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8 novembre 2008

Fiction in corso: Cap. 16

E finalmente, si chiude l'odissea XD Mannaggia, quanto mi ci è voluto per questo capitolo -_-' Ho dovuto fare alcune modifiche, prima di pubblicarlo.
Ora, per quanto riguarda il prossimo capitolo...non ne ho idea XD
A dire il vero, questa è la fine...the end...a mai più arrivederci...è stato bello...ecc, ecc.
Ovvero, la mia povera schiena urla pietà e dice di finirla qui, mentre la testa è sempre in movimento (è come se avessi dentro un roditore che corre -.-' Bevi troppa Redbull, Hamtaro!) e sa che la storia è solo all'inizio. Purtroppo ha ragione lei U_U'
E così, il the end finisce per essere cambiato con un to be continued...
Ma ahimè, i capitoli pronti sono già terminati e quindi non potrò pubblicare subito il prossimo capitolo, ma voi continuate a seguire il blog ^^ Al 103° iscritto, l'abbonamento alla rivista "Di che dominio sei? Scoprilo con un test da 1000 domande, sempre che sopravvivi. E se non sei del Fuoco, attento che ti stanno cercando! XD"
Ok, l'influenza mi sta uccidendo -.-'
Passiamo a qualcosa di più interessante...

BLUE BIRD ILLUSION
Cap. 16



- Kyya!- urlò una ragazza dai capelli castani.
- Finalmente- disse un’altra ragazza seduta accanto lei, sul letto dove era stata fatta sdraiare- Credevo che non ti saresti più svegliata.
- Io…ma cosa?- si toccò la testa, sentendosela diversa e notò delle bende.
- Anche se non ci sono state ferite gravi, l’infermiera Joy ha preferito comunque medicarti- spiegò Melody- Per evitare che tu svenga ancora- ridacchiò.
- Sono svenuta?
- Certo…e proprio davanti a tutti…e Drew.
- Oh no- si sbatté la mano sulla faccia- Che penserà ora di me?
- Perché, ti interessa il suo parere?- Melody continuò a guardarla con un sorriso divertito.
- No!- disse subito lei, imbarazzata- Dicevo solo che non voglio che pensi che io sia debole!
- Oh, capisco…
- Non guardarmi con quel sorriso, Melody- disse May sbuffando- Non penserai che…
- Io penso solo che Drew sia una brava persona- disse Melody, guardando le gambe e ricordando- Quando c’è stata l’esplosione, lui è venuto subito a cercarti ed è rimasto accanto a te, prima che ti svegliassi.
- Eh? Davvero?
- Senza contare che è stato lui a trasportarti fin qui, senza che nessuno glielo chiedesse.
- Cosa??
- Perché ti stupisci così?
- E’ che…mh, non me lo sarei aspettata da Drew. Ma lui dov’è ora?
- Se n’è andato.
- Come? E dove?
- E chi lo sa…- alzò le spalle- Lo sai com’è misterioso a volte, lui. Però- sorrise- ha aspettato che Joy ti visitasse e constatare che stavi bene, prima di andarsene. Ah, e poi- prese qualcosa e gliela porse. Erano delle rose- Le ha lasciate per te.
- Ah…sì?- lei la guardò confusa. Poi fissò le rose appoggiate sul letto. Davvero Drew…era rimasto per lei? Era forse in pensiero per lei? Che avesse ragione Melody? Scosse la testa- Naaah, ti sarà solo sembrato, Melody. Lui pensa solo a se stesso.
- Come vuoi tu- alzò di nuovo le spalle- Comunque, insisto nel dire che dovrebbe unirsi al nostro Team. Ci sarebbe di gran aiuto.
- Stai delirando- disse May alzando gli occhi.
- Sei tu che non capisci- disse Melody sbuffando- Se Drew non ci avesse aiutato quando ci hanno attaccato quelli del Team Magma, come avremmo fatto?
- Sì, però…è ancora troppo presto per fidarci di lui- si girò tra le dita una rosa- Sappiamo ancora troppe poche cose di lui. Non sa neanche chi siamo e non sappiamo come reagirà quando glielo diremo. Per un tipo solitario come lui, non vorrà avere niente a che fare con noi- sospirò- Piuttosto, gli altri?
- Sono nelle altre stanze.
- E…come stanno?
- Be’…un po’ malconci- assunse un aria preoccupata- Ma quella che mi preoccupa è Dawn.
- Perché, si è ferita gravemente?
- No, non si tratta di quello. Comunque ora Misty ci sta parlando.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

- Allora, l’infermiera Joy ha detto che tempo due giorni e potrai già metterti a camminare- disse Misty, alla ragazza seduta su un letto. Aveva la testa china sulle sue gambe fasciate- Non sai che spavento mi hai fatto prendere. Ora sei al sicuro, per fortuna- cercò di sorridere.
Dawn non rispose. Seguì un momento di silenzio. Misty osservò la ragazza e poi si sedette accanto, sul letto.
- Ti fa male?- chiese lei dolcemente.
Dawn scosse la testa, ma non disse niente. Misty la guardò preoccupata e poi distolse lo sguardo su di lei. Fissò il pavimento per qualche secondo.
- Ascolta Dawn, capisco che tu sia ora scioccata da quello che è accaduto, ma…- sospirò- Questo, è quello di cui è capace il Team Magma. Non ti mentirò dicendoti che le cose andranno meglio- sorrise con malinconia- Il giorno che ti sei unita al gruppo…te lo ricordi?
Dawn fece un debole cenno con la testa.
- Ti dissi che unirsi al Team Luce voleva dire esporsi al pericolo, che la tua vita non sarebbe stata più la stessa. Ma nonostante tutto, tu eri decisa a venire con noi. Io capì dal tuo sguardo che potevi far gran cose, se te ne davano l’occasione. Ho deciso di fidarmi di te e ti sei rivelata una brava combattente.
La ragazza dai capelli blu guardò Misty.
- Sei una ragazza dolce e premurosa. Forse a volte anche ingenua. E’ questo lato di te che mi preoccupava, quando hai iniziato a viaggiare con noi. Finora abbiamo combattuto insieme, ti ho visto sconfiggere i nostri nemici, ma sapevo che non eri ancora pronta per il peggio. Il Team Magma è forse tra i più spietati tra i nostri nemici e non ha pietà per nessuno- chinò la testa triste- Mi dispiace, credevo di poterti risparmiare questo dolore…sarei dovuta stare più attenta, avrei dovuto proteggerti. E’ colpa mia se sei in queste condizioni.
Dawn guardò la ragazza, il braccio fasciato di lei. Poi chinò la testa e strinse forte la sua gonnellina rosa. Guardò nuovamente Misty, con un debole sorriso.
- V-va tutto bene, Misty- disse lei- Sto bene, la gamba non mi fa tanto male. Io…- si formarono delle lacrime, sul sorriso- Io mi impegnerò.
Misty la guardò preoccupata.
- Dawn…
- Davvero. Io non voglio essere di peso al gruppo. Voglio combattere con voi, voglio stare al vostro fianco. Io credo ancora in quello che mi hai detto, la prima volta che ci siamo incontrate…e tu, hai creduto in me. Mi hai dato l’opportunità di cambiare il mio destino- chinò la testa nuovamente- Perciò…perciò…- disse con voce spezzata- Continua a credere in me.
Misty rimase in silenzio e guardò la ragazza dai capelli blu che tremava leggermente mentre parlava.
Ai suoi occhi, parve di rivedere una scena simile di qualche tempo prima. Lo stesso sguardo smarrito e timoroso di un'altra persona. Misty strinse forte le mani, prima di alzarsi in piedi e sorriderle dolcemente.
- Io credo in te, Dawn. Io credo in ognuno di voi. Non ho bisogno di qualche tua dimostrazione, per sapere quanto vali. Perciò…- le toccò la fronte con il dito. Dawn la guardò sorpresa, con qualche lacrima agli occhi- Perciò rimettiti in fretta. Io non parto senza di te.
Dawn sorrise sollevata.
- Ti lascio riposare. E’ stata una giornata pesante- si allontanò dal letto- Ci vediamo dopo- e uscì dalla stanza.
Una volta uscita, chiuse la porta e appoggiandosi contro, sospirò triste. Sentì poi delle vocine e si accorse di Brock che seguiva qua e là l’infermiera Joy. Anche a lui l’aveva medicato Joy per le varie bruciature nelle braccia, ma si era già rimesso in forma.
- Brock- disse lei avvicinandosi a lui. Lui si bloccò subito e la guardò. Il suo sorriso ebete era cambiato in serio.
- Misty, hai già parlato con Dawn? Come sta?
- …si riprenderà- disse lei, evitando di guardarlo in faccia. Brock lo notò- Ash dov’è?
- Non lo so- alzò le spalle- Non l’ho visto.
- E’ da quando vi abbiamo raggiunto, che non lo vedo più- disse lei pensierosa- Dove si sarà cacciato?
- Forse avrà voluto fare un giro…
- Subito dopo aver combattuto con il Team Magma? Perché non si è fatto visitare dall’infermiera Joy?
- Forse è solo timido…- ipotizzò Brock alzando le spalle.
Misty lo guardò preoccupata.
- Tu che ne pensi?
- Mh?
- Questa è forse la prima volta che affronta quelli del Team Magma…hanno lo stesso dominio, come si sarà sentito a scontrarsi con loro? Era così strano mentre combatteva…- socchiuse gli occhi- Lo capirei se si è sentito nervoso, lo ero anch’io quando mi scontravo con i dominatori del Team Acqua.
Brock osservò la ragazza, poi sorrise.
- Misty, tu…ti stai preoccupando per Ash?
La ragazza spalancò gli occhi sorpresa.
- Che?? Io…- poi si zittì e abbassò lo sguardo-…forse- si voltò- Vado cercarlo.
- Aspetta, il tuo braccio…
- Tranquillo- sollevò il braccio fasciato- non vado mica a combattere- scherzò lei e uscì dalla clinica.
Il bruno sospirò. Quella giornata era stata pesante per tutti. Anche se ora erano tutti riuniti e stavano bene, qualcosa gli diceva che quello scontro era solo l’annuncio di un gran cambiamento in loro.
Dopo lo scontro con il Team Magma, si chiedeva quali possibilità avevano loro per poterli sconfiggere, per arrivare al Signore del Fuoco.
Non era la prima volta che si scontravano con quelli del Team Magma. Ricordava che la prima volta era stato con George.
Prima di allora non avevano idea di come combattesse il Team Magma, né della loro forza. Credevano che stando insieme, c’è l’avrebbero fatta. Ma invece, erano stati sconfitti. George si agitava in continuazione dopo quel giorno, mentre Misty non si dava pace per la sconfitta. Era così presa dalla sua vendetta, che aveva iniziato a non guardarsi più intorno. Non si era accorta quanto avesse influito quella battaglia su quel ragazzo e lei stessa non ne parlava, come volendo cancellare dalla mente quel ricordo.
E lui li osservava, senza dire niente.
Se invece Misty si fosse guardata indietro, per affrontare l’argomento tutti insieme, sarebbe cambiato qualcosa?
Il suo errore forse era stato quello? Chiudersi in se stessa ed evitare di affrontare la situazione, non aveva fatto che aumentare il disagio in George.
Ma anche lui non aveva migliorato la situazione, sapeva che qualcosa non andava, ma aveva preferito non dire niente. Guardava a distanza Misty che proseguiva nel cammino e George che rimaneva indietro e lui, in mezzo ai due chiedendosi se fosse il caso di preoccuparsene. Erano i suoi amici, ma aveva preferito starsene in silenzio ed attendere gli eventi. Credeva che presto la situazione si sarebbe risolta da sola, che la loro amicizia li avrebbe fatto andare avanti. Ma si era sbagliato.
Se quel giorno non si fossero scontrati con il Team Magma, ora con loro ci sarebbe stato ancora George? Ma anche se così fosse, li avrebbero incontrati prima o poi. Avrebbero dovuto combatterci. Perché quella era la loro missione.
Brock si sedette su una panca, mentre l’infermiera Joy era impegnata con un altro paziente.
Ora le cose erano cambiate. Erano più persone, erano più preparati, eppure perché ancora una volta non erano riusciti ad uscirne illesi?
Pensò a Misty. La ragazza pareva aver abbandonato le ostilità per Ash, ma cosa gli riservava il futuro? Il ragazzo l’avrebbe aiutata a superare la sua diffidenza?
Dopo la delusione con George, non voleva che qualcosa andasse storto.
Sapeva che Misty non si sarebbe mai fermata, a costo di proseguire da sola. Però, fino a dove l’avrebbe portata la sua ostinazione?
Sospirò.
Sperò solo che niente peggiorasse.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

- E così, eri tu- un ragazzo seduto su una roccia, guardava con sorriso divertito l’altro ragazzo che se ne stava in piedi davanti a lui- Richie mi aveva accennato ad un dominatore del fuoco…ma che coincidenza incontrarsi nello stesso posto. Quindi, suppongo che loro erano…
- Non cambiare discorso Gary!- disse l’altro innervosito- Ti ho chiesto cosa facevate qui!
Il ragazzo seduto sulla roccia, portava sulle spalle un mantello, sotto portava una semplice maglietta viola e pantaloni scuri. I capelli suoi erano castani, leggermente un po’ lunghi dietro e con qualche ciuffo ribelle qua e là.
Il vento soffiò forte, facendo muovere l’erba ai loro piedi e scompigliando i capelli dei ragazzi. C’era una gran tensione tra i due.
Gary roteò gli occhi, quasi scocciato.
- A te cosa sembra, Ash? A farci un barbecue?
Ash lo guardò serio.
- Da quando, il capo da ordini di attaccare un semplice concorso? Cosa stavate cercando di ottenere?
- Pare che tu non abbia capito- Gary appoggiò una mano sotto il mento- Le cose stanno cambiando. Bisogna scovare più ribelli o possibili minacce ed eliminarle, prima della conquista del mondo del Signore del fuoco.
- Da quando aspira a queste mete?- disse lui perplesso.
- Credi davvero che il nostro Signore si acconti di conquistare solo qualche città qua e là?- disse Gary divertito e con una certa ironia- Piuttosto, tu che intenzioni hai?
- Eh?
- Si dice che stai attuando un piano per catturare il famoso Team Luce…ma finora non si è visto niente. Il capo inizia ad innervosirsi…- sorrise beffardo- Potrebbe decidere di dimetterti dalla missione oggi stesso- Ash lo guardò leggermente preoccupato- Molto probabilmente, affiderà a me l’incarico di eliminarli, una buona volta. Non ci serve a niente un incapace e codardo, all’interno del Team Magma.
- Non sono un incapace! Né un codardo!- disse Ash arrabbiato.
- Ah sì? E allora perché non fai avere più notizie di te? Perché hai deciso di combattere con loro? Perché hai impedito ai nostri di eliminare quelle nullità del concorso? Tu sai bene che avrei potuto eliminarli subito, se avessi voluto…- si alzò- E perché, se li hai sempre avuti vicino a te, non li hai eliminati già da un pezzo?- poi lo guardò con disprezzo- Forse tu…
- No!- disse Ash, stringendo i pugni davanti a sé- Ti dimostrerò che hai torto! Non sono un codardo! Eliminerò io stesso il Team Luce e quando tornerò vittorioso alla nave, dovrai rimangiarti quel che hai detto! Non ti darò la soddisfazione di vedermi sconfitto!
- E’ quel che vedremo- disse lui alzando le spalle divertito e avanzò passandogli accanto- O per meglio dire…quel che vedrà il nostro Signore…non vorrai essere una delusione per lui? Sarebbe così imbarazzante…
Ash non disse niente e abbassò le braccia. Era leggermente pallido.
- Allora, aspetterò tue notizie…Ash. Vedi di non deluderci- e proseguendo il suo cammino, si allontanò senza voltarsi.
Il moro tenne il suo sguardo a terra e non si voltò neanche per vedere l’altro che spariva. Strinse forte le mani e serrò i denti. Una gran rabbia gli scuoteva il corpo. Aveva una gran voglia di sparare a raffica delle palle di fuoco e colpire Gary. Ma invece rimase fermo, lì da solo. Solo con i suoi pensieri e le sue preoccupazioni.
Dopo alcuni minuti, decise di muoversi da lì e s’incamminò anche lui, ma dalla direzione opposta.
Preso dai suoi pensieri, non si accorse che un’altra persona gli stava venendo incontro.
- Ash…- Il ragazzo alzò subito al testa spaventato. Guardò sorpreso la ragazza a pochi metri da lui. Lei lo guardò per qualche istante, poi si avvicinò a lui- Dov’eri?
Ash la fissò, senza parlare. Nella sua mente, rimbombavano ancora le parole di Gary… Che avrebbe dovuto fare?
- Ash?- lei lo guardò preoccupata, poi chinò la testa- Ash, parlami per favore…cos’hai?
Anche lui chinò la testa in giù.
- Se…se qualcosa ti preoccupa…se ti senti male o…non so…hai paura…- tentò di dire lei- Non tenerti tutto dentro…puoi confidarti con me. Io…- lo guardò- Io ti aiuterò.
- …Aiutare?- fece un sorriso smorzato- Chi credi di essere per dire di potermi aiutare? Tu non mi conosci neanche.
Misty lo guardò dispiaciuta.
- Lo so…io…- la sua voce tremò- cerco solo…
Ash alzò lo sguardo e vide delle lacrime agli occhi della ragazza.
- …Misty?- la guardò confuso. Perché stava piangendo?
- S-scusami…- si coprì gli occhi con il braccio sano- Sono una stupida…
Ash non disse nulla e continuò a guardarla.
- Sai…mi dico sempre che il mio obiettivo è quello di sconfiggere il Signore del fuoco…sono decisa a portare a termine la mia missione, ma allo stesso tempo non faccio che preoccuparmi…- alcune lacrime caddero a terra- Ho il timore che vi possa succedere qualcosa…e anche se mi sono ripromessa di proteggervi…a volte, a volte io…ho il timore di perdervi.
Il ragazzo la guardò sorpreso.
- Dawn…Dawn ne è uscita scossa da questa battaglia, ho visto nei suoi occhi il terrore…ho paura che possa fare qualche pazzia…Non voglio che si ripeta il mio sbaglio…
Ash capì a cosa si riferiva. Il suo vecchio compagno George, aveva abbandonato il gruppo dopo una estenuante battaglia. E lei, ne era rimasta sconvolta, quando lo aveva visto combattere affianco al Team Acqua.
- Non so cosa fare…più cerco di proteggervi, più ne uscite feriti. A volte mi chiedo se non sia il caso di lasciarli andare…Sarebbero molto più felici, senza questo peso su di loro.
- Misty…- si avvicinò, ma lei indietreggiò di qualche passo. Lui rimase un po’ sorpreso dalla reazione della ragazza. Si copriva ancora gli occhi con il braccio.
- Non te ne andare Ash…- gracchiò lei- Io…non lo sopporterei.
Lui chinò la testa. Cos’era quella sensazione che ancora una volta lo stava divorando dentro? Perché i suoi pensieri erano discordanti con le sue emozioni? Era lei la causa di tutto?
Da quando era entrato nel Team, non aveva fatto che provare sensazioni nuove e questo…lo confondeva. Non credeva di poter sentire altre sensazioni oltre odio e l’indifferenza…
Per quella ragazza, già, per quella ragazza provava dei sentimenti discordi, che lottavano ogni giorno dentro di sé. Ed erano quelli che gli facevano fare cose insensate.
Misty si sfregò gli occhi, imbarazzata.
- Mi spiace, io…credo di essermi fatta trasportare- tentò di sorridere con difficoltà- Temo di aver esagerato. Ti sarò sembrata una sciocca…- ma prima che potesse dire altro, il ragazzo si avvicinò e l’abbracciò.
Misty sembrò stupita dal suo gesto.
- …Ash?
- Non voglio andarmene. Voglio restare con voi- disse una voce. Ad Ash gli sembrò strano che potesse uscire dalla sua bocca. Anche a Misty le sembrò strano sentirsi dire quello da Ash, però non obiettò.
- E resterai con noi- disse lei dolcemente, ricambiando l’abbraccio, senza però poter vedere il viso del ragazzo- Qualsiasi cosa accada…non permetterò che te ne vada, Ash.
Lui non rispose e i due rimasero in quella posizione per altri minuti.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

May guardò il cielo notturno dalla finestra della stanza.
Rimase in silenzio e guardò la rosa che teneva in mano, la girò tra le dita e la contemplò con gli occhi.
Io penso solo che Drew sia una brava persona.
Quando c’è stata l’esplosione, lui è venuto subito a cercarti ed è rimasto accanto a te, prima che ti svegliassi.
…ha aspettato che Joy ti visitasse e constatare che stavi bene, prima di andarsene.
“Drew…”
…insisto nel dire che dovrebbe unirsi al nostro Team. Ci sarebbe di gran aiuto.
“Entrare in squadra con noi…”
Ricordò le parole che le aveva detto la prima volta Misty.
Far parte della nostra squadra, vuol dire rinunciare alla propria vita quotidiana ed essere sempre in costante pericolo…
Le tornò in mente il ragazzo. Il suo sguardo così sicuro di sé e allo stesso tempo così serio.
Avrebbe lui accettato di far parte del loro Team?
Lui che viaggiava sempre da solo e pareva non avesse amici. Poteva quel ragazzo così indipendente adattarsi ai loro ritmi? Avrebbe rinunciato alla sua quotidianità, per andare a combattere ogni giorno contro qualsiasi nemico? Sempre, sempre, sempre…
- Eh, impossibile…- sorrise e lasciò cadere la rosa fuori dalla finestra, sospinta da un leggero venticello.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

Aprì gli occhi. Il soffitto era di un colore blu brillante. Mosse la testa di lato e vide la luce della luna illuminare la stanza.
Ricordava con un po’ di confusione quei momenti passati in quello stadio.

Senti Dawn, non ho intenzione di abbandonarti qui!

Mi dispiace, credevo di poterti risparmiare questo dolore…sarei dovuta stare più attenta, avrei dovuto proteggerti. E’ colpa mia se sei in queste condizioni.

Dawn…stai tranquilla. Ti porterò fuori di qui. Non ti succederà niente.

Ognuno dei suoi compagni si era impegnato per salvarla.
Ash era stato colpito, Misty si era fatta male al braccio, Brock aveva delle bruciature sulle braccia, May aveva sbattuto la testa, Melody era allo stremo delle forze.
Ognuno di loro aveva contribuito per sconfiggere il Team Magma.
E lei?
Lei era dovuta scappare…un’altra volta.
Eppure, erano altri i suoi propositi…Quel giorno che li incontrò per la prima volta a Sandgem Town, quel giorno che alcuni dominatori avevano voluto creare dei problemi nel villaggio ed erano intervenuti, li aveva visti combattere e ne era rimasta stupita. Fino ad allora, non aveva incontrato altri dominatori di altri elementi. Fu in quel momento, che decise di dare una svolta alla sua vita.

- Aspettate!
Un gruppetto di quattro ragazzi si fermò e si voltò per guardare una ragazza che veniva loro incontro correndo.
- Qualcosa non va?- chiese Brock.
- Io…vi stavo…cercando…- si chinò per riprendere fiato.
- Come mai?
Dawn alzò la testa e li guardò seria.
- Voglio venire con voi!
Il gruppetto la guardò sorpreso.
- Come hai detto?- chiese Melody.
- Ho detto che voglio venire con voi- ripeté lei decisa- Voglio unirmi al vostro gruppo. Voglio combattere con voi.
I quattro ragazzi si guardarono tra di loro.
- Il tuo nome?
- Mi chiamo Dawn!
- Non sei un po’ troppo giovane per chiedere di unirti a noi?- disse Melody.
- Non sono più una bambina! E non sono neanche tanto più giovane di voi.
- Però…sai a cosa vai incontro, Dawn?- chiese Brock.
- Certo!
Brock guardò Misty. Lei guardò poi Dawn.
- Non hai un genitore o qualcuno che si può prendere cura di te?
- No, sono sola- disse lei chinando la testa.
- E quel signore che era con te?
- E’ il professore Rowan. Per il momento mi ospita lui.
- E non ti dispiace lasciare il tuo villaggio?
- Non sono di qui. Sono solo di passaggio, il professore si è offerto di addestrarmi, in cambio che lo aiutassi come assistente. E mia madre…lei è scomparsa dopo che c’è stata l’invasione nel mio villaggio.
- Scomparsa?- chiese May.
- Sì, credo che fossero dei dominatori del fuoco. Quando hanno attaccato, c’è stata molta confusione e ci siamo perse di vista. Insieme a lei è scomparsa altra gente del mio villaggio.
- Capisco- disse Brock- Da dove vieni?
- Twinleaf Town.
- Già, ne ho sentito parlare, è uno dei tanti luoghi che il Paese del Fuoco ha preso sotto il suo dominio.
- Ma perché vuoi venire con noi?- chiese Melody- Non preferiresti rimanere qui al sicuro in questo posto?
- Se rimanessi qui…non potrei mai migliorarmi e non voglio scappare nuovamente, se altri verranno ad attaccare questo posto.
- Bene, basta così- disse brusca Misty. Dawn la guardò un po’ timorosa- Hai idea delle prove che dovrai affrontare nel viaggio? Sai quanti nemici dovrai combattere e che non potrai tornare indietro?- Misty avanzò di un passo verso di lei, con uno sguardo molto severo- Sai che sarai esposta al pericolo ogni giorno e che la tua vita non sarà più la stessa?- avanzò di un altro passo, facendo indietreggiare Dawn- Dimmi, sei pronta a tutto questo?
- Io…- chinò la testa, incerta. Poi la rialzò e guardò Misty- Lo sono.
Misty la osservò poi si voltò per guardare i suoi compagni. Si scambiarono un cenno.
- Dawn…- Misty si avvicinò a Dawn. Lei chiuse gli occhi e le riaprì vedendo la mano di Misty- Benvenuta- le sorrise. Dietro di lei, anche gli altri sorrisero.
- Eh?
- Ho visto di cosa sei capace, mentre stavamo combattendo. Penso che il professore Rowan abbia fatto un buon lavoro con te.
- Quindi…
- Insomma, ma quanto bisogna ripetertelo?- disse May un po’ scocciata, ma poi con un sorriso- Sarà interessante combattere con te.
- Una ragazza in più nel nostro gruppo. Devo iniziare a preoccuparmi?- scherzò Brock.
- Vedo che hai più gusto per la moda, che di May e Misty che hanno pessimi gusti- disse Melody. Si sentì le voci delle nominate lamentarsi- Andremo d’accordo tu e io.
Dawn li guardò sorpresa. Poi guardò Misty.
- Hai detto che tua madre è scomparsa, no?- disse Misty.
- Sì…
- Viaggeremo molto…C’è la probabilità che la incontrerai, un giorno.
- Ha ragione- disse Melody- Anch’io ho perso la mia gente ed ho intenzione di ritrovarli. Bisogna avere fiducia.
- Mh- fece cenno di sì.
- Ti auguro di rincontrarla- Misty le sorrise dolcemente- Ma preparati che i nostri allenamenti non saranno per niente facili.
- D’accordo.
- Allora, che fai ancora lì?- disse May sorridendo- Si parte.


Quanto tempo era passato da quel giorno…Sembrava un eternità.
Io credo in te, Dawn. Io credo in ognuno di voi. Non ho bisogno di qualche tua dimostrazione, per sapere quanto vali.
Sospirò. Ricordava le parole di sua madre, quando era una bambina.
Dawn, un giorno tu incontrerai delle persone che avranno fiducia in te, degli amici che ti proteggeranno, e tu non ti sentirai più sola. E quando le avrai trovate, fai del tuo meglio per proteggerle. Saranno il tuo tesoro.
Sorrise e chiuse gli occhi.
“Lo farò”
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

- Bene, siamo pronti?- chiese Misty. I ragazzi la guardarono e fecero cenno di sì.
- E così andate?- chiese Joy.
Erano passati due giorni da quando si erano fermati a Kyoto City per riprendersi dalle ferite. Così come loro, altri dominatori erano rimasti.
Erano stati giorni interessanti. Avevano avuto modo di parlare con altri dominatori e di confrontare i propri domini. Venivano da varie parti del mondo ed era stato utile per avere più informazioni sugli altri villaggi che erano stati attaccati.
I giorni erano passati allegri e veloci, mentre il gruppetto si rimetteva in forza.
- Sì, dobbiamo andare- disse Misty- Ti ringraziamo per esserti presa cura di noi.
- E’ stato un piacere- sorrise- Anche se avrei preferito che rimaneste fermi un altro po’. Le vostre ferite non sono guarite del tutto.
- Stai tranquilla. Ci riprendiamo in fretta, noi- disse Misty e Brock si parò davanti all’infermiera.
- Grazie alle cure del tuo amore, sono in grado di scalare una montagna! Oh, come ringraziarti? Ah, sì! Lasciami il tuo indirizzo, il numero di telefono e…
- Basta così Brock- Misty lo tirò per l’orecchio- Possibile che non cambi mai?
- Ahi, ahi, Misty!
- E’ un peccato che ve ne andiate così presto- disse Chaz- Sarei stato interessato a conoscervi meglio.
- Ci saranno altre occasioni- disse Melody.
- Anche noi ce ne torniamo a casa- dissero Chuck e Koga- Quindi vi salutiamo, prima di riprendere il viaggio. E’ stato un piacere conoscervi.
- Anche per noi- disse Brock.
- Comunque ci rivedremo, un giorno- disse Blaine e guardò Misty sorridendo.
- Già, hanno detto che il Concorso di domini è stato solo rimandato a data da definire- disse Chaz.
- Questo vuol dire che avremo modo di allenarci per il prossima volta- disse May guardando le altre ragazze.
- Ottimo, spero solo di non finire arrostita nuovamente- disse Melody.
- Riguardatevi- disse l’infermiera Joy.
- Sì- i ragazzi salutarono e si rimisero in marcia.
Il gruppetto camminò a lungo senza fiatare. Era strana sì, quella tensione tra di loro. Ognuno preso dai propri pensieri. Alle loro spalle lasciavano Kyoto City, chissà se un giorno ci sarebbero tornati. E chissà che cosa gli aspettava nella prossima città.
Ma nei loro cuori, sapevano che qualsiasi cosa che gli sarebbe aspettato, ora si sarebbero preparati meglio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non mi interessa + di tanto(scusate x il ritardo del comment, ho avuto da fare)prometto che continuerò a seguire i vostri programmi. Nn permetterò mai ke all'improvviso il mio cuore dicesse "Basta aspettare il prox cap, la tua visita su questo sito finisce qui"!!! NO! io amo questo sito, soprattutto xke c'è blue bird illusory. Blue bird deve continuare a sopravvivere, e...aspetta! Tu stessa hai detto esattamente qst frase "Ma non preoccupatevi, in un modo o nell'altro ce la farò (o altrimenti scapperò in Japan XDD)!"Cmq io continuerò a visitare qst sito...4ever!!!