Migliori Siti
Commentare... com'è facile! Provaci anche tu!

15 febbraio 2009

Fiction in corso: Cap.20

Eh sì, ci ho messo un po' per questo capitolo. Non perchè non l'avessi terminato, ma perchè ho poco tempo per controllarlo. Ah, volevo dire che solo ora m sono accorta di un errore. Il Team Acqua, in realtà si scrive Aqua. Ahimè, pardon. Da adesso in poi starò attenta.
Comunque, la fic prosegue...Buona lettura ^^



BLUE BIRD ILLUSION
Cap.20


- Naah, come al solito esageri- disse un tipo alzando gli occhi al cielo.
- No, ti dico sul serio- disse l’altro serio.
- Com’è possibile che tu abbia visto delle persone che camminavano nell’acqua? E che attraversavano le onde, passandoci in mezzo?
- Eccome se l’ho visto! Con questi miei occhi- con un dito se li indicò.
- Senti, John, capisco che tu sia agitato…ma tu sei cieco!
- Però…
- Dammi retta amico, non esistono persone che camminino nell’acqua. Almeno, non per così tanto tempo e non nel centro del mare. Non siamo mica in un racconto di supereroi.
- Mh…forse hai ragione tu. Mangiare salsicce, quando si sta navigando, non aiuta alla digestione.
- Piuttosto, ti va qualche hot-dog?
- Oh, grazie. Con piacere.
E i due si allontanarono.

≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

- Spiegami perché- disse una ragazza castana, con la bandana rossa sopra i capelli.
- “Perché” cosa?- ripeté Misty, mentre esaminava la cartina insieme a Brock.
- Perché non possiamo prendere il treno express? Arriveremo prima alla prossima città.
- Mhh…come posso spiegartelo?- alzò la testa pensierosa- Ah, sì. Non abbiamo abbastanza soldi, May- disse lei tornando a fissare la cartina- E quel treno costa. Senza contare che abbiamo il carro appresso.
- Ci sono i vagoni apposta. E per i soldi…be’ potremmo sempre cercare un lavoretto.
- Mhh…interessante come proposta, ma…no- disse lei decisa- Ti sei guardata intorno, ultimamente? Nei posti dove siamo stati, erano già passati quelli del Team Magma. Dubito che quella povera gente, possa pagarci per qualche lavoretto.
- Peccato…- disse Dawn arrivando con Melody- Sarebbe stata una bella esperienza. Non sono mai salita su un treno.
- E io preferisco di gran lunga viaggiare comodamente su un treno, che sul carro- disse Melody- E’ scomodo e per niente divertente.
- Io volevo al più presto raggiungere la prossima città- disse May- Sembra che ultimamente ci impieghiamo un eternità per passare di città in città.
- Ragazze, capisco le vostre lamentele, ma al momento non possiamo fare altro- disse Misty- E il carro è il mezzo più sicuro, anche se lento, per poter viaggiare.
- Se poi ci impieghiamo tanto per raggiungere le città, è perché allunghiamo apposta il tragitto- disse Brock.
- Eh? E perché?- disse Dawn sorpresa.
- Non possiamo attraversare le vie principali. I nostri nemici ci staranno sicuramente aspettando per tenderci qualche trappola.
- Oh uffi, non ne posso più di loro- disse May sbuffando- Solo ieri ci è toccato scontrarci con tre dominatori della roccia. Perché cavolo non la smettono di ricercarci e non fanno qualcosa per il loro paese?
- Perché l’alternativa, sarebbe scontrarsi con il Team Magma. E si sa, che nessuno ne è uscito indenne.
- Piuttosto, com’è andato l’allenamento?- chiese Misty a Melody.
- Meglio- disse lei- Dawn sta facendo progressi.
- Bene- guardò Brock- Allora, prendiamo questa strada?- indicò un punto sulla cartina. Il ragazzo bruno annuì.
- Sì, non ci dovrebbero essere problemi- Arrotolò la cartina e i due si alzarono da terra- Ma Ash?
- Non era con te?- chiese Misty a May.
- No, ha detto di volersi allenare per conto proprio.
- Quell’Ash- sbuffò lei e guardò Brock- Preparate le cose per partire, nel frattempo vado a cercare Ash. Ma guarda un po’ te, se devo perdere tempo a cercare quel tipo- borbottò mentre s’incamminava.
Brock sorrise e s’incamminò verso il carro. Prese un sacco e lo caricò sul carro, ma nel farlo qualcosa cadde a terra. Lo sollevò e lo guardò. Era la pietra che gli era stata data da quella coppia di signori a Vela City.
Erano passati diversi giorni dal loro incontro e dall’ultimo giorno di riposo. Da lì in poi, avevano avuto altri scontri con altri dominatori, ma per loro fortuna ancora non si erano imbattuti con quelli del Team Magma. Avevano passato di città in città, tra pioggia e sole cocente. Con allenamenti a non finire e alla ricerca di informazioni sui loro nemici.
E poi nei momenti liberi, ciascuno di loro si dedicava a scoprire il funzionamento della pietra, ma finora nessuno c’era riuscito.
Eh sì, era davvero difficile risolvere il mistero.

≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

Misty camminò per un po’, dando un occhiata qua e là per avvistare il ragazzo.
- Ma dove si è cacciato?- brontolò lei.
Si era stancata di queste sparizioni del ragazzo. Lui non dava spiegazioni di questo suo comportamento e lei non gli chiedeva niente. Anche se era davvero curiosa di sapere cosa faceva in quei momenti. A volte sembrava preso dai loro discorsi, altre volte sembrava assorto nei suoi pensieri, ammesso che ne avesse. Già, quel ragazzo per quanto continuasse a muoversi come un agitato, non rifletteva prima.
“Quell’Ash mi farà impazzire”- pensò lei. Poi i suoi pensieri si posarono su un’altra persona- “Chissà se anch’io ero così prima…”
Ricordò quante le volte che veniva ripresa da Brock e George, quando viaggiavano insieme.
- Possibile che non rifletti prima di agire?- disse un ragazzino castano.
- Che c’è da riflettere?- disse la ragazzina dai capelli color arancio- Andiamo lì, li stendiamo e ce ne andiamo.
- Sei impazzita, tu- disse lui arrabbiato- Non siamo venuti qui per farci uccidere. Andare incontro ai nostri nemici, non ci aiuterà ad andare avanti.
- Ma neanche scappare- disse lei sbuffando- Non posso fare finta di non averli visti.
- Mettiti una benda sugli occhi, così possiamo andarcene da qui.
- Non sono una codarda, io. Se gli permettiamo di fare quello che vogliono, a cosa serve il nostro viaggio?
- Il nostro obiettivo non era il Signore del Fuoco? Una volta sconfitto lui, non dovremmo temere gli altri.
- Misty, io sono d’accordo con George- disse Brock- D’accordo che i dominatori del fuoco sono nostri nemici, ma non puoi attaccare tutti quelli che incontri. Prima che arriviamo al Paese del Fuoco, saremmo sfiniti dai combattimenti.
- Però…
- E’ da pazzi, cercare la rissa- disse George.
- Direi di proseguire oltre, e non farci vedere.
- Fate come volete- disse lei voltandosi e aprendo il palmo della mano- Ma io non ho intenzione di andarmene, senza prima aver dato una lezione a quei “accendifiammiferi”- delle sfere di acqua si formarono sopra le sue mani- Ci vediamo dopo.
George sospirò insieme a Brock e si guardarono con rassegnazione.
- Aspetta- il castano e Brock la seguirono.
- Che c’è?- si voltò a guardarli.
- Non possiamo lasciarti andare da sola- disse Brock- Siamo un Team, no?
- So che le mie parole non riescono mai a frenarti- disse George- Ma prima che ti cacci in qualche guaio, ci saremo io e Brock a coprirti le spalle- gli sorrise.
- Ragazzi…grazie- sorrise contenta.
- Ma che sia l’ultima volta, chiaro?- disse George.
- Sì, sì…- disse lei senza farci caso e s’incamminò.
“Già, ero anch’io un problema per Brock e George”- sorrise a quel ricordo. Poi tornò seria.
Quanto tempo era passato, dall’ultima volta che lui se n’era andato dal gruppo?
Pensò alle parole che aveva ascoltato da dei viandanti, mentre erano in viaggio. Il Team Aqua non doveva essere così lontano…e con loro, anche George.
La prossima volta che l’avrebbe avuto davanti, lo avrebbe fatto ragionare a tutti costi. Non era lontano il giorno in cui sarebbe tornato nel Team e che avrebbero fatto ritorno vittoriosi a Cerulean City.
Hai come compagno un dominatore del fuoco! Non posso crederci! E poi dici di voler salvare il mondo! Dici che dovrei unirmi al tuo Team, quando con te c’è un dominatore del fuoco!
Si fermò e guardò davanti a sé.
“Ti sbagli George…Ash non è un dominatore del fuoco come gli altri”
Un ragazzo giaceva seduto ai piedi di un albero. Aveva la testa leggermente chinata e le braccia stese a terra.
Il sole filtrava tra le foglie dell’albero che gli faceva ombra, e gli illuminava leggermente i suoi capelli color corvino e il suo viso apparentemente addormentato.
- Non posso credere con quale facilità si addormenta questo ragazzo- mormorò lei- Non teme che qualcuno lo possa attaccare durante il sonno?
Sospirò e si avvicinò a lui.
“Non credo di aver conosciuto un ragazzo così spensierato”- si chinò davanti a lui, per guardarlo in faccia.
…per quanto riguarda la mia vita, non ho nessun dovere a raccontartela.
E lei, l’aveva accettato. Eppure, una parte di lei era curiosa. Com’era possibile che un dominatore del fuoco si fosse unito al suo Team? Era così strano…A volte sorrideva come un ragazzino e a volte il suo volto si faceva molto più serio, come se non fosse la stessa persona.
Chi era?
Era buffo, solo qualche mese prima non le sarebbe mai interessato conoscere quel ragazzo e invece ora…
Sorrise guardando il viso di lui spensierato.
“Già…proprio come un ragazzino”
Non voglio andarmene. Voglio restare con voi.
Istintivamente la sua mano si mosse verso i ciuffi ribelli del ragazzo.
- Mhh…- mormorò improvvisamente Ash e fece sussultare Misty- May, giù le mani dal mio piatto…- i suoi occhi rimasero chiusi.
Misty guardò sorpresa il ragazzo e abbozzò un sorriso divertito.
“Il solito…Cos’altro potrebbe passare per la mente di Ash, se non il cibo?”- alzò lo sguardo- “Uhm, come potrei svegliarlo? Avrei una gran voglia di fargli uno scherzo…”
- Mh…- il viso di lui, divenne un po’ teso. Misty lo guardò con curiosità-…mamma…non te ne andare…
La ragazza guardò stupita il ragazzo. Ma non fece in tempo a reagire, che il ragazzo spalancò gli occhi e si incontrò davanti a due occhi color nocciola che la fissavano da prima incerti, poi sorpresi.
- …Misty?- disse lui, ritrovandosi a pochi centimetri dal viso della ragazza- Ma cosa…?
- Eh…- disse lei imbarazzata, poi cercò di sembrare tranquilla- Ah, ben svegliato Ash. Ti stavo cercando. Andiamo, che dobbiamo riprendere il viaggio- fece per alzarsi in piedi, ma la mano di Ash l’afferrò velocemente al polso, impedendole di andarsene.
- …cosa stavi facendo?- chiese lui serio.
- Io…eh…- lei era leggermente agitata dallo sguardo indagatore del ragazzo- Niente. Te l’ho detto, ero venuta solo a cercarti- però Ash sembrava non essersi convinto.
- …Hai…sentito qualcosa?- il suo sguardo divenne strano, quasi preoccupato.
- Oh…ehm, sì. Non dovresti litigare con May per il cibo, anche in sogno- scherzò Misty, cercando di allentare la tensione creatasi. Però il ragazzo non sembrava rilassarsi, né allentare la presa.
- Nient’altro…?
- P-perché mi chiedi se ci dovrebbe essere altro?- disse lei, recuperando un po’ del suo tono normale- Sono appena arrivata e non perdo certo il mio tempo ad ascoltare se parli in sogno. Ora, se mi lasci andare…- indicò con lo sguardo il suo polso- potremo raggiungere gli altri.
- …mh- la lasciò andare, poco convinto.
Misty si alzò in piedi e si voltò. Guardò il suo polso. Nel momento che l’aveva afferrata, si era spaventata.
E poi…perché era così agitato per dei sogni? Forse, aveva paura che lei scoprisse qualcosa? E quel qualcosa, aveva a che fare con quelle parole che aveva appena sentito?
Sentì dietro di lei, che Ash si era alzato in piedi. Sbadigliò e si stiracchiò.
- Dormito bene?- disse lei, in tono ironico- Pensavo che ti stessi allenando.
- Sì…- si massaggiò la spalla- Poi però mi è venuto sonno.
- Be’, spero che ora sarai più vigile- disse lei, mentre i due si incamminavano.
- Dove siamo diretti?- chiese lui.
- A Ocopoli.
- Bene. Chissà se incontreremo nemici.
- Come?- lo guardò sorpresa.
- Be’, mi devo pur tenere in allenamento, no?
Misty lo osservò, poi abbozzò un sorriso.
- …già, come me- mormorò la ragazza, immaginandosi lei qualche tempo prima.
- Eh?
- Niente, niente.

≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

- Siamo arrivati- disse Brock guardando la cartina e poi davanti a loro. Violet city era un posto vicino al mare, che viveva di pesca e navi mercantili- Dovremmo vedere un ponte, non distante da qui…
- Quale?- il gruppetto si guardò intorno, ma non vide che il mare e il porto con molte barche.
- Non ne vedo in giro- disse Melody- Sicuro che la città sia questa?
- Sì, ci dovrebbe essere un ponte che collega ad un isola. E lì, c’è un altro ponte che porta alla nostra prossima meta, Ocopoli.
- Bah, non dovremmo fare un giro così assurdo, se avessimo preso il treno- insistette May.
- Non ricominciare May- disse Misty- Meglio se chiediamo in giro.
- Ci penso io- Dawn saltò giù dal carro e corse incontro a delle persone che stavano sistemando le proprie barche. Si vide la ragazza parlare con loro, che scuotevano la testa, un po’ afflitti. Dawn tornò dal gruppo.
- Dicono che il ponte non c’è più- disse Dawn prendendo fiato.
- Come sarebbe a dire che non c’è?- disse Melody.
- Pare che sia crollato alcune settimane fa…
- Questo è un guaio- disse Brock pensieroso- Quel ponte era l’unico modo per raggiungere l’isola di Smeraldo, per poter poi raggiungere l’altra città.
- Perciò, non possiamo avanzare?- disse Melody.
- Il treeeno…il treeeno…- disse May con voce spettrale dietro di Misty.
- Ho detto di no, May- disse Misty senza voltarsi. May sbuffò.
- Quindi come facciamo?- chiese Dawn.
- Dovremmo trovare il modo di raggiungere l’altra isola.
- Spero non a nuoto- fece Ash non poco preoccupato.
- L’idea non sarebbe male- disse Misty con un sorriso beffardo, ma poi tornò seria guardandosi intorno- Però questo intoppo potrebbe essere un gran problema. Qui intorno ci sono tante barche…nessuna di quelle va verso l’isola di Smeraldo?
- Già, potremmo chiedere a qualcuno di loro, di trasportarci là- disse Brock.
- Ne dubito- disse d’improvviso una voce. Il gruppetto si voltò e vide un signore, che si trascinava una corda sulle spalle- Oh, scusate, non volevo intromettermi- si scusò, vedendo lo sguardo perplesso dei ragazzi- Io mio nome è Hold. Stavo passando di qua e per caso ho ascoltato il vostro discorso.
- A cosa ti riferivi prima?- chiese Brock.
- Voi avete detto che volete raggiungere l’isola di Smeraldo. Ma ora che il ponte non c’è più, non ci sono altre strade.
- Ma qualcuno ci andrà prima o poi, no?- disse May.
- No, dopo il crollo del ponte e tutte quelle cose strane…nessuno ha più il coraggio di raggiungere l’isola.
- Cose strane…?- Misty guardò preoccupata Brock- Tipo cosa?
- Be’, diciamo che ancora non si conoscono le cause del crollo del ponte. Fino a prova contraria, non era vecchio ed era in buon stato. E poi, chiunque tenti di attraversarlo con la barca, finisce per sprofondare nell’acqua dopo pochi metri. Altri invece non hanno più fatto ritorno.
- E’ terribile- disse Brock- La polizia non ha fatto qualche indagine?
- Sì, tutt’ora stanno investigando su questi fenomeni che si stanno creando…come la nebbia fitta, improvvise onde alte, strani esseri che sbucano dal mare…
- Quindi nessuno è riuscito a raggiungere l’isola?- chiese Melody.
- No, è da diverso tempo che non si ha più contatti con l’isola Smeraldo. Persino le comunicazioni radio sono disturbate da strane interferenze. E per noi di qui, è un bel problema, visto che l’isola di Smeraldo è il posto dove noi marinai commerciamo.
- Mhh, è come se qualcuno non volesse avere ospiti sgraditi…- disse Brock appoggiando la mano sotto il mento- Ma chi può essere? E per quale motivo?
- Nessuno lo sa- la persona alzò le spalle- L’isola Smeraldo, per quanto bella sia, non ha certo grandi ricchezze per finire in mano a dei predoni.
- Questo è un bel problema- disse Dawn- Noi dovevamo raggiungere l’isola Smeraldo.
- Nessuno è mai riuscito a tornare indietro?- chiese Misty.
- Solo due persone…uno è arrivato aggrappato ad una botte, unica superstite dopo che la sua barca è stata frantumata dalle onde. E’ stato lui che terrorizzato ha parlato di mostri marini, della strana nebbia e delle ombre che ha visto attraverso essa.
- E l’altro?- chiese Brock interessato.
- E’ il mio compagno- disse lui, indicando un'altra persona che li stava raggiungendo- Gli avevo detto di non muoversi da qui, ma invece ha voluto provare raggiungere l’isola.
- E lui cosa ha visto?
- Mah, più o meno le stesse cose…mostri, terribili creature, ecc- poi alzò le spalle- Ma che dico? Lui non può aver visto niente, è cieco. E’ già un miracolo che si tornato indietro con la barca quasi intatta.
- Ti ho sentito, sai?- disse l’altro che li aveva già raggiunti- Io ho davvero visto qualcosa.
- Certo, certo- disse l’altro con tono indifferente- Ne abbiamo già parlato l’altra volta, ricordi? E’ impossibile.
- E io ti dico che ne sono certo. Ho visto davvero qualcosa camminare sull’acqua…forse delle persone.
- Che vi dicevo?- alzò le spalle verso il gruppetto- Assurdo.
- Come fai a dire che erano persone?- chiese Misty incuriosita dal discorso.
- Be’…non li ho visti…c’era tanta nebbia, a malapena sapevo dove andavo. Ma ne sono quasi certo, perché ho sentito dei sussurri.
- Sarà stata la tua pancia- fece il compare. L’altro lo ignorò.
- Qualcuno stava parlando, prima che un onda gigantesca mi travolse.
- Non dategli retta. E’ sempre stato un grande fantasioso. Come la storia dei mostri marini…non ci sono ancora prove che ne confermino.
Misty guardò preoccupata Brock. Lui sembrò capire il suo sguardo. Misty poi si voltò verso il signore.
- Noi dobbiamo andare lì- disse Misty seria- Non c’è qualcuno che potrebbe noleggiarci una barca?
- Nessuno è così pazzo da rischiare la propria barca in un impresa folle. Soprattutto a persone inesperte nel navigare.
- Io devo raggiungere quell’isola. A costo di farmela a nuoto- disse Misty decisa.
- Sei impazzita?- disse il signore sorpreso- Non è certo a pochi metri da qui l’isola. E anche ammettendo che tu abbia così tanta forza, le onde ti spazzerebbero via.
- Non m’interessa- disse Misty. Il gruppetto la guardò sorpreso.
- Misty, non c’è bisogno di intestardirsi- disse Melody- Potremo raggiungere Ocopoli in un altro modo.
- Sì, anche se il tragitto si allungherà di molto- disse May con un sospiro.
- Non capite. Io devo andarci. Ho il presentimento che non si trattino solo di racconti. C’è del vero, sta succedendo qualcosa a Smeraldo, qualcuno sta impedendo a qualche estraneo di raggiungerlo. Questo vuol dire che anche gli abitanti di Smeraldo sono in pericolo e non possono contare su aiuti esterni.
- Misty, ma potrebbe essere pericoloso- disse Dawn- Non sappiamo cosa stia accadendo. Non sappiamo neanche come arrivarci.
- In qualche modo farò.
- Che vorresti dire?- disse Brock- Non avrai mica intenzione di andarci da sola?
- Se vado da sola, avrò modo di scoprire chi è che provoca quei strani fenomeni.
- Sì, così ci rimetti la vita- disse Melody- Non ci andrai da sola.
- Sì, se è così importante, non ti lasceremo da sola- disse May.
- Però…
- Ne avevamo già discusso, Misty- disse Brock- Siamo un team. Se ci saranno problemi, combatteremo insieme.
- Scusate, ma come avete intenzione di andarci?- chiese il signore- Non ci sono aerei che vi possano portare lì.
- Be’, ecco…- Misty pensò incerta sul da farsi.
- Li porterò io- disse d’improvviso il compagno di Hold.
- Cosa??- disse l’altro- Che stai dicendo?
- Sono l’unico che è riuscito a tornare indietro integro e sono io quello che ha visto quelle persone, sempre che si trattino di esseri umani.
- John, tu sei cieco! Perché non ti arrendi all’evidenza che non hai visto niente?
- Se anche fosse…il mio udito è eccezionale. E io sono sicuro di aver sentito qualcuno bisbigliare intorno a me- si rivolse al gruppo- Venite, la barca è già pronta al molo. Ah, il mio nome è John.
- Ti ringrazio- disse Misty.
- Aspetta, vengo anch’io- disse l’altro raggiungendoli e sospirò- La barca è anche mia e non posso permettere che il mio compagno finisca in bocca a qualche mostro marino.
- Bene- il gruppetto si avviò e mentre Hold e John sistemavano la barca per il difficile viaggio, i ragazzi si riunirono tra di loro per discutere.
- Allora, adesso puoi dirci il motivo della tua ostinazione- disse Brock a Misty- Non credo che sia solo curiosità. Devi aver capito chi c’è dietro a questo.
- Mh- annuì Misty seria.
- Davvero?- disse Dawn sorpresa- E chi?
- E’ da un po’ che prendo informazioni nei vari posti dove ci fermiamo, sui movimenti del Team Aqua.
- Misty…- Melody la guardò triste. Sapevano quanto lei ci tenesse a raggiungere il suo vecchio compagno.
- E risulta che siano passati di qui. Circa qualche settimana fa.
- Quindi, è possibile che loro…?- fece Ash.
- Abbiano abbattuto il ponte? Sì- annuì- Il perché, potrebbe essere ovvio se hanno qualcosa da nascondere. Stanno sicuramente tramando qualcosa e l’isola Smeraldo dev’essere il luogo dove si sono stabiliti, la loro base. E dev’essere importante, se cercando di impedire ad altri di raggiungerli.
- Quindi, la nebbia, le onde improvvise e quei mostri marini…- disse Brock- Tutta opera loro. Devono essersi appostati in attesa di qualche intruso e li mandano via o in alternativa, li catturano.
- Però perché pensi che sia proprio il Team Aqua?- chiese May- Potrebbe essere qualcun altro.
- Per quello che ha detto John- spiegò Misty- Ha visto qualcuno camminare e parlare sull’acqua. Dubito che altri dominatori saprebbero farlo. E nessun’altro dominatore dell’acqua avrebbe motivo di trovarsi lì, ammesso che non faccia parte del Team Aqua.
- Ma si può restare in piedi sull’acqua per tanto tempo?- chiese Ash.
- Solitamente no, e forse dubito che tutti sappiano camminare sull’acqua. E’ una tecnica difficile da utilizzare, soprattutto se si combatte, e non credevo che la conoscessero. Ma potrei ipotizzare che quei mostri marini di cui hanno parlato, potrebbero essere dei Gyrados. Quindi, in realtà molti di loro fingono di camminare nell’acqua, sotto ai loro piedi al livello dell’acqua, deve esserci qualche Pokémon che li sorregge. E’ solo un ipotesi, la mia. Per questo voglio vedere di persona.
- Però Hold ha detto che l’isola Smeraldo non contiene qualcosa di prezioso- disse Melody- Il loro piano è forse conquistare l’isola? Farne degli abitanti, i loro seguaci?
- Ne dubito- disse Brock scotendo la testa- Il Team Aqua non agisce come il Team Magma. Non gli interessano i prigionieri, li eliminano a volte. E neanche a cose preziose, come il Team Rocket. Ma quell’isola per essere finita sotto il loro dominio, deve avere qualcosa che gli interessa molto.
- Il loro obiettivo non lo conosco- disse Misty- Lo scopriremo una volta arrivati lì.
- Potrebbero essere anche in tanti- disse Melody- Come potremmo affrontarli?
- Dubito che siano in tanti- disse Ash- Un tale movimento di estranei, sarebbe risultato sospetto anche per la gente del luogo.
- Sì, ha ragione Ash. Ma questo non significa che non siano ossi duri. Forse non saranno interessati neanche a combattere contro di noi e se riusciamo a scoprire le loro intenzioni, saremmo in vantaggio.
- Ragazzi- li chiamò Hold- se siete pronti, imbarcatevi.
- Sì, veniamo- il gruppo si avviò verso la barca, nel momento che arrivò un altro ragazzo.
- Scusate, voi state per caso andando all’isola Smeraldo?- chiese lui.
- Sì- disse John- Devi andarci anche tu?
- Sì. Ho chiesto qui in giro se qualcuno fosse disposto a portarmi, ma parevano spaventati. Mi fareste un gran favore, se mi permettesse di unirmi a voi.
- Un altro pazzo…- commentò Hold, mentre faceva salire gli altri ragazzi.
- Ma certo, salta su- disse John- Ci stavamo portando anche questi ragazzi.
- Magnifico!- disse lui contento e salì sulla barca e si sedette accanto agli altri.
- Ecco che parte una barca piena di pazzi- commentò Hold, mentre faceva allontanare la barca dal molo- E io ci sono dentro al collo.
- Come mai sei interessato a raggiungere l’isola Smeraldo?- chiese Brock.
Il ragazzo, più o meno della loro età, aveva dei capelli castani molto mossi e indossava una maglietta rossa a strisce, con una borsa a tracollo. Al collo portava una macchina fotografica.
- Ho sentito delle voci sull’isola. Dicono che sia stata posseduta da qualche spirito maligno.
- Che assurdità- commentò Ash.
- Lo dico anch’io. Ma sono sicuro che ci sia lo zampino di qualche malvagio- alzò la sua macchina fotografica- Vedete, sono fotografo. E da un po’ di tempo di tempo lavoro per il Pokénews. Mi dedico alla rubrica dedicata agli scoop.
- Sei un paparazzo?- chiese Melody.
- Be’, non saprei- disse lui ridacchiando- Diciamo che se mi capita di mettere le mani su qualcosa di grosso, non me lo faccio sfuggire. Come ad esempio, ora. Sto seguendo le tracce di un gruppo di dominatori dell’acqua, che stanno creando problemi nelle città. Potrebbe essere il famoso Team Aqua, ma ancora non ne ho le prove. Ma sono sicuro che una volta che li avrò raggiunti, scoprirò la verità.
- Non sei preoccupato per questo tuo lavoro? Potresti crearti dei nemici.
- Sì, è vero…ma a volte ne vale la pena. E poi non importa di qualche guaio, se posso raggiungere il mio obiettivo.
- E quale sarebbe?
- Viaggio in lungo e largo, alla ricerca di informazioni su un Team chiamato Luce. Voglio scoprire chi sono e fargli delle foto da pubblicare. Sarebbe un grandissimo scoop, sapete? C’è molta gente interessata a questo Team, perché ben pochi sanno chi sono o cosa facciano.
Il gruppetto si guardò a vicenda, con lo sguardo preoccupato.
- Ehm, il tuo nome…?- chiese Misty.
- Mi chiamo Todd- disse lui sorridendo.
Misty prese gli altri in disparte.
- Avevo l’impressione di averlo già visto- disse lei preoccupata- Avevo letto il suo nome su Pokénews, dove si parlava di noi. Era lui che scriveva quei articoli e aveva qualche foto su di noi, che per nostra fortuna non si vedevano bene.
- E’ probabile che fosse sulle nostre tracce da un po’. Però noi non ci abbiamo fatto caso- disse Brock.
- Siamo nei guai- disse May- Se questo scopre che siamo il Team Luce, potrebbe spifferare tutto e noi ci ritroveremmo i nemici alle calcagna.
- Basterà non dirgli la verità- disse Dawn.
- Fosse così facile…- disse Melody- Se dovremo combattere, ed è secondo me una cosa certa, ci vedrà utilizzare i nostri domini e come ci muoviamo. Non gli basterà molto per fare due più due, per uno che è sulle nostre tracce da tempo.
- Non è più semplice mandarlo via?- disse Ash sbrigativo.
- Si insospettirebbe- disse Brock- L’unica, è che qualcuno lo distragga, nel momento che utilizziamo i nostri domini.
- Sarà difficile, ma se è l’unica soluzione…- disse Melody con un sospiro.
- Buttarlo in mare, no?- propose Ash.
- Qualcosa non va?- chiese Todd, vedendo i ragazzi intenti a confabulare.
- No, no- scosse la testa Dawn.
- E voi, come mai volete andare sull’isola? Avete qualche parente che abita lì?
- Eh…sì, giusto. E’ così- disse Misty annuendo, gli altri fecero lo stesso.
- Spero di avere fortuna- disse Todd guardando il mare, mentre la barca era in movimento.
- Oh…io temo proprio di sì- mormorò May sospirando.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

BELLISSIMO CAPITOLOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!*___________________* bhe ma che novità!XDD tutti sono belli!adesso sì che si fa interessante la storia!xD io l'ho detto devi diventaretu la nuova storyboard dei pokemon!SCRIVI TU LE GLI EPISODI DEI POKEMON!!!!!!SEI TROPPO BRAVA! pagherei per vedere questa tua storia, per esempio, al cinema come uno special!*_________* sono sicura che diventerebbe un successone!poi yachan scrivi troppo bene!una scrittura ,limpida che non ti stanca leggere, manco ora che è l'1.35 di mattina!*-*veramente continua sempre questo talente che hai!e ricorda che io ci sarò sempre a leggere e a seguirti!^-^ a prestoooo!!!!!!!!!!!bacione ila^^

Anonimo ha detto...

ehm...scusa gli errori di battitura ma come potrai capire è anche una certa ora....xDDDD ciauuuzzzz!!!!!!!!ila^^/xD

Anonimo ha detto...

davvero un ottimo lavoro. aspettavo da tanto questo capitolo anche se all'inizio non l'avevo capito comunque è bellissimo. grazie yachan di fare questi lavori cosi belli per noi!!!
marzia...

Anonimo ha detto...

Cia Ya-chan!
Che bello! Un nuovo capitolo di BBI!
E' meraviglioso *____*
Non vedo l'ora di leggere il seguito :>.<:!

Anonimo ha detto...

wow...mlt bello!qnd andrai negli studi televisivi...kiamami!(skerzo!)