Fic: Cap. 2

Misty99: Questo capitolo è più corto ma...va bene (spero). Scusate per Mistery and Destiny ma...non ho voglia di scriverlo. Ma non vi preoccupate, la finirò. Ringrazio Ya-chan, Marzia, Ery e Vul-chan per aver letto la fic! beh che dire altro. Buona lettura. Ah..il motivo di questa fan art? Beh...per incorraggiarvi su Pokeshipping e...ah sì. Adesso tifo Penguishipping, non più Ikarishipping!

I SEGRETI DEL CUORE

Cap2

Misty e Vera correvano veloci come dei fulmini. Vera stava davanti alla ragazza dai capelli color arancio.
-Muoviti Misty- la chiamò con un sorriso disegnato sulla faccia
-Non ce la faccio- rispose l’altra con il fiatone
-Non ti preoccupare- la tranquillizzò Vera, poi indicò con il dito –vedi quella? Dobbiamo correre fino lì, per fortuna siamo arrivando in tempo.
-Si parla del diavolo e il diavolo arriva- disse con tono disperato Misty
Infatti la nave stava per partire e le due ragazze affrettarono il passo.
-presto- disse Vera allungando la mano –prendimi la mano.
Misty fece così e Vera accellerò la corsa facendole salire in tempo e diedero i biglietti alla guida che disse alle ragazze quattro.
-Ci scusi- disse Vera ed entrò nella nave.
Appena entrate la gente guardava curiosamente le due ragazze.
Infatti le due avevano i capelli disordinati e il sudore sul viso.
Dopo si guardarono attorno e le persone salutavano le altre che vedevano quelle partire.
Si sentiva “ciao”, “ti voglio bene” e addirittura degli addio.
-Ciao- disse Misty con la mano alzata.
-Conosci qualcuno?-chiese Vera affacciandosi
-Certo che no- rise Misty ancora con la mano alzata –mi piace salutare così
-Me ne hai fatto venire voglia! Adesso lo faccio anche io- sorrise Vera
-Ciao!- disse Misty
-arrivederci- disse Vera ridendo
-Ti voglio bene
-Sei un amico
-Ci vediamo presto
-Ti amo
Ad un certo punto la gente stette zitta e Misty e Vera, come tutti gli altri, guardavano quella strana scena.
-Ti prego non mi lasciare- urlò una ragazza in tono disperato che vedeva un ragazzo che partiva
-Mi spiace- urlò il ragazzo –ma ho un grande sogno, devo diventare il più grande allenatore di Kanto e di Sinnoh, forse anche di tutto il mondo!
Vera notò la reazione di Misty a quelle parole. Era ancora più sudata e stringeva forte le mani, ma così forte fino a fare uscire qualche goccia di sangue.
-Misty…stai bene?- chiese preoccupata e allo stesso tempo spaventata
-Magnificamente- rispose Misty mentre guardava la scena
-Volevo dirtelo da tanto tempo…-urlò la ragazza, poi respirò profondamene come se volesse far uscire tutta l’aria che aveva nel corpo-…HO SEMPRE VOLUTO DIRTI CHE DA QUANDO CI SIAMO INCONTRATI TI HO SEMPRE AMATO, E ANCHE OGGI…- la ragazza smise di parlare e lasciò incompleta la frase, ma tutti avevano capito e dopo un po’ guardarono tutti il ragazzo con l’aria confusa, ma decisa.
-POSSO URLARE TRANQUILLAMENTE A TUTTO IL MONDO CHE NON MI INTERESSA PIù DEL MIO SOGNO PERCHÈ DA OGGI PASSERò IL RESTO DELLA MIA VITA CON LYRA- disse il ragazzo, o meglio urlò.
Il ragazzo si tuffò e raggiunse la ragazza e dopo che “Lyra” raccolse il raazzo i due si baciarono.
Ma ad un certo punto si sentì un urlo che fece sussultare la gente.
Era Misty, che, chissà per quale motivo, aveva urlato così forte che anche i due innamorati sentirono.
La ragazza dai capelli arancio incominciò a singhiozzare e scappò dentro la nave lasciando tutti perplessi per il suo strano comportamento.
-Sicuramente è andata in camera- pensò Vera cominciando a dirigersi verso di lei.
Intanto che la castana si dirigeva in camera si faceva varie ipotesi sullo strano comportamento di Misty, ma nessuna sembrava corrispondere allo strano comportamento della ragazza.

≈●≈●≈●≈●≈●≈●≈●

Nello stesso tempo, nella regione di Sinnoh, come voi sapete Lucinda stava cercando Brock.
-Brock- continuò a chiamarlo Lucinda disperatamente.
La ragazza esplorò tutto l’albergo, ma lei, essendo frivola si era completamente dimenticata della loro camera.
Però aveva un po’ paura di Ash. Sicuramente stava lì, però lei voleva lasciare un po’ in pace loro due a parlare di questa “Misty”.
-Poveretto- pensò Lucinda –sicuramente Ash sta sentendo nostalgia di quella ragazza.
Ad un certo punto Lucinda, con la testa piena di pensieri andò a sbattere contro qualcuno e cadde a terra.
-Scusi…Kengo?- disse Lucinda sorpresa
-Ciao Lucinda!- salutò un ragazzo dai capelli castani e una maglia a strisce bianca e verde.
-Ma cosa ci fai qui?- chiese Lucinda alzandosi e pulendosi la mini-gonna.
-Sono venuto per vedere Ash battere la lega e…per vederti sconfiggere da me alla gara finale!- disse Kengo
-Ho conquistato cinque fiocchi- si vantò Lucinda –Tu quanti? Tre? Due? Quattro?
-Sei- disse Kengo lasciando sorpresa Lucinda.
-Ti faccio i miei complimenti! Spero che mi batterai.- disse Lucinda facendo un mezzo sorriso.
-Eh?!- esclamò sbalordito Kengo –Ma cosa ti prende!?
-Ci sono due cose che non vanno, vorrei saperle al più presto- disse Lucinda alzando le spalle.
-Cosa?- chiese Kengo incuriosito
-Beh…vorrei informarmi di più su Misty
-Quale Misty? Ne conosco tante e di alcune ne ho sentito parlare
-Beh…il cognome è “Waterflower”
-Wow! La capo palestra di Kanto! Lei si che è un fenomeno. Mi piacerebbe tanto sfidarla e mettere alla prova il mio Prinplup. Vero?
-Prinplup!- rispose il Pokemon facendo salti dalla gioia.
Poi ci fu qualche secondo di silenzio, finche Kengo riprese a parlare
-Beh, qual è la seconda cosa?
-Riguarda te, e il tuo strano comportamento dell’ultima volta che ci siamo visti- disse Lucinda guardando negli occhi il ragazzo
-Cioè?
-Beh…- disse Lucinda abbassando lo sguardo –quella volta…- la ragazza dai capelli alzò con aria decisa lo sguardo –cosa hai detto nell’orecchio ad Ash? Sono sicura che riguardava me.
Kengo in quel momento diventò rosso, e, di nuovo Lucinda non capì il suo comportamento.
-Ma si può sapere che vi prende?!- disse Lucinda infuriata –in questo tempo la gente è una più strana dell’altra. Che pizza!
-I-il f-f-f-fatto è…che è dif-dificile da spiegare- balbettò Kengo
-Prinplup- disse il suo pokèmon che faceva ripetutamente segno di sì con la testa
-Kengo! Cosa vuoi che sia- disse Lucinda mettendo le mani sui fianchi.
Kengo fece un sospirò.
-Me ne vado- disse lui
-Dove?
-In camera mia, fino alla fine del viaggio ho deciso di stare con voi
Kengo iniziò ad incamminarsi insieme a Prinplup.
-Non solo ci mancava che ero abbastanza confusa per questa “Misty”, ora ho pure lo strano comportamento di Kengo- pensò Lucinda togliendo le mani dai fianchi e lasciandole scivolare.
-Lucinda, Ash mi ha raccontato tutto. Sei stata davvero crudele nei suoi confronti!- disse una voce in tono di rimprovero che proveniva alle spalle della ragazza, era una voce maschile, e sembrava proprio quella di Brock.
-Brock- disse la ragazzina dai capelli blu voltandosi –ti stavo cercando.
-Stavo in camera- disse Brock avvicinandosi alla ragazza.
Poi il ragazzo riprese a parlare
-Prova a far del male ad Ash in questo modo e io e lui ti lasciamo viaggiare da sola
-Ma cosa ho fatto di male- si lamentò Lucinda
-Hai parlato di Misty DI FRONTE ad Ash! Ti rendi conto!!!
-No- rispose Lucinda lasciando deluso Brock
-Non vedi che ha molta nostalgia
-Sì, l’ho notato- disse Lucinda stringendo i pugni –ma per tutto questo tempo non l’ha mai nominata, e adesso che sta diventando pazzo e sta sempre attaccato a quello stupido oggetto.
-Guarda che anche a me manca Misty- disse Brock indicandosi –ma…tu non sai che guaio ha combinato Vera
-Lo sapevo! Sono sempre l’ultima a sapere le cose. Avanti, spara. Cosa è successo?
-Ah, ho sentito ch parlavi con qualcuno- cercò di cambiare discorso Brock
-Sì, con Kengo. Dice che resterà con noi finché…- Lucinda fece cadere una lacrima dagli occhi -…Ash se ne andrà per sempre!-.
Lucinda abbracciò forte Brock.
-Ho paura- singhiozzò Lucinda
-Non aver paura, lo rivedrai- provò a tranquillizzarla Brock
-E a te? Ci rincontreremo?
-Ne sono certo! Mi sono affezionato a Sinnoh, come potrei lasciarla. Sì, la lascerò, ma qualche volta ti verrò a trovare.
Lucinda si distaccò da Brock.
-Ma perché tu non vai con Ash?- chiese ad un certo punto Lucinda
-Beh…sono passati sei anni, e mi piacerebbe rivedere la mia famiglia- spiegò Brock
-Ti capisco- disse Lucinda incoraggiandolo con un sorriso
-Senti…puoi andare a chiedere scusa ad Ash, per favore?
-Non so per cosa ma…okay.
I due incominciarono a camminare, ma intanto c’era qualcuno che stava spiando.
-Bene…questa deve essere Lucinda, puah! Che cosetta da nulla. Ora dobbiamo trovare la sorella- disse una voce misteriosa.
Ad un certo punto Lucinda e Brock si erano fermati proprio davanti alla porta della loro camera.
-Sarò capace di consolare Ash?- pensò Lucinda preoccupata, poi si girò verso Brock che le fece segno di sì con la testa, ma aveva uno sguardo serio.
Lucinda guardò la maniglia della porta, poi ci posò una mano sopra.
Esitò un po’ prima di aprire, ma poi si fece coraggio ed entrò, con il migliore dei suoi sorrisi.
-Ciao- disse la ragazza dai capelli blu scuro
-Ciao- disse il ragazzo dai capelli color corvino guardando l’esca
-Ciao- si aggiunse Brock
-È arrivato Kengo- avvisò Lucinda
-Che bello…-disse Ash non togliendo gli occhi di dosso dall’esca
-Continua a fissare quell’esca! Basta, che fastidio!- si irritò Lucinda stringendo forte i pugni
-Prevedo guai- pensò Brock
-Basta!- urlò Lucinda, poi si avvicinò ad Ash e li strappò di mano il ciondolo dalle mani.
-Ehi, dammelo!- si lamentò Ash
-No! Finché non alleni i tuoi Pokemon e ritorni l’Ash che conoscevo
-Non riuscirò mai a ridiventarlo- sospirò lui lasciando Brock e Lucinda in silenzio, un po’ dispiaciuti.
-Tieni- ridiede Lucinda l’esca al ragazzo
-Grazie Lucinda, e grazie anche a te Brock- disse Ash facendo un sorriso che riscaldò il cuore a Brock, Lucinda compresa.
-Ash…tu sei il mio migliore amico! Non ce la facevo più a vederti ridotto così- pensò Lucinda sorridendo.
-Lucinda, ti sfido ad un incontro di Pokemon, Brock, tu fai l’arbitro.
-Evvai- dissero felici Lucinda e Brock e il trio si avviò correndo con il sorriso.
Ma intanto il gruppetto era ignaro di quello che stava per succedere.