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7 luglio 2008

Fiction in corso: Cap. 3

Salve a tutti! Eccomi con il nuovo capitolo di Blue Bird Illusion!

BLUE BIRD ILLUSION

Cap.3


- Allora, novità?- chiese una voce.
- Sì…- rispose un ragazzo davanti ad una cabina- Sono loro.
- Ottimo. Mi ha sorpreso sentire la tua proposta l’altra volta. Certo che, fingerti un ragazzo qualunque per poterti avvicinare a loro, è stata un ottima idea. E dimmi, loro si fidano di te?
- Non del tutto…mi basterà ancora qualche giorno e li avrò in pugno.
- Eh, eh, perfetto. Conto su di te per eliminare il Team Luce. Sei l’unico che può riuscirci.
- Sì. Sarà un gioco da ragazzi- chiuse la comunicazione.
Il ragazzo alzò lo sguardo al cielo e sorrise. Poi s’incamminò verso un gruppo di persone.
- Ashino!- lo chiamò da lontano Melody, movendo allegramente il braccio.
- Possibile che vi sia difficile chiamarmi con il mio vero nome?- disse lui.
- Ma Ashino è così carino!- disse felice Melody.
- Però non sono un pupazzo.
- Su questo non c’è dubbio: sei molto peggio- disse un’altra ragazza passando lì accanto con un cesto di vestiti.
Ash guardò la ragazza scocciato dalla solita frecciatina.
- Quando la finirai con questa storia?
- Quando ammetterai la verità, domina fiammiferi- disse lei ironica, quasi ignorandolo- Melody, vieni ad aiutarmi.
- Sì, arrivo.
- Non la sopporto- brontolò il ragazzo.
Si sedette su un tronco dall’albero, mentre vedeva gli altri impegnati in qualche faccenda.
Erano passati alcuni giorni da quando lui si era unito al Team Luce e finora la situazione non era migliorata. Le persone con cui era riuscito ad instaurare un dialogo erano Brock, Melody e Dawn. Misty continuava a tenerlo d’occhio e anche May era diffidente con lui.
Il piano non stava proseguendo liscio come l’olio come prevedeva, ma in fondo si sarebbe annoiato se sarebbe andato tutto perfetto.
Il suo problema era quella ragazza, Misty. Continuava a guardarlo con disprezzo e fare qualche commento su lui. Non sarebbe importato se fosse solo una del gruppo, però era la leader e a quanto pare aveva l’appoggio di tutto il gruppo. Per il momento era meglio non contraddirla ed evitare di fare qualche rissa. Presto avrebbe convinto della sua bontà a tutto il gruppo e lei avrebbe dovuto cedere. E sarebbe stato lì, che avrebbe attaccato.
Già si vedeva la scena…tutti loro che gli supplicavano pietà, di salvare le loro vite e lui gli avrebbe riso in faccia. Perfetto. Poteva anche sopportare qualche umiliazione da parte di Misty, pur di avere poi la sua vendetta.
Poi il suo sguardo si concentrò sulla ragazza dalla bandana rossa. Era seduta anche lei su un tronco d’albero e sospirava tenendo in mano una foto.
- May?- si avvicinò alla ragazza. La ragazza si svegliò dai suoi pensieri e alzò lo sguardo.
- Ash. Hai bisogno di qualcosa?- chiese lei con voce monotona.
- No…mi è sembrato che eri triste…- indicò il posto vicino a lei- Posso?
- …sì- disse lei un po’ incerta, facendogli posto- Non sono triste.
- Non si direbbe…- la guardò- Hai quell’espressione da un bel po’.
- Non è niente…- chinò la testa.
- Chi è?- indicò il bambino che era nella foto insieme a May.
Lei guardò la foto nuovamente.
- …il mio fratellino Max- disse lei.
- Hai un fratello?
- Sì- fece cenno di sì- Quando l’esercito del Team Magma ha attaccato il mio villaggio, la mia famiglia ha dovuto sottostare alle leggi dei nuovi conquistatori. La vita divento più difficile e la gente veniva sfruttata, in tanti hanno tentato di ribellarsi, ma è stato inutile. Stanca di quella vita, ho deciso di scappare via. Avrei voluto portare con me mio fratello, ma non mi era possibile. Troppo rischioso per un bambino della sua età. Non sapevo neanche cosa mi sarebbe aspettato al di là del mio villaggio. Così che io e Max ci siamo dovuti separare, però gli ho fatto la promessa che presto sarei tornata a riprenderlo. E poi, ho incontrato Misty…- sorrise- Lei mi ha promesso che insieme avremmo potuto cambiare la situazione e da allora, io la seguo.
- Tu le credi?
- A dire il vero, ero piuttosto diffidente all’inizio. Sai, con tutte le guerre che c’erano…Però lei mi ha più volte dato modo di credere nella sua parola. Anche se spesso litighiamo, io l’ho vista impegnarsi molto. C’è la sta mettendo tutta, davvero- lo guardò- Io le credo. E un giorno, manterrò anche la promessa con mio fratello.
Lui la guardò stupito. L’espressione della ragazza era cambiata da triste a speranzosa.
- Eh, non so neanche perché sto qui a parlartene- disse lei, accortasi di aver detto troppo- In fondo, neanche a me piaci- si alzò in piedi- Ma forse un giorno, potremmo andare d’accordo- si allontanò.
- …sì, un giorno.


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Due ragazze erano sedute vicino alla riva di un piccolo corso d’acqua.
- Non ti capisco Misty- disse la castana.
- Cosa?- le passò un capo bagnato, che Melody asciugò con l’aiuto del vento.
- Perché odi così tanto Ash? Lui non ti ha fatto niente.
Misty riprese a lavare altri vestiti.
- Hai intenzione di tenere il broncio anche con noi? Senti, io penso che Ash meriti un opportunità. E’ dello stesso parere anche Brock.
- Il motivo perché hai insistito tanto, è che ti interessa. Il motivo che a me non mi piace è, che è un dominatore del fuoco.
- Suvvia Misty. I nostri nemici mica sono solo quelli del Team Magma. Ci sono anche quelli del Team Acqua e il Team Rocket. Senza contare di quelli che ci vogliono fare fuori, per la taglia che pende sulle nostre teste. Di persone che possono farci del male, sono tante. Allora perché solo lui?
- Io sento che è diverso…non è sincero.
- Per te non erano sinceri neanche quei bambini che vendevano biscotti.
- E’ possibile che lavorassero per qualche delinquente- si difese Misty. Melody alzò gli occhi con un sospiro.
- Il punto è…sei troppo diffidente. E ho paura che rimarrai così, se non deciderai di cambiare- abbassò lo sguardo- Come pensi di cambiare le cose, se ti ostini a non cambiare tu? Il tuo modo di pensare è troppo chiuso. Non eri tu la persona di larghe vedute?
- Sì…- raccolse l’ultimo capo lavato e glielo diede per asciugare- Ma non posso abbassare la guardia. Non posso permettere che vi accada qualcosa- sistemò infine tutto bene nella cesta- Il mio compito è anche quello di proteggervi…ed è quello che farò- si allontanò, seguita da Melody.


≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

- Liane!- gridò Dawn, mandando le liane in direzione di May che l’avvolsero.
- Credi di riuscirmi a prendere così facilmente?-May sbatté la mano destra sul terreno e questo si aprì sotto di lei, facendola cadere dentro e richiudendosi sopra lei.
- E’ stata inghiottita dalla terra?- chiese Melody.
Misty e Brock osservavano attentamente lo scontro.
- Dov’è? Dov’è?- si guardò intorno Dawn, poi la terra tremò sotto di lei e due mani sbucarono dal terreno e l’afferrarono per i piedi- Ahhh!
- Ecco il mio nuovo attacco!- uscì dal terreno e continuò a trattenerla per il piedi. Cominciò a girare su se stessa- Uragano violento!- la lanciò in aria.
- Kyaaa!- gridò Dawn.
- Caspita che volo- disse Ash sorpreso.
- In quanto forza, May è tra di noi la più forte- disse Melody.
- Yeah!- disse contenta May per la vittoria.
- Ok, Melody fa atterrare Dawn- disse Misty.
- Sì- Melody alzò le mani al cielo e rallentò la caduta di Dawn, facendola atterrare dolcemente sul terreno.
La ragazza un po’ scossa dal volo e con i capelli arruffati dal vento, si riprese e camminò verso May.
- May, come al solito non sai dosare la tua forza!- disse arrabbiata.
- E tu sei troppo debole.
- Rischiavo di farmi molto male.
- Che esagerata, per un piccolo volo- alzò le spallucce.
- Mi hai scaraventata in aria con tutta la tua forza!
- E tu potevi difenderti meglio.
- Stavamo solo esercitandoci. Potevi avvertirmi che provavi una tecnica nuova.
- Su calma, non è successo niente- disse Brock.
- Già, perché in ogni caso c’eravamo noi ad aiutarti- disse Misty- Comunque, Melody adesso è il nostro turno.
- Ehh, dobbiamo proprio?
- Perché?- chiese perplessa Misty mentre si posizionava nel campo.
- L’ultima volta ci sei andata pesante anche tu- mostrò le sue mani- Mi sono rotta ben due unghie!
- Ancora con questa storia? E’ un allenamento, non uno spettacolo di danza- guardò la faccia contrariata di Melody e sospirò- Dai, questa volta sarò meno severa. Vieni.
- Perché non provi con Ash?- indicò il ragazzo.
- Eh?- si stupì lui.
- Già, sarebbe un incontro interessante- disse Dawn sistemandosi i capelli in disordine.
- Io non so se…- disse Ash incerto.
- Perché dovrei allenarmi con lui?- disse Misty infastidita dalla proposta. Ash la guardò offeso.
- Mh…hai paura che ti possa sconfiggere?- disse con un sorrisino.
- Neanche per sogno! Solo che ti farei molto male.
- Oh…questo sarà difficile…- sui palmi delle mani di Ash comparvero due piccole fiaccole.
- Vedo che sei molto sicuro…
- Bene, mi sembra deciso- disse Brock- Misty contro Ash.
Il moro guardò la ragazza. Trattandosi di un allenamento, non doveva esagerare o si sarebbe fatto scoprire.
- Ti farò rimpiangere la tua superbia- disse Misty attaccando subito con un getto d’acqua.
Ash riuscì a pelo a schivare l’attacco.
- Non perdi tempo, eh? Be’, neanche io!- lanciò la sua fiamma.
- Muro d’acqua!- porse la mano davanti e un muro d’acqua la protesse dall’attacco.
- Non basterà quel muro per proteggerti- Ash alzò la mano e dal palmo comparse una fiamma. Roteò velocemente il braccio e creò un vortice di fuoco che scagliò su Misty.
La ragazza creò nuovamente il muro d’acqua, ma parve avere qualche difficoltà a trattenere il colpo. Il tempo per riprendersi da quell’attacco, che Ash corse già verso di lei, preparandosi a colpire da più vicino, dove momentaneamente si era abbassata la barriera.
Misty formò una scia di acqua, si alzò e afferrò il piede di Ash, come se fosse stato preso da una corda. La ragazza movendo il braccio, fece muovere la scia d’acqua e lanciò lontano Ash. Andò a sbattere per terra. Non fece in tempo ad alzarsi, che fu sommerso nuovamente da un getto d’acqua più forte e finì a sbattere su un albero vicino. Si sentiva frastornato dalla botta, ma riusciva a sentire il risolino della ragazza, contenta di avergli fatto il bagno.
D’accordo. Si era detto che non avrebbe esagerato, ma la sua pazienza aveva un limite. Difficilmente uno si poteva permettere di prendersi gioco di lui, tanto meno una ragazza con il dominio dell’acqua. Non era la prima volta che si batteva contro l’acqua, ma i due avversari che aveva affrontato, non erano neanche riusciti a bagnarlo. In fondo lui era un componente del Team Magma!
- Allora, sono stata troppo dura, ragazzino?
Ash si sentì ancora più offeso e la sua rabbia crebbe. Alle mani, si crearono subito due sfera di fuoco. Si rialzò in piedi e tornò alla carica, però con più ferocia. Misty lo attese, nascondendosi dietro un muro d’acqua. Il ragazzo avvicinandosi, diede un pugno a quella barriera, che scivolò via, quasi evaporato, sotto il suo pugno rovente.
- Non era poi così difficile- disse contento Ash, aspettandosi di vedere la ragazza subito dietro, per colpirla. Ma con sua sorpresa, con la barriera caduta non c’era nessuno. Vide sotto di se un ombra, alzò lo sguardo e in quel momento una frusta d’acqua colpì dove era lui. Si scansò di lato- Ma come…?- disse sorpreso e in quel momento sentì qualcosa saltare giù e si voltò, giusto in tempo per ricevere un potente calcio e strisciare giù per terra.
La ragazza si rimise dritta in piedi, gustandosi la scena di Ash sdraiato a terra per il colpo.
- Uhh, credo che dovrai tirare fuori la cassetta del pronto soccorso, Brock- commentò Dawn a quella scena- I pugni di May sono potenti, ma anche il calcio di Misty non scherza.
- Beh, l’avevo previsto…- sospirò il ragazzo con in mano la scatola bianca- Come al solito Misty non sa controllarsi.
- Accidenti…- disse Ash cercando di alzarsi. Melody accorse da lui afferrando la cassetta dalle mani di Brock e trasportandola con il vento.
- Ash, come stai?- chiese lei preoccupata e inginocchiandosi- Ti ha fatto male? Poverino.
Il ragazzo si guardò intorno e incrociò lo sguardo soddisfatto di Misty che lo guardava dall’alto stando in piedi.
- Già, poverino…come va?- commentò lei.
- Se credi di avermi battuto con un solo colpo, ti sbagli!- tentò di mettersi in piedi, ma una fitta allo stomaco, il punto colpito dal calcio, lo fece barcollare a terra.
Si toccò dolorante la pancia e provò rabbia pensando che era bastato un semplice calcio a metterlo fuori uso. Lui, che aveva sostenuto tanti incontri vincendo sempre.
- Ash, ti fa male? Ora vediamo cosa possiamo fare.
- Sto bene- disse arrabbiato Ash scansando la mano di Melody. La ragazza lo guardò triste e sorpresa. Ash si accorse dopo del suo gesto automatico- Ah, scusa, non era mia intenzione…
- Tranquillo, va bene…- disse lei sorridendo. Lo aiutò ad alzarsi con fatica.
- L’avevo detto io che non era una buona idea- disse Misty alzando le spalle, mentre Dawn dava una mano a sostenere Ash in piedi.
- Fammi vedere- disse Brock avvicinandosi a lui e toccandogli la pancia. Gli alzò in parte la maglietta.
- Che fai!- disse Ash imbarazzato, mentre Brock tastò la sua pancia. Poi una fitta dove Brock premette con la mano, lo fece smettere di lamentarsi e strinse i denti per non dare la soddisfazione a Misty di vederlo in difficoltà.
Brock notò che Ash sussultava toccandogli la pancia, poi si rimise in piedi e guardò Misty che era un poco distante da loro.
- Misty- disse in tono di rimprovero.
- Cosa?- disse lei un poco nervosa.
- Che ti è saltato in mente di metterci così tanta energia? Era solo un allenamento.
- Ehi, è stata un idea vostra- si giustificò lei- Non posso farci niente se è gracilino.
- Non puoi mettere tutti sullo stesso piano, lo sai. Gli hai quasi fratturato le ossa con quel calcio.
- Ha cominciato lui a provocare- sbuffò lei- Io gli avevo avvertito che si sarebbe fatto male- si voltò- Se abbiamo finito con gli allenamenti, allora torniamo all’accampamento- e incominciò ad avviarsi.
- A quanto pare, abbiamo due persone che non sanno controllare la sua forza- Dawn guardò May.
- Ancora arrabbiata per prima?- disse la nominata.
- E me lo domandi?
- Però…- disse Melody preoccupata- Finora non ho visto Misty esagerare così in un allenamento. Soprattutto con uno nuovo.
- Be’…- disse Brock- Non è tanto difficile capire perché…
- Già, perché sono un dominatore del fuoco- continuò Ash, intuendolo dallo sguardo di Brock. Roteò gli occhi- E comunque, è vero che ho insistito io. Quindi va bene.
La cosa che gli dava più fastidio, non era perché Misty aveva fatto sul serio con lui solo per il suo dominio del fuoco, ma perché era stata lei a batterlo quando anche lui stava facendo sul serio. E non c’era niente di peggio che questa umiliazione per un dominatore del fuoco.
- Non è un buon motivo per fracassarti- disse Melody contrariata- Non sei mica un nostro nemico.
- Decisamente, non riusciremo mai ad andare d’accordo- commentò Ash un po’ amareggiato.
Le tre ragazze lo guardarono un po’ dispiaciute, anche Brock non sapeva cosa dire.
- Ahh- sospirò Brock- Beh. Cercherò di parlarle io- Tentò di sorridere- A volte Misty esagera con i suoi comportamenti, ma non lo fa per cattiveria. Vuole solo proteggerci e al momento ha incentrato su di te tutta la sua rabbia.
- Che felicità- commentò Ash sarcastico.
- Però vedrai…è questione di giorni e Misty inizierà a fidarsi di te.
- Spero che per allora, sarò ancora integro.


≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

Si toccò la pancia. Una fitta. Gli faceva ancora male. Ma com’era possibile che quella ragazza calciasse così forte? Eppure a prima vista non sembrava così forte come May. E poi, si era mossa con molta agilità durante il loro allenamento, come se anche per lei non fosse la prima volta che affrontava un dominatore del fuoco.
“Logico, è pur sempre la leader del Team Luce, il gruppo di ribelli con una grossa taglia sulle loro teste. Per sfuggire ai loro nemici, avranno sostenuto molte battaglie”
Guardò il lago davanti a lui, mentre con la crema preparata da Dawn, si massaggiava il punto dolorante. Si era allontanato dal gruppo, perché Melody insisteva per spogliarlo davanti a tutti e mettergli lei la crema. Troppo imbarazzante e soprattutto avrebbero notato il suo tatuaggio sulla spalla, il simbolo del Team Magma.
Sospirò. Erano passati alcuni giorni da quando aveva iniziato a viaggiare con loro. E ancora nessun progresso. Nonostante ormai si fossero convinti della sua onestà, Misty continuava a non fidarsi di lui. Questo poneva anche degli impedimenti al suo piano. Come avrebbe fatto a sbarazzarsi di loro, se ancora la ragazza non abbassava la guardia?
I suoi occhi color verde acqua continuavano a guardarlo con sospetto. Eppure lui cercava di impegnarsi nei combattimenti e di essere d’aiuto. Ma Misty borbottava sempre che non avevano bisogno del suo aiuto. Che era in grado di occuparsi dei suoi compagni da sola.
Si poteva essere più testardi di lei?
Eppure, doveva ammettere che…era rimasto più volte a guardarla combattere e rimaneva sorpreso con quanta decisione e serietà sferrasse i suoi colpi. Era anche in grado di gestire i suoi compagni di viaggio.
Come avrebbe allora ottenuto la sua fiducia?
- Ehi- sentì parlare dietro di lui. Si voltò e vide una ragazza in piedi guardarlo con una smorfia. Lui ricambiò la smorfia e si voltò.
- Sei venuta ancora a prenderti gioco di me? Non ti basta avermi umiliato?
- Devo dire che ho provato una certa soddisfazione a metterti al tappeto- disse lei con tono arrogante.
Ash strinse le mani nell’erba. La rabbia iniziava a salirgli fuori sotto forma di piccole fiammelle.
- …però, devo ammettere che te la sei cavata.
Ash si bloccò e si voltò incerto.
La ragazza aveva alzato lo sguardo, con le braccia ai fianchi.
- Come?- chiese lui.
- Dico che per essere un dominatore del fuoco, non te la sei cavata male. Non dev’essere la prima volta che combatti, vero?- ora lo guardò in modo interrogatorio. Lui si voltò.
- Diciamo che ho avuto modo di farmi un po’ di esperienza…- rispose lui senza destare sospetto.
Nel girare il busto, il dolore allo stomaco riprese a pulsare e si chinò stringendo i denti. Sentì i passi di lei camminare sull’erba ed avvicinarsi. Cercò di sopportare, fino a che la ragazza non se ne fosse andata.
Però lei invece, si sedette accanto a lui e lo guardò pensierosa.
- Fammi vedere- disse lei indicando il suo stomaco.
- No- disse d’istinto allontanandosi e coprendosi la pancia.
- Suvvia, voglio solo vedere, non ti faccio niente.
- Lo so cosa vuoi tu- disse lui diffidente- Vuoi solo prendermi in giro.
Lei lo guardò sorpresa, poi sospirò come se stesse davanti un bambino.
- Per favore Ash, non ho intenzione di deriderti- il ragazzo rimase stupito nel sentire quelle parole da lei. Non solo perché glielo stava chiedendo gentilmente, ma anche perché aveva finalmente pronunciato il suo nome. Ma la sorpresa svanì subito dopo l’altra frase- Non ne ho bisogno. Mi è già bastata la vittoria.
- E’ stato un caso che tu abbia vinto. Mi sono solo distratto.
- Sempre pronta a darti la rivincita- disse lei e poi allontanò in maniera brusca le mani di Ash dallo stomaco.
- Ehi- si lamentò lui, mentre le fredde dita di lei toccavano la sua pelle.
Rabbrividì per qualche secondo, poi sentì qualcosa di liquido muoversi lì. Notò poi Misty che muoveva un liquido estratto da una boccetta e la faceva roteare lentamente sulla pancia. Una piccola luce illuminò il contatto dell’acqua con la pelle. Mentre stava per dire qualcosa, lei lo precedette.
- Come va ora?- disse lei concentrata.
Lui era pronto a lamentarsi, ma con sua sorpresa sentì che quel movimento dell’acqua sembrava calmare il dolore del colpo.
- Come ha detto Brock, ti devo aver colpito in profondità.
- Come se a te importasse- disse lui sbuffando.
- Comunque, questo dimostra che sei ben allenato- continuò lei ignorando il suo commento- Un colpo simile, avrebbe distrutto il mio nemico- terminò di muovere l’acqua e la fece tornare nella boccettina- Mi rendo conto solo ora che avrei davvero rischiato di farti male.
- Solo perché mi hai battuto una volta, non ti esaltare- disse Ash- La prossima volta sarò io a vincere- lei lo guardò, poi gli sorrise per la prima volta, anche se per un solo istante.
- Certo- disse lei voltandosi a guardare il lago- Non credevo che ci fossero dominatori del fuoco così insistenti- si alzò in piedi e poi sembrò tornare arrogante come prima- Ah, e non credere che sia voluta venire io da te volontariamente. Brock non faceva che stressarmi.
Ash la guardò infastidito. Di certo non si aspettava un grande cambiamento in lei così in fretta.
- Perché non mi spieghi finalmente, cos’è che hai contro di me?- disse lui approfittando di quel momento- Non mi pare di averti fatto del male. Non credo di aver fatto dei danni. E in caso contrario, sei stata tu a battere me, quindi dovresti essere contenta. Non riesci a dimenticare per un momento che sono un dominatore del fuoco?
- Non è solo questo, credo…- lei rimase di spalle- Suppongo che si tratti di me…- sospirò- E’ che a volte tu…- si fermò senza continuare- Lascia stare- e se ne andò.Il ragazzino la guardò allontanarsi, con tante domande nella testa e una grossa confusione. Poi si arrese a quella situazione già abbastanza complicata e si voltò. Si toccò la pancia, dove aveva ricevuto il calcio. Il dolore era quasi sparito, lasciando spazio a una strana sensazione. Una dolce sensazione…

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Nn ho mai visto un libro così bello!!!

Anonimo ha detto...

Wow!Misty99 aveva ragione sto libro e na magnificenza!Xò sapevo già della sua esistenza grazie ai 2 trailer ke ho visto su you tube!Madunna mi cm na deficente completa ho creduto ke fosse vero il film!(6 la simpatia vivente!)Misty99 ha detto anke ke hai il senso dell'umorismo!

Anonimo ha detto...

wow,è bellissimo!ora vado subito a leggere gli altri capitoli!
sigh,quanto vorrei essere domonatrice dell'acqua...comunque,qstaff è meravigliosa,ora vado a leggere il seguito!!!^^