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26 ottobre 2012

Fic in corso: Cap. 43

Velocemente, avrete notato che ho aggiornato il menù a destra, sistemato i link che non funzionano (se ne ho saltato qualcuno, avvisatemi), e cambiato alcune musiche del sito, tanto per cambiare l'atmosfera dei capitoli che verranno. Purtroppo non sono riuscita a fare un granché con questo capitolo, temo pure che ci siano degli errori XP Ma almeno sto già lavorando ai prossimi capitoli, quindi il capitolo 44 potrà essere già pubblicato settimana prossima (e se non farò modifiche ulteriori, anche il capitolo 45 uscirà di seguito).
Eh no, non siamo ancora nel vivo dell'azione, ma accadranno parecchie cose in questi capitoli. E nel capitolo 46 ci sarà una svolta nella fic. No, non è la fine, anche se mancano pochi capitoli (per modo di dire XD), e massimo massimo, terminerò con il capitolo 50.

Riassunto delle puntate precedenti...Ash, membro del Team Magma, si incontra con il famoso Team Luce, che altri non è che un gruppo di ragazzi della sua stessa età, che dominano diversi elementi. Il ragazzo decide quindi di unirsi a loro, fingendosi dalla loro parte, ma con il vero obiettivo di eliminarli. Le cose non vanno come pianificato, Ash finisce per affezionarsi al gruppetto e alla leader Misty. Dopo una serie di eventi, Ash rivela il suo vero obiettivo ai suoi nuovi compagni di viaggio e decide seriamente di abbandonare il Team Magma. Ma tale decisione non può essere presa alla leggera, Ash è tormentato dal suo passato che minaccia di distruggere il Team Luce e sebbene tenti di mascherarlo, sa che un giorno o l'altro non riuscirà a sfuggirgli.
Melody, la dominatrice dell'aria, ha un contatto ravvicinato con Gary, membro del Team Magma, che la porta ad avere delle visioni, di cui alcune premonitrici. Il gruppo viene messo al corrente di tale pericolo, ma questo non basta a fermare la loro missione: sconfiggere il Signore del Fuoco.
Finalmente il Team Luce arriva nei territori del Paese del fuoco, ma un esuberante e alquanto strano ragazzo, si mette nel loro cammino, rivelandogli in seguito l'inizio di un nuovo Contest dei Domini.



Cap. 43



Fuoco...fuoco...
Tutt'intorno vedeva solo fiamme. La ragazza si guardò intorno, non c'erano vie di fuga: era circondata dal fuoco. Non vedeva aldilà delle fiamme e questo la terrorizzava. Respirava e vedeva con fatica.
Doveva utilizzare il suo dominio...ma in quel momento le sue forze le vennero a mancare.
Era debole e si lasciò cadere sulle sue ginocchia. Niente, nessuno dei suoi amici a darle un aiuto.
Il suo sguardo incredulo e terrorizzato si posò sull'artefice di tutta quella distruzione.
  • Pe...perché...?- sussurrò con le lacrime agli occhi, mentre un sorriso maligno si dipinse sul volto della persona.
Sapeva che era la sua fine.
Il fuoco aumentò e l'avvolse divorandola.
  • Ahhh!



  • Il concorso di domini?- chiese perplessa Dawn- Ma non si doveva tenere a Petalopoli?
Il gruppetto stava avanzando nella nebbia, guidati da Melody e May. Le uniche a poter percepire qualcosa, nonostante la poca visibilità.
  • È stata spostata- spiegò Barry- Sai, battaglie e altro...un macello, sì.
  • Credi sia un piano del Signore del Fuoco?- chiese Misty a Brock.
  • Attaccare i concorsi dei domini? Comincio a credere di sì. Se ci pensiamo, se il Signore del Fuoco vuole eliminare qualsiasi ribellione, luoghi come i concorsi dei domini dove si scontrano i migliori dominatori, possono diventare un modo per permettere ai ribelli di allearsi tra di loro e diventare un problema per il Paese del fuoco.
  • Ma è assurdo che si tenga proprio qui un concorso- disse May scettica- Non ricordate che siamo nei territori del paese del fuoco?
  • Ehi, mica li organizzo io i concorsi- disse Barry alzando le spalle.
  • Forse hanno pensato di raggirare il problema- disse Ash- Il Team Magma è così concentrato a scovare i ribelli, che non si aspettano di trovarseli a pochi passi da casa loro.
  • Mi sorprende questa tua deduzione, Ash- fece Misty divertita, mentre lui ricambiava con un altra smorfia.
  • Sempre così gentile, Misty.
Dal giorno in cui lui aveva interrotto il suo matrimonio, dal momento in cui si era dovuti unire nel combattere, si era creata una certa tensione tra i due, sebbene lo mascherassero bene. E Ash non capiva perché tutt'ora ripensava al momento in cui l'aveva vista in abito da sposa e aveva desiderato sfiorarle le labbra. Non si era sentito mai così accalorato come in quella occasione.
  • Misty? È questo il tuo nome?- chiese Barry, arretrando e camminando affianco alla ragazza- Bel nome, per una bella dominatrice dell'acqua- le sorrise galante.
Misty lo guardò perplessa. Come poteva andare in giro nei territori del nemico ed essere così spensierato? No, o si sentiva così sicuro delle sue abilità o non aveva avuto modo di combattere per davvero.
Ash invece lo guardò con un certo fastidio. Non sapeva se per l'orgoglio di non averlo potuto neanche sfiorare o perché stava troppo vicino a Misty.
Scosse la testa. Perché doveva dargli fastidio una cosa del genere!
  • Siamo sicuri che non sia un tipo sospetto?- chiese Ash a Dawn.
Lei ridacchiò.
  • Barry è sempre stato così, da quanto mi ricordo. Troppo esuberante e con qualche rotella fuori posto.
  • Ti ho sentita Dawn!- fece Barry comparendo dietro di lei e facendoli sussultare.
Ash sbatté le palpebre. Si era avvicinato in un secondo, senza farsi notare. Non c'era dubbio, era davvero veloce.
  • Oh, un Pikachu!- notò il pokèmon sulla spalla di Ash e lo afferrò, senza che il moro poté dire niente. Il pokèmon reagì lanciandogli una scarica elettrica.
  • Pikachu!- esclamò Ash sorpreso, anche se per niente arrabbiato con il pokèmon. In fondo se l'era cercata quel Barry.
  • Stai bene?- chiese Misty, ricordando quanto forti fossero le scosse di Pikachu.
  • Uao!- ridacchiò lui come se non gli avesse fatto niente- Ne hai di energia, amico! Ma io sono più forte, sai?- e gli mandò una scossa elettrica.
Il pokèmon ricevette e ricambiò, come una sorta di gioco. Gli altri guardarono stupiti questo cambio di scosse.
  • Te l'avevo detto che gli mancava qualche rotella- sussurrò Dawn a Ash- Ma è simpatico- concluse.
  • Ragazzi, non vorrei rovinare questo idillico momento, ma non siamo soli- disse May- Sento un fermento di passi poco distante.
  • Facciamo luce su questo mistero- disse Melody e spazzò la nebbia intorno a loro.
I ragazzi spalancarono gli occhi, solo ora si poteva vedere un maestoso stadio e gruppetti di persone camminare tutto intorno. Tre uomini muscolosi in divisa verde, si aggiravano a passo lento tra la folla dando un occhiata qua e là con discrezione e calma, mentre altri due erano a pochi passi da loro, immobili uno fianco all'altro, facendo quasi da ingresso alla zona.
  • Da dove è saltata questa costruzione?- fece incredule Ash- Non c'era prima!
  • Forti, vero?- fece emozionato Barry- Gli organizzatori ne inventano una dietro l'altra.
  • Vuoi dire che questa nebbia...è opera loro?
  • Certo- fece la voce di una donna, raggiungendoli. La riconobbero, era la stessa che aveva presentato il concorso la volta precedente- La nebbia è un modo per nascondere lo stadio e disorientare eventuali nemici. Bisogna essere cauti di questi tempi.
I ragazzi si guardarono a vicenda. Si aspettavano di tutto nel territorio del fuoco, ma questo proprio no. Si fecero condurre dalla donna più all'interno della zona, oltre i due uomini che facevano da guardia. Una volta arrivati in prossimità allo stadio, la nebbia era scomparsa totalmente, mentre alle loro spalle il bosco era tornato ad immergersi nella fitta nebbia, così come le due guardie. Era come essere protetti da una barriera invisibile.
  • Non credete che possano comunque trovare il posto?- chiese Misty.
  • Certo, c'è questa eventualità- spiegò la donna- Ma abbiamo con noi domatori esperti in lotta e difesa. Si occuperanno loro di proteggere gli spettatori in caso di attacco- Misty la guardò dubbiosa. Sarebbe bastato per tenere alla larga i nemici?- Non preoccupatevi per questo- le sorrise, intuendo la preoccupazione della ragazza- Voi partecipate e rilassatevi, al resto ci penseremo noi. Le iscrizioni si fanno al bancone centrale.
  • Andiamo subito a iscriverci!- esclamò Barry, trascinando Dawn.
  • Iscriverci?- ripeté Dawn.
  • Sì, Kenny mi ha detto che anche tu partecipi ai concorsi di domini.
Dawn ricordò quella mezza verità a Kenny. Era vero che aveva partecipato al concorso, ma era stata una sola volta, e per di più in quel momento erano lì per combattere, non si sarebbero certo fermati a partecipare.
Sospirò. Come poteva dirlo, senza fare la figura della bugiarda?
  • Barry!- ecco, ci mancava proprio lui!
Il ragazzo castano corse verso il biondo.
  • Accidenti a te, se tu non avessi così fretta, ti avrei condotto io qui! Ma tu no, non mi ascolti mai! E...- si bloccò notando la ragazza dai capelli blu nel gruppetto- Dawn!
  • Eh...ciao Kenny- salutò rassegnata. Ormai era troppo tardi per passare inosservata.
  • Pensa un po', ho incontrato la tua ragazza mentre venivo qui.
  • Che?!- esclamò Dawn alla parola ragazza.
  • Barry!- disse Kenny arrossendo e cercando di mascherarlo con una risata- Eh, dice sempre cose senza senso- guardò Dawn- E così, sei venuta. Temevo che non avresti trovato la strada.
  • E invece eccomi qui...- cercò di sorridere, ma non sapeva come togliersi dall'impiccio.
  • Qualcosa non va Misty?- chiese Brock.
  • Stavo pensando...quella donna mi sembra troppo tranquilla. Si affidano troppo alle loro guardie. Tu pensi che le loro difese bastino a tenere nascosto questo stadio?
  • Temo di no- ammise Brock.
  • Allora non possiamo andarcene- disse lei seria- Questa gente, potrebbe essere nuovamente vittima del Team Magma.
  • Sono d'accordo. Pensi che dovremmo anche partecipare?
Lei lo guardò assorta nei suoi pensieri.


≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈


  • Maestro, maestro!
  • Xam, ti ho già detto di non chiamarmi così- fece l'altro con aria stanca, allontanandosi dalla donna del bancone, dove minuti prima stava lasciando i suoi dati.
  • D'accordo- disse il bambino, mentre i due si dirigevano in un'altra direzione- Però pensi che sia prudente partecipare? Ci troviamo in territorio nemico...
  • Lo so, ma se voglio diventare il migliore, non posso perdermi questi incontri.
  • Giusto, giusto...Ma sono certo che non avrai problemi a sconfiggere questi concorrenti.
  • Spero di no- disse Drew, Xam lo guardò senza capire- Non avrebbe senso confrontarmi con avversari facili da battere, se il mio obiettivo è fare esperienza.
  • Oh, uhm. Giusto- annuì- Allora farò il tifo per te dagli spalti! Però il concorso inizierà domani, cosa faremo nel frattempo?
  • Direi prima di trovare un posto dove sistemarci per la notte. Con tutta questa gente, sarà già tanto trovare un posto tranquillo dove potermi allenare.


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  • Partecipiamo?!- esclamò May incredule.
Misty annui. Il Team Luce si era riunito per conto loro, lontani da orecchie indiscrete.
  • Ma non avevamo fretta di raggiungere il Signore del Fuoco?- chiese Ash contrariato.
  • Sì- annuì nuovamente- Ma temiamo che il Team Magma possa scoprire questo luogo e attaccare- li guardò- So che abbiamo fretta, ma non me la sento di abbandonarli. Non avrebbe senso il nostro viaggio per fermare la guerra, se permettiamo al Team Luce di fare altre vittime.
  • Abbiamo pensato che il modo migliore per non dare nell'occhio sia proprio partecipare al concorso- spiegò Brock- Non tutti, ovviamente.
  • Io partecipo!- esclamò Dawn, facendo voltare i loro visi su di lei- Voglio dire...- si schiarì la gola- Mi offro di partecipare al Contest.
  • Voglio partecipare anch'io- si aggiunse May.
  • Siete sicure?- chiese Brock, ricordando l'ultimo Contest e di come loro erano state coinvolte nell'esplosione.
Le due annuirono convinte.
Brock guardò Misty. Anche lei annuì.
  • Voglio però che teniate in mente questo, non siamo qui per partecipare- precisò lei- Dovrete aspettarvi in qualsiasi momento di venire attaccate. E in quel caso, voglio che combattiate con tutte le vostre forze. Loro non avranno pietà con noi, non esiteranno ad ucciderci. Perciò, non abbassate mai la guardia.


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    Ash si sdraiò sul prato. Pikachu era con gli altri che si divertiva a vedere May e Dawn che si preparavano per il Contest. E a lui invece non divertiva. Pensava solo al momento in cui si sarebbero scontrati con il Team Magma, con Gary...e con il Signore del Fuoco.
    Chiuse gli occhi.
    Quanto tempo era passato da quando si era imbarcato in questa nuova avventura?
    Non riusciva ancora a credere quante cose era accadute da quel giorno che era andato in giro in perlustrazione. Si era incrociato con Misty, che l'aveva condotto dal famoso Team Luce. All'epoca non sapeva che Misty era la leader, non conosceva la storia di ognuno di loro, non sapeva per cosa stavano lottando. Voleva solo adescarli nella sua trappola ed eliminarli. Un desiderio egoistico e pieno di crudeltà. Provò ad immaginarsi, se quella notte, lui si fosse deciso ad uccidere Misty e eliminare tutto il gruppo, cosa sarebbe cambiato? Sarebbe tornato vittorioso, l'unico ad aver sconfitto il Team Luce. Gary non avrebbe avuto modo di avanzare di grado. Sarebbe stato ora Ash a dare ordini e organizzare altre spedizioni per uccidere ribelli. E con il Team Luce fuori dai piedi, la speranza dei pochi ribelli sarebbe stata spazzata. Non avrebbero più incontrato ostacoli alla conquista dei territori. Il Signore del Fuoco avrebbe vinto.
    E lui? Che fine avrebbe fatto Ash?
    Vivendo solo per il gusto di combattere e uccidendo senza rimorsi...sarebbe diventato come Gary. Un mostro.
    L'idea lo terrorizzò e strizzò gli occhi.
    Ma le cose non erano andate così. Lui non aveva avuto il coraggio di uccidere Misty, né nessun altro del gruppo. Accanto a loro, Ash era solo un dominatore del fuoco e questo lo tranquillizzava.
    Un dolce tepore lo pervase ricordando il momento in cui il suo viso era così vicino a quello di Misty, e le loro mani che si erano incrociate durante la lotta.
    Si lasciò cullare da quelle sensazioni e si addormentò, sperando che i brutti ricordi non lo tormentassero.
    Una figura si avvicinò a lui silenziosamente. Si inginocchiò vicino ad Ash e chinando la testa, toccò con la fronte la testa di Ash.
    I lunghi capelli castani ricaddero giù.
    Socchiuse gli occhi e fu pervasa da una sensazione familiare. I ricordi e i sogni del ragazzo fluirono in lei.
    Ash spalancò gli occhi e si mise seduto di colpo. Ansimando e cercando di riprendere il controllo su di sé.
    Cos'era stato? Era come se qualcosa avesse interferito nei suoi sogni...no, non sogni, incubi. E qualcuno era lì ad osservare. Si sentì rabbrividire e non capiva il perché.
    Si asciugò la fronte di sudore e cercò di dimenticare un incubo ricorrente, da quando si era scontrato con Gary. Era come se i suoi incubi lo stessero mettendo in guardia.
    Si alzò in piedi. Chissà se gli altri erano ancora presi con i preparativi. Sperò di trovare Brock libero, aveva bisogno di scaricare la tensione accumulata con un incontro d'allenamento.
    Camminò tenendosi ancora la testa, come scacciando via una sensazione sgradevole, quando sentì un suono familiare. Cambiò direzione e si diresse vicino ad un lago. Misty si stava esercitando con il dominio dell'acqua. Era molto concentrata nei movimenti del corpo, che non si era accorta del suo arrivo.
    Lui rimase lì a fissarla. Era come quella notte di tempo prima durante una festa, dopo che l'ennesimo litigio tra i due li aveva messi di cattivo umore. Ricordava come Misty avesse reagito male, quando lui aveva accennato a George e alla sua assurda speranza di riportarlo indietro. E questo solo perché Ash non voleva parlare di sé. Quella stessa sera, comprendendo di aver esagerato, l'aveva trovata in riva al mare di Vela Town a dominare l'acqua e ne era rimasto per qualche istante affascinato.
    Se il mio modo di agire non ti va bene, se non approvi le mie scelte, non ti obbligo a seguirmi. Non sei costretto a rimanere nel Team. Sei libero di andartene. Così come non obbligo gli altri a venire con me. Però se decidi di restare, dovrai sottostare alle mie decisioni. Non dovrai muoverti per conto tuo o agire in modo sconsiderato. Per quanto possa suonare sciocco, io tengo ai miei compagni. E se tu diventerai parte del gruppo, non potrò fare a meno di preoccuparmi di te. In quanto a me…non ti chiederò più di raccontarmi di te. Non ti assillerò più con domande. Non ha più importanza chi eri, ma solo chi sei adesso. Se mi seguirai, sappi che il mio obiettivo è quello di sempre, fermare il Signore del Fuoco e non mi fermerò davanti a niente.
    Ricordando quelle parole e le avventure vissute da lì in poi, era come una tortura. Si sentiva stringere lo stomaco, come se gli incubi tornassero a galla.
    Misty si era confidata con Ash, aveva conquistato nuovamente la sua fiducia rivelandole una parte del suo passato. E ciononostante, lui non riusciva a fare altrettanto con lei.
    Ancora una volta Misty aveva dato dimostrazione di essere migliore di lui.
    La dominatrice dell'acqua si bloccò, accorgendosi che qualcuno la osservava. Smise di dominare l'acqua e guardò in direzione di Ash. I due si fissarono per qualche istante.
    • Pare che abbiamo avuto la stessa idea- disse Ash sorridendo, nel tentativo di rompere quell'atmosfera.
    • Quando sarà stata l'ultima volta che ci siamo allenati insieme?- disse lei, ricambiando il sorriso- Ah, forse a Cristal City, quando tu hai imbrogliato per vincere- scherzò.
    Si riferiva alla volta che Ivi aveva dato qualche dritta al ragazzo. Però Ash sapeva che la ragazza cercava di omettere il loro vero ultimo scontro. Quando Misty aveva scoperto l'identità di Ash e lui si era visto costretto da Gary a scontrarsi con lei. Ma unendo le forze erano riusciti a scappare dalla nave e dalle grinfie di Gary. Così come a Cerulean City, collaborando erano riusciti a scappare dal Palazzo e dal Presidente.
    Era come un ripetersi di avvenimenti, una sorte di ironia del loro destino. Dover scappare dalla propria gente, rinnegare le proprie origini, solo per poter stare insieme.
    Scosse la testa. Ma che stava pensando? Non era certo questo il loro problema, mica erano una coppia. Assurdo.
    • Dawn e May ne avranno per un po'- disse Misty, interrompendo il silenzio- Che ne dici di ingannare il tempo?- uscì dall'acqua, ancora con i piedi bagnati. Si posizionò di fronte a lui e sorrise- Mi devi la rivincita, ricordi?
    • Per me va bene- annuì lui, sollevato di poter pensare ad altro.
    E un incontro con Misty, cosa c'era di meglio per distrarsi e mantenersi allenato? Si sgranchì le ossa delle spalle e si posizionò.
    Attaccò Ash per prima, lei schivò, saltò di lato e attaccò. Lui si spostò e lanciò un altro attacco, che per poco non la colpiva. Riprese l'attacco, ma Misty utilizzò l'acqua del lago, per creare un onda e investirlo.
    • Cascata!
    Lui bagnato, cadde a terra per la spinta dell'onda e riaccese con qualche difficoltà la fiamma alla sua mano destra. Lei imitandolo creò una sfera d'acqua e si lanciò all'attacco, nello stesso momento che lo faceva lui.
    I due stavano per scontrarsi frontalmente e nessuno dei due aveva rallentato la sua corsa. Si erano completamente calati nel combattimento.
    Uccidila
    Ma proprio nel momento che era a pochi centimetri da lei, ricordò contro chi si stava scontrando ed ebbe un istante di incertezza, che servì a lei per attaccarlo per prima. Lui ricevette il colpo in pieno e fu sbalzato indietro.
    • Perché non hai attaccato?- disse lei irritata. Ash si rialzò con lentezza- Andiamo Ash, so che puoi fare di meglio! Non avrai mica paura? Ci stiamo solo allenando. Come credi di poter affrontare i nostri nemici, se non provi a sforzarti. O non mi credi un avversaria del tuo stesso livello?
    Lui non seppe cosa rispondere. Non è che avesse paura. Non è che non volesse prendere sul serio l'allenamento. E Misty non era un avversario da sottovalutare, perfino in allenamento.
    Semplicemente, quando l'aveva vista così vicina non se l'era sentito di colpirla.
    Misty poteva anche essere forte, ma se Ash si faceva prendere dalla battaglia, temeva di ferirla per davvero. Da quando gli incubi lo tormentavano ancora con più insistenza, si sentiva meno sicuro di sé.
    Sopratutto quella voce...
    Ma come spiegarglielo a Misty? Si sarebbe sicuramente offesa e avrebbero finito per litigare.
    • Ash, sto per attaccare! Vedi di essere pronto- lo avvertì Misty seria e riprendendo a manovrare l'acqua.
    Attaccò al ragazzo, ma invece di contrattaccare, lui si limitò a schivare i colpi indietreggiando.
    • Ma che ti prende!- disse Misty arrabbiata- Che razza di allenamento è, se non tenti neanche di colpirmi!
    • Non posso!- gridò Ash, esasperato. Lei era più confusa- Ma non puoi capire...- e si voltò, abbandonando la battaglia.
    • Che cosa non capisco! Ash, spiegati!- gli gridò dietro- Non costringermi a usare le maniere forti per farti parlare- disse lei minacciosa.
    Non sopportava che Ash continuasse a non avere fiducia in lei, quando lei invece si era confidata. Non erano amici e compagni di viaggio? Perché si ostinava a comportarsi così?
    • Mulinello!- creò un vortice d'acqua che lo circondò, impedendogli di andarsene. Lui non si mosse e rimase di spalle.
    Poi lo raggiunse, ma lui balzò fuori e l'attaccò prendendola alla sprovvista. Usò fuocopugno e fuocobomba, in una sequenza di secondi, impedendo che Misty avesse il tempo di attaccare. Lei indietreggiò, evitando gli attacchi e sorridendo soddisfatta. In parte era felice che Ash avesse finalmente reagito, ma sentiva comunque che qualcosa non andava. Ash stava attaccando senza una logica e con mosse che alla lunga avrebbero danneggiato anche lui.
    Era come se...
    Cercò di guardarlo in faccia, ma l'unica cosa che riusciva a intravedere era un luccichio nei suoi occhi.
    Un attimo, ma i suoi occhi non erano del suo solito colore...?
    Nel momento in cui lei si distrasse per quel particolare, Ash aveva guadagnato terreno. Lei per schivarlo, scivolò su una piccola pozzanghera d'acqua e cadde per terra di schiena. Si fece male, ma non ebbe il tempo di lamentarsi, che Ash le era caduto addosso, bloccandola a terra e con un pugno infuocato pronto a colpirla nel cuore.
    Uccidila!
    Lei guardò impallidita la scena, non aveva la forza di parlare e sentì un brivido perquoterla nel corpo, fissando negli occhi il ragazzo. Poteva usare le sue gambe per liberarsi o sfruttare l'acqua del lago, ma temeva per la sua stessa incolumità e quella di Ash, e comunque non avrebbe fatto in tempo. Così agì d'istinto e liberandosi da una mano, toccò il petto di Ash e serrò gli occhi.
    Lui rimase immobile con la mano alzata e il fuoco che ancora ardeva.
    Misty riaprì gli occhi secondi dopo e vide il fuoco affievolirsi e il colore dei suoi occhi scurirsi.
    • Ash...- mormorò lei, con la voce ritrovata.
    Lui ansimò, abbassando la mano leggermente ferita e guardò la ragazza sotto di lui.
    Pareva smarrito ritrovandosi in quella posizione e con il corpo affaticato.
    • ...Misty? Cosa...?
    Lei spostò la mano dal petto del ragazzo, il cui cuore batteva forte, e sfiorò la sua guancia.
    Al dolce contatto, le guance di Ash si colorarono e si sentì pervaso dalla stessa sensazione che provava quando era così vicino a lei.
    Non capiva niente, era confuso...solo un attimo prima, lui...ma cosa stava facendo prima? Faceva fatica anche solo a ricordare cosa aveva fatto minuti fa.
    Ma la sua attenzione era invece catturata da un altro particolare. Misty era lì, a poca distanza uno dall'altro...da soli. Erano passati giorni, dall'ultima volta che si erano avvicinati così tanto. Nessuno dei due, prima di quel momento, aveva osato farlo. Forse per l'imbarazzo di quanto era accaduto o forse perché nessuno dei due aveva voluto accennare qualcosa a proposito. Era come se i fatti avvenuti al Palazzo, fossero finiti nel dimenticatoio. E con i nemici alle calcagne e in prossimità della loro meta, erano sempre circondati dai loro compagni.
    Forse era stato un bene, nessuno dei due pareva intenzionato ad affrontare l'altro. Come se si trattasse di un argomento tabù. Però ora, era come se il destino li avesse costretti ad un confronto.
    Lui mosse una mano sul viso di Misty, non capiva perché sentiva dolore nel muoverla ma non ci fece caso. Accarezzò la guancia di lei e sfiorò le sue labbra. Quelle stesse labbra che lo avevano tentato a Cerulean City, le stesse ora che parevano invitarlo a essere assapporate.
    Si morse il labbro inferiore e chinò la testa lentamente. Come poteva resistere, se il suo stesso corpo si stava muovendo da solo?
    • Non ricordi niente?- chiese lei d'improvviso, rompendo l'atmosfera creatasi.
    Lui si bloccò e la guardò spaesato, con il rossore delle guancie che non diminuiva.
    • C-cosa?
    Lei lo guardò dritto negli occhi, con quei suoi occhi color celeste, come se stesse cercando qualcosa in lui.
    Poi prese la mano con cui Ash le stava accarezzando il viso e la strinse delicatamente.
    • Devo medicarti la mano- disse lei, senza dare spiegazioni e costringendo il ragazzo ad alzarsi da lei e mettersi seduto.
    Lui la guardò confuso e imbarazzato, mentre Misty si rialzava e sostenendo ancora la sua mano lo avvolse in una bolla d'acqua luminosa. Il dolore che sentiva alla mano, pian piano diminuì. Non era la prima volta che la ragazza lo curava, ma rimaneva sempre sorpreso dalle tante cose che riusciva a fare, oltre a renderlo un completo idiota al suo fianco.
    Lei terminò e alzò lo sguardo su Ash.
    • Va meglio?- chiese Misty. Lui annuì sempre imbarazzato.
    Fino a qualche secondo prima era sul punto di lasciarsi trascinare dai sentimenti, finché Misty non lo aveva riportato sulla terra.
    Non capiva perché aveva la mano che gli faceva male e perché si era ritrovato così vicino a lei. Quasi sul punto di...
    Scosse la testa, terrorizzato. Non era possibile, se ne sarebbe accorto. E non l'avrebbe mai permesso. Però l'espressione di Misty, lo metteva in allerta...
    • Cos'è accaduto?- chiese lui serio. Ora che quella situazione incomoda tra i due si era affievolita, voleva riempire quei buchi di memoria.
    Lei lo guardò nuovamente e poi si mise in piedi, dandosi una spolverata dai vestiti.
    • Niente- disse lei tranquilla- Temo però che il nostro allenamento sia andato per le lunghe.
    Lui la imitò e si alzò. Non ricordava molto dell'allenamento...e come ci era finito sopra Misty?
    • Sicura che sia tutto qui?- chiese dubbioso, perché aveva l'impressione che Misty stesse occultando qualcosa.
    Lei lo guardò seria, sul punto di dire qualcosa.
    • Misty!
    Ash spalancò gli occhi, nel giro di un secondo, era apparso il biondino e aveva avvolto Misty con le braccia, stringendola affettuosamente.
    • Barry!- esclamò lei imbarazzata. Dal tono di voce, neanche lei se l'era aspettata. Barry l'aveva presa alla sprovvista- Mi hai fatto prendere un colpo!
    • Scusami- ridacchiò il biondino, tenendola sempre stretta da dietro le spalle- Brock mi ha mandato a cercarti, ma non ti trovavo. Ti dovrei dare come minimo una multa da 1000 dollari!- fece la voce risentita, ma poi tornò sorridente- Ma per te farò un eccezione e ti perdono.
    • Ehm...grazie, suppongo- disse lei incerta e sentendosi a disagio ad essere abbracciata dal biondino.
    • Okey, l'hai trovata- disse Ash serio, dopo che era rimasto lì ad assistere la scena, senza saper cosa dire- Ora, puoi lasciarla andare? Stavamo parlando, prima che ti precipitassi qui- il tono era chiaramente seccato e imbronciato.
    Non poteva credere con quale disinvoltura si rivolgeva a Misty. Quando invece lei era stata con lui così fredda e acida al loro primo incontro. Già, se lui si fosse comportato come Barry agli inizi, Misty lo avrebbe come minimo affogato. Eppure lei era cambiata molto da quel loro incontro.
    Il biondino intuì il fastidio di Ash e lo guardò con un sorrisino.
    • Qualche problema, dominatore del fuoco? Ti da problemi che io abbracci Misty?
    Ash spalancò gli occhi, un po' preso alla sprovvista da quell'affermazione così schietta. Stortò le labbra e diede una veloce occhiata a Misty.
    • No, per niente- lo fissò con disappunto. Si sentiva corrodere il fegato, ma cercò di non farci caso.
    • Bene, allora non ti darà problemi se me la porto via.
    • Eh?
    Barry con un veloce movimento, sollevò Misty e la prese in braccio.
    • Barry! Che fai! Fammi scendere!- si lamentò lei, rossa in viso. Si vergognava da matti in quella posizione.
    • Subito, appena ti avrò riportata da Brock- così dicendo, se la portò via in un lampo, lasciando Ash piantato lì e senza parole.
    Ash era esterrefatto con quale semplicità il biondino era comparso e si era portato via la ragazza. La sua velocità era incredibile, schivava con facilità i colpi e l'elettricità pareva non fargli danni. Ma in quanto combattere? Era in grado di affrontare un vero combattimento?
    Sentiva una strana energia perquotergli il corpo, la voglia di combattere, di affrontarsi con un tipo simile. Aveva dubbi che fosse forte, ma magari aveva dei colpi efficicaci. E non aveva digerito che quel ragazzino si era preso gioco di lui, ex-membro del Team Magma. E soprattutto non sopportava che cercasse sempre la compagnia di Misty. Non era già amico di Dawn e Kenny, perché girarle intorno se Misty era chiaramente a disagio? Qual'era il suo obiettivo?
    • Barry, fermati!- gridò Misty. Il biondino si fermò. In un lampo, erano arrivati al campo, dove si erano sistemati. Brock stava preparando da mangiare, mentre Dawn preparava l'abito, Melody l'aiutava e May si esercitava.
    I ragazzi rimasero per un secondo ad osservare la coppia che era appena comparsa davanti a loro.
    • Ehm, e questo che significa?- chiese May perplessa.
    • Niente!- Misty si liberò del biondino e cercò di ricomporsi. Aveva ancora i capelli in disordine sia per l'allenamento con Ash, che per la corsa di Barry- Potevo benissimo muovermi con le mie gambe- Poi guardò arrabbiata il castano- Brock, che ti è saltato in mente di chiedere a Barry di trascinarmi qui!
    • Eh, ma io non l'ho fatto...- fece lui perplesso e un po' divertito dalla situazione.
    • Che?- si voltò a guardare il biondino- Barry, perché mi hai detto una bugia!
    • Io ho soltanto eseguito gli ordini- alzò le spalle, guardando altrove. Misty lo guardò senza capire.
    • Oh! Sì, certo!- disse d'improvviso Brock, ridacchiando nervoso- Sono stato io a chiamarti.
    • Ma se hai appena detto...
    • Sì, sì...me n'ero dimenticato. Ecco...- sembrò pensarci su- Volevo avere un parere sul sapore del pollo dorato.
    • E lo chiedi a me?- si indicò incredule.
    • Già, lo chiedi proprio a lei?- ripetè May spaventata. Ricordava anche troppo bene le qualità culinarie della dominatrice dell'acqua.
    • Ometterò questo commento May- disse Misty offesa- Sicuro che non ci sia qualcosa sotto, Brock?
    Il ragazzo scambiò un occhiata con uno del gruppo e poi tornò tranquillo.
    • Certo che no, Misty. Mi fido del tuo parere.
    • In questo caso...- si arrese e si avvicinò a lui.
    Nel frattempo il ragazzo diede un'altra occhiata da un'altra parte, cercando di non farsi notare da Misty o dagli altri. Incrociò lo sguardo della castana dai capelli lunghi. Fece un cenno d'assenso e tornò alle sue faccende.
    • E' buono. Direi che può andare bene anche così- disse Misty. Il castano tornò a guardarla e a sorriderle.
    • Meglio così- ma non appena lei voltò lo sguardo altrove, lui tornò serio.
    Per poco non si faceva scoprire. Anche se Misty aveva qualche dubbio sulla sua bugia, non avrebbe indagato.
    Ed era meglio così, per il momento.
    Non poteva dirle la verità, che era Melody che aveva chiesto il favore a Barry di cercarla e riportarla indietro. E in quel caso, Misty avrebbe capito subito che le stavano nascondendo qualcosa.
    Però non poteva raccontarle cosa si erano detti lui e Melody, mentre lei era via.

    • Non hai raccontato tutta la tua visione?- fece sorpreso Brock.
    La castana scosse la testa. In quel momento non c'erano orecchie indiscrete ad ascoltare i loro discorsi e i loro amici erano impegnati in altro.
    • Non potevo- ammise lei- Quando ero in coma, ho avuto una serie di sogni...ma solo alcuni erano presagi- lo guardò preoccupata- Brock, temo di aver visto un futuro che non volevo conoscere.
    • E perché non ne hai parlato con Misty? Lei ti avrebbe ascoltato.
    • Perché questo riguarda solo la sorte di Misty.
    Lui divenne silenzioso e la guardò con sospetto. Lei allora gli raccontò il seguito della sua visione, con i particolari che aveva omesso nel racconto a Misty.
    Brock sbiancò e divenne ancora più serio.
    • ...Sei sicura?
    • Purtroppo sì. E temo che non potremo impedirlo.
    • Questo è assurdo...a cosa serve conoscere in anticipo il futuro, se non lo si può cambiare?
    • Noi sappiamo che il Signore del Fuoco interverrà con il suo esercito, ma nonostante tutto non potremo impedirlo. Conoscere i fatti, non sempre vuol dire poterli cambiare.
    Il castano si tenne le mani tra i capelli, frustato.
    • E' tutto inutile allora?
    • No Brock, io non ho visto come terminerà la guerra. C'è ancora una speranza di vincere. Dobbiamo solo impedire che gli eventi si affrettino. E per questo, bisogna tenere d'occhio Misty, finché non capirò come poter intervenire nel futuro, senza sconvolgere gli eventi.
    • Come potrò guardarla, senza sentirmi male per quello che mi hai raccontato?
    • Come credi che mi senta io? Pensi che sia stato piacevole tenermi questo per me? Ci ho provato a pensare a come impedirlo, ma gli eventi non possono essere fermati!- esclamò lei addolorata- Quando la mia maestra mi ha detto che avevo il dono della preveggenza, non ero ancora consapevole delle responsabilità di questo dono. Tutto quello che ho appreso da Gary è legato anche a Ash e allo stesso tempo a Misty. Avrei voluto non sapere niente, ma anche questo è il destino riservato a me- poi lo prese per mano- E ce la farai anche tu, Brock. So che sei l'unico che possa comprendere quanto sia importante non farne parola in giro. Per il Team Luce, per le persone...dobbiamo lasciare che i fatti accadano.

    Lasciare che i fatti accadano...Era realmente la cosa giusta da fare?
    In quel momento arrivò Ash e con malumore si sedette accanto a lui, con la faccia imbronciata.
    • Qualcosa non va?
    • No, niente- disse l'altro incrociando le braccia e dando una veloce occhiata alla ragazza dai capelli color arancio e al biondino che le parlava animatamente.
    Il castano alzò le spalle e continuò a preparare da mangiare. Il moro poi si voltò verso di lui.
    • Brock, tu credi che io sia cambiato?
    • Uh?- lasciò in sospeso la pentola e lo guardò- Certo. Non ricordi che solo tempo prima volevi la nostra morte? Ora però viaggiamo insieme con lo stesso obiettivo. Perché me lo chiedi?
    • Perchè...- Ash tornò a fissare davanti a sé-...ho come il timore che in realtà io non sia cambiato- Brock lo ascoltò attentamente- E' da un po' che l'ho notato, anche se sono con voi, non posso fare a meno di desiderare la battaglia, combattere con più avversari, spingermi fino al limite.
    • E questo pensi che sia un male?- gli sorrise un po' più sollevato- May e Misty hanno la tua stessa voglia di combattere. Voi tre avete una vera e propria passione, è come se vi sentiste veramente vivi solo confrontandovi con avversari forti. Per quanto io sia contrario a questo modo di agire, non ci trovo niente di strano.
    • Non intendevo questo...non è solo l'emozione della battaglia, è qualcosa di più- appoggiò il mento sopra la mano- Ho il timore di farmi coinvolgere troppo nelle battaglie.
    • Che intendi?- Brock tornò serio.
    • Fammi una promessa...se un giorno...se un giorno io non riuscissi più a controllarmi...- Brock stette in attesa- Fermami.
    Il castano non disse niente e seguì il silenzio tra i due, mentre osservavano i loro compagni.
    Conoscere i fatti, non sempre vuol dire poterli cambiare.
    Eh già. Come aveva detto Melody, quello era solo il preludio di ciò che li attendeva più avanti...

    2 commenti:

    Anonimo ha detto...

    OOOOOKkaaaayyy...eccomi qui. ^^
    Allora... Bhe, sarà anche come hai detto tu, Ya-chan, ma a me questo capitolo è piaciuto davvero molto. Me lo sono a dir poco bevuto. Quindi, correggimi se dico male, Ash diventa l'ALTRO Ash quando è sotto pressione? In quel caso era nervosetto per svariati motivi, come anche nelle altre volte... O__O
    Misty non gli ha voluto dire niente, eh? Bah, secondo me si è spaventata più DOPO che Ash era tornato in sè, piuttosto che prima, ahahaha! Avrà pensato "oddio, un maniacooo" XD
    Maaaaaa..... Melody la pianta di andare in giro a guardare cosa gira per la testa alla gente??? No, dico, gli affaracci suoi mai, eh?? ahahah ^^ Anche se, devo dirlo, quella scena mi ci ha fatto rimanere piuttosto male... ommiodio... che cavolo succederà?? Che cos'è che ha visto? Nella mia testolina bacata mi sono fatta una miriade di film da fare invidia a un multisala! Ho l'ansia... O___O
    Bhe, ma a parte questo, davvero brava YaChan! XD Che bellooo, forse ce la si fa a finire BBI! Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! Allora sei davvero sicura di pubblicarlo la settimana prossima?
    Ora vado, che sarà anche ora che inizi a prepararmi, visto che devo andare a lavorare... T___T
    Bacioni e complimentazioniii (esiste questa parola o me la sono inventata io?? O__O),
    Riri

    Yachan ha detto...

    Un maniaco! XD Questa mi mancava! Povero Ash, viene sempre frainteso XDD
    Era per questo che non ero tanto convinta del capitolo ^_^'
    Cos'ha visto Melody? Spero non scene osè XDDD Oddio, censura, ihih!
    No, te lo dico io cosa, si sarà sognato lui e Brock a braccetto come due innamorati, per questo si è svegliato come da un incubo XD
    Eh sì, ce la posso fare a finire BBI ^^ Oddio, ora dico così, ma ancora non ho scritto la fine U_U' Però sono sicu..coff...ra che pubblicherò il prossimo capitolo ^^
    Allora, complimentazioni a me XDDD Al prossimo venerdì!