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2 novembre 2009

Fic: Cap. unico

Una storia senza complicazioni, nè altre cose del genere. Così, mi è venuto spontaneo, senza avere una trama precisa in mente.Ho buttato qualche riga, le ho riunite e gli ho dato un senso.Scopo principale era cercate di fare una one-shot, una fic di un solo capitolo.Posso dire che in parte ci sono riuscita, anche se il capitolo è molto lungo. Sono acora indecisa se dividerlo in due.Pikachu come al solito l'ho dimenticato in un angolino, sì perchè quando l'ho terminata sentivo che mancava qualcosa e allora...Pikachu! Ma tanto nessuno ne sente la manca, no? *perfida* XD Lo vediamo 24 ore constantemente quel ratto giallo, che non mi spiego come i suoi disegnatori non si siano sparati XP
Riprendo a scrivere fic su Ash e Misty e spero con tutto il cuore che più di 10 anni passati dietro questo anime, non siano stati sprecati. Vedo molto lontana la speranza che Ash si innamori di lei, ma da brava sostenitrice AAML, non mi darò per vinta. Lottiam, lottiam, per eliminar le intruse e far scoppiare il vero amore! XDD
Oookey, dopo vari deliri, vi lascio alla storia. Spero, per quanto non sia lunga come le altre, possa piacere. Il finale non è dei migliori, ma ho cercato di non dilungarmi come al mio solito.
Specifico che Silky Heart arriva dalla sigla di Toradora e la traduzione alla buona la potete trovare sotto il titolo. A mio parere il testo della canzone è molto bella, anche se preferisco le versioni di altre persone.

Capitolo unico

Mio amore delicato. Sempre, durante 24 ore
Mio amore delicato. Ogni volta che penso a te
Mio amore delicato. Questi impazienti sentimenti in me…
Mio amore delicato. Cominciano a fluire

Anche se è facile dire “ti amo”, quando appari davanti a me, la mia personalità insorge e si converte nel mio ostacolo.
Se fossi brava facendo tutto bene, incluso se prendessi quella strada, non importa che lo intenti tanto, quello impedisce che il muro si abbatta.
Spero che tu possa comprendere i miei sentimenti.
E’ per quello che sempre ti guardo di traverso, con grande coraggio e amore.
Sembra che il mio cuore delicato si romperà.
Finalmente ho potuto incontrarti e arrivare a conoscerti, però non sono brava per l’amore…
Avevo scordato le mie cicatrici di amore
Però d’improvviso, il dolore mi inondò.
Un giorno, il mio vero io ti dirà “ti amo”
Devo dirtelo…però oggi sono diventata molto debole per farlo.

Se ti dicessi che ti amo, starei a mio agio, anche se comprendo la realtà
Se te lo dicessi, è possibile che ti allontaneresti da me.
In che modo devo pensarlo? Giusto ora, la tua distanza da me è semplicemente cosa da amici.
Sarebbe qualcosa di bello però, cerco solo di farmi del male di continuo.
Perché ferisco a me stessa?
Sto solo scappando, vero?

Sembra che il mio delicato cuore si frantumerà
Questa volta, sì sono ferita di nuovo, sono sicura che non sarò mai capace di amare a nessun altro di nuovo
Questo suono controlla e rompe il mio cuore
Bugie sui miei ricordi…sono sicura
Misi da parte e dimenticai tutto su quel giorno
Il mio kit di cucito deve trovarsi da qualche parte…

Mio amore delicato. Sempre, durante 24 ore
Mio amore delicato. Ogni volta che penso a te
Mio amore delicato. Questi impazienti sentimenti in me…
Mio amore delicato. Cominciano a fluire

Sembra che il mio delicato cuore si frantumerà
Finalmente ho potuto incontrarti e arrivare a conoscerti, però non sono brava per l’amore…
Nascondo intenzionalmente le mie debolezze
Anche se sono davanti, sono sicura
Un giorno, il mio vero io ti dirà “ti amo” e…trasmetterà correttamente questi sentimenti a te.

***

- Come hai detto?- la guardò.
- Non fare quella faccia, Ash. Ti ho solo detto che sarebbe ora che ti cercassi una ragazza.
- Ah- fece una pausa- Che??- esclamò con il suo tipico tono.
- Per quanto tempo continuerai a girarci intorno- lei alzò gli occhi con disperazione- Devi deciderti a sceglierne una, e intendo una sola.
- Non so di cosa stai parlando- prese la sua bibita e bevve.
- Non fare l’ingenuo- si alzò dalla sedia e appoggiò il suo bicchiere sul lavandino- Poteva andare bene qualche anno fa, ma ora sei già grandicello, non credi?
- Ripeto, non so di cosa stai parlando- disse lui tranquillo dandole un occhiata, mentre era di spalle. Lei si moveva con disinvoltura nella sua cucina- Al momento sono impegnato con gli incontri della Lega.
- Raccontala ad un altro- disse lei sospettosa- Ho sentito Lance l’altra volta e mi ha detto che al momento non ci sono incontri.
- D’accordo, ma devo tenermi pur allenato, no?- alzò le spalle- Aspiro ancora ad entrare a pieno titolo nella Lega.
- Sei un caso disperato- sospirò e tornò a sedersi di fronte al ragazzo- Allora spiegami come farai per la festa di Primavera.
- Quella organizzata dalla Lega? E’ una semplice festa per incontrarsi con i capopalestra e allenatori. Non capisco dov’è il problema.
- Non vorrai presentarti senza una compagna? Quasi tutti vanno accompagnati da un partner.
- Io non ci volevo neanche andare a quella festa. E’ stato Lance a convincermi. Perché ora devo cercarmi una compagna? Non ci faranno caso a me, se vado da solo.
- Stai scherzando, vero? Sei uno degli allenatori più conosciuti in Kanto, ci sarà come una montagna di ragazze che muoiono per andare alla festa con te.
- Ecco risolto, sceglierò a caso una di loro.
- Idiota- lo rimbeccò la ragazza. Lui mise il broncio- Non puoi certo continuare così. Non dai una bella immagine di te, se continui a cambiare compagna. Non sei più un bambino, la gente ora ti osserva, devi stare attento a queste cose- lui volse lo sguardo altrove annoiato- Ash, non è così difficile scegliere una ragazza. Basta che tu pensi con quale di loro ti trovi bene in compagnia.
- Ohh, che noia- alzò la testa infastidito- Perché non la scegli tu, allora?
- Non dire assurdità. Non ho viaggiato con te da un sacco di anni. Non le conosco tutte.
- Però tu mi conosci da più tempo, no?- la guardò- Dovresti conoscere i miei gusti.
- Se riuscissi un giorno a capire cosa ti frulla nella testa, a parte i Pokémon, vincerei un trofeo.
Lui sbuffò e si appoggiò alla sedia con le braccia incrociate.
- Perché non pensi a te piuttosto? Hai già scelto il tuo partner per la festa?
- Certo che sì- disse lei sorridente- E al contrario di te, l’ho già chiesto da settimane.
- E questa persona è…- la guardò, anche se conosceva già la risposta.
- Rudy. Arriverà tra qualche giorno a Kanto.
- Oh, immagino quanto sarai contenta di vedere quel damerino- disse lui con sarcasmo.
- Ehi, non ti permetto di offenderlo!
- Allora non mi dire cosa devo fare- si alzò in piedi.
- Ash, io lo dico per il tuo bene- disse lei offesa.
- Preferisco sbagliare da solo- prese la sua giacchetta.
- Fa come vuoi- sbuffò lei e lo seguì fino all’ingresso- Ma più cerchi di scappare da questo argomento, più ti troverai in difficoltà.
- Ne terrò a mente, quando sprofonderò in un abisso- scherzò lui- Ma tanto ci sei tu, no?- si voltò a guardarla con un sorriso divertito- Tu non mi abbandonerai, vero?
- Non scherzare Ash. Sono tua amica e ti darò sempre una mano, ma non ci sarò ogni volta.
- Paura di far ingelosire il damerino?- disse lui con un po’ di malizia.
- Dovresti aver paura piuttosto di me, se non metterai la testa a posto.
- D’accordo, d’accordo- alzò le mani scherzosamente come per arrendersi- Ci vediamo.
- Sì.
Il ragazzo oltrepassò la soglia dell’ingresso. Camminò per qualche minuto, poi si voltò e vide la ragazza intenta a chiudere la porta, mentre parlava al telefono.
Non ci voleva molto per intuire chi ci fosse dall’altra parte della cornetta.
Sospirò e riprese il suo cammino. Pallet Town non era proprio dietro l’angolo…

***
Non era andata male, in fondo. Aveva rivisto Misty dopo tanto tempo, anche se ogni tanto la incrociava a qualche assemblea della Lega.
Si toccò le spalle un po’ indolenzite.
Starsene chiusi in un edificio lo stava soffocando, non riusciva neanche a divertirsi come una volta.
Già, quelli sì che erano bei tempi. Tutto il tempo a viaggiare, senza pensieri, se non quello di impedire al Team Rocket di rubargli Pikachu.
Ma del resto, se l’era scelto lui quella strada. Aveva lottato tanto per entrare alla Lega e solo di recente lo avevano accettato. Certo gli aveva fatto comodo la fama accumulata in tanti anni di viaggi e tornei.
Però ora tornando alla vita di tutti i giorni, anche dei problemi banali sembravano delle montagne insormontabili.
E non poteva certo gridare “gotta catch’em all”, il suo grido di battaglia non gli sarebbe stato tanto di aiuto in quel momento.
Si stiracchiò per bene sul suo letto.
Ma che fare, però? Persino Misty gli aveva fatto una testa enorme. Come se già non ci avesse pensato per conto suo, dopo che i suoi cosiddetti amici lo fermavano per dirgli la stessa cosa.
D’accordo, non era il caso di disperare. Aveva tanti numeri di ragazze che aveva conosciuto durante i suoi viaggi. Bastava chiamarne una a caso e invitarla. In fondo, per le ragazze la festa di Primavera era un evento famoso e passarlo all’interno della Lega era un occasione irrepetibile.
Chi scegliere allora?
Afferrò la sua agenda e sfogliò le paginette quasi annoiato.
Chi invitare?
Tanti nomi, tante facce di ragazze gli passarono davanti, ma non fece nessun sussulto a ricordarsene. Erano solo persone con cui aveva fatto amicizia, niente di più. Ma perché invece loro ci giravano intorno, come se il loro incontro con lui fosse speciale?
Chi sarebbe stata la fortunata?
Anche se avrebbe sfogliato quella rubrica un centinaio di volte, l’unica persona in grado di fargli venire qualche brivido, l’unica ragazza per cui valesse presentarsi a quella noiosa festa, lei era…
- Oh, ora che lo ricordo- disse d’improvviso- Angie mi aveva detto che avrebbe voluto conoscere Kanto.
Già, sarebbe stata una buona occasione farla venire per la festa e farle visitare la città.
Trovato, avrebbe chiamato lei. Sapeva che era libera, giacché gli aveva accennato l’ultima volta che non aveva nessuno con cui passare la festa.
Nella disgrazia, i due si sarebbe potuti dare una mano.
***
- Ti dico che è così- disse una ragazza dai capelli color verde acqua con un elegante vestito color bianco- Mio padre non ha voluto credermi e ho dovuto disperare per qualche ora prima di ritrovare i Pokémon.
- Vedo che non sei cambiata- ridacchiò il ragazzo dai capelli color corvino- Sempre sbadata.
- Ehi- disse lei offesa, poi abbassò lo sguardo con un po’ di rossore nelle guance- A parte questo, ti ringrazio di avermi invitata Ash,.
- Figurati, mi fa piacere rivederti- disse Ash con il suo tipico sorriso che non perdeva negli anni.
- Spero che non sia stato per quello che ti ho detto al telefono l’ultima volta. Io…non so cosa mi sia preso- disse lei imbarazzata- Devo esserti sembrata disperata, dicendoti che avrei voluto andare alla festa di Primavera, ma che non avevo un cavaliere.
- Se è per questo anch’io ero disperato. Non mi piacciono queste feste, anche se sono organizzate dalla Lega. E andarci perché sono obbligato, mi irrita. Ma almeno sono in buona compagnia- gli sorrise. Angie sorrise timidamente.
- E’ davvero così grande la Lega di Kanto, come se ne parla in giro?
- Non saprei- alzò le spalle- Per me è normale. Ma immagino che per i nuovi allenatori possa fare questo effetto. Mi sembra passato un secolo dalla prima volta che l’ho visto.
- Ohhh!- esclamò con meraviglia Angie.
- Ecco, esattamente così che ho reagito- disse Ash, poi si accorse che Angie stava guardando davanti a sé e capì che erano arrivati a destinazione.
I due ragazzi si unirono a tante altre coppie arrivate per la festa. Molti di loro li conosceva, visto che facevano parte della Lega.
Entrarono per il portone centrale e salendo le scale arrivarono ad un grande salone.
Non ricordava neanche come utilizzassero quella stanza durante i giorni feriali. Era sempre chiusa a chiave la porta.
Appena entrarono dentro la sala, furono travolti da un insieme di musica e voci.
- Bene, siamo arrivati- disse Ash con un sospiro.
Aveva temuto quel momento e non capiva perché. Forse, per come aveva detto anche Misty, stare al centro dell’attenzione di tutti quei invitati lo innervosiva. Gli piaceva che tutti lo acclamassero per le sue abilità con i Pokèmon, ma non essere l’oggetto di interesse di sguardi e chiacchiere per quello che faceva o non faceva al di fuori degli incontri.
- Ash, sei in ritardo- disse Lance arrivando da lui.
- Mi spiace, la colpa è mia- intervenne Angie dispiaciuta e imbarazzata, prima che Ash potesse aprire bocca- Ho perso il bus e Ash ha dovuto aspettarmi…
- Non preoccuparti- disse Lance con un sorriso- Siamo abituati ai ritardi di Ash, che ci siamo messi l’anima in pace- guardò Ash- La tua dama come si chiama?
- Angie- disse lui- Viene da Sinnoh.
- Oh, Sinnoh- disse Lance- Bene, vi lascio. Divertitevi- si avviò da un’altra parte.
- Credi che avrò fatto buona impressione?- chiese Angie incerta.
- Perché devi preoccupartene?- disse Ash alzando le spalle- Siamo qui solo per divertirci, non per essere processati.
- Mh…- annuì.
I due cercarono un posto dove sedersi, ma c’era davvero tanta gente. Forse avrebbe dovuto chiamare qualcuno per farsi tenere un posto. Perché non ci aveva pensato?
- Ash, ash- sentì qualcuno che lo chiamava. Si voltò e la vide.
- Misty…- la ragazza li raggiunse.
Misty indossava un elegante vestito rosso che le mettevano in risalto i suoi capelli color arancio, che per l’occasione aveva lasciato sciolti dal codino.
Negli ultimi tempi, aveva notato che Misty curava molto il suo aspetto e anche il suo modo di muoversi si era fatto più…sensuale?
- Dovrebbero abbassare la musica, quasi non si sente la voce- disse lei tranquilla- Ti stavo chiamando, ho pensato che avreste avuto bisogno di un tavolo.
- Oh, già…- disse lui ridacchiando- Come hai fatto…?
- Ti conosco e sapevo che saresti arrivato tardi e che ti saresti dimenticato di chiamare qualcuno per riservare un tavolo- disse Misty indicandogli di seguirla.
- Non è colpa sua- intervenne Angie- Gli ho fatto fare tardi io.
Misty si voltò per guardarla, come notandola solo in quel momento.
- Ah, scusami- disse Misty imbarazzata- Mi sono scordata le presentazioni. Io mi chiamo Misty e tu…?
- Angie.
- Bene, il vostro tavolo è qui vicino. E non preoccuparti, Ash è solito fare tardi a qualsiasi evento. Ormai siamo abituati ai ritardi di Ash, che ci siamo messi l’anima in pace.
- Perché ve ne uscite tutti con la stessa frase?- disse Ash offeso.
- Ecco qui- disse finalmente Misty, mostrando il tavolo per Ash e Angie- Il mio tavolo è poco più in là. Se hai bisogno di qualcosa, Angie, chiedi pure, ok?
Misty si allontanò in direzione del suo tavolo. Ash vide da lontano che c’era già qualcuno ad attenderla. Non era difficile immaginarsi chi.
- Lei è…?- chiese d’un tratto Angie, facendo distogliere lo sguardo di Ash su Misty.
- Un amica- disse lui sedendosi al tavolo. Angie fece lo stesse.
- E’ gentile- disse lei- E anche molto carina.
- Se l’avresti conosciuta anni prima, avresti cambiato d’opinione. Era un peperino quando l’ho conosciuta, non faceva altro che riprendermi e finivamo per litigare in continuazione.
- Non si direbbe- disse Angie guardando la ragazza da lontano- Da quanto vi conoscete?
- Da tanto…ci siamo conosciuti all’inizio del mio viaggio. Io le ho…ehm, distrutto la bici- ricordò con un certo imbarazzo- E lei ha giurato di farmela pagare a costo di seguirmi per tutto il viaggio- alzò lo sguardo- E l’ha fatto davvero.
- Oh- Angie lo guardò sorpresa- Non credevo che ci fosse una persona così persistente. Anche se in parte la capisco. Distruggerle la bici, ma come hai fatto?
- Eh, eh- ridacchiò lui- Però poi la sua bici è stata riparata dall’infermiera Joy.
- E se n’è andata.
- …sì- affermò lui con una certa malinconia. Si ricordava bene quel giorno, anche se erano passati anni. L’immagine di lei che pedalando si stava allontanando in quel tardo pomeriggio…
- Ash?
- Eh?- la guardò.
- Niente, sembravi quasi assorto nei tuoi pensieri. A cosa stavi pensando?
- Niente d’importante- scosse la testa- Ti va qualcosa da bere?- si alzò in piedi.
- Sì, grazie- Ash si allontanò e Angie tirò un sospiro.
Non era certo così che pensava di passare la serata con Ash. Però si sentiva agitata, era da un bel po’ che non si vedevano di persona e lui sembrava non essere cambiato. Si incantava a guardarlo, ma lui pareva preso da altre cose. Non riusciva a ricreare una bella atmosfera tra i due. Si era fatta crescere i capelli e vestita elegantemente, ma non aveva suscitato in Ash la reazione aspettata. Ma che aveva quell’Ash che la mandava nel panico?
***
Ash si avvicinò ai tavoli degli spuntini e cercò di prendere da bere, ma la sua mano si scontrò con un’altra. Il ragazzo alzò lo sguardo e la vide nuovamente.
- Oh, Ash sei tu- disse lei sorpresa- Sei venuto a prendere da bere per Angie?
- Sì…- annuì lui.
- Come sta andando?- chiese curiosa- E’ lei la fortunata?
- Non saprei…- disse lui volgendo il suo sguardo altrove- Non ci ho neanche pensato.
- Ahh, Ash, che caso disperato sei- sospirò- Ma forse a fine serata lo capirai.
- Perché sei così interessata?- fece lui un po’ curioso, cercando di sembrare infastidito- Si tratta della mia scelta, non della tua. Non sei poi in dolce compagnia?
- Sono solo preoccupata per te, Ash- disse Misty indispettita- Ma non preoccuparti, non ho intenzione di intromettermi nella tua scelta- si voltò.
- Ah…- la guardò allontanarsi. Ancora una volta. E senza poterle dire niente di carino.
Chi dei due era il più disperato? Lei che cercava di aiutarlo senza risultati o lui che cercava di essere gentile fallendo inesorabilmente?
Ash tornò al tavolo dove c’era Angie che lo aspettava. Si sedette e rimase in silenzio, mentre Angie aveva iniziato a parlare.
- Qualcosa non va?- chiese poi la ragazza.
- No, perché?
- Non sembri interessato a quel che dico- disse lei- Forse…ti sto annoiando? E’ così, vero?
- No, no- scosse la testa- E’ colpa mia. Non mi piacciono queste feste.
- Oh, se vuoi possiamo tornarcene a casa.
Tornare a casa? Quello sì che sarebbe stato un sollievo. Non dover stare lì ed essere seguito con lo sguardo dalle persone. Tornare a casa, certo che sì. Peccato che…
- Non posso- disse lui sospirando- Lance mi ucciderebbe se me ne andassi prima.
- Potresti dirgli che non ti senti bene.
- Ho preso un impegno con te. Ti ho promesso che ti avrei portato alla festa di Primavera. Non sarebbe giusto nei tuoi confronti.
- A me basterebbe passare del tempo con te, non importa dove- disse dolcemente.
In quel momento la musica cambiò e la gente si alzò in piedi, mettendosi a ballare al centro della sala.
Ash vide la ragazza dai capelli color arancio, alzarsi come gli altri e dirigersi al centro con Rudy.
- E’ il suo ragazzo?- chiese Angie, seguendo lo sguardo di Ash.
- Chi?
- Quello con la tua amica, Misty.
- Non è il suo ragazzo- disse lui innervosito, senza saperne il motivo. Il fatto che qualcuno lo potesse etichettare “ragazzo” di Misty, gli dava fastidio- E’ solo una persona che conosciamo da tempo. Entrambi sono dei capopalestra, tutto qui.
- Capopalestra?- chiese sorpresa Angie- A me pare piuttosto amici intimi. Non vedi come ballano vicini?
Il bicchiere che sosteneva Ash sbatté sul tavolo. Angie lo guardò stupita, d’improvviso lo sguardo di Ash si era fatto serio.
- Perché sei arrabbiato?- chiese lei.
- Non sono arrabbiato- si difese lui, anche se il suo corpo pareva teso.
- Sì che lo sei- insistette lei.
- No, ti dico!- poi si accorse del suo tono e guardò dispiaciuto Angie.
- Mi spiace- si grattò dietro la testa- Sono solo stanco. E’ stata una giornata stressante.
- Mh…
- Perché non andiamo a ballare?- disse d’improvviso Ash, cercando di cambiare atmosfera.
- Con piacere- sorrise- Però ti avviso che non sono una buona ballerina.
- Non lo sono neanche io- i due ragazzi si alzarono in piedi e si diressero verso le altre coppie danzanti- Ma durante i miei viaggi, ho avuto modo di apprendere qualcosa.
La prese per mano e con l’altra l’afferrò dolcemente sul fianco. Lentamente i due si mossero a tempo di danza. La musica era un poco movimentata, perciò cercò di starci dietro. Angie si mosse con disagio, poi però si adattò.
- Sei bravo- disse lei, visto che era lui a condurre le danze.
- Non poi così tanto- ammise lui.
Poi si sentì adocchiare dai sguardi dei presenti, ma cercò di non farci caso. Però senza volerlo il suo sguardo guardava oltre Angie che gli stava davanti. I suoi occhi cercavano un’altra persona e la trovarono. Stava ancora ballando con il ragazzo di Orange.
Com’era potuto accadere che Misty si ritrovasse casualmente con Rudy, durante un convegno dei Capopalestra? Che lui non avesse mai smesso di pensare a lei? Che i due avrebbero dovuto passare molto tempo insieme per sbrigare delle faccende? E che lei lo avesse rivalutato nei giorni trascorsi insieme?
Oh, andiamo, era passato chissà quanto tempo dall’ultima volta che erano capitati nell’isola di Rudy. Credeva che tra i due fosse terminata, qualsiasi cosa ci fosse. Il tempo aveva cancellato i suoi ricordi, lei non lo aveva più menzionato.
Perché cavolo si erano dovuti rincontrare? Be’, se lo sarebbe dovuto aspettare, visto che entrambi sono Capopalestra. Era solo questione di tempo che i due si rincontrassero. Solo che non pensava che si sarebbe sviluppata così la faccenda.
E non capiva, perché lui, si sentisse tradito nella fiducia. Non aveva mai sopportato Rudy, con quei suoi modi sdolcinati e da damerino. Aveva tirato un sospiro di sollievo quando se n’era andato dall’isola. E ora, Misty che esce con lui. Si era sentito così frustato e offeso, da quanto i due si rivedevano? Perché ne era venuto a conoscenza dopo? Non che fosse sua incombenza, ma era come se Misty si stesse vedendo con uno del Team Rocket. Lei non si sarebbe arrabbiata se lui fosse uscito con Jessie, orribile prospettiva? Non si sarebbe sentita tradita, proprio come si sentiva lui?
Offendere il ragazzo in presenza di Misty, non era servito a nulla. Lei sembrava più determinata alla loro storia, se poi così si può chiamare. I due ragazzi vivevano lontano uno dall’altro e la maggior parte del tempo la passavano al telefono. Per Ash era un sollievo, giacché non doveva vedere la faccia di quel damerino.
Gli veniva un tale nervoso vederlo abbracciare Misty e lei ricambiare il gesto.
Perché, perché si sentiva corrodersi dentro dalla rabbia? Perché Misty non capiva che gli faceva male? Come sua amica doveva smettere di vedere Rudy.
Sospirò.
Già, ma lui chi era per impedirglielo? Solo un amico…un amico…
- Sei stanco?- chiese Angie guardandolo.
- No, tu?
- Devo andare un momento al bagno- si allontanò dalla pista.
La ragazza si avviò verso il bagno delle donne…se solo sapesse dove si trovava. Quel posto era davvero grande, con così tanti corridoi da perdercisi.
- Angie…- la ragazza si voltò- Avevo ragione, sei tu.
- Misty?
- Ti vedo un poco smarrita. Immagino tu stia cercando il bagno.
- Sì- sorrise imbarazzata.
- Vieni, andiamo insieme.
- Grazie- si sentì sollevata ora che c’era anche lei.
La ragazza dai capelli color arancio la condusse alla toilette. Le due si sistemarono davanti lo specchio.
Angie dava un colpo d’occhio al suo riflesso e alla ragazza affianco.
- Cosa c’è stato tra voi due?- chiese d’improvviso Angie.
Misty la guardò incerta.
- Come?
- Tra te e Ash. Siete stati insieme un tempo?
- Cosa? No, no, cosa ti viene in mente- disse Misty leggermente imbarazzata- Ash è solo un mio amico, eravamo compagni di viaggio tempo fa.
- Ah.
- E’ successo qualcosa?- chiese Misty perplessa.
- No- abbassò lo sguardo- Misty, tu sai se Ash era innamorato di te?
Un leggerò rossore comparve sul viso di Misty.
- Che assurdità- alzò le spalle- L’unica cosa di cui Ash è innamorato è del suo mestiere. Allenare Pokèmon, è la sua vita.
- Però lui è stato ad osservarti tutto il tempo.
- E’ solo perché a lui non va giù che io mi veda con Rudy. Non lo sopporta- Angie non sembrò convinta- Credimi- disse Misty appoggiandole una mano sulla spalla- Tra noi non c’è niente. Ora vado, che mi aspetta Rudy. Sai tornare indietro?
- Sì.
- Allora a dopo- Misty uscì dal bagno.
Una volta chiusa la porta, tirò un sospiro. Perché si sentiva così?
S’incamminò per i corridoi, pensando a cosa frullasse nella testa di Ash.
Perché Angie le aveva fatto quelle domande? Per caso Ash le aveva detto qualcosa? Forse aveva fatto qualche commento poco carino su Rudy e per questo la ragazza si era sentita incerta.
- Il mio regno in cambio dei pensieri di Ash- mormorò lei.
Perché quel ragazzo era così complicato? A volte si comportava come un bambino.
Anche dopo anni di viaggi, lui era rimasto interiormente lo stesso. Incomprensibile, assurdo e con un sorriso da farti scogliere.
Ma poi, perché doveva pensare a lui in quel momento? Se non fosse stato per quella domanda di Angie, ora lei se ne starebbe tornando tranquilla da Rudy.
Tu sai se Ash era innamorato di te?
Impossibile. Quel ragazzo non le aveva mai dato nessun accenno che la considerasse più di una amica. Semplicemente scherzava con lei, come lo faceva con chiunque altro. Bisticciavano per qualsiasi cosa, ognuno fermamente convinto delle proprie idee. Ash era raramente gentile con lei, sembrava che per lui Misty non fosse cresciuta, che gli anni di separazione non gli avevano dato fastidio in alcun modo. Aveva mai pensato a lei in quei anni?
Sospirò. Ma almeno sapeva farsi perdonare, questo sì. La sua presenza bastava a renderle il buon umore.
Era passato molto tempo da quando lei si era rassegnata a rimanere l’eterna amica. Per quanto lei volesse allontanarsi da lui, non riusciva, non poteva odiarlo. Solo sopportarlo. Come una vera amica farebbe.
Dei passi e poi un ombra. Guardò davanti a sé. Era Ash.
- E tu che ci fai qui?- chiese Misty.
- Ho pensato che Angie si potesse essere persa. E’ la prima volta che viene qui.
- Un po’ tardi, non credi cavaliere? L’ho accompagnata io- lo sorpassò- Dovresti prenderti meglio cura della tua partner.
- Oh, certo- rispose lui con sarcasmo- Perché tu ti prendi molto cura del damerino.
Misty fermò la camminata e si voltò. Raggiunse Ash con aria minacciosa.
- Si può sapere che ti ha fatto Rudy? E’ passato un secolo dall’ultima volta che vi siete affrontati, perché non riesci a guardare avanti? Non posso credere che esista un ragazzo, in grado di serbare tanto rancore per una persona che non gli ha fatto niente.
- E tu? Perché stai insieme ad un tipo simile?
- Con chi sto, sono affari miei. Ne avevamo già parlato Ash, non saranno certo i tuoi dispetti a farmi cambiare idea.
- Quindi tu puoi giudicare con chi sto, però io no?
- Non ho detto questo. Puoi stare con chi vuoi, non m’interessa più. Ma non mettere più in mezzo Rudy. Lasciaci in pace- si voltò.
- Non posso- disse Ash. Misty si voltò nuovamente.
- Come?
- Non smetterò di prenderlo in giro, se è questo quel che mi chiedi- la guardò serio.
- Perché fai questo?- lo guardò triste- Credevo che eri mio amico, perché non vuoi la mia felicità?
- Non posso farci niente- abbassò lo sguardo- Non lo sopporto. E niente mi farà cambiare idea.
- In questo caso…- la voce di Misty sembrò molto delusa- Noi non ci vedremo più.
- Misty…
- Mi spiace, non mi lasci alternativa. Non vuoi capire- Misty fece per andarsene.
- No!- l’afferrò per il braccio.
- Ash?- lo guardò- Non è certo trattenendomi che cambierà qualcosa.
- S-se io…se io provassi a sopportarlo…non te ne andrai?- Misty annuì- Bene…in questo caso- si sforzò di sorridere- Lo farò, per te.
- Ash…- lo guardò felice e lo abbracciò- Grazie.
Il ragazzo ricambiò l’abbraccio, ma non era così felice come la sua amica. Sentiva come dei vermi rodergli lo stomaco. Avrebbe voluto gridare, ma strinse i denti. Lo faceva per lei. Non poteva accettare di perderla per colpa del dame…cioè di Rudy.
***
- Dici sul serio?- Rudy la guardò incerto.
- Ti dico di sì. Me l’ha appena detto- disse Misty allegra.
- Con cosa lo hai minacciato? Hai sequestrato sua madre?
- Spiritoso. Vedrai, da adesso tu e lui andrete d’accordo.
- Lo vedo molto difficile. Ogni volta che ci incrociamo, è come se mi stesse mangiando con gli occhi.
- Ash mangia di tutto, non preoccuparti- scherzò Misty. Era più sollevata ora. Ash gli aveva dato la sua parola. Avrebbe cercato di essere più gentile con Rudy.
- Io la vedo difficile, comunque- disse il ragazzo poco convinto.
- Ora ti ci metti anche tu?
- E’ che, finché noi due continueremo ad uscire insieme, lui non si darà pace.
- Dovrà accettarlo con la forza. E poi, quando troverà la compagna adatta, si calmerà. Ne sono certa.
- E a te va bene così?- chiese lui.
- Mh?- lo guardò- Che intendi dire?
- A te va bene che Ash abbia una ragazza?
- Certo che sì. Mi preoccuperebbe che continuasse a vedersi con più ragazze, ne comprometterebbe il suo nome. Lo sai come sono i paparazzi. Sempre alla ricerca di qualcuno per rovinargli la vita.
- Mh…- Rudy la osservò- Tu però ne eri innamorata, ricordi?
Misty divenne rossa.
- E’ storia del passato. E non ne ero innamorata, credevo di esserlo- precisò lei.
- E cosa ti ha fatto cambiare idea?
- Dobbiamo proprio parlare di questo ora? Vorrei divertirmi, se non ti dispiace.
- Hai ragione- la fece alzare dolcemente- Andiamo a prendere qualcosa- gli sorrise. Misty annuì.
Al banchetto Misty ritrovò nuovamente Ash con Angie. Inspirò forte, decisa.
- Ehi Ash, Angie. Ci si rivede- disse Misty sorridendo. Ash e Angie si voltarono. Misty fissò Ash per qualche secondo. Attendeva la sua risposta.
- Ciao Misty…- salutò Ash poi guardò il ragazzo- Rudy…- fece un sorriso- Come va?
Misty sorrise sollevata. Aveva temuto il peggio, ma Ash aveva mantenuto la sua parola. Rudy sorrise gentilmente.
- Bene, grazie. Sei venuto accompagnato da una graziosa dama- Angie sorrise imbarazzata- Piacere di fare la tua conoscenza, io sono Rudy, capopalestra delle isole Orange. Nonché il fortunato partner della mia dolce compagna Misty.
Misty arrossì d’imbarazzo e gli diede un colpetto per farlo zittire. Angie ridacchio divertita.
Nessuno fece caso alla mano di Ash che stava stringendo molto forte il bicchiere.
- Io sono Angie. Ho conosciuto Ash a Sinnoh.
- Sinnoh, eh? Ho sentito parlare dei loro capopalestra, sono bravi, ma mai quanto me e la mia dolce Misty.
- Rudy- borbottò Misty ancora più imbarazzata. Rudy gli sorrise e la prese per mano.
Crash. Un rumore di vetro che si infrange. I tre guardarono sorpresi e poi spaventati la mano di Ash. Stava sanguinando, per terra dei frammenti del bicchiere che teneva in mano.
- Ash!- disse Misty preoccupata prendendo la mano del ragazzo- Come hai fatto a…? Lasciamo perdere, devi medicarti.
- Non è niente- disse Ash, quasi impassibile nonostante la mano sanguinante.
- Non dire assurdità!- disse Misty arrabbiata. Lo afferrò per il braccio- Rudy, lo portò a farsi medicare. Torniamo subito.
- D’accordo…- disse Rudy ancora sorpreso, così come Angie. Misty sparì tra la folla, trascinando il ragazzo.
- Non posso crederci- disse Misty camminando a passo veloce e tenendo stretto il braccio di Ash- Com’è che solo tu riesci a ferirti così? Ah, lo so, lo dicevo all’organizzatore che dovevano cambiare quei bicchieri, sono troppo fragili- borbottò senza sosta, mentre Ash se ne stava in silenzio, né opponeva resistenza.
Misty e Ash raggiunsero l’infermeria, ma con delusione della ragazza non c’era nessuno.
- Devono essere usciti- guardò la mano di Ash- Non c’è tempo per aspettarli- aprì l’armadietto del pronto soccorso e tirò fuori disinfettante, delle pinze, garze e altro ancora. Fece sedere Ash su uno sgabello e lei si sedette di fronte. Prese la mano di Ash e con delle pinze cercò di togliere le schegge di vetro- Spero di non farti male, non sono brava in queste cose.
Ash non disse niente e la osservò al lavoro. Pochi minuti dopo Misty appoggiò le pinze, disinfettò la mano e la fasciò con cura.
- Fatto- disse Misty con un sospiro di sollievo. Era estremamente nervosa quando cercava di togliere le schegge. Credeva che non ce l’avrebbe fatta- Ash, come ti senti?- chiese al ragazzo, stranamente silenzioso. Lui annuì- Un grazie sarebbe di troppo, eh? Non sai che spavento mi hai fatto prendere.
- Mh…grazie- mormorò.
- Così va bene- disse Misty con un sorriso. Poi guardò il ragazzo che aveva il volto triste- Scusa, ti ho fatto male?
- …non riesco.
- Eh?
- Non posso mantenere la promessa- Ash alzò lo sguardo.
- Di cosa…? Ah, non parlerai di nuovo di Rudy. Non posso credere a quel che mi dici.
- Sei la cosa più importante per me…ma non posso farlo.
- Ash, non voglio sforzarti a fare qualcosa che non ti senti. Solo ti chiedo…di essere comprensivo. Rudy è cambiato, non è quello che avevamo conosciuto. E’ una persona migliore e tu dovresti conoscerlo meglio.
- Non cambierebbe niente.
- Perché Ash? Perché ti ostini a essere così intrattabile?
Già, perché? Aveva passato la serata a farsi un sacco di domande senza risposta. Ciò che gli era chiaro, è che non sopportava lui, non lo poteva vedere insieme a Misty, non poteva digerire che i due uscissero insieme, era disgustato dall’idea che lui potesse sfiorare il corpo di Misty, la ragazza che per Ash aveva avuto un senso, che avrebbe dato la vita per vederla sorridere.
Ma cosa fare se la causa del suo dolore, era lui stesso?
- Cosa ti piace di lui?- chiese poi Ash. Misty lo guardò sorpresa.
- Ancora con questa storia? Te l’ho già detto, è una persona gentile, dolce, premurosa e mi ama.
- E io non lo sono?
- Che c’entri tu, ora?
- Vorrei essere gentile, dirti cose carine e prendermi cura di te, ma finisco sempre per offenderti, farti arrabbiare e allontanarti- chinò la testa- Sono un fracasso.
- Ash…- lo guardò dispiaciuta- Non è vero che sei un fracasso. Nonostante i nostri litigi, io so che sei una persona di gran cuore, mi hai protetta dai pericoli, mi hai dato una mano nelle difficoltà…sei la persona migliore che qualsiasi ragazza potrebbe trovare. Angie è fortunata.
- La vuoi smettere?- la guardò arrabbiato- Non puoi decidere tu con chi devo stare.
- Però…
- Angie è una amica, non provo nient’altro.
- D’accordo, allora sarà un’altra ragazza…
- No, non voglio nessuno!
- Ma Ash, non puoi continuare così! Per quanto ti rifiuterai di innamorarti?
- Perché mi devo innamorare, se sono già pazzo per un’altra ragazza?- la guardò- Perché devo cercarla, se c’è l’ho davanti? Perché mi devo convincere che lei non sarà mai mia? Quanto altro dolore devo sopportare, Misty?
Misty arrossì. Stava ascoltando bene? Ash…
Il ragazzo non attese una risposta da Misty, con la mano sana afferrò la sua testa e l’avvicinò a lui. La guardò per qualche secondo in un modo in cui non l’aveva mai guardata. Con una passione che non aveva mai provato se non in sua compagnia. E fissò le labbra che aveva tanto desiderato e non si era mai azzardato ad avvicinarsi, né a sfiorarle.
Ash accorciò quei pochi centimetri che lo separavano da lei. E finalmente la bacio.
Dopo anni di agognata attesa, finalmente la stava baciando. Stava baciando Misty, la ragazza di cui era innamorato follemente, il suo amore segreto che neanche lui era stato di comprenderlo prima.
Perché c’erano voluti tanti anni per una cosa così semplice e così bella?
Era scappato sempre. Sempre. Da lei.
Perché? Il suo cuore lo sapeva e lo gridava.
Perché allora lo aveva zittito, perché si era imposto un tabù? Non voleva provare sentimenti…non per lei. Perché Misty era speciale.
E ora che era stato messo alle strette, il suo cuore non poteva più tacere. Non poteva lasciare a quel tipo il suo amore segreto.
Lentamente le labbra dei due ragazzi si staccarono. I loro volti, molto rossi, si allontanarono.
Calò un silenzio molto imbarazzante.
Cosa fare? Cosa dire?
Era la prima volta che Ash baciava una ragazza. Come doveva comportarsi? Doveva dirle la verità? Lei avrebbe compreso? Lo avrebbe accettato?
O sarebbe scappata da lui, tra le braccia dell’altro tipo?
Che orribile prospettiva. Forse avrebbe dovuto tacere e trattenere i suoi sentimenti.
Ma oramai era fatta. Lei sapeva, o no?
Sussulto. Vide Misty mettersi in piedi con il viso scuro.
Temeva ciò che sarebbe venuto. Avrebbe volentieri ballato per una vita intera, pur di non vederla scappare da lui. Non avrebbe sopportato che lei lo odiasse.
Le braccia di Misty si mossero nella sua direzione.
Chiuse gli occhi, aspettandosi la punizione. Non avrebbe tardato tanto.
Un brivido lo percosse quando le mani di lei lo afferrarono per il viso e il volto di lei si era fatto molto vicino. Lo baciò. Con grande stupore di Ash, Misty lo stava baciando, stava ricambiando il suo bacio. Le labbra di lei si fecero più calde. Ash chiuse gli occhi e assaporò quel momento. Cercò di avvicinarsi il più possibile a lei e baciarla con più passione. La strinse tra le braccia e il bacio si fece più intenso.
Sentiva tutto quel rodere allo stomaco, sparire come per magia. Il cuore gli batteva più forte e reclamava di stare più vicino a lei.
Si sentiva impazzire. Lei lo faceva impazzire. E non c’era una cura per la pazzia. Era pazzo d’amore per Misty.
La mancanza della cosa più ovvia, l’ossigeno, obbligò i due a separarsi, a terminare il loro bacio.
Ash e Misty rimasero abbracciati, con il respiro affannato.
Nessuno dei due poteva credere che stesse succedendo per davvero.
- N-non scapperai ora, vero?- chiese un po’ intimorito il ragazzo, stringendola più forte per precauzione.
- Perché dovrei scappare?- chiese lei.
- Mh…- abbassò lo sguardo imbarazzato- Be’…io…noi…- sospirò- Ma a te piace Rudy, no?
Misty rimase silenziosa per qualche secondo.
- Rudy è una brava persona…mi ha dato ciò di cui avevo bisogno, quando l’amore della mia vita era solo un ricordo. Ma anche se sarebbe eletto tra i migliori cavalieri, lui sapeva che sarei sempre rimasta attaccata al mio primo amore.
- Oh…- disse lui dispiaciuto. Allentò l’abbraccio- E questo primo amore…è qualcuno che conosco? E’ Danny? O non lo conosco?
- Che sciocco- disse Misty dandogli un buffetto sulla fronte- Sto parlando di te.
- Eh?
- Sei e sarai sempre il mio primo amore, l’amore che ho custodito così gelosamente per tanti anni.
- Misty…- era il momento? O forse era troppo presto? Non poteva rischiare, ma se non lo esprimeva a parole ciò che il suo cuore gridava, sarebbe morto d’infarto- Ti amo Misty!
La ragazza spalancò gli occhi, mentre il volto di Ash divenne sempre più rosso.
Misty baciò nuovamente Ash.
- Ti amo anch’io, Ash Ketchum.
Ash sorrise sollevato. Perché gli era sembrata un odissea, quando invece si era risolto così facilmente? Ora lui poteva stare con Misty e quel tipo odioso non l’avrebbe più sfiorata.
- Cosa dirai a Angie?- chiese Misty, mentre i due si staccarono dall’abbraccio.
- La verità.
- Non ti pentirai?
- Perché dovrei?- l’afferrò per la mano- Ho tutto quello che desidero- sorrise. Misty ricambiò il sorriso- Oh, per certo, quel che mi manca è un viaggio sullo spazio. Ma ci vorrà del tempo, eh- ridacchiò.
- C’era proprio bisogno che ti tagliassi la mano con il vetro, per farti finalmente confessare? Per quando mi chiederai di sposarti, cosa farai, ti butterai giù da un grattacielo?- scherzò lei, però Ash sembrò prenderla sul serio e arrossì violentemente. Misty lo prese per mano- Andiamo.
- Sì- annuì.

FINE

7 commenti:

ilaria^^ ha detto...

*________________________* magnificaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!allora...pensavo avessi optato per Alberta...ma anche Angie ha fatto del suo....ù_ù tanto entrambe non le sopporto!^-^ che vuoi farci?sono fatta così!xDD
il pezzo che mi è piaciuto in assoluto è stato:

"- Perché mi devo innamorare, se sono già pazzo per un’altra ragazza?- la guardò- Perché devo cercarla, se c’è l’ho davanti? Perché mi devo convincere che lei non sarà mai mia? Quanto altro dolore devo sopportare, Misty?
Misty arrossì. Stava ascoltando bene? Ash…
Il ragazzo non attese una risposta da Misty, con la mano sana afferrò la sua testa e l’avvicinò a lui. La guardò per qualche secondo in un modo in cui non l’aveva mai guardata. Con una passione che non aveva mai provato se non in sua compagnia. E fissò le labbra che aveva tanto desiderato e non si era mai azzardato ad avvicinarsi, né a sfiorarle.
Ash accorciò quei pochi centimetri che lo separavano da lei. E finalmente la bacio."

cioè...come fai a non ADORARE ash?!*^*

bellissimoooooo!!!!!!!Rudy ci stava a penello in questa fic!xD ci vorrebbe un piccolo epilogo, tu che dici?^-°/

yachan...sei sempre bravissima!^-^
va che ti aspetto il 15, che si va alla fumettopoli di milano, insieme alla erika!CI DEVI ESSERE!

un bacioneeee!!!!!!ila^^

Mitsuki ha detto...

bellissima one shot, davvero! ciao Ya-chan, sono Mitsuki, ti ho pure mandato una mail. avevo letto solo poche righe che mi avevano interessato non sono per niente rimasta delusa, anzi! mi piace molto come scrivi *annuisce vigorosamente* sono molto curiose di leggere le altre fan fiction! a presto!

Vul-chan ha detto...

Stupenda, Ya-chan*^*
Non posso che provare un po' di tristezza per Rudy, però...E' un personaggio che mi sta molto simpatico*^*
Mentre Angie....Bhe, Angie è decisamente odiosa ò-ò, andrebbero bene tutte, al confronto con lei ò-ò
Non posso che ripeterti che la fic è stupenda, sei bravissima >.<

Vul

PS: Silky Heart è meravigliosa, è la canzone più bella di Toradora, a mio parere, dopo Preparade *O* *fugge*

Anonimo ha detto...

è 1 delle più belle one-shot
che ho mai letto!!!!!!credo che la rileggerò almeno 40 volte!

Yachan ha detto...

Addirittura 40 volte? XD
Wow, grazie ^^

Anonimo ha detto...

Fanfiction bellissima la + dolce ke abbia mai letto troppo bello quando Ash si dichiara.sei grande! ( aspetto il 18esimo capitolo di"nella luce e nell'oscurità")

Anonimo ha detto...

Questa storia ........ la storia completa!
Sicuramente non si deve interrompere con questo!
Inoltre ....... perché all'inizio di Ash e Misty così diviso?

Aďa 0_0