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17 marzo 2010

Fic in corso: Cap. 28

Che dire, nuovo capitolo della seconda parte. Incominceremo con il presentare più personaggi e i loro preparativi per il finale. Questo capitolo non ha niente di così particolare, nessun combattimento in vista, ma è importante per il proseguimento della storia. Buona lettura.



Cap.28

Lo fissarono a lungo senza dire niente, con espressione di stupore e incredulità. Il castano si limitò solo a guardarlo.
Non c’erano parole da aggiungere in quel momento. Le loro facce dicevano tutto.
Lui attese quasi un eternità, da quando aveva proferito le ultime parole alle costanti domande dei ragazzi. Le ragazze guardarono poi la ragazza dai capelli color arancio che gli stava accanto, lo sguardo di lei confermava tutto.
Infine lentamente uno dopo l’altro si voltarono e si diressero ognuno in direzione diverse.
Lui semplicemente rimase lì a fissarli, mentre gli davano le spalle.
Credeva che il dolore fisico fosse la cosa peggiore per un essere umano…ora aveva compreso che c’era qualcos’altro di più doloroso…i sentimenti. Le ferite emotive erano più difficili da sopportare.
Chinò la testa afflitto.
Non sarebbe servito trovare delle scuse al suo comportamento, perché non ce n’erano.
Una mano si appoggiò alla sua spalla. La ragazza gli passò affianco.
- Ci vorrà del tempo- disse lei.
- …era proprio necessario?- chiese lui.
- Preferivi ancora mentire?- Ash non rispose- La verità fa male…ma la bugia ferisce di più. Se vuoi veramente riconquistarti la nostra fiducia, questo è solo primo passo- si allontanò anche lei.
Ash sospirò. Sembrava essere passata un eternità da quando stavano lottando per sopravvivere. La nave del Team Magma l’aveva lasciata alle sue spalle. E con essa tutti i membri del Team, Richie, Giselle, Gary, il Signore del Fuoco…
Aveva sentito parlare di persone che avevano osato lasciare il Team Magma…ma nessuno di loro era sopravvissuto. Non possono esistere traditori, secondo la concezione del Signore del Fuoco. E per Gary sarebbe stata un ottima occasione per perseguitarlo ed ucciderlo. Non aspettava altro da anni.
E ora…quale sorte gli sarebbe toccata? Se tempo prima pensava solo a combattere, ora davanti a sé vedeva solo un futuro incerto.

≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

- Che storia è questa?!- l’uomo sbatté entrambe le mani sulla scrivania- Mi state dicendo che avete fatto fuggire una prigioniera che aveva catturato Gary?! E che Ash l’ha aiutata, scappando con lei?!
- Ecco…sì- annuirono due uomini.
Dietro dei due, erano riuniti alcuni giovani che avevano assistito allo scontro, tra cui Richie e Giselle. Gary si limitò a sorridere soddisfatto.
- Mi allontano per qualche giorno e qui scoppia un finimondo! Che avete da dire per questo fracasso Tabitha, Brody?!
- Non accadrà più, capo- disse Tabitha.
- Lo auguro per il tuo stesso bene. Quando lo saprà il Signore del Fuoco, non accetterà delle scuse- guardò il ragazzo dai capelli castani- Gary, da oggi prenderai il posto di Tabitha e guiderai le ricerche su Ash.
- Ma…- fece per protestare Tabitha, quello era il suo ruolo. Non lo poteva far rimpiazzare da un ragazzino.
- Nessun “ma”, Tabitha!- disse l’uomo autoritario- E ringrazia che non ti abbia retrocesso a soldato di quinto livello! Tu e Brody dovrete prendere ordini da Gary e fare tutto quello che vi dice.
- …come lei desidera- i due annuirono a malincuore.
Tabitha sospettava che dietro alla fuga della ragazza, ci fosse di mezzo Gary, ma non aveva nessuna prova per confermarlo.
- Mi fido di te, Gary. Non deludermi- disse il Capo.
Il ragazzo annuì soddisfatto e guardò con compiacimento lo sguardo inviperito di Tabitha, che però non disse niente e preferì ritirarsi dalla stanza insieme a Brody.
- Gary, organizza un gruppetto e iniziate le ricerche al più presto- continuò l’uomo- Il Signore del Fuoco non deve venire a sapere della fuga di Ash.
- Sarà fatto, Capo.
Infine tutti gli altri uscirono dalla stanza. Alcuni si diressero nei loro dormitori, altri alla mensa.
- Bene…- fece Gary una volta uscito- Ora che posso muovermi liberamente, le cose cambieranno qui.
- Che hai intenzione di fare Gary?- chiese Richie fissandolo serio. La prospettiva che Gary si alzasse di livello così velocemente, non gli aggradava.
- Non ti è ancora chiaro?- lo guardò divertito- Andremo a cercare il traditore.
- Andremo?
- Mi sarebbe più facile se me ne occupassi da solo, ma quando mi scontrerò con Ash, non voglio intromissioni di nessun genere. Tabitha e Brody saranno anche di un livello più bravi di voi, ma non hanno la vostra stessa esperienza con il Team Luce. Tu, Giselle e A.J., sarete i primi del gruppo. Per il resto mi occuperò di cercare validi combattenti- detto questo, Gary si allontanò sicuro di sé. Le cose stavano procedendo a meraviglia.
- Richie…dovremmo scontrarci con Ash?- fece Giselle, quando Gary fu lontano.
- Dopo quello che ha fatto, è il minimo- disse A.J. che era rimasto ad ascoltare.
- Sta zitto tu- disse Richie- Non lo conosci neanche Ash.
- Non certo come te- fece A.J. ironico- Bel compagno, uno che tradisce la propria gente.
- Tu faresti lo stesso, se ti convenisse- Richie lo guardò con disprezzo.
- Ehi, non scaldarti- alzò le mani davanti- Non è certo con me che te la devi prendere, ma con il tuo caro compagno.
Richie abbassò lo sguardo. Ancora adesso non capiva il gesto di Ash.
Erano il Team Magma, gli avevano insegnato a non provare sentimenti come amore, amicizia e gratitudine. Conoscevano solo odio, onore e un grande rispetto per il loro Signore.
E più di tutti Ash conosceva queste regole, portando sulle sue spalle un gran fardello del suo passato. Non si sarebbe mai sognato di fare un azione simile.
Eppure, quando lo aveva visto accanto a quella dominatrice, non sembrava più lui.
Era chiaro, quella ragazza qualsiasi cosa gli avesse fatto, lo aveva totalmente cambiato. Era lei da eliminare, affinché Ash potesse tornare sul suo cammino.

≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

Sospirò.
Non avevano fatto molta strada, che già si erano fermati. Si erano giusto allontanati, in modo da non farsi trovare dai nemici che si aggiravano nei dintorni.
Ed era tornato il silenzio. Un terrificante silenzio, giacché nessuno parlava e si guardava. Ed era lui la causa di ciò.
Ognuno dei ragazzi si era nuovamente allontanato per fare le proprie cose, forse credevano che tenere la mente occupata gli avrebbe aiutati a non pensare.
E qualsiasi tentativo di lui di avvicinarsi a loro, anche solo per dare una mano, era rifiutato e allontanato. Lo evitavano quasi avesse la peste, neppure si degnavano di guardarlo negli occhi. Ma appena lui voltava le spalle, sentiva i loro sguardi su di sé.
E ora si trovava lì, disteso sul prato a fissare il cielo con noia.
Stare da solo per lui non era un problema. Non lo era mai stato. Aveva passato anni ad allenarsi in solitudine e anche se intorno aveva avuto tanti membri del Team Magma, per lui era stato indifferente.
Ma ora sentiva che era diverso. Quella nuova solitudine lo rendeva triste.
Quei mesi passati con il Team Luce, lo avevano cambiato così tanto?
Già, la loro compagnia era stata per lui in un certo modo “speciale”. E anche se lui lo negava dicendo che stava fingendo con loro, sentiva che stava solo mentendo a se stesso.
Si girò di lato, ma questo gli provocò una fitta al fianco. Si mise seduto. Continuava a fargli male la ferita dal giorno del combattimento. Misty gli aveva avvertito che era solo una medicazione provvisoria.
Non ho intenzione di perdere nuovamente un compagno.
Socchiuse gli occhi. Dal giorno che Misty aveva appreso la verità su di lui e aveva utilizzato la tecnica del ghiaccio, pareva cambiata.
Ogni tanto si chiedeva cos’era successo realmente, mentre combatteva contro Gary. Com’era riuscita Misty a riprendersi? Cos’è che veramente frullava nella testa di quella ragazza?
Certo, ci hai ingannati…ci hai feriti in un modo più profondo di quello che pensi. Ma se c’è una cosa che ho capito dopo tanto tempo…è che bisogna guardare dentro le persone.
Misty era così diversa dalle persone che aveva incontrato. Giusto quando pensava di aver capito tutto sulla ragazza, un attimo dopo attuava diversamente. Era un mistero per lui.
Se vuoi veramente riconquistarti la nostra fiducia, questo è solo primo passo.
Ma sarebbe davvero servito? Dubitava che lo avrebbero accettato nuovamente come parte del gruppo.
- A che stai pensando?- fece una voce dietro di lui- Non certo a come scappare nuovamente, spero- spuntò la ragazza col codino.
- Non scappo io- fece lui offeso.
- Ah, sì? Io credevo il contrario- fece lei con sarcasmo, mentre si sedeva accanto a lui.
Almeno tra il gruppetto, lei era l’unica che finora gli aveva rivolto la parola. Anche se avrebbe preferito che evitasse di farlo sentire ancora più male con quelle frasi.
- Andiamo, non è la fine del mondo- disse Misty, mentre gli porgeva una lattina da bere- Non avrai certo pensato che sarebbe stato tutto facile?
- No…- lui prese la lattina e la tenne tra le mani pensieroso- Solo credo che non sia una buona idea che io resti qui.
- Hai un alternativa migliore?
- …no, penso- aveva voltato le spalle al Team Magma, non c’era possibilità di fare marcia indietro- Ma la mia presenza potrebbe causarvi problemi. Gary verrà a cercarmi e vi ritroverete immischiati nella battaglia.
- Gary…è questo il nome di quel dominatore?- Ash annuì- Be’, che venga pure. Io lo aspetterò.
- Forse non hai ancora capito contro chi hai a che fare.
- Lo so, è forte- alzò le spalle- E allora?
- E’ solo incoscienza la tua, o pazzia?- fece Ash perplesso dalla tranquillità della ragazza.
Lei bevve un sorso dalla lattina e guardò davanti a sé.
- Ash io…ho intenzione di battermi contro il Signore del Fuoco. Se mi facessi impressionare o sconfiggere da altri nemici, non riuscirei nel mio intento. Sarà anche pazzia, ma se questa è l’unica strada per raggiungere il mio scopo, la percorrerò tutta. Non mi farò fermare da nessuno.
Ash la fissò tra il sorpreso e il divertito.
- E’ pazzia- sentenziò- Deboluccia come sei, verresti sconfitta subito- Misty lo guardò offesa- Ma chissà…con il mio aiuto potresti farcela- aggiunse con superbia.
- Ohh, e così il signor Ash si degnerà di aiutare la qui presente “deboluccia”- fece lei sarcastica- Presumo quindi che ha deciso di abbandonare il Team Magma e scontrarsi con il proprio Signore del Fuoco.
Il moro assunse un espressione vaga.
- Scontrarmi con il Signore del Fuoco- ripeté pensieroso. Finora lo aveva detto senza dare il vero significato a quella frase. Cosa significava per lui scontrarsi con il Signore del Fuoco? Non ci aveva pensato ancora seriamente.
- Hai dei ripensamenti?- chiese Misty, vedendolo riflettere sulla frase.
- …è solo strano.
- Be’, abituati. Mi sentirai ripeterlo all’infinito, caro compagno.
- E non hai paura che possa tradirvi nuovamente?
- Non te lo permetterei- lo guardò- Te l’ho detto, non ho intenzione di perdere un compagno. E se questo significa doverti trattenerti con la forza, lo farò- disse lei con decisione- Non ti lascerò andare via da me.
Ash la guardò negli occhi, rendendosi conto poi che il suo cuore aveva iniziato a battere forte. Abbassò immediatamente lo sguardo. Si toccò il petto imbarazzato e confuso. Com’è che d’improvviso sentiva la sua temperatura alzarsi? E perché una semplice frase, lo aveva colpito in quel modo?
- Ti fa ancora male la ferita?- chiese lei vedendolo chinarsi.
- N-no…cioè, sì…- fece lui agitato- Mi passerà.
- D’accordo- si alzò in piedi.
- Io…non credo che siano dello stesso parere gli altri. Ora che sanno la verità, non vorranno viaggiare con me.
- Tu dici?- alzò le spalle e sorrise- Forse non li conosci abbastanza- lo lasciò solo.
Ash tirò un sospiro. Il cuore aveva ripreso a battere normalmente. Cosa gli era preso prima? Forse si stava ammalando?
- Uff, che problema- disse lui, senza accorgersi della presenza di qualcuno.
- Uh…scusa, ti lascio stare…- fece una voce timida.
Ash si voltò sorpreso. Era Dawn e se ne stava andando.
- No, aspetta. Non dicevo a te- disse Ash.
- Oh…- si fermò, poi con incertezza gli si avvicinò.
- Non sapevo che eri qui. Volevi dirmi qualcosa?
- …no. Suppongo che no.
- Ah- chinò la testa deluso- Non mi parlate più. Immagino che sia per quello che vi ho detto- si voltò- Non fa niente. E’ giusto che mi odiate.
- No, io non…- fece Dawn, poi sembrò titubare- Nessuno ti odia.
Ash si voltò nuovamente verso la ragazza dai capelli blu. Lei si chinò e gli porse una boccetta.
- Cos’è?- chiese curioso.
- Un unguento fatto da me- Ash la guardò senza capire- Misty mi ha detto che ti eri ferito…
- Oh- sorrise- Grazie, mi serviva proprio.
- Perché non ci hai detto subito la verità?- chiese Dawn seria. Ash smise di sorridere.
- Ero una persona diversa, prima di conoscervi. Non credo che vi avrebbe fatto piacere conoscermi realmente.
- E quella che invece abbiamo conosciuto in questo tempo…chi era?
- Non lo so…da quando ho iniziato a viaggiare con voi, il mio modo di vedere è cambiato. Io sono cambiato. O almeno lo credo. So solo che non riuscivo più a mentirvi, né a portare a compimento la mia missione. Non mi rimaneva alternativa che andarmene.
- Ora però sei qui.
- Sì…Misty insiste che debba continuare a viaggiare con voi. Ma dopo quello che ho fatto, dubito che tutto torni come prima.
- Tu mi hai spronata ad avere fiducia in me…quelle frasi me le dicevi con sincerità, ne sono certa. Ora sono io che ti dirò di avere più fiducia in te stesso. Quell’Ash che mi parlava e mi aiutava, non credo che fossero solo frutto di una menzogna. Me lo sento, dentro di te c’è un ragazzo che sta lottando. Devi solo decidere quale parte di te vincerà.
- Non credo che sia così facile- ridacchiò lui.
- Prima di conoscere il Team Luce, ero convinta che sarei rimasta la solita ragazzina che si demoralizzava. Che non sarei riuscita a vincere un solo combattimento. Che le mie idee non sarebbero mai state ascoltate- alzò lo sguardo- Ancora adesso non riesco a cavarmela da sola e non riesco a prendere decisioni. Ma la mia presenza ora è utile a qualcuno. Ci sono persone che credono in me e io credo in loro. Non sono sola. E finché loro mi staranno accanto, sono sicura che un giorno riuscirò a reggermi da sola in piedi.
Ash la guardò e sorrise. Sì, Dawn pareva cresciuta dal giorno che l’aveva conosciuta.
- In questo caso…io darò il mio meglio per farmi perdonare.
- Così va bene- Dawn sorrise.

≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

- Non va affatto bene invece- fece un uomo camminando avanti e indietro.
- Qualche problema Capo?- chiese una donna dai lunghi capelli rossi.
- Mi spieghi perché non si sta procedendo con il piano?
- Alla sezione Scientifica hanno qualche problema con la pietra.
- Non voglio sentire scuse!- disse arrabbiato- So che il Signore del Fuoco sta preparando il suo esercito. Potrebbero decidere ad un momento all’altro di attaccare e non ci sarebbe alleanza che ci salverebbe.
- Non si preoccupi Capo, saprò mettere fretta ai nostri scienziati. Con le cattive si ottiene tutto.
- Sì, sì…ma fai in fretta. Come va con la nostra recluta?
- Oh, si è comportato benissimo. L’ho messo alla prova e ha dato risultati interessanti. Ormai è succube del nostro potere e ci sarà molto utile più avanti- disse con un sorrisetto.
- Tu…stai tramando qualcosa, giusto?- la guardò sospettoso.
- Diciamo che…ho qualcosa in mente- chinò leggermente la testa- Con il suo permesso, mi ritiro- la donna si voltò. I lunghi capelli rossi volteggiarono e infine uscì dallo studio.
L’uomo la conosceva ormai troppo bene. Era una donna molto attraente, ma allo stesso tempo molto pericolosa. Non per altro era il suo vice. Si fidava di lei, ma non sapeva se faceva bene. Nei suoi occhi poteva intravedere un astuzia e una freddezza che le faceva onore nel Team Aqua.
Dal primo giorno che l’aveva incontrata, aveva intuito in lei un abilità rara in una dominatrice d’acqua e una determinazione nel calpestare gli altri pur di raggiungere i suoi obiettivi. Si chiedeva se in quel cuore di ghiaccio, esistessero ancora dei sentimenti.
Shelly scese al sotterraneo. I corridoi avevano le pareti di vetro, da cui si poteva vedere nitidamente le varie specie di Pokémon nuotare in una vasca simile ad un acquario.
Si fermò un momento a guardare un Gyrados, un drago di mare. Le portò alla mente un ricordo.

- Tu credi di sapere già tutto? Sei solo una novellina!- gridò una donna furiosamente ad una ragazza dai capelli rossi- Hai ancora molto da imparare! E dubito che lo imparerai, se insisti a voler diventare forte subito! Esiste un tipo di forza che tu non riuscirai mai ad ottenere!

Shelly strinse forte le mani. Quella forza…quella forza di cui le parlava quella stupida donna, ormai era certa che l’avrebbe ottenuta. Mancava poco, affinché sarebbe diventata invincibile. Ma per questo, avrebbe dovuto sacrificare altre persone.
Sorrise malignamente. Non le importava. Nessuno si sarebbe messo in mezzo alle sue ambizioni, neanche quella dominatrice d’acqua da strapazzo.
Non utilizzare gli altri per proteggerti! Sei una vigliacca!
Ridacchiò. Non capiva perché quella ragazzina cominciava a interessarla. Era una dominatrice d’acqua come lei e ci si rivedeva lei quando aveva la sua stessa età ed era più ingenua.
Ma ormai aveva superato quel periodo.
Riprese a camminare e raggiunse il laboratorio. Trovò dei signori intenti a trafficare con delle sostanze e dei macchinari. Appena la porta scorrevole fece intravedere la figura della donna, tutti loro abbandonarono le loro faccende e si posizionarono sull’attenti.
- Mia signora, a cosa dobbiamo la sua visita?- fece uno precipitandosi da lei in modo servile. Lei lo squadrò con freddezza.
- Bando alle chiacchiere, qualche novità?
- Ecco, stavamo appunto per fare altri test…
- Basta con i test, è ora di passare all’opera.
- Ma mia signora, sarebbe troppo rischioso. Per chiunque. Non abbiamo abbastanza dati su…
- Avevate detto che era questione di poco! Dov’è finita quella vostra sicurezza?- gli si avvicinò minacciosamente- Il Capo è stanco di aspettare e sai cosa succede se si spazientisce…
- S-sì…- annuì impaurito. Anche se era un uomo molto più grande, lo sguardo diabolico della donna intimoriva chiunque. Non aveva pietà per nessuno.
- Bene…- sorrise come se nulla fosse- Preparate il necessario. Al resto ci penserò io.
Gli scienziati annuirono e corsero in varie direzioni, mentre Shelly avanzò tranquillamente verso un’altra stanzetta più protetta e senza finestre. Al centro un cilindro di vetro al cui interno conteneva all’apparenza un oggetto senza valore. Lì, a pochi centimetri dalla barriera, c’era una ragazzo che fissava serio l’oggetto.
- Chi direbbe che quel sasso abbia un così immenso potere?- fece la donna avvicinandosi a lui.
Il ragazzo non rispose.
- La leggenda dice che solo chi ne è meritevole, scoprirà il vero potere della pietra- continuò la donna- Il ladro che ha portato la pietra su quell’isola, pensava veramente che nessuno lo avrebbe trovato. Che illuso- lo guardò- Non sei curioso di scoprire chi ne sia degno?
- Voglio solo sconfiggere il Paese del Fuoco.
- Certo, certo…ma forse c’è un modo per affrettare quel giorno.
- Che intendi dire?
La donna gli indicò la pietra dentro il cilindro.
- Quella è la chiave per arrivare prima al nostro scopo.
- Questo lo so già.
- Non vorresti provarla? Se tu riuscissi a dominarla, avresti a disposizione tutto il potere per sconfiggere i tuoi nemici in un colpo solo.
- Però…- fece incerto.
- Non eri tu che mi ha detto che eri disposto a tutto?- lo guardò da vicino con voce persuadente- Questo è solo un piccolo prezzo da pagare. Pensaci.
Il castano abbassò lo sguardo indeciso. Poi ricordò il motivo per cui si era messo in cammino lontano da Cerulean.
- Lo farò.

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- Non lo farò- disse un moro.
- Come, scusa?- la ragazza lo guardò.
- Dico che non mi farò trascinare da voi in tutti quei negozi- insistette lui, deciso a farsi valere- So come va a finire. Dite che si tratta solo di qualche minuto e poi se ne va tutta la giornata. Ma questa volta me ne starò fuori tranquillo.
- Come vuoi…- alzò le spalle- Quindi hai intenzione di entrare in città con quei abiti- indicò la divisa del Team Magma che ancora indossava il moro.
- Con il mantello non si noterà.
- Dico sul serio, mica hai intenzione di andare conciato così. In divisa o incappucciato, darai l’impressione di essere un tipo losco. E poi, se veramente hai lasciato il Team Magma, non credi che tenendo la divisa sia più facile per loro rintracciarti? Senza contare che i tuoi vecchi vestiti si trovano ancora sulla nave.
- Be’, qualcosa troverò.
- Sì, qualche ramo e foglia- fece lei ironica- Dai, non fare i capricci e vieni- lo spinse da dietro.
- Ti ho detto di no- si rifiutò lui.
- Ahh, che bambino- sospirò esausta- Vai che ti sta aspettando Brock.
- Brock?
- Sì, andrai con lui a comprare. Non mi fido dei tuoi gusti e lui ti saprà consigliare.
- Grazie della fiducia- fece ironico- Sono grande, sai?
- Non è solo per te. Conosco Brock, e se venisse con noi si perderebbe a fare la corte a tutte le donne.
- Però non sono d’accordo.
- Di che ti lamenti? Almeno non dovrai venire con noi altre. Non hai idea di come diventino le ragazze durante i Saldi- alzò lo sguardo scocciata. Era anche lei una ragazza, ma certo non si metteva a strillare per un vestitino scontato- E visto che finirete prima, andrete a cercare un posto dove andare a dormire questa notte.
- Il mio parere conta ancora qui?
- Certo che no- lo spinse avanti, dove c’era ad attenderlo un ragazzo dalla carnagione scura- A dopo ragazzi. E raggiunse le ragazze.
- Eh…- Ash si trovava davanti ad un Brock stranamente serio- E così ci hanno lasciati a noi stessi- cercò di buttare giù qualche parola.
- Andiamo- lui impassibile, si voltò e fece segno di seguirlo. Insieme entrarono alla città di Cascata.
Ash sospirò. Da quando Brock aveva scoperto la verità ed era venuto a sapere dell’episodio sulla nave, era ancora più difficile parlargli. Solitamente Brock aveva una faccia ebete davanti ad una bella donna, ma in sua presenza era inaspettatamente serio con tutte. Forse non gli aveva perdonato di aver tradito la loro fiducia e di aver messo in pericolo Misty.
Aveva detto a Dawn che si sarebbe impegnato a farsi perdonare, ma da dove cominciare?

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- E’ permesso?- fece un ragazzo con indosso i suoi vestiti semplici, una maglietta viola e dei pantaloni scuri.
- Ohh…Gary- dissero emozionate due ragazze grandi, una coi capelli corti e di un bianco platinato, l’altra bionda, con la frangetta che le copriva un occhio. Le due lo circondarono festive.
- Ciao Annie e Oakley- le salutò cordialmente.
- Qual buon vento ti porta dalle nostre parti?- fece la bionda sorridente.
- Come mai non sei in divisa? Sei qui in visita non ufficiale?- chiese l’altra incuriosita.
- Diciamo che sono qui per una cosa che avete qui con voi.
- Ohh- le due ragazze si guardarono.
- Abbiamo qui qualsiasi genere di tesoro, dal più antico a quello più futuristico- disse Oakley.
- Abbiamo tutte le informazioni segrete per accedere in qualsiasi posto- disse Annie. mostrando il pc portatile.
- Non m’interessa quello che rubate in quanto membri del Team Rocket- fece lui disinteressato a quelle anticaglie che riempivano tutte le stanze- Sono qui per una persona.
- Oh…intendi lui- fece la bionda quasi delusa.
- E’ sul retro. E’ da quando che è arrivato, che non smette di allenarsi- fece Annie seccata.
- Non dico che non sia interessante come persona, ma è così serio da annoiare- disse Oakley.
- Certo, due persone come voi non possono capirne il valore- disse Gary e poi si sedette comodamente sul divano rubato in chissà quale hotel di lusso.
- Non dovevi andare da lui?- chiese Annie.
- C’è tempo. Prima vorrei scambiare due paroline con voi- incrociò le gambe e appoggiò un braccio sulla spalliera del divano. Un sorriso furbo gli si disegno sul volto. Le due ragazze si sentirono a disagio- Avete sentito la notizia sull’isola Smeraldo?
- S-sì…- fece Annie incerta.
- Non vi pare un po’ strano sequestrare un intera isola che non ha niente da offrire? Anche per un Team come Aqua, sarebbe troppo stupido e dispendioso- disse lui guardandole. Le due ragazze erano ancora più nervose- Ammesso che loro non sapessero qualcosa che tutti ignorano.
- Eh…forse- disse Annie incerta.
- Non è che voi, casualmente, sapete di cosa sto parlando?- i suoi occhi fissarono le due ragazze, che sapeva benissimo dove parare con quei suoi discorsi. Le ragazze tentarono di sembrare ignare alle sue allusioni.
- Di che stai parlando Gary?- fece Oakley con un sorriso debole- Non abbiamo idea di cosa stai…
- Sentite- disse Gary imperioso, diventando serio e facendo sussultare le due ragazze- Lo so che state collaborando anche con il Team Aqua. Cosa non fareste voi per soldi- tornò ad avere un sorriso amichevole- Voglio solo che mi raccontiate tutto quello che avete scoperto per conto del Team Aqua.
- Ma…
- E non accetto rifiuti- di nuovo serio, come minacciandole- Non tollererò che mi nascondiate anche la più piccola informazione.
Le due ragazze si guardarono e assentirono sconfitte. Non se la sentivano di disobbedire a una richiesta di Gary. Per quanto fosse più piccolo di loro, non ci avrebbe messo un secondo a bruciare la loro villa con l’enorme potere che aveva.
- D’accordo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto bello come cappy! Yeaaah! Il cuoricino di ash fa bum bum per misty! Chissà cosa succederà poi...forse nascerà un'amore tra ash e misty...non vedo l'ora!!! XDD
Bacioni XDDDD

Anonimo ha detto...

Bellissimo come cappy!! Che bello! Forse tra poco succederà qualcosa di tenero tra ash e misty...lo spero!!! T.T Chissà ora cosa vuole combinare Gary e chissà cosa farà il Team Aqua...
Non vedo l'ora di leggere il prossimo cappy!
Ci conto!!! >w< Baci