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10 novembre 2010

Fic: cap. 3

Oookey, avevo promesso tante cose...ma come succede a tutti, sono calata un po' d'entusiasmo. Come dire, stavo lavorando ad un progetto esterno ed ho avuto un sacco di delusioni. Quindi di conseguenza mi è passata l'ispirazione per scrivere e anche la voglia.
Mi spiace di non aver mantenuto la parola data, però cercherò di riprendermi. Nel frattempo finirò di pubblicare questa vecchia fic. Buona lettura ^^

THANK YOU FOR EVERYTHING
Grazie per tutto
Cap.3

Il punto di vista di Ash

Entrai nel centro Pokèmon di fianco all'ospedale e chiesi una stanza.
La notte mi sembrava più strana del solito. Per quanto sonno avessi, non riuscivo a chiudere occhio. Forse era perché stavo pensando a Misty, quand’è che avrebbe recuperato la memoria?
Pikachu stava dormendo tranquillamente vicino a me. Fosse tutto semplice come per Pikachu.
Ma cosa mi era saltato per la testa di baciare Misty, del resto è solo una amica…una amica…solo un amica. Da quando l’ ho conosciuta non abbiamo fatto altro che litigare per futili motivi. Non capisco perché. Sento la mancanza delle nostre litigate, anche se in quei momenti preferirei andarmene.
La nostra amicizia è basata sul nostro reciproco aiuto, mi è sempre stata vicino insieme a Brock. Per questo che non mi sono mai sentito solo. Loro sono sempre stati la mia famiglia.
Come ho potuto baciarla? Come ho potuto fare questo salto nel vuoto? Perché ho voluto mettere in gioco questa amicizia così forte?
Il giorno dopo l'infermiera Joy mi venne a svegliare.
Joy: Buongiorno, dormito bene?
Ash: Mhh, si, grazie- mi alzai dal letto e mi stiracchiai.
Anche Pikachu seguì il mio esempio e gli sorrisi.
Guardai fuori dalla finestra, era una bella giornata.
Joy: Oh, già. E' appena arrivato un tuo amico, ha detto che ti aspetta fuori.
Ash: La ringrazio.
Appena l'infermiera Joy uscì fuori dalla stanza, mi vestii e uscii anch'io insieme a Pikachu.
Brock: Ben alzato Ash- mi sorrise.
Ash: Brock, sei arrivato.
Brock: Sì, ho letto il messaggio. Come sta Misty?
Ash: Bene, credo. Andiamo a raggiungerla?
Brock: Sì.
Raggiungemmo l'ospedale ed entrammo nella stanza dove stava Misty.
Ash: Ciao Misty, come…? Misty?
Brock: Beh, dov'è?- chiese guardando nella stanza.
Ash: Strano, ieri era qui…e la stanza è giusta.
Brock: Beh, allora dove sarà?
Ash: Boh…non è che…? Accidenti, vuoi vedere che è ancora scappata? Mi ha gabbato un'altra volta!- corsi verso l'uscita del centro, ma fui fermato da una voce.
Misty: Finalmente siete arrivati! Dove vi eravate cacciati?
Ash: Tu, piuttosto, perché te ne sei andata dalla tua stanza?
Misty: Non c'è la facevo più ad aspettarvi, così sono andata a mangiare qualcosa. Perché?
Ash: No, niente.
Brock: Come va con la gamba, Misty?
Misty: Già molto meglio. Ormai riesco a camminare perfettamente.
Brock: Bene, allora possiamo riprendere il viaggio.
Ash: Si, sarebbe ora. Però ho fame, non ho ancora mangiato- la mia pancia brontolò.
Misty: Lo immaginavo, ti ho messo da parte dei panini- me li porse.
Ash: Grazie- li divorai in un attimo insieme a Pikachu.
Brock: Ah, Misty, come va con la memoria?
Misty: Memoria? Di che stai parlando?
Brock: Beh, credevi di essere una certa Kasumi e…
Misty: Ma io sono Kasumi!
Brock: Come non detto- sospirò.
Subito dopo raggiungemmo casa mia a Pallet Town, perché era il più vicino. E decidemmo di riposarci un attimo.
Mia madre mi accolse a braccia aperte.
Delia: Figliolo! Che gradita sorpresa! Come va Brock, Misty? Come mai da queste parti?
Ash: Ehm, un piccolo incidente di percorso- dissi.
Misty: Brock…chi è questa signora?- chiese a bassa voce.
Brock: E' la madre di Ash, Delia. Non ricordi?
Misty: Perché dovrei ricordarmene se è la prima volta che la incontro?
Ci sedemmo e spiegai a mia madre la situazione che si era creata.
Delia: Ma è terribile, Misty non si ricorda niente? E crede di essere un'altra persona?
Misty: (Accidenti, ma perché nessuno mi crede? Io sono Kasumi!)
Delia: Piccola, non ti ricordi di me?
Misty:…no.
Delia: Cosa avete intenzione di fare?- mi chiese.
Ash: Beh, pensavamo di portarla a casa sua, magari rivedere le sue sorelle le farà ritornare la memoria.
Delia: Buona idea. Nel frattempo potete rimanere qui.
Brock: Grazie signora Delia.
Delia: Di niente, nel frattempo vi preparerò un buon pranzetto.
Brock: L'aiuto io.
Delia: Grazie, un aiuto in più non si rifiuta.
E tutte e due si misero ai fornelli. Vidi Misty che continuava a guardarsi intorno, come se cercasse delle risposte.
Ash: Non ti viene in mente niente?- chiesi.
Misty:…no.
Ash: Eppure non è la prima volta che vieni qui.
Misty:…cos'è questa coppa?
Ash: E' il trofeo che ho vinto alla Lega Orange.
Misty: E questa medaglia?
Ash: Il premio di consolazione per essere entrato tra i 15 nel torneo della Lega Indigo. Non ricordi? In tutti i due tornei eri presente.
Misty: Ah sì? Devi essere davvero bravo se hai vinto questi trofei.
Ash: Beh, credo di sì. Anche se mi manca molta esperienza, come molte volte mi ripeti tu.
Misty: Cos'è che ti dicevo?
Ash: Uhm, che sono un bambino, non capisco niente, sono inesperto, sono testardo, sono incapace, non so orientarmi…- elencai.
Misty: Accidenti, devo dire che non ti trattavo così tanto bene.
Ash: Meno male che te ne sei accorta.
Misty: Ma se ero così odiosa, perché viaggiavamo insieme?
Ash:…boh, credo che sia per la bicicletta…
Misty: Bicicletta?
Ash: Sì, quella che io ho distrutto la prima volta che ci siamo incontrati. Da allora hai giurato di perseguitarmi finché non te l'avessi risarcita.
Misty: E l' hai fatto?
Ash: Beh, no, non avevo denaro sufficiente.
Misty: Potevi mandarmelo a casa, una volta ottenuta la cifra sufficiente.
Ash: Sì…
Misty: E allora perché viaggiavamo ancora insieme?
Ash: Ecco, io…non so…forse perché siamo amici…
Misty: Sicuro?
Ash: Che stai insinuando?
Misty: Niente, niente- guardò da un'altra parte- Ti sei accorto che sei arrossito?
Ash: Eh??- era vero, senza accorgermene ero arrossito, ma perché? Che sia per quello che ha detto Misty?- N- non è vero!
Misty: Ah, si? E allora mi spieghi perché ieri mi hai baciato?
Ash: Io, io…non l' ho fatto apposta, cioè…
Misty: Sicuro che non ci fosse stato un motivo ben preciso per cui non mi hai mandata via?
Ash: C- che cosa stai dicendo? Sei tu che non volevi andartene.
Misty: E perché?
Ash: E che ne so? Non posso sapere tutto ciò che ti passava per la testa!
Misty: Ti stai agitando- disse tranquilla.
Accidenti, ma cos'è? Un terzo grado? Perché mi fa questa domande? Non posso mica sapere perché agiva così Misty.
Misty: Sai cosa credo?
Ash: Mh?
Misty: Che fra voi ci fosse qualcosa.
Ash: Eh?! E' fuori discussione! Io e Misty, cioè tu, non facevamo altro che litigare, com'è possibile che potessi nutrire qualcosa per lei?!
Misty: Calmati, stavo solo supponendo. Credo che ti sei preso un po' troppo a cuore questa faccenda. E poi non è detto che a Misty piacesse un altro ragazzo. Probabilmente ne avrà incontrati tanti. Tu ne sai qualcosa?
Ash: Tsk, non mi impicciavo nelle questioni amorose di Misty.
Misty: Quindi non lo sai.
Ash: Be', no. Però sono sicuro che non era innamorata di nessuno che abbiamo incontrato.
Misty: Ah, si? Ma non hai appena detto che non ne sapevi niente? Com'è che sei sicuro di questo?
Ash: Unf, adesso basta con questi discorsi! Mi hai stufato!
Misty: Ih, ih!
Ash: Che c'è da ridere adesso?!- m'innervosì.
Misty: Sai che sei proprio carino quando ti arrabbi?- disse sorridendo.
Che?! Misty aveva detto ancora una volta che sono carino! Non era proprio da lei fare queste affermazioni! Anche se…se mi facevano molto piacere.
Misty: Sei arrossito ancora!- rise.
Ash: La vuoi piantare?!
Misty: Eh, mi piace farti i dispetti- sorrise e si sedette sulla poltrona- Se non fosse strano direi che tu provassi un sentimento molto profondo per questa Misty.
Ash: N- non è vero! Non è come pensi tu!
Misty: Stavo scherzando Ash, te la sei presa?
Ash: Tu che dici?!
Misty: Scusa…
Ash: Unf!- sbuffai e rivolsi il mio sguardo altrove.
Misty: Se non accetti le mie scuse, allora cercherò un modo per farmi perdonare.
Sentii Misty alzarsi dalla poltrona e lentamente avvicinarsi a me.
Non sapevo cosa avesse intenzione di fare per scusarsi, ma ben presto me ne accorsi.
Misty fece il giro per comparire davanti a me.
Osservai i suoi occhi azzurri che riuscivano ad incantarmi e senza che me ne accorgersi il suo viso si avvicinò al mio.
Il mio cuore batteva molto forte, quasi impazzito.
Misty mi abbracciò e mi diede un bacio.
Non so quanto fosse durato nella realtà, ma per me era durato un infinità.
Il mio cuore sussultava e desiderava solo che quel momento magico non finisse. Avrei voluto lasciarmi andare, abbracciarla, tenerla più vicino a me, ma avevo paura e rimasi immobile.
Subito dopo le nostre labbra si separarono con mia grande delusione.
Misty lasciò di abbracciarmi e si allontanò lentamente.
Mi guardò negli occhi e mi sorrise.
Misty: Allora…adesso mi hai perdonato?- rise maliziosamente.
Ash: I-io…io…- balbettai rosso come un peperone- Oh, lasciami perdere! Non ti sopporto!- me ne andai dritto in stanza arrabbiato.
Delia: E' pronto ragazzi, venite e mangiare- venne in soggiorno, ma vide solo Misty e me, che me ne stavo andando in camera mia- figliolo, dove stai andando? E' pronto da mangiare.
Ash: Non ho fame, mamma- e sbattei la porta della mia stanza dietro di me.
Come, come aveva potuto prendersi gioco di me in quel modo?! Non potrò dimenticare il suo sguardo derisorio! Mi ha trattato come un imbecille, come un bambino! Non le importa assolutamente dei miei sentimenti? E se invece fosse stata un vendetta per quel bacio che gli avevo dato in precedenza?
No, quella non era la Misty che conoscevo, era un'altra. Una persona completamente diversa, ma identica di aspetto.
La vera Misty non mi avrebbe mai baciato, non me almeno. Non eravamo mai arrivati a tanto. Ci eravamo limitati ad aiutarci a vicenda, niente di più.
Ma allora perché ha agito così?
E' lei o no?
Però osservando attentamente, noto che la Misty di adesso è molto più spensierata, mentre la Misty che conoscevo io percepivo tristezza nei suoi occhi, ma l'occultava molto bene. Rare volte mi era capitato di essere presente ai suoi momenti tristi, forse era perché non ne parlavamo insieme. Molte delle volte ero io che non l'ascoltavo, perché troppo preso dagli allenamenti.
Che dovevo fare? Come dovevo comportarmi?
Mi sdraiai sul letto e cercai di prendere sonno, ma non ci riuscivo. Nella mia mente c'era Misty, ancora una volta, la sua immagine non mi abbandonava.
Forse ero preoccupato del mio comportamento, ero deluso. E il motivo era quel bacio, anzi secondo bacio, il secondo dato da lei. Il primo era stato veloce e non mi è stato possibile provare niente. Ma il secondo era totalmente diverso, più dolce, più passionale, più bello. Volevo che Misty non mi lasciasse da quell'abbraccio, perché mi sentivo come protetto. Ma allo stesso tempo sentivo nel bacio un po' di freddezza, ma non sapevo da dove provenisse. Mi trasmetteva qualcosa di indecifrabile, qualche cosa di molto triste. Speravo di poterlo capire standogli ancora più vicino, ma lei si staccò e mi guardò come se mi volesse prendere in giro. Come se quel bacio rappresentasse un gioco, una sciocchezza, senza importanza. E questo mi faceva male, molto male. Il pensiero che lei si prendesse beffa di me, mi faceva sentire molto piccolo, parecchio ingenuo.
Ero triste, perché sentivo di volere di nuovo quella dolcezza di quel bacio…lo volevo sentire di nuovo.
Passarono alcune decine di minuti e pian piano mi addormentai. Non mi accorsi che Misty era entrata in stanza.
Misty: Ash…Ash, si chiama così, vero Pikachu?- si rivolse a Pikachu.
Pikachu: Pika!
Misty: Suppongo che sia un sì…- si rivolse di nuovo a me- Ash, sei sveglio?
Ash: Mhhh…adesso sì di sicuro- dissi un po' seccato.
La trovai seduta al lato del letto, vicino a me.
Misty: Non ti è passata ancora l'arrabbiatura?
Misi il broncio e non gli risposi. Girai il mio sguardo altrove.
Misty: E va bene, ammetto di aver esagerato. A dire il vero non so cosa mi sia preso. Non ricordo di essermi mai comportata così prima d'ora. Mi dispiace di averti offeso- disse triste.
Era sinceramente pentita, potevo anche perdonarla, ma dentro di me continuavano ancora l'assillo delle domande.
Ash: Ti ho già perdonato.
Misty: Davvero?
Ash: Sì.
Misty: Bene, meno male. Stranamente sento che è molto importante per me la vostra amicizia. Non so perché, ma non vorrei che con il mio comportamento cambiasse tutto.
Ash:…- cercai di evitare che i nostri sguardi si incontrassero.
Misty: E poi volevo scusarmi per qualcos'altro.
Ash: Mh?
Misty: Ieri io ti ho trattato molto male, nonostante sapessi che volessi aiutarmi. Non avrei dovuto schiaffeggiarti. Forse ho pensato che baciandoti potessi rimediare al mio errore, perché ho avuto l'impressione che ci tenessi che contraccambiassi. Però mi sbagliavo. Non pensavo di ferirti.
Ash: Non è colpa tua.
Misty: Sì che lo è.
Ash: No…è tutt'altro…- abbassai il tono della voce, evitando sempre di incontrare il suo sguardo.
Misty: Cosa?
Ash: Sarebbe inutile spiegartelo adesso…preferirei che ti tornasse la memoria.
Misty: E' così importante per te?
Ash: Sì.
Misty: Come vuoi, allora ti lascio riposare. Torno giù.
Ash: Aspetta…
Misty: Sì, c'è qualcosa?
Ash: Ecco…potrei chiederti un favore?- dissi insicuro.
Misty:…certo.
Ash: Ehm…come posso dirtelo…potrei…potrei abbracciarti…?- arrossii.
Misty mi guardò da prima sorpresa, poi assunse un dolce sorriso, quello che solo la vera Misty fa vedere nei momenti in cui andiamo in sintonia.
Molto dolcemente si avvicinò a me e mi abbracciò.
Le mie braccia la circondarono e la strinsero molto forte.
Non sapevo quello che sarebbe successo quando Misty avrebbe recuperato la memoria, ma volevo solo godermi quei momenti e smetterla di affliggermi con le domande. Anche se il mio cuore aveva già trovato le riposte a quelle domande.
Misty: Ehi, non ti è venuto un certo languirono Ash?- mi chiese.
Ash: Uhm…direi di sì…
Misty: Tua madre sapeva che prima o poi ti sarebbe tornata dal fame e ti ha lasciato qualcosa da parte.
Ash: Davvero? Allora scendo subito.
Misty sorrise.
Ash: Che c'è?- mi imbarazzai.
Misty: Vedo che ti sei già ripreso. Sei carino quando ti arrabbi, ma sei ancora più bello quando sei di buon umore.
Arrossii come un peperone. Questi complimenti erano un conforto per me.
Misty: Bene, andiamo- si alzò dal letto.
Ash: A- anche tu…
Misty: Mh?- si voltò verso me che tenevo lo sguardo fisso per terra.
Pian piano mi sforzai di guardarla negli occhi.
Ash: Anche tu sei molto bella…
Misty non disse niente e si limitò a sorridermi per poi uscire dalla stanza.
Solo in quel momento mi accorsi che il mio cuore ormai dipendeva da lei.

Continua….

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