Migliori Siti
Commentare... com'è facile! Provaci anche tu!

12 ottobre 2010

Fic: Cap. 1

Piccola premessa, questa è una vecchia fic che faceva parte degli archivi di Berrylove (un mio vecchio sito) e l'avevo scritta più o meno nel 2005, quindi non spaventatevi per come scrivevo XD Inserisco la fic a seguito della richiesta di Fedi-chan, ma spero che anche voi possiate gradirla (o farvi quattro risate XD). Buona lettura!

THANK YOU FOR EVERYTHING
Grazie per tutto

Il punto di vista di Ash

E’ impossibile! Ogni volta è la solita storia! Possibile che lei non fa altro che rimproverarmi? Eppure io mi impegno tanto…ma lei ha sempre da ridire!
Misty: Ash, mi stai ascoltando?!
Com’è possibile che non la sento? E’ una tortura! Un assillo!
Misty: Ash, sto parlando con te!
Ash: Sì, ti sto ascoltando!
Misty: Adesso come facciamo a ritrovare la strada giusta? Se solo non ci avessi mandato fuori strada.
Ash: Ho capito! Sto facendo del mio meglio per uscire da questo bosco!
Misty: Bravo, ma vedi di muoverti, si sta facendo buio. Non vorrei dover dormire all’aperto.
Ash: E di cosa hai paura? Che qualche pipistrello ti attacchi?
Risi.
Misty: Spiritoso! Se non lo sai questo bosco è molto pericoloso!
Ash: La tua è solo fifa!- la schernì.
Brock: Purtroppo Misty ha ragione, questo posto è poco rassicurante.
Ecco ci mancava anche Brock a completare la frittata!
Ash: Vi dico che tra qualche minuto saremmo già fuori da qui!
Ero sicuro di me…ma poco pratico nel seguire la cartina…
Misty: Allora?
Ash: Manca poco. Me lo dice il mio sesto senso.
Ma nonostante tutto dopo un quarto d’ora…
Brock: Ormai ha fatto già buio.
Misty: Ash, dov’è che è finito il tuo sesto senso, eh?
Disse con una certa ironia.
Ash: Non posso farci niente se queste cartine sono incomprensibili!
Misty: Non è che non sai leggerle? Oppure non hai il senso dell’orientamento.
Ash: Ehi, è stata colpa tua se ci siamo persi!
Misty: Cosa?!- disse arrabbiata.
Ash: Se non avessi continuato a stressarmi, mi sarei concentrato meglio!
Misty: Ah, Ash Ketchum, non cercare di scaricare le tue colpe sugli altri!- mi urlò.
Brock: Ormai è inutile continuare a camminare, ci perderemo di più. Domani mattina sarà più facile- cercò di calmarci.
Ash: Giusto, accampiamoci qui. Ripartiremo domani mattina.
Misty: Che? Dobbiamo stare qui stanotte?
Ash: Si, qualcosa in contrario?
Misty: C’è l’ ho eccome! Non ho la minima intenzione di rimanere qui!
Ash: E invece lo farai! Non c’è altra soluzione.
Alla fine si arrese e sbuffando prese il suo sacco a pelo.
Brock: Ho preparato qualcosa da mangiare.
Meno male che c’è Brock, cosa farei senza i suoi gustosi manicaretti?
Ash: Ho una fame da lupo!
Anche Pikachu era d’accordo con me.
Misty: Tu hai sempre fame!- aggiunse con ironia.
Non gli diedi retta e incominciai a mangiare.
Domani devo cercare ad ogni costo l’uscita da questo bosco. Solo così Misty la smetterà di assillarmi.
Non so cosa ci trovi di così spaventoso in questo bosco. E’ uno come tanti. Però anche Brock mi sembra piuttosto preoccupato.
Dopo aver spazzolato il cibo, mi stavo sistemando nel mio sacco a pelo, quando un luccichio nell’oscurità mi attirò.
Ash: L’avete visto?- chiesi.
Brock: Cosa?
Ash: Quella luce…
Brock: Io non vedo niente.
Misty: Sarà stato frutto della tua immaginazione!
Eppure sono sicuro che c’era qualcosa…e difatti pochi istanti dopo lo rividi apparire.
Ash: Eccolo!- balzai in piedi.
Brock: Mh?
Ash: Sono sicuro che ci sia qualcosa…magari un Pokèmon!- dissi entusiasta.
Brock: Che fai?
Ash: Lo seguo!
Misty: Non farlo, Ash! E’ pericoloso!
Ash: Ma và, non corro pericoli. Sono subito di ritorno, fifoni!
Insieme a Pikachu cercammo di raggiungere quella luce e pian piano che mi avvicinavo potei vedere chiaramente che si trattava di un cucciolo di Teddiursa. Presi il mio Pokèdex.
Pokèdex: Teddiursa. Se trova il miele, il suo marchio a mezza luna si accende. Si lecca spesso le zampe, perché sono sempre sporche di miele. In inverno, prima che il cibo scarseggi, fa provviste che nasconde in molti luoghi segreti. Si evolve in Ursaring.
Ash: Allora il luccichio era dato dal suo marchio- commentai- Bene, preparati che tra poco ti catturo!- estrassi una Pokèball- Totodile! Scelgo te!
Totodile uscì dalla sua sfera Pokè ed eseguì tre giravolte prima di posizionarsi.
Ash: Totodile, getto d’acqua!
Teddiursa fu colpito dal getto di Totodile, ma si riprese subito. E prima che io potessi pensare al prossimo attacco, scappò via.
Ash: Ah, aspetta! Totodile rientra!- feci rientrare il Pokèmon nella Pokèball prima di lanciarmi all’inseguimento di Teddiursa.
Era lento nel correre, ma sapeva districarsi bene nell’oscurità del bosco.
Per poco me lo stavo facendo sfuggire, ma grazie al luccichio della sua mezza luna, lo ritrovai subito.
Poco dopo vidi che si era fermato di colpo. Pensai che ormai non avesse più possibilità di scapparmi e così mi avvicinai a lui.
Però nonostante mi stessi avvicinando al Pokèmon, lui non sembrava minimamente preoccupato, anzi notai un certo ghigno nei suoi occhi. Come se fosse sicuro che io non l’avrei mai catturato. Dopo qualche istante capii il suo comportamento…qualcosa sotto di me, incominciò a cedere. All’inizio non me ne resi conto perché era buio, ma subito dopo vidi che ero ad un passo da un baratro.
Quando me ne accorsi era troppo tardi e incominciai a cadere.
Ma inaspettatamente mi sentii afferrare da un braccio, non riuscii a capire chi fosse. Ma il terreno non riuscì a trattenere il nostro peso e così cademmo tutti e due.
Per un momento persi coscienza, ma pian piano mi ripresi. Incominciai ad aprire gli occhi, per capire cosa fosse successo, ero ancora un po’ scosso. Mi accorsi di non essermi fatto niente, perché qualcuno mi aveva protetto nella caduta.
Guardai e vidi che era Misty.
Ash: Misty! Misty, svegliati! Riprenditi!- gli urlai cercando di svegliarla.
Niente, da lei non sentii proferire parola. Mi spaventai e cercai di sentire se il cuore stesse battendo.
Presi un sospiro di sollievo, era ancora viva, il suo cuore batteva, anche se era piuttosto debole.
Misty:…mmh?- cercò di aprire gli occhi.
Ash: Misty! Come stai?
Misty:…Ash? Sei salvo?
Ash: Si, grazie a te.
Misty: S- sei un irresponsabile!- cercò di alzarsi.
Ash: No, Misty! Non fare sforzi!
Misty: C’è la faccio, non è nulla- riuscì a tenersi in piedi con fatica.
Ash: Misty…io
Misty: Possibile che tu non mi ascolti mai? Sei un incauto! Poteva succederti qualcosa!
Ash:…Lo so- ammisi.
Misty: A- adesso…torniamo da Brock…-disse con fatica.
Ash: Misty, ti aiuto a camminare- mi avvicinai a lei.
Misty: No, non c’è né bisogno!- si scansò da me.
Ma non resistette a lungo, perché la vidi barcollare. La presi in tempo prima che cadesse.
Ash: Misty?
Misty: I-io…ho la testa che mi rimbomba…non capisco più niente…
Non riuscii a capire, però mi accorsi che la mia mano era sporca di sangue, Misty stava perdendo sangue dalla testa.
Ash: Misty, ti devo portare subito da un medico!
Non rispose.
Ash: Misty! Misty, non ti addormentare!- mi spaventai.
Misty:…hm? C- che c’è?- aprì gli occhi con fatica.
Ash: Per fortuna, non farmi spaventare. Adesso ti porto via di qui.
Misty: Non sai neanche la strada per uscire da qui- disse con un po’ d’ironia.
Ash: Lo troverò, in modo o nell’altro. Perciò rimani sveglia.
Misty:…va bene.
Misi il suo braccio intorno al mio collo e cercai di sostenerla mentre camminavamo.
Però non fu facile, più avanzavo, più le speranze di farcela, diminuivano.
Misty: Ash…sono stanca…non c’è la faccio più.
Ash: Resisti, Misty. Tra poco saremmo fuori. Abbi fiducia in me.
Misty:…sì- disse debolmente.
Si notava che ormai non c’è l’avrebbe fatta a resistere ancora per molto.
Dopo qualche passo la sentì crollare.
Ash: Misty!
Misty: Ash…per favore, fammi riposare…solo un attimo- si sedette per terra.
Ash: Accidenti, la tua ferita si sta aggravando. Devi resistere.
Misty: Ash…
Ash: Si?
Misty:…grazie.
Ash: Mh? Perché?
Misty: Perché mi sei stato vicino, nonostante il mio odioso carattere…
Ash: Ah, ma non è vero…è che…Misty?
Compresi che aveva perso conoscenza. All’improvviso fui assalito da una grande paura di averla persa.
Ash: Misty, non fare così! Svegliati! Per favore! Svegliati! Non puoi farmi questo!- urlai in preda dalla disperazione.
Mi trovavo disperso in un bosco in piena notte, e non c’era traccia di una casa, di persone, di un’uscita. Niente che potesse salvare Misty in quel momento. Ero completamente inutile. Ero arrabbiato con me stesso per non poter fare niente e con Misty perché si era arresa troppo presto.
Brock: Ash! Misty!
Una voce…era quella di Brock, seguita da quella di Pikachu.
Ci avevano trovato. Evidentemente quando siamo caduti, Pikachu è corso ad avvisare Brock.
Insieme a loro, c’era un’altra persona, era l’agente Jenny.
Ash: Brock! Siamo qui!
Brock: Ash! Finalmente vi abbiamo trovato…ma Misty cos’ ha?
Ash: Siamo caduti da un baratro e lei mi ha protetta…si è fatta male alla testa…sta perdendo molto sangue…bisogna farla medicare- dissi disperato.
Brock: Calmati. Per fortuna che ho incontrato l’agente Jenny. Ci porterà lei dal dottore.
Jenny: Saltate su- disse salendo al volante della macchina.
Pochi minuti dopo eravamo arrivati all’ospedale.
Jenny: Presto dottore, questa ragazza è ferita e sta perdendo molto sangue.
Dottore: Subito. Infermiere, prendete un lettino e caricate la ragazza. Presto, è un urgenza.
Subito dopo Misty fu portata in sala intensiva.
Ash: E’ stata tutta colpa mia!- dissi arrabbiato.
Brock:…
Ash: Se…se non c’è la dovesse fare…io non so che…
Brock: Misty è una ragazza forte, c’è la farà sicuramente.
Ash:…sì.
Cercai di tranquillizzarmi, ma ero in pieno panico.
L’idea che Misty stava rischiando la vita per colpa mia, mi tormentava.
Continuavo a fare avanti e indietro nel corridoio della sala d’attesa.
Finalmente uscì un infermiera e corsi da lei.
Ash: Misty come sta? E’ grave?
Infermiera: Non lo sappiamo ancora, è tuttora in coma.
Ash: Accidenti!- mi sedetti demoralizzato.
Pikachu cercò di tranquillizzarmi. Poi sentimmo qualcosa muoversi nella borsa di Misty.
Brock: Oh, Misty aveva lasciato da me il suo zaino per venirti a cercare- aprì la borsa.
Uscì fuori Togepi che si era appena svegliato. Si guardò intorno assonnato e cercò la sua padrona. Ma non trovandola si mise a frignare.
Brock cercò di farlo smettere, ma non servì a molto.
In quel momento uscì il dottore e si avvicinò a noi.
Brock: Sta bene?- chiese.
Dottore:…beh, adesso non è più in pericolo di vita, però non ha ancora ripreso conoscenza. Ha battuto molto forte la testa e ha avuto un emorragia. Ci vorrà un bel po’ prima che si riprenda. E’ già una fortuna che abbia resistito.
Ash: Posso vederla?
Dottore: Si, ma solo per qualche minuto.
Brock: Va bene.
Dottore: Stanza 201.
Io e Brock entrammo dentro la stanza e vedemmo Misty distesa nel letto.
Togepi smise di piangere e cominciò a rallegrarsi.
Anch’io provai sollievo a vederla ancora in buona salute.
Sembrava che fosse in un sonno profondo e intorno a lei c’erano ogni macchinario di ogni genere.
Il suo battito cardiaco era registrato attraverso uno strumento e respirava attraverso la maschera d’ossigeno.
Ash: Misty?- gli presi la mano- Mi senti?
Silenzio.
Brock: Ash…dobbiamo andare.
Ash:…va bene- gli diedi un’ultima occhiata prima di andarmene.
Io e Brock raggiungemmo il centro Pokèmon e prendemmo una stanza.
Era passata un’ora, ma non ero ancora riuscito a prendere sonno. Invece Brock si era già addormentato.
Non c’è la facevo a stare lì, pensando a Misty. Decisi di raggiungere l’ospedale di nascosto.
Stavo per raggiungere la stanza 201, ma fui bloccato da un infermiera.
Infermiera: E tu che ci fai qui, ragazzino?
Ash: Ehm, io…
Infermiera: Oh, ma tu non sei quel ragazzino di questa sera?
Ash:…sì.
Infermiera: Perché sei qui? L’orario delle visite è domani mattina.
Ash: Sì, lo so…ma non mi sento tranquillo, non riesco a prendere sonno.
Infermiera: Sei venuto a vedere la tua amichetta?
Ash: Sì, voglio solo rassicurarmi che stia bene.
Infermiera: Lo sai che è vietato girare nell’ospedale a quest’ora? Soprattutto senza permesso.
Ash: Sì, mi dispiace.
Infermiera:…aah!- sospirò- E va bene, ti vedo chiaramente pentito, quindi ti lascio andare.
Ash: Eh?
Infermiera: Anch’io un tempo mi sarei comportata così…
Ash:…
Infermiera: Che aspetti? Non vai dalla tua amica?
Ash: Ah, sì.
Infermiera: Muoviti, farò finta di non averti vista, ma non fare baccano, intesi?
Ash: Si, la ringrazio.
Raggiunsi la stanza di Misty ed entrai in silenzio.
In quel vuoto si sentiva solo il rumore della macchinetta delle pulsazioni del cuore.
Mi sedetti vicino al letto.
Solo qualche ora fa, io e Misty stavamo ancora parlandoci…possibile che sia successo tutto questo? Mi sembrava un incubo. Un orribile incubo. La mia amica Misty era ancora in semi coscienza.
Già, nonostante tutto io la considero la mia migliore amica, mi era sempre stata vicino, a modo suo e mi ha consigliato, anche se molte volte non la ascoltavo apposta.
Ormai erano tre anni che mi seguiva, dopo che le avevo distrutto la sua bici e di cui non mi ha mai perdonato.
Finora…mi ha sempre seguito solo per la bici? Era solo per quello?
Le presi la mano e la strinsi alle mie. Non mi ero mai accorto che Misty avesse delle mani così delicate.
Dall’apparenza poteva sembrare una persona forte, ma in realtà era molto fragile e solo chi la conosce bene, lo sa.
Sembrava tranquilla nei suoi sogni…chissà cosa sogna? Forse…no, non credo. E’ impossibile che ci sia io nei suoi sogni.
Quando dorme sembra un angioletto…potesse sempre essere così…
Accarezzai il suo viso.
Ash: Misty? Mi senti? Sono Ash.
Silenzio.
Ash: Per favore Misty…svegliati, tu sei molto importante per me…cosa potrei fare senza le tue solite lamentele? Non potrei sopportare di non vederti più…
Non intuì che stavo piangendo, le mie lacrime scendevano sulle guance.
Avrei dato tutto quello che avevo per poter vedere di nuovo il suo sorriso…
Ash: Misty…? Ti ricordi di quello che mi avevi detto, poco prima di perdere conoscenza? Beh, non era vero, sono io che ti devo ringraziare…mi sei stata vicina malgrado io ti trattassi male. Se tu…se tu potessi svegliarti…vorrei chiederti scusa. Mi rendo conto di non essere stato un buon amico per te, io non conosco niente di te…mentre tu di me, sì. Sei venuta a cercarmi intuendo che mi sarei cacciato nei guai e mi hai fatto da scudo. Non sarei ancora vivo se non fosse stato per te.
Però…in questo momento desidererei essere io al tuo posto…- le lacrime mi offuscavano la vista- tu sei tutto ciò che ho…
Non mi resi conto di essermi addormentato vicino a lei, finché non mi venne a svegliare l’infermiera l’indomani.
Infermiera: Ehi, ragazzo. Svegliati, è già mattina. Sta per arrivare il dottore.
Ash: Mh? Ah, si- mi svegliai.
Infermiera: Hai fatto buona guardia, eh?
Ash: Già- gli sorrisi.
Misty:…mh?
Ash: Eh?
Infermiera: Cosa succede?
Ash: Ah, mi era sembrato che Misty…ma si sta muovendo! E’ sveglia!
Infermiera: Bene, adesso arriva il dottore.
Uscii dalla stanza rassicurato.
Mi sedetti nella sala d’aspetto. Mi raggiunsero Brock e Pikachu.
Brock: Eccoti qui. Avrei dovuto immaginarmelo che saresti venuto qui.
Ash: Sì.
Brock: Allora, Misty?
Ash: Si è svegliata. La sta visitando il dottore.
Brock: Ottimo.
Dopo un ora il dottore uscì dalla stanza.
Dottore: Sta già meglio, state tranquilli. E’ uscita dal coma e non corre più pericoli…
Ash: Meno male!
Dottore:…però…
Brock: Però?
Dottore: Ecco…diciamo che c’è stato un effetto secondario…
Brock: Cioè?
Dottore: Beh, la ragazza ha sbattuto la testa in un punto delicato e adesso…ma è meglio che veniate voi a vedere.
Seguimmo il dottore e vedemmo Misty seduta sul letto con lo sguardo perso nel vuoto.
Ash: Misty…come ti senti?- chiesi.
Misty:…Misty?
Brock: Oh, no…non ditemi che…
Ash: ? Misty, non ti senti bene? Mi riconosci?
Misty: Dovrei? No, non mi ricordo.
Ash: Eh? Che ti succede? Non ti ricordi più di me?
Dottore: La ragazza ha perso la memoria.
Ash: Che?! N- non è possibile…sono sicuro che si ricorda di me…vero Misty?
Misty: Chi è Misty? E chi è lei?
Ash: Misty…sei tu…e io Ash. E questi sono Brock e Pikachu. C’è anche Togepi, non ricordi?
Misty: ?
Brock: C’è qualche possibilità che recuperi la memoria?
Dottore: Non saprei…è possibile. Forse facendole visitare i suoi luoghi familiari potrebbe guarire, ma non si deve sforzare, è ancora molto debole ed è possibile che abbia una ricaduta.
Ash: Ho capito.
Brock: Adesso può uscire?
Dottore: Si, è stata dimessa. Mi raccomando, non dovete sforzarla a ricordare, deve essere spontaneo.
Uscimmo dall’ospedale.
Brock: E adesso che facciamo?
Ash: La porto a casa sua, sono sicuro che lì si riprenderà.
Brock: Ma Ash, Cerulean City è lontana. Se porti Misty a casa sua, prolungherai il tuo apprendistato per la Lega Jotho.
Ash: Lo so, ma non importa.
Brock: Ash, sarebbe meglio che la portassi io a casa sua, mentre tu prosegui nel tuo viaggio…
Ash: Non posso! Sono io la causa della sua perdita di memoria, perciò non posso abbandonarla.
Brock:…Va bene.
Misty: ? Di che state parlando?
Ash: Adesso ti riportiamo a casa tua, dalle tue sorelle.
Misty: Casa…? Sorelle…?
Ash: Ah, bisogna avvisare le sue sorelle dell’accaduto.
Brock: Non preoccuparti, l’ ho già fatto io. Gli ho detto che l’avremmo poi riaccompagnata a casa.
Ash: Bene, allora andiamo.
Misty:…?

Continua….

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' meraviglioso ho gia letto gli altri capitoli e sono altrettanto pieni di sentimenti e amore sno davvero... reali!

Anonimo ha detto...

Questo con una canzone triste/d'amore come sottofondo è veramente incantevole