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6 luglio 2012

Fic in corso: Cap. 38


E dopo una vita...no, beh, ci ho messo meno di una vita XD eccomi con un nuovo capitolo. Ci ho impiegato più tempo di quanto mi aspettassi, perchè ho dovuto fare una specie di collage. Delle parti le scrivevo a mano, altre sul cellulare, altre sul pc...non sapete che macello XD Fatto sta che quello che doveva essere scritto in due capitoli...si è dilungato in tre o quattro capitoli, oh my god XP
Visto da solo, questo capitolo non rappresenta una e vera propria svolta alla storia, non ci sono combattimenti, nè avvenimenti ecclatanti. Solo parole, ahimè. Ma il prossimo capitolo vi piacerà, spero ^^'
Ma torniamo alla storia...eravamo rimasti con l'ultimo attacco del Team Magma, dove i nostri eroi rimangono feriti e restano per qualche giorno in ospedale. Nel frattempo, Misty riceve una lettera e subito dopo si separa dal suo gruppo, lasciando dietro solo una lettera con poche spiegazioni per il suo gesto. Con Melody ancora in coma e il gruppo che si sgretola, per il Team Luce sarà la fine?


Cap. 38

  • Argh!!- gridò la ragazzina- Stupido! Stupido!- lanciò senza sosta attacchi d'acqua a qualsiasi cosa potesse essere un bersaglio- Come hai potuto essere così idiota!
Il bruno dalla carnagione scura seduto su una roccia e dandole le spalle, la sentì urlare e fare casino, ma era intento a girare con il mestolo nella pentola. Girava, girava, senza però avere in mente cosa stava facendo. Il suo sguardo era fisso su quel liquido giallastro che ribolliva, ma i suoi pensieri erano altrove.
Solo due ore prima, il loro compagno George aveva deciso di andarsene dal gruppo. Lo avevano visto allontanarsi e non tornare più. Le parole con lui erano state invane, trasportate dal vento, così come le ricerche per ritrovarlo.
E ora erano lì, lui e Misty. Aveva pensato che perlomeno preparare da mangiare, lo avrebbe fatto cambiare umore, com'era sempre stato, ma invece non poteva fare a meno di chiedersi e domandarsi più volte...perché? Perché George lo aveva fatto?
E perché lui era rimasto a guardare, quando aveva intuito che qualcosa era cambiato in George? Perché non aveva affrontato la questione a viso aperto, invece di limitarsi a lasciare che il tempo aggiustasse le cose?
  • Ahhh!- la voce di Misty gli arrivò come una fitta. Come se ad ogni cosa che lei distruggeva, in realtà feriva lui.
Perché anche se indirettamente, lui si sentiva colpevole. Colpevole di aver abbandonato un compagno e colpevole della sofferenza di una compagna.
Ma la realtà era quella ormai, erano rimasti solo due ormai...due ragazzi contro il Signore del fuoco. Come se già in tre non fosse già poco!
  • Stupido!- la sentì lasciarsi cadere sulle ginocchia e sbattere il pugno contro il terreno- Come hai potuto farlo!
Sentì la voce di lei abbandonare la rabbia, e far trasparire la sua sofferenza.
Misty non era certo il tipo da mostrare le sue debolezze, ma dal modo di sfogarsi, era chiaro che l'aveva presa molto male.
E lui? Non sapeva neanche come reagire. Certo, Misty conosceva da molto più tempo George, ma le esperienze vissute in loro compagnia, lo avevano fatto affezionare a quei due, erano dei amici.
Brock sospirò e si fece forza. Si rimise in piedi e andò verso la ragazza. Non poteva abbandonarla, non ora che era più fragile.
  • Misty...- la chiamò. Lei era ancora chinata a quattro zampe, con la testa giù e intornò pozzanghere d'acqua.
Doveva trovare il modo di risollevarle il morale. Ma come? La situazione per lei era diversa. Ricercata e bandita dalla sua città, non aveva più un posto dove poter rifugiarsi. Che ne sarebbe stato di lei?
No, non poteva abbandonarla, dopo che lei lo aveva aiutato.
  • Misty...- insistette- Devi tirarti su...- poi pronunciò le parole che lui stesso non voleva sentire- Ci abbiamo provato a fermarlo, ma...
La ragazza si voltò di scatto. Brock si sorprese, lo sguardo di lei era furioso.
  • No...non è finita qua- si rialzò. La sua voce non faceva trasparire dubbi- George si ravvederà e tornerà. Ne sono certa.
  • Però...- era chiaro che c'erano poche possibilità che ciò accadesse, però Misty ci credeva davvero. E la sua certezza, diventava speranza in Brock- Sì, hai ragione.
Poi seguì un momento di silenzio tra i due. Era chiaro che i due dovevano separarsi, lo sapeva Brock. Non avevano possibilità contro il Signore del fuoco. La loro missione, la loro speranza in un futuro migliore, era sfumata.
Ma la prospettiva di viaggiare da solo, che niente sarebbe cambiato...non lo rendeva entusiasta.
  • Non è finita- ripetè lei, come leggendogli nella mente- Con o senza George, l'obiettivo del Team Luce rimane il Signore del fuoco. Sei ancora della partita?
Brock la guardò stupito. Non solo perché al contrario di quanto credeva, Misty non si era lasciata andare dallo sconforto, ma anche di fronte ad una partita persa, lei non si arrendeva. La sua determinazione aveva dell'assurdo, dell'incomprensibile, dell'insensato...ma lei era fermamente convinta nelle sue parole. E questo le dava una forza e una grinta, che chi le era vicino veniva irradiato dalla sua luce. Lei era la speranza che la gente oppressa cercava.
Quello sguardo pieno di rabbia, dichiarava apertamente vendetta. E mai si sarebbe tirata indietro.
Ora rimaneva solo lui, Brock, l'unico che poteva impedire che l'odio della ragazza la facesse agire d'impulso. E non avrebbe più fatto l'errore di lasciare andare via un compagno.
  • Puoi contare su di me. Il Team Luce non si scioglierà. E' una promessa.
Brock camminò a passo spedito. Incrociò nel suo cammino Dawn.
  • Brock...dobbiamo parlare- disse lei con voce supplicante.
  • Lo so- annuì lui, intuendo- Chiama May, ci vediamo nella stanza di Melody- poi ci pensò su- Convinci May anche con la forza.
La ragazza annuì e andò alla ricerca della dominatrice della terra.
Il castano riprese a camminare e si diresse nella stanza dove riposava Ash con il piccolo Pikachu.
La porta si spalancò e Ash intuì anche senza doversi voltare, che non era certo l'infermiera.
  • Dobbiamo parlare, Ash...- disse la voce del ragazzo- Dimmi, tu cosa pensi di Misty? Secondo te sarebbe in grado di andarsene così?
Il moro rimase perplesso. Perché d'improvviso questa domanda?
  • Ho bisogno di sapere- spiegò lui- Vedi, il tuo parere in questo momento mi aiuterebbe a prendere una decisione...
  • E io come potrei aiutarti?- chiese Ash.
  • Tu sei la persona che probabilmente è riuscita a comprendere Misty più di noi.
Ash fissò incredulo Brock.
Le immagini gli passarono per la testa. Il loro incontro...ricordò come Misty lo aveva squadrato fin dal primo momento...i suoi occhi pieni di odio...e quel loro primo scontro, dove lui aveva perso e il secondo scontro dove invece aveva vinto. Gli occhi di lei spaesati quando doveva scontrarsi con George e il suo terrore quando i suoi compagni erano in pericolo. La tristezza di quando aveva dovuto accettare che George non sarebbe tornato e la profonda delusione di quando Ash le aveva mentito. E poi la sua dolcezza nel riportarlo nel gruppo.
Lo sguardo di lei di quel giorno era...vero o falso?
Ricordò con amarezza il litigio poco prima dell'attacco del Team Magma, le sue parole ancora si ripetevano nella testa.
  • Eh, temo che sbagli persona, Brock. Non ricordi? Noi non ci sopportiamo...
  • E con questo? Non è una novità- alzò le spalle- Pensavo però che lo aveste superato. Dov'è il problema?
Lui abbassò lo sguardo. Pikachu che era rimasto sul letto del dominatore del fuoco, lo guardò triste.
  • Ash, c'è qualcosa che devo sapere?- ma il moro non voleva rispondere- Ash, ogni minuto è essenziale...se hai qualcosa da dirmi, dilla adesso.
Il ragazzo indugiò e voltò il suo sguardo altrove, per rimettersi a dormire.
  • Piiika!
  • Ahhh!- una scossa elettrica però glielo impedì. Quasi saltò giù dal letto- Pikachu! Ma che cavolo ti è preso!
  • Pika pi!- esclamò il topo elettrico arrabbiato.
  • Credo che il tuo pokemon voglia che tu parli con Brock- intervenne Anabel. Era appena entrata nella stanza, con dei fiori freschi.
Ash guardò prima Anabel poi Pikachu. Borbottò per la scossa elettrica e sospirò rassegnato. Altrimenti Pikachu lo avrebbe fulminato nuovamente.
  • Misty mi odia- disse infine. Brock chinò la testa di lato- Mi odia davvero!- insistette, di fronte all'incredulità di Brock.
  • E questo come lo sai con tanta certezza?
  • Me l'ha detto lei...cioè, non esplicitamente. Mi ha rivelato che non mi ha perdonato...
  • È per questo che stavate litigando?- diede una veloce occhiata a Anabel- E Melody è stata colpita...
Ash annuì.
  • Il motivo perché Misty ha avuto problemi con il suo dominio, non era George, ero io. Per questo se n'è andata, non riusciva a perdonarmi.
Pikachu emise un piccolo piika. La ragazza osservò in silenzio il dominatore del fuoco. Pian piano comprendeva la situazione.
Brock rimase a rifletterci sopra.
  • D'accordo- si sedette sulla sedia- Ora però prova a pensarci, credi davvero che per questo Misty ti odi? Va bene, abbiamo scoperto il tuo doppio gioco, ma ti faccio ricordare che neanche io ci sono andato pesante.
Ash ricordò delle minacce di Brock e la rabbia di May. Era vero, non era stato facile riavere la loro fiducia.
Il castano incrociò le braccia.
  • Ash, tu sei il primo dominatore del fuoco con cui abbiamo dovuto convivere. Prima di te, chiunque esercitasse il dominio del fuoco era il nostro peggior nemico. Se Misty ti odiasse davvero, credi che ti avrebbe riportato indietro, con il pericolo di farci del male? Mi sembra normale che Misty fosse ancora scossa, è pur sempre un essere umano, no?- poi sorrise- Ma il fatto che te l'abbia detto, vuol dire un grosso passo avanti. La Misty che conoscevo io, difficilmente mostrava i suoi sentimenti. Mostrare la sua vulnerabilità ad un dominatore del fuoco, vuol dire che tu sei importante per lei. La tecnica del ghiaccio può averla scossa, ma se lei non si fosse aperta con te, mostrando le sue reali emozioni, la tecnica avrebbe preso il soppravento su di lei e avrebbe perso definitivamente il dominio.
Ash rimase senza parole. Era davvero così?
  • Come vedi, Misty non ti odia e non sei tu la causa della sua fuga. Al contrario, tu sei la persona che più di noi, può arrivare a conoscere la vera Misty. E quindi, tornando alla questione di prima...Cosa pensi di Misty?
Il moro sospirò e titubò per qualche secondo. Infine parlò.
  • Penso che Misty abbia un carattere impossibile e che si diverta a prendermi in giro- poi guardò Brock, con uno sguardo lontano dall'essere rancoroso- Però al di là del suo carattere, Misty è una dominatrice straordinaria e il legame che si è creato con voi, è impossibile che lei lo spezzi così facilmente.
Già, più volte Misty gli aveva ribadito quanto lei ci tenesse alla sicurezza ai suoi compagni e lui più volte non le aveva creduto, finché lei non lo aveva dimostrato con i fatti.
Anabel continuò ad osservare il moro. Lo sguardo di lui trasmetteva sicurezza.
Brock lo fissò allo stesso modo, come se comprendesse appieno quei sentimenti, poi si rilassò e sorrise.
  • Grazie. Avevo bisogno di sentirmelo dire- disse soltanto e si alzò in piedi- Riesci ad alzarti?- Ash lo guardò curioso.
  • Credo di sì.
  • Anabel, puoi aiutarlo?- la ragazza annuì.
  • Bene, raggiungeteci alla stanza di Melody. Riunione straordinaria.

≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

Camminò per i lunghi corridoi di marmo. Il suo mantello sventolava e pezzi di neve cadevano sul pavimento. Non si era neanche preoccupata di avere un aspetto presentabile.
Alte finestre facevano entrare la luce del giorno e si riflettevano sulle statue che raffiguravano i precedenti sovrani. Sculture sobrie, ma che volevano trasmettere solennità.
Non da meno, gli alti soffitti erano stati pitturati con una sostanza speciale che durasse per anni. Erano raffigurati pokemon mitologici d'acqua e pare che se uno scorresse lo sguardo dall'entrata alla fine del corridoio, si potesse leggere la storia del paese dell'acqua. Ma lei non ci aveva mai fatto caso a quei disegni, non ricordava neanche la loro storia. Però ricordava della raffigurazione di un uccello leggendario, in mezzo a tutti quei personaggi del passato. Quel pokemon alato era circondato dalla luce e accanto erano raffigurati gli elementi.
Non ricordava altro, perchè quello stesso disegno era stato coperto da altri dipinti, giacchè la pittura non poteva essere cancellata, ammesso di non distruggere il soffitto.
Era accaduto quando era piccola...nel giro di un giorno il disegno era scomparso e quando aveva provato a chiedere dove fosse finito, le avevano rifilato la bugia che non era mai esistito. Ma lei sapeva che dietro a quei disegni, da qualche parte in quei alti soffitti, c'era nascosto il disegno che a lei aveva tanto affascinato.
Il rumore dei passi delle persone che la scortavano, le toglievano qualsiasi malinconia e la facevano tornare nel presente. Aveva lasciato i suoi amici, era tornata a Cerulean City e due guardie all'ingresso della città si erano occupate di condurla all'interno del palazzo.
Che credevano, che lasciata da sola avrebbe potuto fare qualche attentato?
E di voglia ne aveva tanta, visto che le guardie che la stavano scortando, erano due di quelli che aveva incontrato a Saffron City e che aveva avuto uno scontro. Loro appena l'avevano riconosciuta, erano sbiancanti e l'istinto di Misty li avrebbe subito attaccati. Ma si ricordò dov'era e perchè era lì. Non poteva fare mosse sbagliate. E con il fegato che le rodeva, seguì i due senza fiatare, senza però togliergli lo sguardo addosso, nel caso l'avessero attaccata. Aveva il diritto di sospettare di loro, visto che lavoravano per il Presidente e che l'umiliazione di essere stati battuti da una femmina, doveva rodergli il fegato più che a lei.
Cercò di allentare la tensione, pensando ad altro. Quei lunghi corridoi erano pieni di ricordi per lei. Un po' sparpagliati, dovevano esserci le vie di fuga che usava da bambina. Erano piccoli tunnel o condotti dell'acqua, che lei aveva mimetizzato in modo che nessuno scoprisse come riusciva a svignarsela dal palazzo. Finchè non fu scoperta e tutti i passaggi segreti chiusi. Anche l'ultimo passaggio che aveva utilizzato tempo prima, per scappare dal palazzo e iniziare il suo viaggio, doveva essere stato chiuso dopo che il Presidente aveva perlustrato da cima o fondo il palazzo.
Se quel giorno lei e George non fossero scappati...che sarebbe stato della loro vita? Lei sarebbe stata confinata in stanza fino al giorno del suo matrimonio? E George, lui sarebbe rimasto l'amico che aveva conosciuto? E i suoi compagni, avrebbero proseguito i loro cammini, senza mai incrociarsi? O nel peggior dei casi, incrociandosi come nemici?
Perchè quei pensieri ora? Aveva preso una decisione a quel tempo e ora ne aveva presa un altra. Non si può tornare indietro.
Finalmente la sua agonia di quel silenzio, era terminata. Erano arrivati all'ingresso di una porta a due ante.
Prima che potesse muoversi, la porta si aprì e potè riconoscere la figura del Presidente, per niente cambiato, se non per gli abiti ancora più costosi. C'erano altri tre signori di una certa età con lui, dovevano essere i suoi consiglieri. E tra loro, una figura che stonava per la sua bellezza. Una giovane donna bionda, stesso color d'occhi di Misty, una carnagione chiara e slanciata, con un neo sul viso che la distingueva. Esibiva un sorriso, ma il suo corpo rimaneva lì composto.
Appena la ragazza con il codino mise piede dentro la stanza, la porta si chiuse dietro di lei.
Sentì i brividi scuoterla, era davanti alla persona che aveva tentato di ucciderla più volte e che l'aveva bandita dalla città. Si sentiva come un pokemon in trappola, se il Presidente avesse attaccato, lei non si sarebbe salvata.
Lui fece un passo verso di lei e esibendo un sorriso di facciata, le parlò.
  • Ben arrivata a Cerulean City, Misty.
Lei era immobile.
  • Sono sorpreso e allo stesso tempo contento, che tu abbia accettato di venire.
  • Al tempo! Non ho ancora accettato niente- disse lei diffidente.
  • Giusto- lui annuì- I miei consiglieri ti illustreranno i dettagli.
Iniziò quello a destra a parlare.
  • Il principe delle isole Orange, ha chiesto la mano della milady Misty Waterflower di Cerulean City.
  • Una volta contratto il matrimonio, milady Misty riacquisterà il suo titolo di principessa e tutti i suoi diritti- proseguì quello al centro- Verrà sciolto il divieto di restare a Cerulean City, nonché l'ordine di cattura.
  • Il matrimonio si terrà a Cerulean City nel salone principale del Palazzo- quello a sinistra- La data è fissata per questo sabato.
Misty strabuzzò gli occhi. Tra due giorni?! Così presto!
  • Qualche problema?- chiese il Presidente, osservando lo sguardo pallido di Misty.
  • N-no- cercò di restare calma- Ma vorrei sapere, cosa ci guadagni tu, in questo accordo.
  • Mi pare ovvio- disse lui- Allenza. Mi sembra poco proficuo combatterci a vicenda e perdere una milady dal sangue reale. Tu ti sposi, Cerulean City beneficerà dell'alleanza con le isole Orange e tu potrai riprendere la tua solita vita al Palazzo con le tue sorelle. Immagino che ti siano mancate, dico bene?
Misty si voltò a guardare la bionda.
Mancate...con le battaglie e la vita sempre a rischio, aveva smesso di pensare a loro. In fondo non erano così affiatate. Al gioco delle principesse, aveva preferito il combattimento, andando contro le leggi e gettando un ombra di disonore sulla famiglia. Era logico che alle sorelle, Misty non andasse a genio.
Però doveva ammettere che ogni tanto si preoccupava che la guerra le raggiungesse, le sorelle non erano dominatrici.
  • Se io mi sposo...- Misty aveva un groppo alla gola al pronunciarlo- tu manterrai il nostro accordo?
Il Presidente le sorrise, ma sempre con un sorriso di quelli che mostrava in pubblico per conquistare consensi e favori dalla gente. Un sorriso fittizio, si domandava persino se il Presidente sapesse sorridere per davvero.
  • Certo. Hai la mia parola.

≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

  • Cerulean city?- ripeté incredule May- Mi stai dicendo che Misty è andata proprio a Cerulean City? Il posto da dove è stata bandita?
Il gruppetto del Team luce, con la partecipazione di Anabel, si erano riuniti nella stanza di Melody, dove la castana ancora addormentata era assistita dalla sua insegnante. Per Brock era importante che ci fossero tutti, compresa Melody, anche se non poteva intervenire.
Brock faceva avanti e indietro, Ash si era appoggiato al muro e ai suoi piedi c'era Pikachu, mentre le tre ragazze erano sedute.
  • Ma perché?- chiese Dawn perplessa- Pensavo che non potesse tornarci.
  • In effetti- fece Brock incrociando le braccia- però qualcosa ha fatto cambiare idea a Misty.
  • Ovvero?- chiese May impaziente- Oh andiamo, per quale assurdo motivo si sarebbe consegnata al Presidente?
  • Una lettera- spiegò Brock e la mostrò. Portava il sigillo del paese dell'acqua- Una lettera che ha raggiunto Misty fin qui.
  • E allora?
  • È di sua sorella.
Ash guardò confuso Brock, Misty non gli aveva accennato di una sorella, ma ad essere sinceri lei non aveva mai parlato della sua famiglia. E visto che si erano ripromessi di non immischiarsi nella vita altrui, lui certo non aveva fatto domande.
  • Daisy?- disse May sorpresa. A quanto pare lei pareva saperne di più di Ash. Brock annuì- Per quale motivo le avrebbe scritto? Credevo che...
  • La risposta è in questa lettera. In breve, Daisy le sta chiedendo di tornare a Cerulean City. Il Presidente ha concesso il suo rientro, a cambio di un matrimonio.
  • Che?!- esclamarono May e Dawn.
Ash si sentì scivolare sul muro. Matrimonio? Da dove era saltata fuori una proposta simile?
  • Perché dovrebbe sposarsi?- chiese confusa Dawn.
  • Suppongo per riprendere il suo ruolo al Palazzo.
  • Continuo a non capire, cosa c'entra lei con il Palazzo?
  • Misty è la quarta figlia del re di Cerulean City- spiegò.
  • Che!- esclamò Dawn, quasi sobbalzando dalla sedia.
Si sentì invece un tonfo e gli altri si voltarono a guardare Ash che era scivolato a terra, senza motivo apparente.
  • Prin-principessa?- fece lui con un sorriso congelato nella sua faccia- Ma stiamo parlando di Misty?
  • Ah già, tu e Dawn non potevate saperlo...- ricordò Brock- Uno dei motivi per cui Misty è stata bandita da Cerulean City, non è solo per essere diventata una dominatrice d'acqua, ma anche perché in quanto milady ha dei obblighi da rispettare.
Per un istante Ash si immaginò la ragazza con quel temperamento, indossare abiti eleganti e esprimersi con dei modi raffinati. Chi, Misty? Quella che non ci pensava un secondo a riempire di botte chi la offendeva? Impossibile, neanche fra un milione di anni poteva assomigliare ad una milady!
Però ora qualcosa sembrava avere un senso...quell'insistente caccia a Misty e il fatto che sembrasse conoscere molto bene il Presidente.
  • Però perchè non dircelo che è una principessa?- chiese Dawn sorpresa quanto Ash.
  • Perchè non ne va fiera- disse Brock- Io l'ho saputo perchè era stato George a dirmelo.
  • E io e Melody lo abbiamo saputo durante uno scontro a Cerulean City tra Misty e il Presidente- disse May. Dawn però continuò ad essere dubbiosa.
  • Se è una principessa, perchè ucciderla?
  • A essere precisi, Misty era una principessa- precisò Brock- ma infrangendo le leggi e scappando dalla città, ha perso il suo titolo e la possibilità di rimettere piede a Cerulean City.
Dawn si portò le mani alla bocca. Se lei un giorno avrebbe trovato sua madre, insieme sarebbero potute tornare a casa. Però per Misty era diverso, in quanto ricercata non avrebbe potuto più rientrare a casa. Quindi, cosa avrebbe fatto, una volta finito la guerra?
  • E quindi solo per tornare a casa, avrebbe accettato il matrimonio?- chiese perplessa May a Brock.
  • A quanto pare sì, ma ho qualche dubbio a proposito. Non era nelle intenzioni di Misty tornare a Cerulean.
  • Forse gli ultimi avvenimenti le hanno fatto cambiare idea- disse Ash che pian piano stava assimilando l'idea di Misty principessa.
  • O forse era un modo per scappare dalla guerra- disse May alzando le spalle.
  • No, io non credo che sia quel genere di persona- disse Dawn.
  • Ehi, ti sei forse scordata il modo in cui se n'è andata?- May la guardò storto- Se non aveva niente da nascondere, perchè mentire?
  • Perchè...- Dawn non seppe cosa dire e guardò Brock.
  • No, ha ragione Dawn- intervenne lui- Anch'io non capivo perchè Misty avesse agito così, però leggendo la lettera, non credo che si tratti solo di fuga. Poi parlando con Ash, ho ricordato il motivo per cui ho iniziato il viaggio con lei. Io ho fiducia in lei, ma so anche che sarebbe capace di fare qualche pazzia.
  • Che possiamo fare allora?
  • Misty ci ha dato la libertà di decidere...Voi cosa volete fare?
Ci fu silenzio.
  • ...andare a Cerulean City.
I ragazzi spalancarono gli occhi, Melody si era svegliata e li stava guardando dal suo letto.
  • Melody!- esclamarono felici i suoi compagni. Agatha sorrise sollevata.
  • Come ti senti?- chiese la signora.
  • ...dobbiamo andare a Cerulean City- disse la castana, senza farle caso- E recuperare Misty.
  • Certo- annuì Brock- Ma per te sarebbe meglio rimanere qui...
  • Sono rimasta tutto il tempo addormentata e mi sveglio sentendo i vostri assurdi discorsi- cercò di mettersi seduta sul letto. Agatha l'aiutò, perchè era ancora debole- Dico, la battaglia vi ha per caso fatto dimenticare che siamo un gruppo?
  • È stata Misty a volerlo!- ribatté May.
  • È una menzogna! Misty non può aver abbandonato il gruppo. E mi meraviglio che voi abbiate pensato il contrario!
  • Hai ragione, Melody- disse Brock- Ma questa faccenda riguarda Misty, non il gruppo. E non si trova in una qualsiasi città, lei è a Cerulean, città che non gradisce la nostra presenza. Andando lì, è possibile che attiriamo l'attenzione delle guardie e che si debba lottare. Senza Misty nel nostro gruppo, potrebbe essere più rischioso delle altre volte. Per questo ho intenzione di andarci da solo. Conosco il posto, più di tutti voi.
  • Io verrò con te- disse Dawn alzandosi in piedi- Misty è mia amica, prima che una leader.
  • Dawn...- fece per dire qualcosa.
  • Non ti starò d'intralcio, Brock.
  • Però...
  • Anch'io conosco il posto e sono silenziosa- disse Melody- Non devi andare da solo, ci sarò anch'io.
  • Melody...
  • Non combatterò, se non sarà veramente necessario- concordò lei- Però voglio parlare con Misty e farla ragionare- poi guardò il moro- E poi, con me ci sarà Ash. Dico bene?
Il nominato si indicò perplesso.
  • Non sei costretto, ma ti ricordo che Misty è venuta a cercarti nella nave, quando te ne eri andato- lo fissò con espressione seria, come gli stesse facendo pesare l'accaduto.
  • D'accordo- annuì poco convinto. Il tono di voce di Melody era così diverso da come era solita dirigersi con lui.
Poi guardarono May, che desse qualche risposta. Lei era con le braccia conserte e pareva pensierosa.
  • Sapete che non mi tiro indietro in una battaglia, ma non avete pensato che lei non voglia essere trovata? E se una volta lì, lei si rifiutasse di venire via?
  • Non potremo mai averne la certezza, se non andiamo da lei- spiegò Brock- E in quel caso, se lei vorrà rimanere lì...be', noi non la obbligheremo ad andarsene.
May alzò gli occhi e sospirò.
  • Vengo. Ma sia chiaro, se non riceverò una risposta convincente da Misty, riceverà uno dei miei pugni- disse in tono di minaccia.
Brock sorrise, sapeva che May era fatta così, ma sapeva pure che la ragazza aveva voglia di vedere Misty. Anche se per la rabbia che provava, non voleva mostrarlo.
Brock poi si rivolse alla ragazza dai capelli lilla, che se ne stava in disparte ad ascoltarli.
  • Anabel, so che non fai parte ufficialmente parte del gruppo e che ci sono stati problemi con Misty, ma per quello che hai fatto per noi durante l'attacco del Team Magna, per noi sei la benvenuta se vorrai venire con noi. Sono certo che Misty non avrebbe niente in contrario.
  • Sì, concordo- disse Ash- Sei forte e hai esperienza nelle battaglie.
Lei sorrise.
  • Vi ringrazio. Ma questo non è il mio team, io faccio già parte della Frontier Brains. E poi, ora avete qualcosa di più importante da fare...
  • Sei sicura?- insistette Ash. Lei scosse la testa.
  • Misty aveva paura di aver rovinato l'armonia del gruppo, di non essere adatta a ricoprire un ruolo importante nel gruppo. Ma ascoltandovi e la decisione che avete preso, questo mi dimostra che Misty non ha sbagliato con voi e che io mi ero sbagliata a giudicarla. Siete un ottimo team e vi auguro di rimanere fedeli alla vostra amicizia...è rara di questi tempi.
Gli altri annuirono.
  • Bene, direi di metterci subito in cammino- disse Brock- Melody, se preferisci ti porto sulle spalle...
  • Oh, non esagerare- gli diede una pacca sulla spalla- Come pensi di tenermi su con quelle braccia?- indicò le fasciature di Brock- Tranquillo, ce la farò.
  • Melody...
  • Agatha...- la castana guardò la sua insegnante- Mi spiace, non potrò rimanere per altri insegnamenti.
  • Se hai deciso così, io non ti fermerò. Sono la persona meno indicata per dirti cosa fare...ma se un giorno avrai bisogno di me, io ti aspetterò.
  • Grazie- Melody l'abbracciò.
  • Anabel- disse Ash, mentre gli altri preparavano le borse- Se un giorno vorrai venire con noi...
  • Sì...ci rivedremo sicuramente.
  • Per quello che è accaduto con Misty...non avercela con lei. Se si è comportata così, è perché ce l'aveva con me...
  • Ma io non sono arrabbiata con lei- disse Anabel sorpresa, poi sorrise divertita- E non era la rabbia nei tuoi confronti a spingerla contro di me. Sbagli a pensarla così.
Lui la guardò confuso.
  • E allora cosa?
  • Ammetto che l'ho stuzzicata un po', ma per come ha reagito Misty, direi che lei non ti vede solo come compagno- lui continuò a guardarla senza capire- Suppongo che sia ancora presto per che tu te ne accorga...- sorrise- Per il momento, preoccupati di recuperare la tua leader.
Lui annuì, anche se le parole di Anabel lo lasciavano perplesso.
  • Solo una cosa...riferisci questo a Misty...- si avvicinò a lui imbarazzandolo e gli sussurrò qualcosa all'orecchio.
Lui ci capì ancora meno.
  • Che fai ancora lì Ash?- Dawn lo chiamò- Noi ce ne stiamo andando.
  • Ah sì, arrivo! Ciao Anabel!- la salutò e corse dai suoi amici.
  • A presto!- li salutarono Anabel e Agatha. Poi la ragazza dai capelli lilla, guardò la signora.
  • L'ha lasciata andare senza protestare...un vero peccato per i tuoi piani, eh Bertha?
La donna si voltò a guardare la ragazza. Aveva uno sguardo come di uno colto in fragrante.
  • Tranquilla, non ho detto a loro la tua identità. Come membro della Frontier Brains, non sono tenuta a dare informazioni private su personaggi della Elité. Però mi ha sorpresa vederla così fuori forma. È per questo che era così insistente con la dominatrice dell'aria...
  • Non è affare tuo ragazzina- disse lei ostile.
  • Sì, ha ragione- lei prese il suo mantello e se lo mise sulle spalle- Non voglio avere niente a che fare con i piani dell'Elité- se ne andò.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Wahaaaaa!!! PRIMAAA! XD ookay,la pianto....
Ma wow!!! Bhe, Ash, caro il mio ragazzo, è ora che tu inizi a darti una svegliata....
Senti, maaaa.... isole Orange? Dico, non vorrai farla sposare con Danny, vero? O peggio, con Rudy???? *rabbrividisce* o santo cielo.. ti prego, TI PREGO fai arrivare Ash e fagli piantare un pugno sul muso a chiunque abbia osato tanto, TI S-U-P-P-L-I-C-O!!!!
Uhm....Bertha? Perché questo nome non mi è nuovo? C'entra con la Frontier dell'anime? Uhm... un aiutino?
Anabel si leva dai c******i!!!!! MA GRAZIEEEE!!! Fora di ball!!!! (chi capisce il dialetto, capisce...) ahahahah
Mi è piaciuto parecchio. Me lo sono bevuto questo cap. Ma soprattutto, non vedo l'ora di leggere il prossimo!!! Sono curiosa di vedere se Ash, una volta tanto, durante il viaggio, si farà un piccolo esamino di coscenza.... ^__^
Ah, un'ultima cosa. E i tatuaggi? Non si era mica iniziato che Ash aveva un simpatico tatuaggio sul braccio che doveva tenere nascosto? Che fine ha fatto? O__O
E soprattutto... Ash c'entra qualcosa con la famigila reale del Fuoco, vero? Altrimenti molte cose non si spiegherebbero... bhe ora la pianto, che è meglio...
Bravissima Ya_chan! ^__^ Ora devo andare.
Un bacione grandissimo
Riri
P.s. Continua così. Non mollare! Che se non lo fai tu, non lo faccio anch'io!

Anonimo ha detto...

AHHHHH RUDY VUOLE SPOSARE MISTYYYYYY!!!!! >0<
Si, ok, scusate l'inizio poco civile, ma è praticamente ciò che urlato (spaventando mia madre XD) quando ho letto "principe delle isole Orange". E chi può essere, se non quel damerino di Rudy!?? >o< (Danny, forse, ma è più Rudy quello che rompe le scatole >.<) Coraggio, Ash, vai lì, salva Misty e molla un pugno sul naso a Rudy, lo aspetto dall'episodio in cui l'hai incontrato che lo menassi!!!! ^0^
Ya-chan, è un capitolo meraviglioso *_____* Sul serio, non ho parole... Cioè, è bello. Ma non "bello", così, per dire. Proprio BELLO, quel bello che quando lo dici calchi sulla B e fai BBBBBELLLO. Sul serio.
Però non è giusto! Dawn mi sta simpatica in questa fic >O< Io non voglio che mi stia simpatica!!!!! >0<
E invece a starmi antipatica è May ù____ù Bhe, ma lei mi sta antipatica comunque, quindi va bene XD
Vai, ragazzi, salvate Misty!!! *tifa per il Team Luce*
Secondo me Misty però non vorrà tornare subito a casa... penserà che il Presidente manterrà i patti... E invece no, quello la odia, la vuole uccidereeeeeee! >0< *è impazzita*
Ah, e Ash, datti una svegliata, te l'ha detto pure Anabel! (a proposito... ma COSA gli ha sussurrato!? O.O DEVO SAPERLO!!!!!)
Ok, e detto questo mi dileguo. BRAVISSIMA, Ya-chan, BRAVISSIMA!!! Non vedo l'ora di vedere il prossimo chap *_____* (e comunque pure un capitolo senza lotte a noi piace ù_____ù Non preoccuparti XD)
Un bacione, B-R-A-V-I-S-S-I-M-A!!!
Ser
P.S. Come ha detto Riri, NON MOLLARE! Anzi, non mollate ù____ù

Yachan ha detto...

Ah ah XD Dai, scoprirai presto il nome dello sposo ^^
Per quanto riguarda Agatha, ovvero Bertha...tieni conto che tutti i personaggi sono realmente presenti nell'anime, tranne alcuni. Quindi, se cerchi in internet, trovi il personaggio.
Sì Anabel doveva andarsene, anche se ritornerà. Il capitolo in origine si doveva concludere in un altro modo, ma per stringere i tempi, ho unito molte parti e ho dovuto mandar via Anabel. Ma nessuno ne soffrirà XD
Il tatuaggio? Sei come la sesta persona che me lo chiede XD Siete tutti patiti di tatuaggi? Ih ih
Arriverà anche quella parte...ma per il momento, goditi il prossimo capitolo ^^ A presto!

Yachan ha detto...

XD Sembra il verso di una pecora XD
Ma quanta paura avete per Rudy? Comunque, lo scoprirai presto chi è ^^
Cosa ha sussurrato Anabel a Ash, si saprà suppongo tra due capitoli.
Sì, in effetti qui Dawn è simpatica, ma per lo più è perchè il suo personaggio nella fic, non mi permette di farla cattiva.
May invece non è perché sia antipatica, che agisce così. È il carattere che le ho rifilato, che la fa agire così. Infatti tra lei e Misty c'è un rapporto d'amicizia particolare, che verrà spiegato più avanti.
Ci risentiamo al prossimo cap, uno dei miei preferiti ^^