosa succede?- chiese lei- Perché qualcuno ci sta attaccando? Ho paura…
- Non lo so perché ci attaccano, ma non vi succederà niente. Troveremo il modo di uscire- disse lui, cercando di rassicurarli. Poi si voltò verso le due ragazze- Giusto? Ammesso che voi due non la smettiate di litigare.
May e Melody si guardarono. Sì, aveva ragione. Non era il momento per mettersi a litigare.
- Sì, scusate- dissero le due dispiaciute.
- Bene. Andiamo, presto- s’incamminò per primo, facendo strada agli altri. Melody e May rimasero per ultime.
- May, non possiamo litigare in eterno- disse Melody a voce bassa.
- …sì.
- Ora che Misty non è con noi, dobbiamo cercare di andare d’accordo.
- Sì.
- Perciò…
- Ho capito- la guardò- Dobbiamo separarci da loro.
- Mh- fece cenno di sì- Con Drew saranno più al sicuro e così almeno i nostri nemici attaccheranno noi e non loro. Solo che…poi rimarremo sole. Non sappiamo cosa ci succederà.
- E’ un rischio, ma dobbiamo farlo. E poi…- le sorrise- Sono sicura che gli altri staranno già venendo a cercarci.
- Hai ragione- le sorrise anche lei.
Drew si voltò e si fermò, quando si accorse che le due ragazze si erano fermate.
- Che state facendo ancora lì impalate? Non ricomincerete di nuovo, spero.
- No, c’è un cambiamento di programma- disse May.
- Eh?
- Drew, tu devi proseguire e portare in salvo queste persone. Noi ci occuperemo di distrarre quelli che ci stanno attaccando.
- Ma che stai dicendo? Siete impazzite? Perché vorreste fare una cosa così sciocca!
- Noi dobbiamo farlo- disse Melody- C’è qualcuno che ci sta aspettando da qualche parte.
- Però…
- Torneremo, tranquillo- disse May- Non ci succederà niente. Siamo dominatrici esperte, sai?- cercò di dirlo con un sorriso- Mi raccomando, occupati di loro.
- Aspettate…
Le due ragazze si voltarono.
- Muoviti Drew!
- Che testarde…- disse Drew sospirando e tornò dal gruppo- State attente.
- Lo siamo sempre state- ridacchiò May e guardò Melody- Giusto?
- Chissà- alzò le spalle e tornò seria- Ci siamo…
- Sì.
May e Melody utilizzarono i loro domini in un attacco combinato, creando una piccola esplosione.
- Su, fatevi vedere!- gridò May- Sappiamo che siete qui intorno!
- Se cercate noi, venite a prenderci!
Silenzio. Le due si guardarono intorno agitate. Non vedevano bene tra quelle fiamme e sapevano che potevano attaccarle in qualsiasi momento, e infatti subito dopo si dovettero scansare per evitare un attacco di fuoco.
- Ottimo, sono qui!- disse May.
- Bene, e ora…
- Scappiamo!!- le due ragazze si misero a correre in direzione opposta da quella presa da Drew. Sentirono dei passi veloci dietro di loro. Non ci volle molto per capire che il loro piano stava funzionando, le stavano seguendo.
- Spero solo che riusciremo ad uscirne sane- disse Melody correndo.
- Certo che sì, in fondo siamo il Team Luce, no?
- Sì.

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Ash correva più che poteva, ma la stanchezza iniziava a farsi sentire. Tutto intorno a loro era un’unica fiamma, non si vedevano vie di fuga. Non sapeva dove dirigersi, per non incontrare quelle tre persone.
- Si cerca di scappare, eh?- disse la voce di uno dei tre- Bravi, scappate, scappate. Dovete aver paura di noi!
- Ma purtroppo per voi, non c’è via di fuga da noi- disse un’altra voce con una risatina.
- Ash, lasciami scendere- disse Dawn- Così non faranno che prenderci tutte e due. Devi scappare e lasciarmi qui.
- Non dire assurdità!- disse lui.
- Però…
- Senti Dawn, non ho intenzione di abbandonarti qui!
- Eccovi qui- da tre fiamme, comparvero tre persone- La corsa è finita.
Ash fermò la sua corsa e guardò preoccupato il trio. Erano coperti da dei lunghi mantelli, che non li facevano vedere in viso, ma era quasi certo di averli riconosciuti dal timbro della voce.
Sperò che dato il casino che c’era intorno a loro, non vedessero il suo viso.
- E’ lodevole che siate resistiti tra le fiamme, ma avete solo prolungato la vostra morte- uno dei tre, al centro, allungò il braccio e una fiamma uscì dalla sua mano, colpendo Ash e Dawn in pieno, che finirono per cadere a terra.
Dawn aprì gli occhi per prima e si avvicinò al ragazzo, scotendolo.
- Ash, Ash…svegliati- disse lei terrorizzata. Il ragazzo sembrava aver perso i sensi, dopo aver ricevuto il colpo.
- Guarda A.J…- disse una voce- E’ ancora viva. Sei stato troppo delicato.
- Non preoccuparti, dopo un altro dei miei potenti colpi, li ridurrò in cenere.
Uno dei tre si stava avvicinando pericolosamente a loro e aveva in mano una fiamma.
- Ash…oh, no- il viso di Dawn impallidì nel vedere così vicino il loro nemico.
Cercò disperata di muovere qualche liana d’erba, ma fu subito bruciata davanti ai suoi occhi.
Aveva paura, molta paura. Era lì da sola, Ash era svenuto e lei non aveva la forza per combattere. Tutto intorno a loro solo fiamme, non c’era via di fuga. Era la sua fine. Chiuse gli occhi, stringendo forte il braccio di Ash.
- Nooo!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Uffa il libro è troppo figo!!!NN posso ASPETTARE e nn riesco a cliccare il pulsante del capitolo 15! + clicco + sento ke il mause sta andando in tilt!VOGLIO IL CAPITOLO 15!Altrimenti posso mettere voce ke il propietario di sto libro nn sà scrivere velocemente il libro anke se è infinitamente bello(scusate la mia crudeltà ma sn poco paziente)!Se magari il proprietario del libro si muovesse magari...ASPETTA UN ATTIMO!FORSE IL LIBRO è FINITO COSì!FINISCE COSì?CN QUESTA BRUTTA FINE???OPPURE IL PROPRIETARIO STA PENSANDO AD ALTRO? cmq io voglio risp xkè + capirò cm stanno le cose + kiederò ai miei amici di scrivere conmment! Tutti vorrebbero avere + comment no? NO???Cmq questa ira finirà appenea saprò cosa è successo!(Se il proprietario ha lasciato il "libro" x fare un film và benissimo!xò voglio un breve riassunto della fine della storia OK???)Risp vi prego!