Scusatemi, Riri mi ha inviato questo capitolo in tempo, ma internet ha
fatto nuovamente i capricci. Io non so se è normale, o da
adesso in poi dovrò combattere con gli stessi problemi.
Bah...
Comunque, sono riuscita a pubblicarlo prima che la giornata di mercoledì finisse, eh eh XD Vi lascio alla lettura!
AUTRICE: RIRI
Comunque, sono riuscita a pubblicarlo prima che la giornata di mercoledì finisse, eh eh XD Vi lascio alla lettura!
AUTRICE: RIRI
ANGELUS
Capitolo 5
Capitolo 5
La sorpresa era stata tanto inaspettata, che per lunghi istanti Misty rimase a fissare la sua vecchia amica senza avere la forza di spiccicare alcuna parola.
Dietro di lei, Ash allungò il
collo per capire quale
fosse il motivo di tanto traffico. Vide una ragazza castana. Non
l'aveva mai vista, eppure indossava l'uniforme dell'istituto. Ma
come? Quello era il periodo dei nuovi arrivi, per caso?
La ragazza parve notarlo, perché
cambiò totalmente
espressione. Pareva... interessata? Messo a disagio da quello sguardo
indagatore, Ash superò di malagrazia Misty per entrare in
aula e non
mostrare il colorito rossastro che il suo viso aveva preso.
-
Melody! – disse finalmente Misty, quasi la spinta di Ash l'avesse riportata nel mondo reale.
-
Ahahah! Ti ho fatto una bella sorpresona, ammettilo! –
Misty sorrise e nello stesso istante in cui
lo fece,
prese coscienza di che cosa significasse la presenza di Melody
lì.
Percepì una forte felicità invaderla da capo a
piedi e quasi non
riprese le sue sembianze angeliche, da tanto toccava il cielo con le
dita.
Quasi un istante dopo, entrambe vennero
assalite dalle
braccia di Marina, che le stritolò a dovere in un forte
abbraccio.
-
Ditemi se questa non è fortuna! Di nuovo tutte insieme! – squittì allegra. Melody fece una smorfia, cercando di impedirle di romperle il collo.
-
Marina!! Sei sempre la solita! Esageri sempre! –
-
Oh, ma insomma! Ci siamo appena rincontrate e te già fai la noiosa? –
Melody sbuffò, ottenendo solo un
gran bel bacio sulla
guancia da parte di Marina. La scena era talmente famigliare che
Misty quasi si commosse. Quanto le era mancato il suo gruppo! Non se
n'era resa conto fino a pochi minuti prima.
Ash, seduto al suo banco, assistette alla
scena mentre
Pikachu giocherellava con una matita davanti a lui. Misty era...
felice? No, semmai raggiante. Non l'aveva vista così tanto
felice
nemmeno il giorno in cui era arrivata, quando aveva notato Marina.
Gli occhi le brillavano quasi dovesse scoppiare a piangere da un
momento all'altro, ma le labbra erano piegate in un meraviglioso
sorriso che raramente esibiva. O forse... lo riserbava solo per le
persone speciali, come le sue amiche.
Doveva essersi incantato ad osservarle,
perché una mano
gli passò davanti agli occhi per vedere se era sveglio.
-
Terra chiama Ash! Ci sei? – gli disse Vera, osservandolo incuriosita.
-
Cos... sì, sì, ci sono. –
-
Mh? Per caso la nuova arrivata ha attirato il tuo interesse? – gli disse con un sorrisetto inequivocabile.
-
Ma non dire scemenze. Stavo solo pensando. –
-
A che cosa? –
-
Non penso siano affari tuoi. – le rispose con lo stesso sorrisetto, cantilenando la voce.
-
Bhe, cambiando discorso... hai visto anche l'altro nuovo arrivato? –
-
Eh? perché ce n'è un altro? –
Vera gli indicò alle sue spalle
e Ash notò un ragazzo
dai capelli castano rossicci, attorniato da parecchi ragazzi, con cui
parlava animatamente.
-
Si chiama Richie. Sai, per certi aspetti mi ricorda molto te. – rise Vera e Ash capì quasi subito il perché.
Richie teneva sulle spalle un Pikachu dal
pelo piuttosto
ribelle e lui stesso aveva capelli forti e scarmigliati, molto simili
a quelli di Ash.
Rimase sconcertato. Non pensava di
ritrovarsi in classe
una sottospecie di sosia.
Misty, che ancora aveva occhi soltanto per
le sue
amiche, non si accorse di nulla finché non fu Marina a
tirare in
ballo il discorso.
-
Sai, anche Melody ha un Protetto maschio. – la informò fingendosi demoralizzata – A quanto pare sono solo io la sfortunata, qui... –
-
Ah sì? E dov'è? È qui anche lui? – chiese Misty, spostando lo sguardo sulla classe. Melody le indicò un punto e non appena Misty individuò il diretto interessato quasi non le venne un colpo.
-
Da lasciare sbalorditi, vero? – le chiese Marina sghignazzando, intuendo i suoi pensieri.
Sbalorditi? Eccome! Quello era la versione
castana di
Ash! A parte l'atteggiamento più tranquillo, parevano
gemelli.
Melody scrutò gli alunni e
notò il ragazzo moro con
cui era arrivata Misty mentre le osservava in silenzio. Notando di
essere stato scoperto, si voltò di fretta e furia in
un'altra
direzione.
-
Devo dedurre che sia quello il tuo Protetto? – chiese a Misty, indicando il moro.
-
Eh già... è lui. –
-
Ah... bhe... – un sorrisetto malizioso le si dipinse sulle labbra – Non è niente male! –
Non ne capì bene il motivo, ma
quella affermazione la
mise stranamente in allarme. Scacciò quella sensazione senza
troppi
complimenti e rispose all'amica.
-
Già, dicono che sia carino, ma io non noto tutta questa bellezza. Inoltre ha un gran caratteraccio. –
Melody la guardò stupita da
tanta cattiveria, ma prima
che Misty potesse spiegarsi meglio, Marina aveva già aperto
bocca.
-
Per farti capire meglio, è una Misty al maschile! –
-
Ehi! Mi stai paragonando a lui? –
-
Bhe sto solo... –
Misty le avrebbe messo le mani addosso, non
fosse stato
per il professor Rocco che, una volta entrato in classe,
richiamò
tutti all'ordine. Non appena tutti si furono seduti ai loro posti
(Marina e Richie negli ultimi banchi), si sedette su uno spigolo
della cattedra, assumendo l'espressione sorridente che di solito
sfoggiava quando doveva dare una nuova notizia.
-
Immagino che abbiate già fatto conoscenza con i nostri nuovi compagni, perciò non è necessario fare una presentazione ufficiale. A dire il vero, tuttavia, la notizia di oggi non è soltanto questa. –
Ash si fece attento, così come
Pikachu, che drizzò le
orecchie.
-
È stato indetto il nuovo torneo accademico nazionale. Solitamente, solo le migliori scuole sono estratte per parteciparvi e, quest'anno, siamo stati scelti anche noi dell'Istituto Pokémon di Kanto. –
Subito un forte mormorio
attraversò la classe. Ash si
sentiva.. entusiasta? No, piuttosto euforico! Quei tornei si tenevano
una volta ogni quattro anni ed erano più importanti delle
Leghe
Pokémon stesse. Aveva sempre assistito agli incontri alla
televisione, ma sapere di poter partecipare in prima persona era
tutta un'altra storia!
-
E quali saranno gli Istituti che parteciperanno assieme a noi? – chiese qualcuno dal fondo della classe.
-
Le scuole di Sinnoh e Unima. Purtroppo l'Istituto di Hoenn non è stato scelto. Quest'anno è stata selezionata Kanto come Paese ospite. Gli incontri si terranno tra due giorni all'Indigo Plateu. –
Tutta l'euforia di Ash svaporò
in un secondo.
-
Due giorni?! Così presto? –
-
Ma è impossibile! – rincarò Vera. Molti annuirono.
-
È per questo che oggi e domani ci dedicheremo solamente agli scontri. Coma da norma sono iscritti tutti gli alunni di ogni Istituto e questo porta il numero di partecipanti ad un migliaio. Non tutti di voi ce la faranno, ma è mio dovere presentarvi nel meglio della forma. –
Al meglio della forma. La faceva facile il
professore.
Non era lui che in due soli giorni avrebbe dovuto fortificare squadra
e strategia. Maledizione... aspettava quell'occasione da una vita e
avrebbe fatto una bella figuraccia fin da subito. Se quella non era
iella.
Quel pomeriggio, come promesso da Rocco, si
erano
allenati assieme ai loro pokémon. Per chissà
quale motivo, sia
Misty che Melody avevano dimenticato i loro pokémon a casa,
così
che lui e Richie avevano dovuto prestare loro i Pikachu.
Per tutta la durata dell'addestramento
Misty non era
stata malaccio. Anzi, si era guadagnata il suo pieno rispetto,
soprattutto quando, durante un incontro di prova, aveva steso con un
unico pugno il suo avversario dopo essere ammattita davanti al suo
pokémon coleottero.
Sorrise, tra sé e sé.
Quella ragazza era una sorpresa
sempre maggiore ogni giorno che passava. E a quanto pareva Pikachu
aveva sviluppato per lei un'innata simpatia.
Infatti, quando era tornata indietro con
lui,
demoralizzata dalla figuraccia che aveva fatto dimostrando il suo
terrore per gli insetti, Pikachu le stava appollaiato sulla spalla e
le dava delle pacche sulla guancia con una zampa.
Oltretutto, aveva perso il bus che
l'avrebbe ricondotto
a Pallet, così che aveva dovuto avvisare la madre che
avrebbe fatto
più tardi, dovendo fare la strada a piedi.
Stava per uscire dalla città,
quando vide una testa
rossa spuntare da dietro un muretto. Misty se ne stava seduta,
dandogli le spalle. Dalla posa pareva parecchio abbattuta.
Le si avvicinò, ma lei non fece
una piega. Si schiarì
allora la voce e solo in quel momento lei parve accorgersi di lui.
-
Ash! Che cosa ci fai ancora qui? È tardi, il bus... –
-
L'ho perso. – rispose semplicemente lui. Non pareva turbato. Anzi, sorrideva tranquillo.
-
Ma... da qui a Pallet c'è parecchia strada. Ed è notte, ormai... –
-
Non è la prima volta che viaggio col buio. Tu, piuttosto, come mai sei ancora qui? Alloggi in uno degli alberghi? –
-
Eh? Ah, sì... esatto. –
Ash si corrucciò. Il sorriso di
Misty non era del tutto
sincero. Accorgendosi del suo sguardo indagatore, lei assunse una
colorazione molto simile a quella dei suoi capelli.
-
Ehm... bhe? Che c'è? – gli domandò con voce tremula, seppure avesse indurito lo sguardo.
-
Che cos'hai? –
-
Come? –
-
Non fare la finta tonta. Io... sento che c'è qualcosa che non va. Sei preoccupata per qualcosa? –
Misty lo fissò sbalordita. Una
lampadina le si accese
nella mente. Empatia. Non ci poteva credere. Ash era davvero un
empatico? A certa gente, bastava uno sguardo per percepire le
emozioni di un'altra persona. Soltanto osservandone l'espressione.
Sorrise, decisamente colpita. Forse era
meno insensibile
di quanto pensasse al primo inquadramento.
-
A dire la verità... – gli rispose – sono parecchio in ansia per il torneo. Io ho appena cominciato questo nuovo tipo di vita e... non sono sicura di fare una bella figura. –
-
Allora siamo in due. –
Misty sgranò gli occhi, con la
bocca spalancata dallo
stupore. Ash Ketchum che ammetteva di non sentirsi all'altezza?
Ash??? Ma che stava succedendo? Chi era quell'alieno? Che ne aveva
fatto del vero Ash?
Notando il suo sguardo scioccato, il moro
non poté fare
a meno di ridacchiare.
-
Che c'è? Ti stupisce che anche io abbia dei dubbi? Sarò anche bravo, Misty, ma questo è un evento di fama mondiale. Niente a che vedere con ciò che ho vissuto fin'ora. Ho paura... di non esserne all'altezza. –
-
M-ma... – scosse la testa, piantandosi in piedi – Non ci devi neanche pensare! Tu sei un allenatore molto più bravo di me (e su questo non ci piove) e sei altrettanto abile nella lotta senza pokémon. Ti ho visto. Sei in gamba quasi quanto il tuo Lucario. –
-
Sì, forse hai ragione. Ma la domanda è... basterà? –
Misty non credeva alle sue orecchie. E
nemmeno ai suoi
occhi! Vedere un Ash tanto insicuro... non era normale! Non era Ash!
Si ricordò delle parole di Vera.
Che fosse quello
allora... il vero Ash che cominciava a mostrarsi?
I brevi giorni di allenamento finirono
presto e la
fatidica data giunse senza che loro potessero farci nulla. Una decina
di pulmini era giunta al loro Istituto per prelevare tutti gli
studenti. Uno per ogni classe. Per un totale di trecento studenti.
Per tutto il viaggio, Misty si torturò le mani per
l'agitazione. Si
era allenata molto. Perfino di notte! Melody e Marina ora avevano il
loro pokémon e anche lei ne aveva alcuni catturati da poco
eseguendo
le istruzioni di una guida. Tutti di tipo acqua.
Si chiese se fosse stata la scelta
più saggia non
variare un po', ma le piacevano così tanto...
Quando arrivarono a destinazione, nessuno
dei presenti
poteva credere ai propri occhi: l'arena era immensa, e miriadi di
bancarelle, palloncini, striscioni e fuochi artificiali corredavano
il tutto.
La pista che i partecipanti,
cioè loro, avrebbero
dovuto percorrere per raggiungere il cuore dello stadio era cosparsa
di petali di rose e varie luci da pavimento. Le mattonelle stesse
parevano fatte in modo che si illuminassero sotto i loro passi, nel
punto esatto in cui poggiavano il piede.
Misty era strabiliata. Si voltò
verso Ash, poco più
indietro di lei: sorrideva raggiante e gli occhi gli brillavano come
quelli di un bambino che ha appena ricevuto il più bel
regalo della
sua vita.
Non appena si era sparsa la voce del loro
arrivo, altri
fuochi artificiali si erano innalzati in cielo. I tre Istituti
sarebbero entrati su tre lati diversi, per ricongiungersi poi al
centro dell'arena.
Quando cominciarono a percorrere la pista,
migliaia di
persone, trattenute da altrettanti bodyguard, si assieparono
tutt'attorno, gridando incoraggiamenti o complimenti.
Misty arrossì fino alla radice
dei capelli. Non si
aspettava una simile accoglienza, sebbene sapesse che si trattava di
un evento di fama mondiale.
Più si avvicinavano allo stadio,
più una voce giungeva
riecheggiante alle loro orecchie: il telecronista che presentava i
partecipanti.
-
Ed è con grande onore che vi presento i nuovi giovani di quest'anno! Alla mia destra... Sinnoh! –
Misty, affiancata da Marina e Melody,
alzò lo sguardo
su un grande schermo. Erano fermi in un corridoio ad aspettare di
essere annunciati e nel frattempo potevano assistere all'entrata
degli altri.
Videro una marea di ragazzi riversarsi in
file ordinate
nello stadio. Ci furono varie inquadrature di alcuni singoli,
finché
una in particolare non balzò all'occhio delle tre. Una
ragazza
piuttosto snella e all'apparenza estremamente esile, con corti
capelli lilla e sguardo deciso.
-
Ehi, ma... quella non è Alberta? – disse Marina.
Misty annuì. Non aveva mai avuto
a che fare con lei
direttamente. La conosceva per sentito dire. Sapeva che era stata tra
i migliori Cherubini all'Accademia e, una volta uscita, si era
particolarmente distinta anche come Custode. Pareva fosse in possesso
di un'intelligenza e abilità fuori dal comune.
-
Kanto! – annunciò la voce. Era il momento. Doveva ammettere che si era sentita molto ma molto meno nervosa per l'esame di promozione a Cerulean.
Non appena misero piede nell'arena, un
tumulto di voci
si scatenò sugli spalti. Alcuni degli studenti, tra cui Ash,
alzarono le braccia in saluto, ridendo forse per l'entusiasmo o forse
per il nervosismo.
-
Unima! –
Misty alzò lo sguardo sul maxi
schermo sopra gli
spalti. Osservò anche l'ultimo gruppo entrare,
finché... sgranò
gli occhi. No, non poteva essere davvero lei. Non lì.
Si voltò per osservare
direttamente il gruppo di
studenti e notò tra questi una ragazza. Aveva corti e
foltissimi
capelli rosso fuoco, sguardo cattivo e.. la stava fissando con un
sorrisetto maligno. Da quanto l'aveva individuata?
Misty strinse i pugni. Tra tutti i posti in
cui poteva
ritrovarla, proprio lì?!
-
Che c'è? – chiese Melody.
-
Oh-oh.... – gemette Marina, seguendo lo sguardo di Misty – Qui la cosa si fa rovente. –
Ash si voltò verso i suoi
compagni, notando
l'espressione di puro odio sul viso di Misty. Cercò di
individuare
la persona a cui lo stava indirizzando, ma non essendo vicino a lei
non ci riuscì. L'unica cosa che riuscì ad intuire
fu che fosse
qualcuno di Unima.
-
Molto bene, partecipanti! Preparatevi e che abbiano inizio i giochi! –
Le prime fasi erano state abbastanza veloci
e indolori.
Almeno per Misty. La principale scrematura consisteva nel mettere in
campo gruppi da ottanta ragazzi, in cui solamente i quattro che
avrebbero resistito fino alla fine sarebbero passati alle fasi
successive.
Misty era finita in gruppo con Ash e Melody
e tutti e
tre erano riusciti senza troppi problemi a superare la prova. Lo
stesso fecero poi Marina, Vera e altri loro compagni, ma c'era da
dire che anche dalle altre regioni arrivavano studenti niente male.
Dei novecento iniziali ne rimasero ben
presto solo
quarantacinque, che si divisero nuovamente in gruppi di cui solo uno
sarebbe andato avanti.
Andarono avanti così
finché non ne rimasero .. Più
precisamente, del loro Istituto, ad andare alle semifinali furono:
Ash, Misty, Melody, Marina, Richie, Vera, Barry.
I rimanenti erano ragazzi provenienti dalle
altre
Regioni, che rispondevano ai nomi di Paul, Alberta, Natural, Saturn
e... anche lei.
Misty fissò l'immagine della
rossa nello schermo della
sala d'attesa. Nei prossimi sei incontri, contro di lei se la sarebbe
dovuta vedere Melody. Digrignò i denti, stringendo i pugni
fino a
farsi sbiancare le nocche.
-
Com'è piccolo il mondo. –
Quella voce le fece immediatamente rizzare
ogni pelo o
capello sul corpo. Si voltò lentamente, ben attenta a non
esagerare
con le proprie emozioni, o avrebbe ripreso le sembianze angeliche.
L'altra ragazza le sorrise, ma non era un sorriso benevolo. Era
più
quello di chi si sta già pregustando i danni che avrebbe
causato.
-
Martes... – rispose Misty, per niente vogliosa di parlare con lei.
-
Accipicchia, che freddezza, Misty. Dopotutto è qualche anno che non ci vediamo. Ti pare questo il modo di salutare una vecchia amica? –
-
Amica...? – dovette sforzarsi davvero molto per non stampare un pugno su quel muso strafottente che si ritrovava. – Io non sono mai stata amica tua. –
-
Già, sei sempre stata estremamente difficile, ragazza mia... sai, sono stupita. Non pensavo che un giorno tu saresti riuscita ad andare così lontano. Diventare Custode, addirittura. Proprio non da te. E nemmeno da Melody o Marina. –
Subito percepì una forte scossa
lungo la schiena.
Sapeva bene cosa volesse dire il tono con cui aveva pronunciato i
nomi delle sue amiche.
-
Non osare neppure toccarle, Martes! Il mio è un avvertimento. –
-
Accidenti, che paura che mi fai... – rise l'altra in risposta – Ma temo che non potrò seguire il tuo consiglio. Sai... guarda caso, dovrò vedermela con Melody, al prossimo turno. Non vedo l'ora di vederla strisciare ai miei piedi. –
Quello era troppo. Stava per afferrarla per
la
collottola, quando la voce del cronista annunciò l'incontro
di
Martes. Maledizione, non aveva nemmeno avuto il tempo di dire qualche
parola d'incoraggiamento a Melody.
Martes rise compiaciuta, dandole
coraggiosamente le
spalle per avviarsi verso l'arena.
Non riuscendo più a trattenersi,
Misty strillò d'ira,
piantando un pugno contro al muro, che si infossò con un
sonoro
CRACK.
-
Allora era lei che continuavi a fissare a quel modo... –
Si voltò di scatto, coprendo con
il corpo il buco nel
muro. Ash stava guardando nella direzione in cui era sparita Martes.
-
C-come, scusa? –
-
Ancora? Non fare sempre finta di non capire. È tutto il tempo che osservi in maniera quasi maniacale una persona. Finalmente ho capito di chi si tratta. –
-
Già... che fortuna. – commentò sarcastica, andando verso di lui e facendo per superarlo, ma venne afferrata per il braccio.
Fischia e urla provenienti dall'esterno
testimoniavano
l'inizio dello scontro. Ash la osservò mentre si voltava a
fissarlo
con ira. Non le aveva mai visto quell'espressione sul volto.
-
Che stai facendo Ash? Mollami. Subito. – gli sibilò e i suoi occhi lanciarono un lampo inequivocabile. Lo avrebbe ucciso di certo se non avesse ubbidito. Tuttavia non la mollò. Non ancora.
-
Prima mi devi spiegare perché quella ragazza (Martes, giusto?) ti spaventa tanto. –
-
E perché mai dovrei? –
-
Perché siamo compagni e se posso aiutarti a calmarti è mio dovere farlo. –
Misty rimase spiazzata dalla sua risposta.
Lo sguardo
deciso e sicuro con cui l'aveva detto non lasciava malintesi. Era
davvero preoccupato per lei? Sospirò, rilassando i muscoli.
Nel sentirla più rilassata, Ash
mollò la presa su di
lei. Rimase in attesa, ormai convinto che avrebbe vuotato il sacco
nel giro di poco.
-
Conosco Martes da quando ero piccola. Non siamo mai andate d'accordo. Soprattutto... soprattutto perché la sua innata cattiveria e sadismo mi obbligava a contrappormi a lei. Ma la cosa peggiore è che... non è solo una facciata. –
-
Che cosa intendi dire? –
-
Che è crudele e che purtroppo ha anche le carte per farlo. –
-
Misty!!! –
Entrambi si voltarono. Marina, quasi con le
lacrime agli
occhi, stava correndo verso di loro.
-
Marina! – immediatamente un senso di paura si impadronì di Misty.
-
Si tratta di Melody! Non ce la fa! –
Quella frase bastò per farla
scattare. Raggiunse lo
stadio, seguita da Ash e Marina e si fermò a bordo campo.
Giusto in
tempo per vedere Melody stesa a terra, così come anche il
suo
Swanna.
La vide cercare di rialzarsi, ma Martes le
piantò un
piedi sulla testa, costringendola nuovamente a terra.
La vista di quella scena la fece impazzire.
Stava per
correre ad allontanare Martes, quando un paio di braccia la fermarono
da sotto le ascelle.
-
Fermati! L'incontro è finito! Presto Melody sarà qui con noi. Se intervieni ora sarai squalificata per intrusione di campo! –
-
Che cosa vuoi che me ne freghi dell'espulsione?! –
-
Vuoi davvero toglierti l'opportunità di darle una lezione personalmente?! –
La frase fece l'effetto che Ash aveva
sperato. Misty
smise di scalciare, immobilizzandosi di colpo, ancora ansimante a
causa della furia che doveva provare.
Martes stava ancora per infierire sulla sua
vittima,
quando l'arbitro la bloccò, probabilmente avvisandola che se
avesse
continuato, nonostante la vittoria, sarebbe stata squalificata. Lei
gli riserbò uno sguardo assassino, che lo fece impallidire,
facendogli cadere il fischietto dalle labbra.
Soddisfatta della reazione ottenuta, la
ragazza si
allontanò, scegliendo quasi apposta la stessa uscita da cui
erano
giunti Misty, Ash e Marina. Nel passare, scoccò alla prima
un'occhiata eloquente.
Ash, che ancora bloccava Misty, si
irrigidì. Quasi
riuscì a percepire la rabbia che scuoteva Misty. Anche se
era una
femmina, gli venne una gran voglia di piantare un punto sulla faccia
di Martes. All'improvviso, Misty si divincolò dalla sua
presa, per
correre assieme a Marina da Melody, che non accennava ad alzarsi.
Non credeva possibile che quel torneo, che
da tanto
aveva sognato, avesse potuto prendere una così brutta piega.
Nel susseguirsi dei turni, i ragazzi si
scontrarono
un'ora dopo l'altra, finché non ne rimasero otto: Ash contro
Paul,
Marina contro Natural, Martes contro Saturn e Misty contro Alberta.
Nel corso degli incontri, Vera, Richie e
gli altri loro
amici avevano avuto la peggio, alcuni scontrandosi perfino contro i
loro stessi compagni.
Gli ultimi quattro incontri ormai volgevano
al termine.
Ash aveva vinto contro Paul, seppure per un soffio, Natural aveva
sopraffatto incredibilmente Marina e Martes aveva quasi pareggiato
Saturn che, solo in seguito, Misty scoprì essere un angelo
come
loro.
Ora toccava a lei. E avrebbe dovuto
vedersela nientemeno
che con la leggenda in persona: Alberta.
Qualcuno le diede una pacca sulla spalla.
Si voltò e
vide Ash, ancora piuttosto malconcio a causa dell'incontro,
sorriderle incoraggiante. Annuì in risposta, tuttavia non si
sentiva
per niente incoraggiata.
-
Alberta ti sta già aspettando in arena. Mi raccomando stai molto attenta. Quella ragazza... non è normale. –
-
E tu non immagini neanche quanto... – mormorò Misty. Ash la guardò interrogativo, ma tutto ciò che ricevette in risposta fu un sorriso innocente e una moca giocosa.
Misty si allontanò, correndo
lungo il corridoio. Ash
strabuzzò gli occhi, prima di scoppiare a ridere da solo.
Più la
conosceva, più quella ragazza era una sorpresa. Non pensava
che
sotto quel velo scorbutico si nascondesse un lato tanto giocoso e
quasi materno.
Era stato colpito dal suo istinto di
proteggere la sua
amica, che le era quasi costato l'espulsione. La supplica in parte
celata dall'ira presente nei suoi occhi, mentre tentava di tenerla
ferma... non sapeva perché, ma gli aveva messo un gran
disagio
addosso. Di una cosa era certo, anche se non se lo spiegava
pienamente: mai più avrebbe voluto vedere quell'espressione
sul viso
di Misty.
Non appena si erano ritrovate una difronte
all'altra,
Alberta le aveva sorriso, allungandole sportivamente la mano. Misty
aveva risposto al gesto, seppure fosse ben più tesa della
sua
avversaria.
Alberta la osservò e quasi Misty
percepì il suo
sguardo trapanarla. Chissà se sapeva che anche lei era un
angelo...
Misty la conosceva a causa della sua fama, ma lei... non era nessuno.
Era solo una Cherubina appena promossa a Custode, come tante altre.
Era impossibile che la conoscesse.
Difatti, Alberta le mollò la
mano, prendendo posizione,
senza dare alcun segno di essersi accorta di qualcosa.
Con un abile gesto estrasse il suo Espeon e
anche Misty
lanciò la sua sfera, da cui uscì un Gyarydos di
notevoli
dimensioni.
-
Sai, non sempre la grandezza determina la potenza. – la informò Alberta.
-
Lo so bene. Non è questo che ha motivato la mia scelta. –
Alberta parve soddisfatta dalla sua
risposta, perché
sorrise, facendo la prima mossa. Alzò una mano e, senza che
dicesse
una parola, Espeon si lanciò in avanti, contro al grosso
drago di
mare.
Misty decise di intercettare il colpo in
prima persona.
Balzò sul dorso del suo pokémon, correndo fino ad
arrivargli sulla
testa. Vi posò sopra il palmo della mano e subito il suo
bracciale
elettronico prese una colorazione azzurrina. Era così che
funzionava: quando si utilizzavano pokémon dotati di
attacchi
speciali, quel marchingegno faceva in modo di copiarli per far
sì
che anche l'allenatore potesse utilizzarli.
Espeon balzò, ma Misty fu
più veloce. Alzò entrambe
le mani e una forte ondata d'acqua si materializzò dal
nulla,
colpendo il pokémon in pieno e mandandolo a sbattere poco
lontano da
lì.
Tuttavia, non si era accorta che Alberta
era sparita. E
se... quello fosse stato solo un preteso per aggredirla alle spalle?
Si voltò e vide la ragazza quasi
fluttuare dietro di
lei. Aveva già un braccio caricato, pronto a colpire. Non
poté fare
nulla. Un forte manrovescio la colpì in pieno viso,
gettandola giù
da Gyarydos e facendola schiantare a terra.
Accipicchia... quello aveva fatto male. Si
pulì con il
dorso della mano l'angolo della bocca, da cui sgorgava un minuscolo
rivoletto di sangue. Tuttavia, invece che spaventarsi di
più,
sorrise.
-
Ma che fa?! – saltò su Marina, che stava guardando assieme ad Ash e Vera l'incontro dal maxischermo – Sorride?! –
-
Forse la botta le ha dato alla testa... – ipotizzò Vera, ma Ash scosse la testa, sorridendo quasi a ricambiare l'immagine di Misty sullo schermo.
-
Ha capito che non c'è da scherzare. – spiegò loro, intuendo i pensieri della ragazza – E ciò la sta facendo divertire. Si sta misurando con qualcuno che la farà sudare. –
-
Eh? – Vera e Melody lo guardarono come se anche lui fosse stato pazzo.
-
Ed è una cosa di cui essere felici? – chiese Marina, quasi con ironia. Ash sorrise.
-
Felicissimi. –
Misty si rialzò e
percepì l'Espeon di Alberta giungere
alle sue spalle. Non gli diede tempo di fare niente, si
lanciò di
lato, improvvisando una ruota.
-
Gyarydos! Schianto contro Espeon! Ora! –
Il drago ubbidì subito e
ciò diede il tempo ad Alberta
di avvicinarsi a Misty. Ma stavolta la vide arrivare. Non sarebbe
ricaduta nello stesso trucco. Eppure la ragazza dai capelli lilla
sorrise. Alzò una mano e, sebbene si trovasse ancora ben
lontana da
lei, Misty percepì una forte pressione sul collo, quasi ci
fosse
stato qualcuno a stringerglielo.
Tossì, indietreggiando. Alberta
strinse le dita nel
vuoto e Misty percepì la gola serrarsi ancor di
più. Crollò in
ginocchio, non riuscendo più a respirare. Nel frattempo,
udì un
forte tonfo. Gyarydos era stato scaraventato a terra. Espeon stava
usando su di lui Psichico.
Strinse le dita, graffiando il terreno. No,
non si
sarebbe arresa così presto. Doveva farla pagare a Martes,
non poteva
perdere. Non adesso.
Si rimise in piedi a fatica, ma
riuscì a correre verso
Alberta. Questa rimase tanto scioccata dal suo recupero che non
riuscì a fare niente per evitare il forte pugno che le venne
assestato allo stomaco.
Perdendo il controllo sulla psiche di
Misty, questa
recuperò immediatamente tutte le sue forze. La
colpì nuovamente con
un montante e, infine, con un forte calcio allo stomaco, spedendola a
qualche metro di distanza.
Alberta si rialzò piano,
incredula del fatto di essere
stata ferita. Misty la scrutava con serietà, saltellando sui
piedi.
Se era stata in grado di farle quello...
allora non
doveva essere un umana come gli altri. O meglio... non era proprio un
umana.
Si rimise in piedi, spolverandosi con calma
i vestiti.
Aveva avuto dei sospetti all'inizio, ma ora aveva la conferma.
Misty era un angelo, proprio come lei. Ora
che lo
sapeva, finiva il gioco. Ora avrebbe fatto sul serio.
2 commenti:
VOGLIO SUBITO IL NUOVO CAPITOLOOOOOOOO TT0TT
Come posso aspettare un'intera settimana!? Tu vuoi la mia morte!!!
Gary: Inspira, espira, inspira, espira...
Ser: *cerca di rilassarsi*
Ok, tentiamo (ma tentiamo solo, eh) di fare una recensione calma e sensata.
Per prima cosa, un dubbio che mi è sorto: quindi qui praticamente gli allenatori lottano con i propri pokémon nel campo?
Gary: Ma va!? Si è capito!
Ser: Uffa ç__ç
Ok, allora... La scena quasi iniziale con Ash e Misty è dolcissima *w* Finalmente Ash ha ammesso di essere insicuro e finalmente sta andando d'accordo con Mistuccia ^w^
Misty: O.o
Ser: Licenze d'autore ù____ù
Misty: *prende padella*
Ser: MISTY! Non Mistuccia, Misty! O.O
Misty: Molto meglio -.-
Oh, allora... Richie! Questa non me lo aspettavo, è il protetto di Melody!... Melody! ^0^ Finalmente è tornata la nostra Melody... Ed ha perso brutalmente ç__ç
Aspetta, ma Martes è quella tipa dai capelli rossi che fa parte del Team Galassia in Diamante e Perla? Quella è cattiva forte!! O.O Ottima scelta di personaggi!
Alberta -.- Nutro un profondo odio per lei perché è COTTA di Ash, nell'anime. COTTA. Quindi VAI Misty e VAI Gyarados (adoro Gyarados, se vivessi nel mondo dei pokémon lo avrei sicuramente in squadra *0*, abbattetela, YEAH!
Gary: Ma ti droghi? O.o
Ser: Vai via >___>
Oh, ho 3 possibili ipotesi per ciò che accadrà:
1) Misty batte Alberta (Yeah!), Martes batte Misty, Ash batte Martes vincendo il torneo urlando qualcosa tipo "Questo è per Misty!" e Melody si fa avanti con la teoria che aspetto da un secolo ù___ù
2) (la mia ipotesi preferita XD) Misty batte Alberta (Yeah!), Martes batte Ash, Misty si incavola e vince il torneo battendo Martes strepitando che così impara a toccare Ash (visto che è il suo protetto ma anche qualcos'altro ^^) e Melody espone la solita teoria.
3) (fa che non sia questa ç___ç Va bhe, mi piacerebbe lo stesso, però...) Misty batte Alberta, Ash/Misty batte Martes, finiscono in finale Ash e Misty e tipo o vince Ash o vince Misty o finiscono in parità, comunque succederà qualche cosa che porterà Melody a formulare le sue teorie (notare come non ho sviluppato questa ipotesi XD)
Ok, detto questo... Mi anticipi qualcosina? *W*
Ti saluto! BRAVISSIMA, io AMO questa storia! E' geniale, scritta benissimo e tutti i complimenti che esistono su questo pianeta!
Un bacio!
Ser <3
P.S. Datemi una B! Datemi un'altra B! Datemi una I! Ya-chan, di' al tuo computer di non rompere le scatole e di farti pubblicare BBI >.<''
AHAHAHAHAH ooddioooo!!! Questo sì che si chiama commento! ahahah Non sai quanto mi piaccia star lì a leggere le tue recensioni, Ser, mi dai una carica assurda!
Allora, andiamo per ordine... sì, Martes è la tipa sclerotica del Team Galassia. U_U Inoltre, sì, ho sempre pensato che sarebbe stato tutto molto ma molto più interessante se negli incontri si sarebbero scontrati anche gli allenatori e non solo quelle povere bestie martoriate... così la cosa sarebbe pari! Cioé, se fossi (per es.) in Pikachu, al primo "vai, è il tuo momento!", lo avrei mandato a quel paese tanto forte che avrebbe intuito il significato della frase anche se è un PIKA PIKA.
Non dico nulla sulle tue ipotesi perché mi piace fare la maligna. ^^ Questo lo dovrai vedere da te nel prossimo capitolo! XD
Alberta... non ci poteva NON essere!Quella copia malriuscita di Sabrina di Ferrugipoli non la posso vedere, tuttavia ha un carattere che serviva in questa storia.
Sapete, più vado avanti e più mi chiedo se, alla fine, con tutti i personaggi che sto mettendo, vi ricorderete chi è angelo e chi no... O__O
Vabbè, passiamo alle anticipazioni: sull'incontro non ti dico nulla, perché sono logorroica e finirei per dire quelcosa che rovinerà la suspence... ^^ d'altro, c'è da dire che si conoscerà una Misty un po' nuova, o meglio, diversa da quella che fin'ora, in questa fic, Ash ha conosciuto. In più, il torneo va avanti e nuovi nodi verranno al pettine. XD Martes si rivelerà una grossa spina nel fianco, ma questo penso che fosse stato già chiaro... U_U
Bhe, a parte che si incomincerà ad avere una svolta nel rapporto dei due protagonisti, non so che altro dire.
Grazie ancora per il tuo megacommento.
UN BACIONE
Riri
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