Migliori Siti
Commentare... com'è facile! Provaci anche tu!

6 dicembre 2008

Fic: cap.1

Allora, proseguiamo con la fic di Misty99 ^^ Dopo l'introduzione, possiamo finalmente entrare nella storia. Buona lettura.

Mistery and Destiny
Cap. 1

Le tre ragazze dopo essersi avviate corsero verso la porta principale, ognuno con uno zainetto in spalla.
-Quanto manca?-chiese Dawn
-Solo tre minuti-disse Misty guardando il suo orologio
-Oh mamma, così tardi?
Misty Dawn e May iniziarono a correre più veloci che potevano.
-La mia gonna rossa non mi fa correre molto bene-si lamentò May
-La mia minigonna invece mi fa vedere le mutande-balbettò Dawn
-Non passerai di certo inosservata- rise May
Dawn arrossì mentre si manteneva la minigonna
-Eccola siamo arrivate
Misty indicò la porta e le tre ragazze corsero ancora più veloci.
Dawn e May si ricordarono che c’erano dei gradini.
Dawn fu la prima a superare la porta e fece un grande salto e tutta la classe era sbalordita per il suo grande salto ma era allo stesso tempo imbarazzata perché le avevano visto le mutande, poi c’era May che scese le scale velocemente ma se ne stavano per venire le scarpe, poi venne Misty e, dimenticandosi delle scale scivolò. A quella scena tutti quelli del collage si misero a ridere e George ridacchiando disse:-Siete delle pazze! Una che non ha scarpe della sua taglia, una che ha un talento naturale nei movimenti e che adora far vedere le mutande agli altri e…una totalmente imbranata-
May si infuriò, Dawn si morse il labbro vergognandosi e Misty si avvicinò di pochi centimetri dal ragazzo e lo guardò bene nei suoi occhi celesti.
-Lo so, lo so sono troppo bello, ma non voglio un bacio da una ragazza imbranata come te.
L’intero collage scoppiò a ridere e Misty sospirò
-George, George, George…
-Cosa c’è imbranata, non voglio un bacio da una come te
-Infatti non voglio darti un bacio
-E cosa imbranata?
La ragazza si avvicinò ancora di più al ragazzo e al suo viso. Sembrava proprio una scena di due fidanzati che sembravano per darsi il primo bacio.
-Se proprio insisti…-disse George avvicinandosi alle labbra della ragazza.
Dawn chiuse gli occhi e May iniziò ad urlare mentre il collage voleva vedere la reazione di Misty dopo quel bacio.
Misty all’ultimo momento pestò il piede di George.
-Ahi! Ma sei impazzita?
-Oh! Il piccolino credeva veramente che lo volevo baciare?
-Sì!
-Ma dai, sicuramente avrò il primo bacio da un uomo molto più bello
-Si hai ragione! Il suo nome sarà “Nessuno”
Misty gli mollò uno schiaffo
Intanto l’intero collage non riusciva a smettere dalle risate
-Come hai osato?- George era furibondo
-Buongiorno cara generazione- il collage si voltò. Era la preside.
-Buongiorno Madame- tutti i ragazzi del collage fecero un inchino e Misty e George si diedero un’occhiata da omicide.
-Fra pochi minuti verrà il pullman della scuola a prenderci, abbiate pazienza-la preside fece uno strano sorriso e guardò Misty, Dawn e May che si guardarono tutte e tre confuse, perché la preside guardava proprio loro?
“Dawn…May…Misty”pensò la preside”…sono troppo giovani per…”
-Preside è arrivato il pullman-interruppe i suoi pensieri uno del collage.
-Oh…sì certo andiamo.
Misty, Dawn e May si avviarono verso il pullman e Dawn bisbigliò
-Non vi sembra un po’ giovane la preside?
-Hai ragione-confermò Misty -sembra avere una trentina d’anni
-E tu sembri avere un’ottantina d’anni minimo
Le tre ragazze si voltarono
-George…ancora tu?-chiese scocciata Misty
-Non è il momento di litigare-interruppe May i due ragazzi-Finirà mai questa storia?
-E poi se non fosse stato per me non avremmo mai vinto la partita-aggiunse Misty facendo irritare George che le stava per tirare un pugno, ma arrivò la preside.
-Misty, Dawn, May…ho preparato anche la vostra tenda sarete molto lontane dal gruppo e dormirete tutte e tre insieme, non andate da nessuna parte ok?
-Ma…-si lamentò May
-Niente ma!-replicò la preside e entrò nel pullman.
-Uffa, perché proprio noi lontane dal gruppo?-sì lamentò May avviandosi con Misty e Dawn nel pullman.
-Non ci possiamo fare niente-disse Dawn indifferentemente.
-Per me è molto meglio- rispose Misty
-Meglio?-chiese sbalordita May
-Così finalmente sarò lontana da quello scemo di George- confermò Misty.
Dawn e May si guardarono e fecero un sospiro.
Le tre si guardarono intorno e videro che il pullman aveva tre posti liberi.
Le tre si sedettero e chiacchierarono per tutto il tempo.

-Siamo arrivati-avvisò il camionista e tutti lanciarono un urlo di gioia, apparte May che fece uno sbadiglio, Dawn fece la parte dell’indifferente e Misty allungava la gamba di lato per fare lo sgambetto a George, e così successe.
Prima di lui uscì Dawn seguita da May, George scese le scale per uscire ma Misty allungò la gamba e gli fece uno sgambetto.
George scivolò per le scale e, senza volerlo, si aggrappò al sedere di May e lo strinse per alzarsi in tempo.
Tutto il collage vide quella scena e si sentì qualche bisbiglio.
-Oh mio dio- May prese lo zaino e glie lo diede così forte che gli fece fare un volo che andò dritto su Dawn e la fece cadere.
-Stai più attento…-balbettò appena la ragazza.
Si sentì un rumore che venne dalle loro spalle.
Misty, Dawn, May e George si voltarono e videro una grande nave, più che nave crociera.
-Wow…-disse Dawn
-Ho visto di meglio- si vantò May
-Posso capire-disse Dawn -tua madre è miliardaria-. Dawn era piena di gelosia.
Misty abbassò lo sguardo e si ricordò il giorno più brutto e strano della sua vita.
“-Misty…-disse una voce.
-Mamma-rispose la bambina.
-Mi spiace tanto…ma devo andare- disse la madre di Misty.
-Dove?
-In un luogo molto lontano da qui e probabilmente non farò ritorno
-Che cos’è “ritorno”?
-Oh, lo scoprirai vivendo! Dove sono le tue sorelle?
-La in salone
La madre di Misty andò e la bambina la seguì di nascosto
-Figlie mie-disse la madre
-Sì?-chiese una dai capelli biondi
-Devo andare…e probabilmente non farò più ritorno
-Cosa?
-Esattamente
-Oh mamma!
-Prima voglio dire alle mie tre figlie grandi di prendervi cura della piccola Misty
-Ok-dissero insime le tre sorelle maggiori.
Misty guardò sorpresa le sua madre. Dove doveva andare? Con chi? Perché?”
Misty va tutto bene?- chiese preoccupata Dawn
-Si, si certo Dawn, mai stata meglio.
Misty fece una falsa risata
-Oh guarda! Stanno tutti salendo-avvisò May le due.
Le tre salirono e Dawn guardò meravigliata la nave.
Era tutto così bello:c’era una piscina larga 100000 m , una fontana di cioccolato, delle sedie a sdraio e tutto ciò che una persona vorrebbe per vivere una vita da sogno.
Le tre salirono in tempo prima che la nave partisse.
-Ecco, ora potete fare ciò che volete prima di arrivare ad Elementi. Non vi preoccupate ci vorrà solo un’ora. Grazie- disse una cornetta. Era la voce della direttrice.
-Ehi…voi tre- dissero tre incappucciati.
Misty e le altre si girarono.
-Venite con noi. Vi dobbiamo far vedere una cosa, però ognuna di voi dovrà venire con uno di noi.
Uno prese per un braccio Dawn, uno Misty e l’altro May e ognuno la portò in un luogo diverso.
-Ehi ma cosa vuoi fare?-chiese disgustata May, perché la mano di quello era scivolosa e sembrava di una lumaca.
-Ahia! La testa-bisbigliò poi May. Si sentiva malissimo, sembrava che il cuore andasse a velocità doppia. Strinse gli occhi spontaneamente e dopo qualche passo si trovò in mezzo a delle magnifiche sculture fatte con la pietra.
-Wow...-disse appena lei e guardò le statute una per una. Rimase incantata sopratutto per una statua a forma di un vestito elegante. Ma dov’erano Misty e Dawn?
“Dove mi porterà questo incappucciato? Poi mi fa tanto male il cuore”Dawn si sentiva infastidita dal ragazzo che la tirava il suo braccio.
L’uomo la spinse in una stanza vuota, non c’era niente, però sentiva un suono e sembrava venire da molto lontano.
-Ahia, mollami-ripeteva all’incappucciato.
L’incappucciato faceva fatica a muoversi allora incominciò ad arrabbiarsi.
-Losingum- disse lui. La ragazza si addormentò di colpo e sentiva dolore al cuore. Appena arrivati il ragazzo la fece risvegliare e lei si guardò attorno e vide tanta acqua e guadò in basso. Lei stava galleggiando sull’acqua.
-Ahhhh!!-urlò la ragazza e cercò una via di fuga. La ragazza strinse forte gli occhi non sapendo dove andasse. Andò a scontrarsi con una altro materiale.
-Misty..sei tu? Ma dove siamo?-
La ragazza aprì gli occhi.
-May-sorrise lei. Poi ritornò seria -ma dov’è Dawn?- chiese poi preoccupata.
-Non lo so- rispose preoccupata May
-Eccomi-
Misty e May si voltarono
-Dawn-urlarono dalla felicità.
-Ragazze, ero così preoccupata-
Dawn corse verso le due ragazze con le lacrime agli occhi. Le tre ragazze si abbracciarono.
-Gli sentite questi rumori?-chiese Dawn ritornando seria
-Rumori? Sei cecata! Noi stiamo camminando sull’acqua-disse Misty
-Cosa è impossibile.
Dawn guardò in basso ma non c’era proprio acqua per i suoi occhi.
-secondo me avete la febbre. Ci sono delle statue fatte con la terra-replicò May
-Senti cosa dice mo questa. C’è l’acqua. A-c-q-u-a!
Dopo cinque secondi esatti scomparì tutto e la stanza fu completamente vuota e priva di rumori, e, ad un certo punto comparì una strana tavoletta, sopra c’erano incisi degli strani segni.
-Guardate- avvisò Dawn perché le due ragazze erano dalla parte opposta.
-Cosa sono secondo voi ragazze?-chiese May
-E che ne so io! Chiedilo a Dawn, visto che lei è molto più intelligente di me-
-Dawn cosa son…-
-Ahh-urlò Dawn
Misty raggolse Dawn e la mise sulle sue spalle.
-Ah! Che dolore! Mi fa male il cuore- Dawn cercò di respirare
-Dawn…ti prego-disse con un fil di voce May.
-Esistono molte leggende…dicono che ci sia un pianeta …dove alcune persone riescono a dominare gli elementi naturali come l’acqua…il fuoco e tutte quelle cose…si dice anche che ci sia un passaggio segreto…e molti esseri umani e molti popoli sono andati…i due pianeti sono comunicanti…ahi…AHH!!!-
-Dawn-urlò Misty.
Dawn svenì sulle spalle di Misty e stava scomparendo, e alla fine scomparì del tutto.
-Ahhh-urlò May.
Misty e May andarono in vortice e si ritrovarono nella nave con tutti e videro terra in vista.
-Dawn- disse contenta May.
Le tre si abbracciarono e incominciarono ad andare molto in silenzio, ognuna con i propri pensieri.
Misty e le due seguivano gli altri, senza scopo, non sapendo neanche dov’erano.
La direttrice incominciò a correre verso di loro e disse alle tre:-Voi vi fermerete qui-
Le tre non risposero, erano rimaste troppo paralizzate per quello che era successo.

Misty montò la tenda, Dawn leggeva le istruzioni e May passava gli oggetti a Misty, ma nessuna di loro parlava, neanche la foresta, si sentiva solo la voce di Dawn che balbettava.
Poi montarono i sacchi a pelo, entrarono nella tenda e controllarono i loro zaini per vedere se avevano messo tutto.

Solo verso le ventuno e mezza Misty si scocciò e chiese improvisando a May :-Cosa hai messo nello zaino-.
May fece un sorriso e rispose:-Ho portato il pigiama, il mio abito elegante, dieci lenzuola, una scatoletta di lattuga e il miei cari trucchi.
-E tu Dawn-chiese Misty, girandosi insieme a May.
Dawn non rispose stava rannicchiata nel suo sacco a pelo rosa e guardava sopra, senza battere ciglio.
-Dawn…lo so siamo tutte paralizzate da ciò che è successo, ma non ci possiamo fare ipotesi sbagliate, prima o poi la verità salterà fuori.
Dawn non rispose.
-Aaaah-urlò May
-Cosa ti succede- disse Misty preoccupata.
-Il…cuore…-disse con un fil di voce May.
Dawn si levò le coperte dicendo-forse qualcuno ci aiuterà-
Dawn uscì la tenda, c’era la luna piena. Le tre furono paralizzate a vedere la luna.
Ad un certo punto i loro occhi diventarono bianchi. Le tre uscirono dalla tenda a guardarla meglio.
-AAAAHH-urlò May cadendo a terra e piano piano il suo corpo svanì.
Dawn ebbe un attacco di panico e si abbracciò a Misty istintivamente.
Misty non sembrava affatto spaventata.
-Mitico…-disse appena lei meravigliata.
Misty entrò un attimo nella tenda e prese lo zaino di May, insieme al suo e a quello di Dawn.
Dawn si rannicchiò impaurita e appena Misty uscì dalla tenda aveva l’aria assonnata.
-Yawn…che sonno- fece uno sbadiglio e cadde a terra dormendo come un ghiro, senza lasciare la stretta i tre zaini e scomparì pure lei.
-AHHH!-Dawn si disperò e si mise a correre disperatamente in cerca di aiuto.
-AIUTO!!! Aiuto! Aiuto, aiuto…a-a-aiuto…- la ragazza si tocco la fronte-che dolore…- e cadde pure lei scomparendo piano piano.

Nessun commento: