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26 ottobre 2008

Fiction in corso: Cap. 13

Eccomi a voi! Oggi in teoria avrei dovuto dormire un ora in più, ma sinceramente non ho tratto vantaggio XD Il bello del cambio d'orario è che la mattina svegliandosi, quando si guarda l'orologio, ci si rilassa pensando che è avanti di un ora. Però per mia sfortuna il mio orologio era già sistemato con l'orario giusto XD
Comunque, volevo solo chiedere una cosa a proposito di Blue Bird Illusion, ma si capisce che è solo una fic? °_°' No, è che non vorrei che qualcuno fosse tratto in inganno dalle sigle e pensi che è davvero un film (magari!!). Cioè, ci sarebbe la possibilità di rendere fattibili qualche scena come se fosse reale, ma il tempo a mia disposizione è davvero tiranno. Se anni fa mi era possibile fare di tutto, ora il tempo mi vuole punire T.T
Comunque, voglio ringranziarvi per i vostri commenti ^^ Li leggo sempre e mi fanno molto piacere. E' bello sapere che questa fic non è stato un fiasco ç.ç Ah, lasciate anche i vostri nomi (nickname) possibilmente, almeno per sapere chi commenta ^^
Questo capitolo che oggi leggerete è stato suddiviso in due parti, e forse vi sembrerà un po' noioso XD ma abbiate pietà di me! Pian piano vedrete arrivare tutti i personaggi della fic.
Piuttosto, volevo dire che non so quando verrà pubblicato il prossimo cap. Non perchè non sia già pronto, ma perchè questa settimana che viene, sarà un po' impegnativa. Quindi, boh! Spero che a metà novembre sarò più libera ^^




Blue Bird Illusion
Cap 13



- Non capisco perché non usi la testa- disse una voce di una ragazza che scuoteva la testa.
Oh sì, si sarebbe davvero pentito del suo gesto della sera prima.
- Prima di fare qualsiasi cosa, dovresti rifletterci- proseguì la voce femminile- O pensi di essere superiore a qualsiasi altro?
Erano solo a metà giornata e già sentiva di aver completamente cambiato opinione su di lei. La Misty fragile di quella sera, sembrava solo un ricordo sfuso. E lui, sciocco com’era, l’aveva pure abbracciata. Si sentiva così nauseato da se stesso.
- Forse, se tu invece di preoccuparti di ogni minima cosa, agissi di più, non saremmo ancora qua. O pensi che il Paese del fuoco aspetti i tuoi comodi?- rispose lui, con gli occhi fissi su di lei, in tono di sfida.
- Che tu ci creda o no, voglio arrivarci sana e salva, con braccia e mani intatte possibilmente, come tutti gli altri. O forse tu sei così bravo da sconfiggerli da solo?
- Sicuramente non ho bisogno di una nevrotica come te.
- A chi hai detto…!- tentò di terminare la frase con la rabbia che le cresceva, ma Brock la fermò prima che lei facesse qualche mossa avventata.
- Calma, calma. Quante volte vi ho detto che non serve a niente mettersi a discutere così?- disse lui con voce stanca- Ricordatevi che abbiamo una missione…
A quella parola, Ash si irrigidì.
Già, la missione…si era quasi dimenticato. Presto i suoi superiori avrebbero finito per spazientirsi e lui avrebbe iniziato ad avere grossi problemi.
Dovevi muoversi, fare qualcosa…
- Se avete finito con i vostri battibecchi, potremmo deciderci sul da farsi- disse Melody- Se non l’avete notato, dobbiamo ancora raggiungere l’altro lato della strada.
- Saremmo già lì, in direzione di Kyoto…- disse Misty e diede uno sguardo al moro- Se non fosse per “costui” che hai finito per distruggere il ponte.
- Non l’ho distrutto io- si difese lui irritato- Ti ripeto che era già mal messo. E’ crollato, non appena abbiamo messo piede.
- Se tu non avessi fatto il pagliaccio, precipitandoti sul ponte, forse si poteva ancora far qualcosa.
- Ah sì? Tipo “volare”?- disse lui in tono ironico.
- Qui c’è qualcuno che tra poco volerà per davvero- rispose lei in tono di minaccia.
- Ragazzi, smettetela!- disse May irritata dal fracasso- Non risolviamo nulla in questo modo.
- Spiegaglielo a lui/lei!- dissero in coro Ash e Misty, indicandosi nello stesso istante.
- Ahh, siete un caso disperato- May si sbatté una mano sulla faccia.
- E’ chiaro che il ponte è fuori uso…in che altro modo possiamo attraversarlo?- chiese Melody guardando giù, verso lo strapiombo- Forse con il mio dominio…
- Lo escludo- disse Brock guardando oltre lo strapiombo- Il percorso è lungo e sicuramente è faticoso mantenersi in aria per tutto il tragitto. Ma anche ammettendo che tu ce la faccia, dovresti continuamente fare avanti e indietro per trasportare ciascuno di noi, perché andando tutti insieme cadremmo di sicuro, e sarebbe troppo rischioso in ogni caso perché ti sfinirebbe volare avanti e indietro- si guardò intorno- No, servirebbe qualcos’altro.
- Potrei utilizzare le liane per creare un ponte di collegamento con l’altra parte- disse Dawn, attirando l’attenzione di tutti.
- Sicura di farcela?- chiese Brock un po’ incerto.
- Certo- disse lei sorridendo e appoggiando le mani sul terreno, fece sbucare delle liane che iniziarono ad allungarsi verso l’altra riva, ma a metà percorso rallentarono fino a cadere esauste- Noo- disse demoralizzata Dawn, guardando le sue liane che cadevano giù.
- Questa non ci voleva- disse May incrociando le braccia- Dovremmo trovare un mezzo alternativo.
- Che sempliciotti. Vi fate fermare per così poco?- disse una voce alle loro spalle. Tutti si voltarono spaventati. May voltandosi riconobbe la corporatura magra, i capelli verdi, l’andatura da “troppo sicuro di sé” e quell’espressione di superiorità che si rifletteva nel suo sorriso.
- Drew…- disse lei in un mormorio disgustato.
Il ragazzo guardò la ragazza dalla bandana rossa e non smise di sorridere.
- Ancora qui a perdere tempo? Credevo che ve ne foste tornati a casa.
May guardò con un certo astio il ragazzo e serrò le mani. Melody guardò un po’ preoccupata la ragazza. Si aspettava che ad un momento all’altro, May gli sarebbe saltata addosso. Lo stesso pensiero pareva essere venuto anche a Misty che dava veloci occhiate a May.
Ash diede uno sguardo al nuovo arrivato. Non capiva se lo conoscevano, né se era un loro amico o nemico. Di certo faceva una certa impressione lo sguardo innervosito di May.
- Che sei venuto a fare qui…Drew?- disse May, cercando di trattenersi.
- Non sembra ovvio? Devo anch’io andare a Kyoto- alzò le spalle con disinvoltura e si avvicinò alla fine della strada.
- Forse non te ne sei accorto, ma il ponte è crollato- disse May con un certo sarcasmo nella voce- Non si può raggiungere l’altra parte. Sei nella nostra stessa situazione.
- Tu dici?- lui si voltò appena per lanciare un sorriso divertito a May e incrociando le braccia e aprendole con un movimento brusco, delle grosse liane, più spesse di quelle di Dawn, sbucarono dal bordo della strada e raggiunsero veloci e decisi l’altra parte. Si conficcarono nell’altro terreno e subito dopo altre liane partirono dalla parte opposta. Uno dopo l’altro, passarono sopra il baratro e velocemente si creò un ponte momentaneo fatto di liane e foglie- Allora?- il suo sguardo andò a dirigersi nuovamente verso May, che guardava a bocca aperta.
- Be’, non c’è che dire…è proprio bravo- disse Melody sorpresa come tutti gli altri.
Dawn guardò impressionata il ponte che era riuscito a creare Drew in poco tempo. Sapeva della sua abilità, ma vederlo ogni volta in azione, la faceva sentire strana. Una sensazione di disagio si appoderò di lei e si guardò le mani. La sua liana non era riuscita neanche a raggiungere l’altra riva.
- Non è niente di così speciale- tentò di dire May, fingendosi superiore- Ce l’avremmo fatta anche da soli.
- Ah sì?- Drew la guardò, senza perdere il suo sguardo sicuro e si avviò senza timore verso il nuovo ponte- Allora ci vediamo- salutò con la mano alzata, mentre raggiungeva l’altra riva e si allontanava.
- Mhhh…argh!- esplose May quando Drew era scomparso dalla vista- Io lo polverizzo, io…
- Ma chi era?- chiese Ash.
- Nessuno!- rispose subito May con tono brusco e sbuffando.
- E’ un ragazzo che abbiamo conosciuto qualche mese fa- spiegò Brock- Un dominatore dell’erba, dal talento sorprendente.
- Non ha nessun talento!- disse May irritata.
- Be’, non puoi negare che ci ha reso un gran favore, creando un ponte- disse Misty.
- E chi dice che non crollerà quando ci saliremo?
- Dawn si occuperà di mantenere salde le liane- Misty indicò la ragazza dai capelli azzurri- Va bene?
- Eh…sì, sì- Dawn annuì nervosamente. A dire il vero, avrebbe preferito essere lei l’autrice del ponte.
- Non mi fido, potrebbe averci tratto in un ‘imboscata- insistette May.
- Drew non è nostro nemico- disse Misty calma- E non sa neanche che siamo il Team Luce. Non ha motivo per attaccarci.
- Lo dici tu- disse May senza darsi per vinta- Sono sicura che era dietro ai cespugli ad osservarci, spiarci e…
- Perché questo comportamento mi è così familiare?- disse Ash in tono ironico, guardando la ragazza dai capelli arancione. Ricordava molto bene come Misty criticava ogni cosa che faceva, e continuava a farlo, e diffidasse di ogni suo gesto. Lei si sentì nominata e sbuffò voltandosi. Ash ridacchiò soddisfatto.
- In ogni caso…- disse Misty, ignorando il ragazzo- Non possiamo rimanere qui e fare notte. Raggiungiamo in fretta l’altra riva e proseguiamo.
- Insisto, è una trappola e…
- Sì, sì, andiamo- Melody la spinse in avanti.
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- Non capisco di che talento parlate- disse May, poco dopo aver raggiunto Kyoto ed essersi fermati a mangiare- Sa muovere qualche filo d’erba, okey, ma che c’è di straordinario? Manco avesse salvato il mondo.
- Non proprio il mondo, ma più di una occasione lo abbiamo visto aiutare le persone in difficoltà- disse Melody.
- Capirai…- alzò lo sguardo scettica.
- Non gli è proprio simpatico, eh?- disse Ash a Brock che gli era affianco.
- Eh…- ridacchiò lui con una gocciolina in fronte- Diciamo che le volte in cui l’abbiamo incontrato, finivano per litigare. Conosci com’è fatta May…e Drew è l’incarnazione del tipo di persona che lei non sopporta. “Arrogante, presuntuoso, pieno di sé” credo che si possa definire così Drew, o almeno come lo descrive May.
- Io conosco un’altra persona così- commentò Misty che era seduta accanto a Brock, facendo innervosire Ash.
- Piuttosto, mi domando- disse Melody, guardando il gruppo- Perché, se è così bravo, non gli abbiamo ancora chiesto di unirsi al nostro Team?
Dawn ebbe un sussulto e alzò lo sguardo dal suo pranzo. A May gli andò di traverso una coscia di pollo. Misty e Brock si guardarono pensierosi.
- Che assurdità è questa?- May scattò in piedi- Drew con noi? Ma è assurdo, una pura follia!
- Che male c’è?- disse Melody alzando le spalle- Non stiamo reclutando persone che possono aiutarci?
- Ma lui no! E’ fuori discussione!
- Be’…- disse Brock riflettendoci- A dire la verità ci avevamo già pensato…L’idea non sarebbe male, ma dubito che Drew ci seguirebbe.
Dawn chinò la testa triste, mentre Misty la osservava.
- Io mi rifiuto- insistette May- Se lui entra, io esco.
- In questo non ti fermeremo- commentò stizzita Melody, stufa dei continui lamenti di May.
- Ah sì?- la guardò minacciosa- Io…- si bloccò subito.
- Che?- Melody la guardò, poi seguì lo sguardo di May. Era fisso su un carro che passava, con infisso un poster- Cosa, cosa, cosa?- i suoi occhi si illuminarono- Un Concorso di domini?
- Ne avevo già sentito parlare- disse May- Drew partecipa a tutti i concorsi…- poi come ricordandosi qualcosa- Ma certo, ecco perché era diretto qua.
- Sembra interessante- disse Dawn, riprendendosi in fretta- Perché non partecipiamo?
- State scherzando, spero- disse Misty seria- Volete che tutti vedano all’opera i vostri domini?
- E dai, Misty- disse Melody in tono di supplica- Questi giorni sono stati massacranti, abbiamo bisogno di qualche svago.
- Perché non vi dedicate alla maglia, allora?- disse Misty, rimanendo irremovibile.
Melody, May e Dawn guardarono Brock, come in attesa che lui la convincesse. Lui notò lo sguardo delle ragazze e sospirò al suo ingrato compito.
- Io penso che non sarebbe male un po’ di svago…- tentò di dire Brock, ma fu subito fulminato dallo sguardo di Misty.
- Ho detto di no.
Ash la guardò. Forse era una sua impressione, ma da un po’ sembrava più irritabile e nervosa. Dipendeva forse dallo scontro con George?
- In questo caso, parteciperemo contro il tuo consenso- disse May seria. Il pensiero di poter finalmente sconfiggere Drew sul suo stesso terreno, la stava eccitando sempre di più. Quale altra occasione di fargli abbassare la cresta a quel ragazzo?
- Ah sì?- le guardò minacciosa.
- Per favore Misty, non avercela con noi- disse Dawn e chinò la testa- E’ importante per noi.
Misty diede un veloce sguardo a Dawn e dopo qualche minuto sospirò.
- D’accordo, non vi fermerò, se è questo quel che volete- si alzò in piedi- Ma al minimo sospetto di pericolo, voglio che ve ne andiate via subito.
Le tre ragazze sorrisero tra di loro. Anche Brock sospirò sollevato.
- Andiamo a prepararci- disse Melody e le tre si avviarono a passo veloce.
- Ricordatevi che prima dovete iscrivervi- gli gridò dietro Brock e poi guardò Misty, che parve un po’ tesa- Tranquilla, le terremo d’occhio noi.
- Sì…- annuì leggermente.

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- Eccoci pronte!- esclamarono tre ragazze, vestite tutte in modo elegante e grazioso, e con colori vivaci.
- State proprio bene- fece Brock sorridendo.
- Grazie- disse May- Questa sarà l’occasione buona per mettere a tacere quel presuntuoso di…
- Ma guarda un po’- una voce familiare la fece sussultare e si voltò- E così, alla fine partecipate.
- Sì, qualche problema Drew?- disse May guardandolo storto.
- No, mi fa sempre piacere avere nuovi avversari…- gli sorrise- Ammesso che riusciate a qualificarvi.
- Questo lo vedremo!- disse May avanzando verso di lui- Ti dimostrerò di quel che sono capace! E ci scontreremo alle finali! Stanne sicuro!
- In questo caso…- estrasse un fiore dalla manica della maglietta e gliela porse a pochi centimetri del viso di May- Ti auguro di riuscirci- continuò a sorridere.
May rimase perplessa a quel gesto, ma prese comunque la rosa. Continuò a guardarlo con una smorfia.
- Certo…e io auguro te di non venire eliminato subito- lo superò e si avviò da sola verso lo stadio.
- Eh, aspetta May!- la rincorse Melody e passando vicino a Drew gli fece un sorriso- Allora a dopo Drew.
Dawn andò subito dietro Melody, ma quando fece per passare vicino a Drew, si limitò a un debole sorriso e poi corse via.
- Sarà una sfida molto interessante- ridacchiò divertito Brock.
- Per me l’importante è che non facciano sciocchezze- sospirò Misty.
- Sono proprio curioso di vedere questo concorso- disse Ash e guardò Brock- A che ora incomincia?
- Tra mezz’ora circa…forse dovremmo già cercarci dei posti- poi Brock notò lo sguardo di Drew fisso su Ash, come si fosse appena accorto della sua presenza- Ah già, immagino che voi due non vi conosciate. Prima non ce né stata l’occasione- si mise in mezzo ai due- Drew lui è Ash, un nostro nuovo compagno. Ash, lui è Drew, un dominatore dell’erba.
- Piacere di conoscerti- sorrise Ash, porgendogli la mano. Drew osservò senza muoversi il viso di Ash e poi il braccio teso di lui. Poi tornando serio, si voltò per andarsene.
- Eh…- guardò stupito il ragazzo, reagendo solo dopo- Ehi, che modi sono questi!
- Non ho interesse a conoscerti- disse senza voltarsi. Brock e Misty si guardarono a vicenda, sorpresi anche loro.
- Che cosa?! Ma chi ti credi di essere! Io…- Brock lo bloccò prima che Ash lo rincorresse per litigare.
- Calmati Ash. Drew è fatto così.
- Ah sì?- disse lui irritato- Si comporta in quel modo con tutte le persone che incontra?
- Be’, non proprio con tutte le persone- disse Misty- Diciamo che è un tipo diffidente. Anche se…- sembrò pensierosa- Sembrava leggermente ostile nei tuoi confronti.
- Me ne sono accorto- disse Ash con una smorfia.
- Non è che ti conosce?- chiese Brock.
- Che? Mai visto un tipo così, gli avrei sicuramente dato una lezione che non si sarebbe dimenticato!
- Ah sì? Gli avresti fatto vedere uno spettacolo pirotecnico?- disse Misty con sarcasmo.
Ash la guardò con una smorfia, ma cercò di trattenersi dal aggiungere altro. Non poteva certo dire come stavano le cose.
- Comunque, vi ripeto che non l’ho mai visto- cercò di ricomporsi.
- Difficile che tu ti ricordi di qualcuno- commentò Misty, ricevendo un’altra occhiataccia da Ash- In ogni caso, avviamoci.

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- E quindi, è questo il posto?- chiese Ash.
- Già, da quanto scritto su questo volantino, sì- rispose Brock guardandosi intorno.
I tre ragazzi si trovavano all’interno dello Stadio di Kyoto. La struttura era fatta di pietre, rinforzate dal cemento e a forma circolare. Qua e là c’erano massi staccati e ricomposti in altri punti. Le gradinate su cui sedersi raggiungevano vari metri di altezza. Al centro dello stadio era situato un palco di legno, dove ospitare i concorrenti.
Il luogo era frequentato da una quarantina di persone, che come i tre ragazzi, cercavano posti per sedersi sulle gradinate.
- Be’, per esserci gente, ce n’è- disse Misty, sedendosi dopo aver trovato dei posti liberi- E sembrano esserci anche abitanti di altre città.
- Questo concorso pare che si ripeta ogni anno- Brock continuò a guardare il volantino- Anche se negli ultimi due anni è stato sospeso.
- Immagino il motivo- disse Misty osservando lo stadio- Segni di decadenza si vedono ovunque, anche se hanno cercato di sistemarlo. Evidentemente questo luogo è stato teatro di qualche battaglia.
- Sarà una competizione interessante- disse Brock chiudendo il volantino- Voglio vedere come se la caveranno le nostre amiche.
- Io spero solo che vada bene- sospirò Misty.
- Rilassati, qui tutti i partecipanti fanno utilizzo di domini. Quindi, non dovranno camuffare i loro domini.
- A maggior ragione, è più pericoloso. Sicuramente verranno ad assistere anche quelli del Team Magma o Team Acqua, sperando di poter scovare qualche ribelle.
- Dubito che qui si facciano vedere quelli del Team Magma- disse Ash senza accorgersene.
- E tu come fai ad esserne così certo?- Misty lo guardò sospettosa.
- Eh, semplice. Nessuno sano di mente, perderebbe tempo in questi concorsi.
- Mhh…- Misty continuò a guardarlo poco convinta.
- Oh, guardate, sta per iniziare- disse Brock, indicando una donna che era salita nel palco. Aveva capelli di un castano chiaro ondulato e un vestitino giallo.
- Ciao!- disse lei con un microfono in mano- Un benvenuto a tutti voi, per la 13° edizione del Concorso di Domini! Dopo tanto tempo, siamo tornati a farlo qui a Kyoto. Spero che vi troverete bene qui, anche se- sorrise un po’ imbarazzata- i posti non sono il massimo. Abbiate pazienza, in poco tempo rimetteremo in sesto lo stadio di Kyoto. Nel frattempo, gustatevi le esibizioni di questi talentuosi ragazzi che vengono da ogni città, per sfidarsi ad una gara di utilizzo di domini. Scopo della gara, è quello di saper creare delle esibizioni con l’aiuto del proprio dominio. Qui accanto- aprì il braccio verso la sua destra, per mostrare un trio di persone sedute davanti un tavolo- abbiamo i nostri giudici, che ci seguono ormai da parecchie edizioni- un applauso dagli spettatori- Saranno loro a giudicare le esibizioni dei partecipanti. Quindi, bando ai preamboli, passiamo ai primi concorrenti!

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Tre ragazze guardavano curiose e un po’ emozionate, gli altri concorrenti che avevano iniziato ad esibirsi prima di loro.
- Bravo- disse Dawn- Un dominatore della roccia, come Brock.
- Chissà se anche Brock è in grado di fare in pochi secondi una scultura così bella- disse Melody.
- Chissà, se glielo chiedesse una ragazza…- disse May.
- Piuttosto, dov’è quel ragazzo così carino?- disse Melody guardandosi intorno.
- Chi?- chiese May.
- Quel tuo amico, Drew.
- Che cosa?!- esclamò la ragazza castana- Drew carino? Ma ti si è annebbiata la vista? E poi, da quand’è che io e lui siamo amici?!
- Oh, non mi dire che pensi che Drew sia brutto- disse Melody alzando lo sguardo sospirando.
- Io…
- Dai, anche la sua arroganza ha un fascino, no?
- La sua arroganza è solo fastidiosa, Melody!
- Uff, a volte tu e Misty sembrate così simili- e tornò a guardare i concorrenti.
- Che vorresti dire?- disse confusa May.
- Piuttosto, guardate chi c’è adesso- disse Dawn.
- Chi?- le due allungarono lo sguardo sul palco.
Un ragazzo dai capelli verdi si stava proprio in quel momento esibendo in alcune scenografie realizzate con il suo dominio. Sembrava che tutt’intorno allo stadio fosse stato ricoperto da fiori. Spuntavano dappertutto e nello stesso tempo tutti i boccioli si aprirono, facendo uscire del polline brillante.
Il pubblico rimase ammaliato.
- Ha stile- commentò Melody.
- Io farò sicuramente meglio di lui!- disse May sicura.
Ma nonostante tutto, anche lei era rimasta impressionata dal ragazzo. La sicurezza in cui si muoveva diceva chiaramente che non era la prima volta che si esibiva, mentre lei si sentiva leggermente tremare le gambe dalla tensione. Però non voleva dare la soddisfazione al ragazzo di abbandonare ancora prima di aver tentato. Non dopo averlo sfidato pubblicamente.
- Impressionante- disse Brock guardando i fiori.
- Tsk, capirai- disse Ash con una smorfia- Saper fare uno spettacolino, non significa essere in grado di combattere.
Brock lo guardò. Ash era chiaramente rimasto offeso dall’atteggiamento di Drew prima.
- Be’, non è detto. Saper dosare il proprio dominio e utilizzarlo per fare altre cose, è anche quello utile in battaglia.
- Io non credo- disse Ash sbuffando. Stava sempre più assomigliando alla faccia imbronciata di May- In battaglia conta solo l’attacco diretto. Non si sconfigge il nemico riempiendoli di fiori…Ahia!
Brock e Misty si voltarono verso di lui.
- Ma cos…?- si toccò la mano leggermente ferita.
- Che è successo?- chiese Misty.
- Questa pianta…- indicò la pianta accanto a lui, che pian piano si stava ritirando- mi ha morso!
- Com’è possibile? Si tratta solo di una esibizione- disse Brock.
- Ti dico che mi ha morso! Non me lo sono immaginato- disse Ash indignato, massaggiandosi la mano.
- Chissà, forse si è offeso perché ti sei preso gioco di lui- disse divertita Misty.
Ash la guardò offeso, poi guardò verso il palco dove c’era il ragazzo dai capelli verdi. Per qualche secondo, gli parve di veder lanciare uno sguardo serio verso di lui. Che l’avesse fatto apposta?
Dopo altre esibizioni, Drew uscì dalla platea tra gli applausi del pubblico. Con il suo solito sguardo sicuro, raggiunge il trio di ragazze.
- Allora, come ti è sembrato, principiante?- chiese Drew a May.
- Sbruffone! Il fatto che tu riesca a muovere qualche filo d’erba, non vuol dire che tu sia bravo!
- Ah sì? Tu credi di saper fare di meglio?
- Io farò anche di meglio- si batté il petto- Stupirò la platea. Guarda e ammira!- May si fece avanti, era il suo turno per esibirsi.
- Ecco May- disse Brock dall’alto delle scalinate. Misty e Ash si sporsero un po’ per vedere meglio.
La castana iniziò ad esercitare il suo dominio e con una serie di passi, cambiò lo scenario intorno a sé. Uno dopo l’altro, costruì case, castelli, e persino due profili di persone che sembrano parlarsi. Trasformò tutto ciò che incontrava intorno. Per ultimo, fece spuntare in vari punti dello stadio, delle persone fatte di terra, sedute come se stessero assistendo allo spettacolo.
La gente rimase stupita nel vedersi comparire all’improvviso queste sculture, che si sciolsero dopo alcuni secondi, seguito dopo dall’applauso del pubblico.
- Caspita- disse Ash applaudendo- Non credevo che fosse in grado di fare questi trucchetti.
- Si trattano di semplici costruzioni- disse Misty tranquilla- Per lo più durano pochi minuti, perché richiedono molta concentrazione.
“Allora, che te ne pare?”- May guardò verso il gruppo delle sue amiche, tra cui c’era Drew. Gli fece un sorrisino vittorioso.
Drew si limitò a sorriderle, un po’ divertito.
Dopodiché May tornò indietro e nello stesso tempo entrò Melody. Si batterono la mano tra di loro.
- Brava- disse Melody.
- Grazie. E’ il tuo turno ora.
- Sì.
Poi Melody arrivò sul palco, prese lo strumento a fiato che portava al collo e iniziò con il suo spettacolo. Cominciò con una melodia dolce e soffice, fino ad aumentarne il volume.
- Ma cosa…?- Ash si sentì leggermente sollevare da terra- Perché sto galleggiando?
- Dev’essere la tecnica di Melody- Ash si voltò per guardare Brock e lo vide galleggiare a testa in giù, ma con la sua solita espressione tranquilla. La scena era proprio comica, cercò comunque di non ridergli in faccia.
- Ecco che comincia…- disse Misty e iniziò a coprirsi le orecchie- Ti consiglio di fare lo stesso, Ash.
Il ragazzo la guardò per chiederne il motivo e sentì che in quel momento la musica stava cambiando. Non fece in tempo a tapparsi le orecchie, che tutto intorno a sé cambiò.
Lo stadio era scomparso, anche le persone. Sotto di lui c’era un prato esteso. Era lui da solo e…stava volando.
Guardò giù spaventato, ma in breve capì di non provare paura. E si lasciò trasportare dal vento, volando, volando sempre più in su. Fino a che…
- Ahio!
D’improvviso si rese conto di essere ancora seduto sulla scalinata all’interno dello stadio.
- Ma cos’è successo?
- Ti eri fatto incantare- spiegò Misty- E’ una tecnica di Melody, l’illusione.
- Oh, ora capisco…- si guardò intorno, notando che gli altri spettatori erano ancora succubi dell’illusione. Avevano il sorriso stampato in faccia e un’aria sognante. Poi si guardò il braccio rosso- però potevi trovare un altro modo per svegliarmi.
- Non me n’è venuto in mente uno migliore- disse Misty alzando le spalle con semplicità.
- E’ davvero incredibile questa tecnica- disse Ash massaggiandosi il braccio- Credevo davvero di stare volando.
- Non è solo incredibile…è anche terrificante- disse Brock, tornato a sedersi.
- Che intendi dire? Si tratta solo di sogni.
- Appunto- disse Misty- Immagina di essere in battaglia e invece di ritrovarti in bel sogno, ti trovassi nel tuo peggior incubo.
- Eh? E’ possibile?
- Certo- disse Brock- Ma naturalmente Melody non ha mai utilizzato questa tecnica con questo scopo.
- Però perché?- chiese curioso Ash- Potrebbe rivelarsi utile in battaglia.
- Sì, ma…capita a volte di entrare nella mente della persona e vedere i loro incubi. Non è uno spettacolo piacevole.
- Vuol dire che Melody potrebbe guardare nella mente delle persone?- chiese Ash leggermente preoccupato.
Misty fece cenno di sì.
- Ma io non voglio che lo faccia. Anche se potrebbe servirci per conoscere i piani dei nostri nemici, non voglio che Melody soffra nel vedere qualcosa di brutto.
- Ora è il turno di Dawn- disse Brock cambiando tema.
- Spero che vada bene- disse Misty- Ultimamente mi è sembrata un po’ distratta…
- Metticela tutta- disse Melody, passando in senso contrario a Dawn.
- Sì- fece cenno di sì e si diedero una pacca alla mano.
“Devo farcela”- pensò Dawn, davanti alla platea. Era leggermente agitata. Voleva fare del suo meglio, voleva dimostrare di essere brava quanto Drew, di essere all’altezza del suo dominio.
- Sembra nervosa- disse Ash, guardandola dal suo posto, poi qualcosa catturò la sua attenzione, prima ancora che la ragazza potesse iniziare la sua esibizione.
Una persona tra le gradinate, con sopra le spalle un mantello scuro, sorrideva divertita. Una veloce occhiata da un’altra parte e notò un’altra persona simile. In breve si accorse che c’erano almeno sei o sette persone simili sparse per tutto lo stadio.
Possibile che si trattasse di…loro?
Un brivido gli percosse la schiena. No, non potevano essere lì. Non ce n’era il motivo.
Si rese conto troppo tardi di quel che stava per succedere…

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