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6 marzo 2010

Fic in corso: cap. 26

Dire un eternità, è poco XD Non ho idea di quanto tempo sia passato dall'ultimo capitolo. Ho dovuto rinviare qualsiasi cosa che avesse a che fare con il pc, perchè andava lento e infine un virus mi aveva mandato nel pallone internet. Ho dovuto chiedere aiuto per formattare il pc, scoprendo ahimè che i computer di adesso sono il doppio più veloci del mio. E questo quindi spiega il perché qualsiasi programma utilizzassi, mi si bloccava tutto.
Comunque, ora sono qui con il sospirato nuovo capitolo. Quasi in contemporanea con l'inizio del Amv Contest BBI. Si vedrà cosa ne verrà fuori XD Aspetto fiduciosa.



Cap.26



Chinò la testa. Perché era sempre più difficile?
Cominciava ad odiare il momento che li aveva conosciuti. Se non li avesse incrociati quel giorno, se non si fosse imbattuto nella fuga di Misty, se non fosse uscito dalla nave…a quest’ora sarebbe immerso in chissà quale battaglia. E tutte quelle informazioni che aveva acquisito stando con loro, non le avrebbe mai sapute. E non ne avrebbe certo sentito la mancanza.
Non tenerti tutto dentro…puoi confidarti con me. Io…Io ti aiuterò.
Si toccò la testa.
Non poteva continuare così, doveva mettere fine a tutto quel tormento. Guardò lo zaino che aveva accanto. Lo afferrò e se lo mise in spalla. Diede un ultima occhiata dietro di sé. Poco più in là dei ragazzi stavano dormendo nei loro sacchi a pelo.
“Dawn…”
Grazie. Non mi arrenderò.
“May…”
In fondo, neanche a me piaci. Ma forse un giorno, potremmo andare d’accordo.
“Melody…”
Ma è forse una caratteristica di te che mi affascina.
“Brock…”
Voglio provare a fidarmi di te.
“Misty…”
Non ha più importanza chi eri, ma solo chi sei adesso.
“Grazie…”
Quella sarebbe stata l’ultima volta che li avrebbe visti.
Non andartene.
La voce di Misty risuonava nella sua testa. Ma non c’era marcia indietro.
Fra tutte le cose assurde che aveva fatto, quella lo era. Si stava tirando indietro in una missione. Non era mai successo.
- Dove vai?- alzò la testa e vide un alto ragazzo davanti al suo cammino. Non l’aveva sentito arrivare.
- …lontano- disse lui serio- Non dovrai più preoccuparti di tenermi d’occhio.
- Che significa? Credevo che tu volessi proseguire.
- …per il vostro bene, è meglio così- lo sorpassò.
- Aspetta! Non puoi andartene così!- si voltò e guardò il ragazzo dai capelli neri- Senza nessuna spiegazione, senza una motivazione…
- Io credo che tu l’abbia già intuito il motivo- lo guardò, l’altro chinò la testa- Ed è meglio che me ne vada così, senza dirvi la verità. Farà meno male.
- Non puoi farlo…- il bruno strinse i pugni- Non posso lasciarti andare via.
- Lo farai invece. Per lo stesso motivo per cui mi guardi con sospetto e per le persone che chiami amici- si voltò- Anche se è stato per un breve periodo…- un lieve sorriso malinconico si disegno sul suo viso- è stato divertente viaggiare insieme.
- Ash…rispondi alla mia domanda. Perché non l’hai fatto? Non hai portato a termine il tuo progetto…perché hai risparmiato Misty?
Ash sembrò sul punto di andarsene senza dire niente, poi sospirò.
- Chissà…non so spiegarmelo neanche io, e forse me ne pentirò più avanti, ma in quel momento ho semplicemente seguito il mio istinto- alzò le spalle- Be’, me ne vado. Non so cosa racconterai agli altri, ma qualsiasi cosa sia, nessuno deve seguirmi…mai. Per nessun motivo. Non posso augurare di rincontrarci, perché se ciò accadrà…sarà la fine per voi- e si allontanò nella notte.
- No…- il bruno lo guardò, rimanendo immobile.
Voleva muoversi, voleva fermarlo, ma i piedi non si muovevano dal suolo. E il motivo per cui il corpo non rispondeva, lo conosceva già.
Per le persone che voleva bene, non doveva rincorrerlo. Anche se questo sarebbe significato vedere allontanarsi un'altra persona di nuovo.

≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

Camminava, camminava e camminava. Gli sembrava che pensare solo al suo tragitto, gli avrebbe impedito di pensare ad altro.
Eppure, ogni momento che si fermava per prendere respiro, scopriva con disgusto quanto la solitudine fosse diventata insopportabile.
Era sempre stato un tipo che preferiva cavarsela da solo, non gli piaceva la compagnia di amici, non ne aveva neanche avuti.
Ma da quando aveva conosciuti quei ragazzi…non aveva mai avuto un momento di tregua.
Era come se davanti a sé gli si fosse aperto un mondo nuovo, con nuove regole, sentimenti e potere.
Camminava in questo suo percorso che pareva non avere fine e una parte di sé non voleva raggiungere la destinazione.
Ma anche se voleva prolungare il momento che sarebbe giunto in quel posto, ormai era arrivato lì. Da lontano poteva vedere la grossa nave, quella con il simbolo del fuoco, la nave da cui era sceso quel giorno…
Non te ne andare Ash…Io…non lo sopporterei.
Guardò il suo zaino e lo poggiò per terra, dietro un albero. Si tolse il cappello, la giacchetta e proseguì senza. Il travestimento non gli serviva più, l’Ash buono scompariva, per fare posto al vero se stesso, l’Ash malvagio del Team Magma.
- Oh, ma quello è…- un signore di guardia, si fece da parte quando lo vide arrivare- Ben arrivato signorino Ash. La stavamo attendendo.
Il ragazzo proseguì senza dire niente, mentre gli altri della nave lo fissavano sorpresi. Doveva essersi assentato da un pezzo.
- …Ash?- Richie guardò stupefatto un ragazzo dai capelli neri, mentre entrava nella stanza- Ma quando…?
- Ehi, che hai fatto in mia assenza?- fece lui tranquillo al ragazzo castano sdraiato sul letto che lo fissava sorpreso.
- Cosa ho fatto?- si mise seduto sul letto- Mentre tu eri impegnato in chissà quale missione, io e gli altri ci siamo imbattuti con dei dominatori da strapazzo. E pensa che c’era un traditore dominatore del fuoco!
- Ti sei divertito, allora.
- Non scherzare. Se ci fossi stato tu, li avremmo sconfitti in un lampo.
- Adesso non sei neanche in grado di combattere da solo?
- Ash!- una ragazza lo abbracciò da dietro le spalle- Sei tornato! Non sai quanto mi sei mancato!
- Giselle- disse lui sorpreso.
- Hai visto come mi hanno trattato quei ribelli?- fece una faccina triste- Soprattutto una stupida ragazzina incapace, ha rischiato di rovinarmi il mio bel faccino.
- Te la sei voluta- commentò Richie- Così impari a perderti in queste sciocchezze.
- Oh, ha parlato quello che non è riuscito ad eliminare una ragazzina- rispose con ironia la ragazza. Sapeva che questo lo avrebbe infastidito.
- Senti- Richie si alzò dal letto- Se io avessi voluto, avrei potuto benissimo…
- Basta così- disse Ash spostandosi di mezzo tra i due e sedendosi sul letto- Sono stanco e vorrei riposare.
- Va bene, ne riparliamo dopo- Richie uscì dalla stanza.
- A dopo tesoro!- uscì anche Giselle.
Quando la porta fu finalmente chiusa, Ash poté rilassarsi, scoprendo di avere stretto i pugni con forza tutto il tempo, senza però rendersene conto.
Si sdraiò sul letto e fissò il soffitto.
E così, era finita finalmente.
Non aveva portato a termine la missione e le conseguenze sarebbero state delle peggiori, ma nonostante ciò non si sentiva spaventato, né pentito della sua scelta.
Ancora non comprendeva il suo gesto di quella notte. Perché…pur avendola a pochi centimetri, non le aveva sferrato il colpo mortale? Cosa aveva quella ragazza che lo aveva frenato? Perché li aveva risparmiati tutti?
Dawn…esultava per qualsiasi cosa ed era molto ingenua. Non aveva molta sicurezza nelle sue capacità, ma era stata la prima a fidarsi di lui.
May…la ragazza aveva molta forza nelle braccia, ma stava poco a riflettere prima di agire. Mangiava per tre e forse per questo era così simile a lui. Lei era stata una di quelle che diffidava di lui, ma la loro somiglianza li rendeva complici a volte.
Melody…le ricordava molto Giselle, quando iniziava a parlare di argomenti da ragazze. Ma per altri aspetti era molto diversa. Dolce e leale, era una buona compagna per Misty. E con lui, era sempre gentile e pronta a dargli una mano.
Brock…quel ragazzo sembrava avere due identità. In un momento era molto serio, responsabile e gentile, ma appena passava una bella donna diventava un completo idiota. Ciononostante, era il consulente più fidato di Misty. Si prendeva cura dei suoi compagni, preparando ottime pietanze ed era quello in grado di calmare Misty.
E…Misty. La ragazza che da subito gli aveva dato problemi, che lo aveva steso con un solo calcio in un incontro d’allenamento, che aveva dimostrato una grinta e forza d’animo che non aveva mai visto. La stessa che dopo molti dubbi, si era finalmente fidata di lui e lo aveva accettato nel gruppo. La ragazza per cui la sua missione era fallita.
Non andartene
Si toccò la testa. Perché la voce di misty gli risuonava ancora nella testa? Come un eco che non aveva fine…
Chissà cosa stava facendo il team in quel momento?
Non li avrebbe più rivisti, anche se temeva che diventando più forti…li avrebbe rincontrati sicuramente, e non certo per piacere.

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- Insomma, ma dove cavolo si è cacciato Ash, questa volta?- brontolò Misty- E dire che è ora di mangiare.
- Ora che ci penso, non l’ho visto in tutta la mattinata- disse Melody.
- Quando mi sono svegliata lui non c’era già- disse Dawn.
- Argh, se ci farà tardare il viaggio, lo concerò per le feste!- disse Misty furiosa.
- Iniziate a mangiare- disse Brock indifferente.
- Ma non aspettiamo Ash?- chiese Dawn.
- Così finisce lui per prima il cibo? No di certo- disse May abbuffandosi di cibo.
- Ma come fai a pensare solo al cibo?- commentò Melody.
- Mh…è inutile aspettarlo- disse Brock misterioso. Le ragazze lo guardarono- Lui non tornerà.
- Come dici?- disse Melody incuriosita.
- Ecco…- sospirò. Era giunto il momento. Come cominciare?- Volevo parlarvene in un altro momento, ma penso sia giusto mettervi ora al corrente che Ash non viaggerà più con noi.
May smise di mangiare e alzò lo sguardo dal piatto a Brock. Lo stesso fece Dawn, che non credeva alle parole del ragazzo.
- Che significa?- disse Melody sorpresa, poi guardò Misty che era nel suo stesso stato- Non lo avrai di nuovo schiaffeggiato?
- Non dire assurdità Melody! Non ho fatto niente- disse Misty offesa e imbarazzata.
- No…è stata una decisione sua- disse Brock- E per me, è la cosa giusta.
- Come “la cosa giusta”?- chiese Misty sorpresa e nervosa- Non hai provato a fermarlo? Non gli hai chiesto perché…?
- No, ha preferito andarsene così.
- Non ci credo, Brock- disse Dawn sorridendo incerta- Ash non se ne andrebbe così, senza salutarci. E’ sicuramente uno scherzo.
- Mai stato più serio- disse Brock- Non lo rivedremo più.
Crach, un piatto cadde sul suolo e si ruppe.
- Brock, è assurdo quello che stai dicendo!- gli gridò Misty alzandosi di scatto- Vuoi dirmi che se n’è andato e che non hai fatto niente per impedirlo?
Brock chinò la testa. Sapeva che Misty avrebbe reagito così.
- …perché? Cosa ti aveva fatto Ash?- chiese poi Misty con voce soffocata. Non poteva credere alle parole di Brock.
- Eri stato tu a fare rumore, quella notte...- disse May d’improvviso, ricordandosi di quel fatto strano- Eri dentro il capannone insieme ad Ash…- il suo sguardo si fece incredule- lo avevi attaccato…?
Misty guardò stupita May e poi Brock, che aveva la testa china.
- Brock, rispondi…che è successo quella notte?- insistette Misty. Voleva sapere la verità, molte cose non tornavano- E perché…perché mi hai chiesto di stargli lontana?
- Non posso…
- Non puoi cosa?!- si spazientì lei.
- Non posso risponderti!- il ragazzo si alzò in piedi e la guardò- Perché so che ne soffriresti.
- Brock…
- Ragazze, ascoltate- si diresse al gruppetto- Ash se n’è andato. Il perché non è affare nostro, lui ha fatto la sua scelta e non lo rincontreremo più. Il nostro viaggio non si può fermare proprio ora- si voltò e si diresse verso il carro senza dire altro.
Misty era impressionata e incredule. Era successo…era successo di nuovo. Aveva perso un altro compagno e questa volta, non era riuscita neanche a parlargli prima che se ne andasse.

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C’era uno strano silenzio. Il gruppetto aveva ripreso il suo viaggio verso Cascata City, ma l’umore dei ragazzi non era come al solito. Guardavano ognuno in direzione diverse, ma con il pensiero altrove. Si chiedevano e si ripetevano che tutto ciò non era reale, Ash non poteva aver abbandonato il Team. Non senza un buon motivo.
Brock, l’unico che pareva sapere qualcosa in più, se ne stava in silenzio guidando il carro. Non voleva toccare più l’argomento “Ash”, per paura che potesse sfuggirgli di bocca qualcosa. Per quanto sapesse che quella era una decisione giusta, Brock non si sentiva felice. I rimorsi lo rendevano più serio e scontroso. Si era ripromesso che non avrebbe lasciato andare un compagno, e dopotutto Ash lo era diventato. Si era conquistato la fiducia e la simpatia dei ragazzi, ma si chiedeva se per Ash fosse stato altrettanto. Lui li aveva mai considerati dei compagni di viaggio?
Ora che il gruppo aveva ritrovato le forze per combattere, ora che avevano formato un Team affiatato, ora che le possibilità di sconfiggere il Signore del Fuoco erano aumentate…Ash se n’era andato.
Proseguirono lentamente lungo la stradina, con loro fortuna senza incidenti o nemici. Poi raggiunsero un piccolo villaggio appena in tempo per pranzare.
- Io e Melody andiamo a comprare delle provviste- disse Misty riprendendo a parlare dopo tanto silenzio- Brock, occupati del carro. May e Dawn, voi cercate un posto dove poter mangiare.
Senza aggiungere altro, i ragazzi si dedicarono ai loro compiti, mantenendo quei loro visi pensierosi.
Misty li guardò, poi con un sospiro riprese a parlare.
- Ragazzi, so che questo è un momento triste. Ma se Brock e Ash non hanno voluto dare spiegazioni, ci sarà un giusto motivo- il gruppetto la guardò. Brock fece un sorriso quasi sollevato. Quella situazione lo stava stressando- Non obbligo nessuno a seguirmi in questo pericoloso viaggio e Ash lo sapeva bene. Se ha deciso così…avrà avuto le sue ragioni e noi dobbiamo accettarle.
- Misty, tu credi che…Ash tornerà da noi?- chiese Dawn con una vocina incerta.
- …non lo so Dawn- disse Misty- E’ possibile che non lo rivedremo più, ma forse è un bene per lui. Starà bene, dovunque sia.
Il gruppetto sembrò rianimarsi un poco e Misty e Melody poterono andare al mercatino a comprare.
Però, nonostante le sue parole, Misty continuava a non darsi pace. Ash sembrava così felice quando combatteva…ma aveva notato un cambiamento nel suo comportamento. Era sempre più pensieroso e irritabile, soprattutto dopo il Contest dei Domini. Avrebbe voluto aiutarlo a ritrovare la tranquillità, ma Ash si era rifiutato di confidarsi con lei. E lei lo aveva accettato, ma non smetteva di preoccuparsi per lui.
Non voglio andarmene. Voglio restare con voi
Era assurdo…ma sentiva che gli mancava. Gli mancava i loro battibecchi, il suo sorriso, il suo frenetico temperamento e la sua risata così spontanea.
- Mi manca…- Misty uscì dai suoi pensieri e guardò Melody- E’ passato poco tempo, ma sembra un eternità- sospirò la castana- Non so se mi abituerò alla sua assenza.
- Melody…
- Oh, non mi dire che per te non è la stessa cosa- disse Melody guardandola- So benissimo cosa stai provando adesso e anche se dirai cose tipo “è una fortuna che non ci sia” o “non l’ho mai sopportato” o “son felice che se ne sia andato”, io non ti crederò.
- M- Melody…- Misty era sorpresa dal tono di rimproverò della ragazza e abbozzò un sorriso- Sta tranquilla, non era mia intenzione dirlo- guardò una bancarella- Ammetto che questa situazione mi sarebbe stata congeniale mesi fa, ma le cose sono cambiate…io sono cambiata. Sono sorpresa quanto te per la decisione di Ash, ma ormai è troppo tardi per fare qualcosa.
- Io sono sicura che Brock ci nasconda qualcosa- disse Melody- Perché non l’ha fermato? Credevo che per lui gli amici contassero…
- Non dire così. Brock non è il tipo da rimanere in silenzio, di fronte alla partenza di un compagno- prese delle mele e le mise in un sacchetto- Abbiamo vissuto insieme la sofferenza di perdere un compagno e conoscendolo, anche lui non si da pace per non aver fermato George.
- Ma come te lo spieghi quello che ha detto May? Perché Brock avrebbe attaccato Ash? Perché ti ha detto di stare lontana da Ash?
- Brock non attaccherebbe una persona senza un motivo- prese delle monete dal taschino e pagò al signore della bancarella- E se per il momento non ce lo vuole dire, suppongo che sia per il nostro bene.
- Ma a te non da rabbia? Non vuoi sapere la verità?- Misty si voltò a guardarla, poi le posò il sacchetto tra le mani.
- Per ora la cosa che mi freme di più è quella di pensare ai rifornimenti. Il nostro viaggio non è ancora terminato e la partenza di Ash non cambierà i miei piani.
- Quindi…lascerai le cose come stanno? Non farai niente?
- Non ho detto questo…Ash è e resterà un nostro compagno- si fermò ad un’altra bancarella- Mi sono ripromessa di non perdere i miei compagni. E io sento che la partenza di Ash non è stata volontaria. Lui voleva restare…me l’aveva promesso. E se Brock non vuole parlare, io non insisterò- la guardò con un sorriso- Ma questo non vuol dire che non lo cercherò.
- Misty…- la guardò sorpresa. Poi abbozzò un sorriso.
- Ora…- le passò un altro sacchetto- Potresti gentilmente portarli da Brock? Io prendo altre cose e arrivo.
- Sì…- si allontanò.
Misty percorse tutto il mercatino, alla ricerca di alcuni ingredienti e finalmente li trovò.
- Hai sentito?- disse una signora accanto a lei, parlando con un commerciante- Le voci erano vere, si trovano lì. Li ho visti girare anche dalle parti del villaggio, ma per fortuna non sono ancora entrati.
- Che si può fare? Vorranno attaccarci?
- Temo di sì. Quelli non si fermano davanti a niente. Io e la mia famiglia partiamo oggi stesso e ci faremo ospitare da mia sorella in un villaggio lontano da qui e da quei dominatori.
- Io non me la sento di abbandonare il mio villaggio, qui ho tutto, il mio lavoro, la mia famiglia, la mia casa…
- Devi andartene invece. Uccideranno tutti quelli del villaggio e non c’è nessuno in grado di opporsi a loro. Sono così tanti, addirittura una nave intera. E’ la fine!
- Shh! Vuoi che gli altri ti sentano e scoppi il panico generale?
- Non sarebbe una cattiva idea…almeno tutti si metterebbero al sicuro- i due si allontanarono lentamente.
- Signorina…allora, compra o no?- Misty alzò lo sguardo sul mercante che aveva di fronte. Si era incantata a guardare la merce, mentre ascoltava quei due parlare.
- Ah…sì, mi scusi…prendo quello e quello…- pagò e si allontanò.
Era sicura che quelle due persone si riferivano a Settimo. May aveva detto che una nave dei dominatori del fuoco era attraccata al porto di Settimo e non si trovava tanto distante da dove erano loro.
Misty guardò pensierosa la borsa che aveva in mano.

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La solita stanza lugubre, il solito soffitto scuro e il solito odore nauseante del cibo proveniente dalla mensa, un letto che pareva non aver avuto altri ospiti e una sensazione fastidiosa allo stomaco.
Sì, era tornato. Ma ora che era stato via per così tanto tempo, quel luogo a lui famigliare gli pareva una cella.
Si alzò dal letto, aprì l’armadio e tirò fuori la sua uniforme da Team Magma. Gettò da una parte i suoi vecchi vestiti, non gli sarebbero serviti più. Uscì dalla stanza e si diresse nelle stanze d’addestramento.
Fissò tanti ragazzi che come lui indossavano la stessa divisa e che si affrontavano a colpi di fuoco.
Pareva passata un eternità da quando si allenava con tutti loro.
- Ti stavo cercando- disse una voce. Ash si voltò e vide Richie. Il suo compagno di stanza.
- Mi hai trovato ora.
- Pensavo che avresti passato il resto della tua vita in stanza- disse lui alzando le spalle- Ma quando non ti ho trovato lì, sapevo già dove cercarti. Questo è uno dei posti dove passi la maggior parte del tempo.
- Cosa volevi dirmi?- tagliò corto il moro. Richie gli batté una mano sulla spalla.
- Dai, è passato tanto tempo da quando sei partito per la tua missione. Voglio vedere i tuoi miglioramenti. Questa volta ti sorprenderò con nuovi attacchi- disse il castano mentre si avviava verso il centro della palestra, ma vide che Ash non lo seguiva- Che ti prende?- lo guardò strano- Non è da te rifiutare un combattimento- fece un sorriso- Ahh...ora capisco. Hai paura che ti possa sconfiggere. Sono certo che in questo tempo sei rimasto indietro con l’allenamento, mentre io ho avuto modo di migliorarmi. E’ così, eh?- lo guardò in tono di sfida.
Il moro abbassò lo sguardo.
Per quanto possa suonare sciocco, io tengo ai miei compagni. E se tu diventerai parte del gruppo, non potrò fare a meno di preoccuparmi per te.
Doveva accettarlo, non avrebbe più fatto ritorno dal Team Luce.
Qualsiasi cosa accada…non permetterò che te ne vada, Ash.
Doveva dimenticarsi di loro.
Ash stette in silenzio fissando il pavimento, poi alzando la testa allo stesso tempo fece uscire il fuoco dalle mani.
Perchè perdersi in ricordi? Era tempo di tornare ad essere quello che era sempre stato. Un membro del Team Magma.
Richie sorrise.
- Ora ti riconosco Ash.

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Okey, aveva promesso a Brock di essere più cauta. Incluso aveva da ridire sulla poca cautela di May e Ash.
Ma quella era un ottima opportunità di osservare e scoprire qualcosa di più sui loro nemici.
Avrebbe giusto dato una occhiatina e sarebbe tornata dai ragazzi. Niente di così pericoloso.
Spostò qualche ramo che gli impediva di avvanzare e finalmente potè dire di essere arrivata a destinazione. Il simbolo sul fianco della nave non lasciava dubbi. Solo che non si aspettava certo che il Team Magma possedesse una nave così grossa. Anche da lontano si poteva rimanere intimoriti dalla sua presenza.
Nascosta dietro un albero, Misty osservò qualche uomo uscire ed entrare nella nave, una persona stava all’ingresso controllando le entrate.
Una idea folle le passò per la testa, se avesse avuto accesso alla nave, avrebbe potuto cercare qualche loro punto debole e così poterli sconfiggere con più facilità.
Era così allettante l’idea che dovette stringere i denti per doversi allontanare. I suoi compagni aspettavano il suo ritorno, non poteva farli preoccupare.
Ma qualcosa urtò con il suo piede. Si chinò e vide che nascosto tra le foglie c’era uno zaino...uno zaino a lei famigliare. Mentre lo afferrava, notò un altra cosa per terra. Una cappello rosso e bianco. Non c’era più dubbio.
- Ash...
Misty guardò incredule lo zaino del ragazzo con il cappello. Che motivo avrebbe avuto per abbandonare le sue cose così? Non se n’era andato per tornarsene a casa?
Lentamente voltò il suo sguardo alla nave, gli oggetti di Ash erano troppo vicini al luogo. E se invece di andarsene, lui era a conoscenza della presenza del Team Magma e avesse voluto perlustrare l’interno senza avvertire gli altri? Questo avrebbe spiegato perchè Brock si fosse rifiutato di dire dove si era diretto Ash.
Non trovava altre spiegazioni, Ash si trovava sicuramente lì.

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- Ti dico che è stato orribile- disse Richie- Non sai quant’è fastidioso essere commandati da Gary. Perchè cavolo gli viene affidato il comando delle missioni?- sferrò un colpo, Ash lo mancò- Non capisco poi perchè Gary abbia deciso di ritirarci nel bel mezzo della battaglia. Saresti dovuto venire con noi, li avremmo battuti sicuramente. Ma tu eri in missione...già, non mi hai ancora raccontato come ti è andata.
Ash lanciò un colpo, che Richie mancò per poco.
- Capisco, non ne vuoi parlare- proseguì Richie- Ma sei già andato a parlare con il Capo?
- Non ancora- disse Ash- E poi, pare che sia fuori in questo momento.
- E’ di pessimo umore ultimamente. Pare che il Signore del Fuoco non sia soddisfatto dei progressi.
- Non lo è mai- commentò Ash.
I due ragazzi continuarono a combattere, colpo dopo colpo.
- Ma hai saputo la novità?- disse Richie- Pare che il Team Aqua abbia sequestrato un intera isola e tutto per un tesoro custodito lì.
- Mh…
- Doveva essere qualcosa di molto prezioso. Il Capo non era contento della notizia. Saranno stati nostri alleati, quando ci faceva comodo. Ma non c’è da fidarsi dei dominatori dell’acqua. Così freddi, calcolatori, non si capisce cosa stiano tramando. Perché il Capo non si decide per sbarazzarsi di loro? Sono inutili e patetici…come quella dominatrice dell’acqua che ho incontr…- il colpo lo prese in pieno e lo fece cadere indietro- Ahi…- si lamentò, mentre si alzava- Cavolo! Potresti evitare di rompermi la mascella? Non che il cibo qui sia un granché, ma vorrei poter ancora mangiare.
Il moro lo guardò con ancora il pugno sospeso nell’aria. Indietreggiò il braccio pensieroso. Il suo corpo aveva agito di sua spontanea volontà.
- Andiamo a mangiare, allora- disse Ash voltandosi.
- Almeno l’appetito non ti manca, eh?- Richie si alzò.
I due ragazzi si sistemarono dopo essere usciti dalla palestra e si diressero alla mensa della nave. Passarono con il vassoio davanti ai cibi esposti. L’aspetto era magnifico. Presero qualcosa e andarono a sedersi ad un tavolo.
Ash iniziò a mangiare, ma dopo qualche boccone, spostò di lato il piatto. Non ricordava che il cibo avesse un sapore così nauseante. Eppure prima della sua missione, mangiava piatti a non finire.
Com’è che ora non ci riusciva? Dov’era finito il suo famoso appetito?
Fissò il piatto.
Già, ora capiva. Si era così abituato alla cucina di Brock, che ora qualsiasi altro cibo gli dava la nausea.
Sospirò e guardò altrove.
- Ash, che ti prende?- chiese Richie sorpreso- Perchè non mangi? Non starai mica male?
- No, no...
- Da quando ti conosco, non ti ho mai visto lasciare del cibo.
- C’è sempre una prima volta- disse Ash.
- Sì, però...
- Ma guarda chi è venuto a farci onore della sua presenza- intervenne una voce.
Ash riconobbe al volo la fastidiosa voce di Gary.
- Gary...- mormorò lui.
- Le persone ormai ti davano già morto- disse Gary con un sorriso- Peccato.
- Che vuoi da me?- chiese Ash infastidito. Già non era di buon umore per conto suo e vedere la faccia del suo acerrimo nemico, non lo faceva certo esultare.
- Oh, niente di importante- si sedette davanti Ash, spingendo da parte Richie.
- Ehi!- si lamentò il ragazzo sbalottato dalla sua sedia- Che modi!- ma Gary lo stava letteralmente ignorando. Sbuffando di rabbia, Richie prese il suo vassoio e si spostò da un’altra parte.
Ash fissò Gary con una faccia poco amichevole. Se conosceva Gary, era lì sicuramente per infastidirlo.
- Com’è andata la missione?- chiese il castano.
- E a te cosa interessa?- rispose diffidente Ash.
- Oh, ma che modi. E io che ero venuto apposta a congratularmi con te.
- Che intendi dire?- lo guardò sospettoso.
- Grazie a te, siamo riusciti a catturare il Team Luce.
Ash spalancò gli occhi. Com’era possibile?
- Non fare quella faccia, sei troppo modesto. Non volevi neanche dirci che li avevi attirati fin qui, dritti nella tana del lupo- sorrise- Un bel piano.
Ash lo guardò con occhi smarriti. Non ci credeva, com’era potuto succedere? Se n’era andato molto prima che gli altri potessero svegliarsi e aveva detto a Brock che nessuno lo doveva seguire. Era certo che nessuno di loro l’avrebbe fatto. E se invece Gary stesse mentendo?
- Oh certo, al momento abbiamo preso solo uno- continuò Gary, notando con piacere di aver ottenuto la piena attenzione del ragazzo- Ma ben presto gli altri lo seguiranno, come orsi al miele.
Solo uno? Di chi poteva trattarsi? Chi era stato così folle da infiltrarsi da solo in una nave del Team Magma?
Gary guardò con soddisfazione l’espressione di Ash nel panico, anche se il moro cercava di sembrare indifferente alle sue parole.
Poi il castano si avvicinò all’orecchio di Ash.
- E’ un vero peperino, sai? Ci è voluto un po’ per immobilizzarla- il cuore di Ash iniziò a battere forte- Non ho avuto ancora il piacere di darle fuoco. Peccato che il Signore del fuoco abbia altri progetti per lei…
Gary si alzò dalla sedia e lo guardò con un sorriso.
- Hai fatto un buon lavoro, Ash- e finalmente se ne andò.
Ash chinò la testa. Afferrò la lattina vicino e la strinse forte, accartocciandola nella sua mano.
- Quella stupida...- mormorò lui.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

çOç oddio che bella!!! oddio non vedo l'ora di leggere il seguito perchè ora c'ho l'ansia e sono troppo curiosa di vedere cosa farà ashy...farà finta di niente o cercherà di salvarla? *w* *vuole scene pucce* XDDDD ciao ciao by ery

ila^^ ha detto...

*_______________________* BELLISSIMOOOOO!!!!!!!!!!!!!XDDD grande misty che si caccia nei guai!xD ù___ù anche io voglio scene pucciosissime!anspetto il prossimo cappy!buona festa della donna, auguriiiii!!!!^-°/xd BACIONE ila^^

Anonimo ha detto...

Mamma che bello questto cappy!!!! T__T Chissà cosa farà ashy ora che misty si è messa nei guai? anche io voglio scene pucciose, quanto le vorrei avere!!! Aspetto con ansia il seguito di questo cappy e anche quello di tutte le altre fic!
CIAU CIAU XD!!

Mary ha detto...

Ehi, ciao, io sono Maria Costanza, ho letto tutta la storia e tutta d'un fiato ^^ Accidenti, non vedo l'ora di vedere il seguito, anzi leggere xD
Perchè ci sarà un seguito, vero? u.u Bhe io ci spero, come d'altronde per tutte le altre fic
LE ADORO!!!!!!!! ^_^ ^_^
Insomma, io sono qui, aspettando il prossimo capitolo, con ANSIA
Ciauu by Mary (:

Anonimo ha detto...

io pure vorrei delle scene dolci,ma ora non resisto e volo a leggere il prox. chappy!oh,ADORO questa storia!!!!!!!!!!
emilia(tua GRANDISSSSSSSSSSSSSIMA fan ^^)

Yachan ha detto...

Grazie a tutti XD Di scene dolci, ci saranno, sicuro ^^