Finalmente una domenica quasi libera per potermi dedicare al blog! Ma
di questo ne parleremo più avanti, per ora mi sbrigo solo a pubblicare
il capitolo di Weaving, di cui l'autrice mi aveva inviato questo
capitolo una settimana fa...
Il prossimo capitolo non mi è stato
ancora inviato, ma al momento Riri è presa con altri impegni e mi
sembra più che giusto non metterle fretta. Quindi la pubblicazione del
prossimo capitolo resta in data da definire.
Per altro, a risentirci a presto!
Capitolo
7
Spighetto sorrise.
Erano ormai passati due giorni dall'ultimo incontro con Dray, ma mai
Misty aveva fatto passare dieci minuti senza chiedere almeno una cosa
sul suo conto a Sif. Come se non bastasse, la cosa pareva dare
parecchio fastidio ad Ash che appena poteva, come diceva lui,
“riposarsi le orecchie” si allontanava dal gruppo, piantando il
muso e facendo praticamente finta di allenare i suoi pokémon.
In quel preciso
momento Spighetto stava preparando il pranzo.. o almeno cercava,
visto che Ash gli mangiava tocchi di ingredienti da ogni parte. Il
tutto borbottando infuriato.
Non ho... parole. –
Questo l'hai già
detto. – gli fece notare il sommelier.
Argh, Spighetto! Ma
perché non la pianta? È un criminale, un ladro! Non capisco
davvero perché tutto quell'interesse... –
Cosa c'è Ash? Sei
geloso? – lo canzonò Iris, cogliendolo alle spalle.
Ma che geloso e
geloso, cosa c'entra?! Solo non vorrei che Misty... –
Cosa? Che finisca
sulla cattiva strada? –
Anche! –
Ma piantala, Ash! E
apri gli occhi... – detto questo, si allontanò. Ash la seguì con
lo sguardo, sconcertato. Guardò Spighetto, stritolando tra le mani
un povero porro.
E anche lei! Che
diavolo si impiccia! Crede di sapere tutto su tutto, ma intanto è
più piccola di me! –
Iris raggiunse le
due compagne, che ancora parlavano animatamente.
… e una volta,
quando eravamo piccoli... – stava dicendo Sif, con le lacrime agli
occhi dal ridere – … Dray era scoppiato a ridere tanto forte che
tutta la bibita gassata gli era uscita dal naso! Dovevi vedere le
facce che faceva! –
Misty scoppiò a
ridere come una matta, reggendosi la pancia che cominciava a farle
male.
Quindi non è
sempre stato musone come pensavo. – disse Iris, sedendosi con
loro. Sif scosse la testa.
No, assolutamente.
Anzi, è sempre stato solare e sorridente! E anche un po' troppo
ubbidiente e ligio alle regole. Ma... – sorrise malinconica –
gli ultimi avvenimenti l'hanno indurito. –
Vedrai, Sif. –
Misty le appoggiò una mano sulla spalla, sorridendole incoraggiante
– Te l'ho detto: riusciremo a far venire Dray dalla nostra parte!
Ritornerà ad essere il fratello allegro che ricordi. È una
promessa! –
Iris annuì
convinta. Sif guardò le due ragazze. Sorrise commossa. Davvero non
sperava di trovare persone meravigliose come loro.
*~*~*~*~*~*
Avevano deciso di
comune accordo che la persona più indicata ad aiutarli sarebbe stata
Aloe, la capopalestra di Zefiropoli. Quindi la decisione era stata
presa: l'avrebbero raggiunta e le avrebbero chiesto indicazioni sul
da farsi. Se c'era qualcuno che se ne intendeva di miti e leggende,
quella era lei.
Ma prima... dovevano
comprare provviste sufficienti a far fronte ad un viaggio del genere.
Zefiropoli non era propriamente dietro l'angolo...
Per questo come
prima cosa passarono dentro al primo Pokémon Market che trovarono.
Si divisero i ruoli e andarono alla ricerca dei prodotti giusti.
Ovviamente, Spighetto si sarebbe occupato delle provviste alimentari.
Misty fece passare
un paio di scaffali, scorrendo le etichette sulle boccette di
medicinali, alla ricerca di quella migliore.
Ash urtò per
sbaglio una boccetta di vetro, che però Pikachu afferrò
prontamente, evitando che si disintegrasse a terra.
Sul serio? –
sorrise Misty, riponendo l'ennesimo flacone sbagliato. – Sono
anche le mie! Quell'industria produce da tantissimi anni, ma le sue
caramelle gommose blu non le ha ancora battute nessuno! –
Sono assolutamente
d'accordo! – annuì Sif, poi il suo sguardo si fece pensieroso –
Magari... gliele compro, così la prossima volta che ci vediamo gli
faccio una sorpresa... –
Sono certa che gli
farà molto piacere. –
Per me è una
stupidaggine... –
Sia Misty che Sif si
voltarono verso Ash. Perfino Pikachu lo guardò senza capire.
Bhe, perché? –
gli chiese Misty, ancora stupita – E' un pensiero carino... –
Non pensi sia un
po' grandicello per le giuggiole? Non essere ridicola... –
Misty strinse i
pugni e Pikachu notò il suo viso farsi un pochino più rosso.
Rabbia, più che vergogna.
Ridicola? Anche tu
le mangi, signorino! Oh, bhe, ma tu sei ancora un bambino,
scusami... –
Bambino un corno e
comunque non mangio più quelle cretinate da anni! –
Oh, è per questo
che ti sei inacidito tanto? –
Stavolta fu Ash a
stringere i pugni. Sif arretrò di un passo, mentre Pikachu abbassò
le orecchie: erano nel bel mezzo di un supermercato! Pareva loro il
momento più adatto per mettersi a litigare?
Io non mi sono
affatto inacidito! Semmai sei tu che sei diventata troppo mielosa...
–
Io non sono
mielosa! E comunque che ci sarebbe di male? –
C'è che mi si
cariano i denti soltanto a sentirti. –
Oh, povero
piccolo... se vuoi ti compro un paraorecchie con l'orsacchiotto,
così non sarai più obbligato a sentire questa ragazza mielosa! –
lo schernì Misty, assumendo un'aria da persona superiore che
compatisce quella più piccola. Se possibile, quello fece andare
ancora più in bestia Ash.
Risparmia i soldi!
Ci penserò io a comprarmi un paio di tappi per orecchie, che tra
l'altro costano molto meno! Magari in allegato mi danno anche del
nastro isolante, chissà che non riesca a farti stare zitta! –
Iris spuntò nella
corsia con il suo cesto della spesa. Quando vide l'agitazione che
c'era, affiancò Sif, che la vide come un'ancora di salvezza.
Si può sapere per
che cosa litigano stavolta? – domandò la ragazza dai capelli
viola.
Al momento non lo
so, ma... tutto è partito da questo pacchetto di giuggiole... –
Non ho parole... –
si lagnò Iris, sospirando esasperata – Non so dire chi sia il più
bambino tra i due... –
Quando finalmente si
diedero le spalle, segno che il litigio era terminato, Sif osò
aprire la bocca.
Forse... forse ha
ragione Ash... forse dovrei lasciar perdere le caramelle e... –
Non gli darai
retta, spero! Tu le comprerai. Punto. – sentenziò Misty e arraffò
Sif per un polso, trascinandola verso la cassa.
*~*~*~*~*~*
… –
… –
Pensi che abbiano
intenzione di tenere il muso ancora per molto? –
Non lo so, Iris.
Spero di no. –
Dai, Spighetto, di
loro qualcosa! –
Cos... e perché
io?? –
Non sei forse tu il
carismatico intenditore qui? Forza! –
Ma veramente... –
Spighetto lanciò un
veloce sguardo ai due ragazzi. Era da ore ormai che se ne stavano in
silenzio, ben lontani l'uno dall'altro, con il muso lungo fino a
terra. L'idea di avvicinarsi ad uno dei due e rischiare di essere
incenerito con lo sguardo... non lo allettava proprio per niente.
Il verdino si voltò.
Sif se ne stava aggrappata al bordo del suo gilè. Teneva lo sguardo
basso e pareva stare per scoppiare a piangere.
Dimmi, Sif.
Qualcosa non va? –
Ecco... anch'io
vorrei che tu parlassi con Ash e Misty... Sai... penso... penso che
sia stata tutta colpa mia... –
Non lo dire nemmeno
per scherzo!!! – gridò Iris, facendole fare un balzo all'indietro
per lo spavento – Questo non è vero! Non ti devi colpevolizzare!
Ma dimmi tu se per colpa loro ci devi stare così male! Adesso
vedranno.... –
Sif e Spighetto
restarono impietriti ad osservare la ragazzina dirigersi a grandi
falcate verso Ash, che tra i due era il più vicino. Senza troppi
complimenti lo afferrò per il cappuccio della felpa e lo strattonò
indietro, rischiando di soffocarlo.
Ehi!! Ma sei
impazzita?! –
Vedete di finirla,
voi due! Non siete più dei bambini e come tale non dovreste
comportarvi in questo modo!!! –
Ma si può sapere
che cosa vuoi?! Mollami! – Ash si liberò dalla sua presa con uno
strattone.
Tu e Misty fareste
meglio a fare pace e alla svelta anche! State facendo stare male
Sif, come se non avesse già abbastanza problemi! –
Ash aprì bocca per
ribattere, ma le parole di Iris lo avevano colpito. Si voltò verso
la morettina, che, sentendosi tirata in causa, abbassò lo sguardo,
nascondendosi dietro Spighetto.
Anche Misty si
voltò. Prese un grosso respiro e si avvicinò a Sif.
Ehi... cosa c'è
che non va? – le chiese, sorridendo.
Ecco...
veramente... –
Si sente
responsabile del vostro litigio. – concluse rabbiosa Iris.
Come sarebbe a
dire?! Sif... ma cosa vai a pensare? – rise e lo sguardo di Sif si
fece sorpreso.
Bhe tutto è
partito da una mia frase e... –
Veramente le vere
colpevoli sono quelle caramelle gommose. Ahahaha! E poi è Ash che
ha esagerato... –
Io COS... –
cominciò a protestare Ash, ma una saetta partita dagli occhi di
Misty gli fece mordere la lingua – Ehm... sì... forse... cioè, è
colpa mia, Sif. Davvero, tu non c'entri niente! Sono io che....
dovrei darmi una calmata... –
Abbassò lo sguardo,
come se si stesse rendendo conto solo in quel momento della
veridicità delle sue stesse parole. In effetti... che cosa gli aveva
preso? Perché aveva avuto quegli scatti? Davvero aveva dato il via
ad un litigio per un motivo tanto futile?
Driiin
Driiiin.
Tutti si voltarono
verso Spighetto. Il ragazzo estrasse il videotelefono da polso e lo
accese.
Pronto chi parla? –
Spighetto,
sono Aloe. –
Aloe! –
Le avevano
telefonato quella mattina per avvertirla del loro imminente arrivo,
spiegandole per sommi capi la situazione, ma non si aspettavano una
tale rapidità nello svolgimento delle ricerche.
Sapete,
ragazzi miei, forse ho trovato qualcosa che può interessarvi. –
Davvero?! – Ash
si fece avanti, quasi staccando il braccio al povero Sommelier.
Pare che siano
presenti alcune rovine sul fondo del mare a sud di Libecciopoli. Non
se ne ha la certezza, ma si crede che sia implicato Oh-Oh. Ho già
avvertito un mio amico e sarebbe disposto ad accompagnarvi con la
sua barca fino al punto indicato dalle mappe. –
Libecciopoli?
Accidenti... questo allungherà la strada... – mormorò Spighetto,
ma Misty scosse la testa.
Non importa. Se
questo ci aiuterà a svelare altri misteri su questa faccenda
dobbiamo farlo per forza. E poi non siamo lontani, no? –
No, infatti. Basta
prendere la navetta che attraversa il ponte a Sciroccopoli e saremo
arrivati. – annuì Iris.
Senti, Aloe: come
si chiama questo tuo amico? Dove possiamo trovarlo? – chiese Ash.
All'imbocco
dei depositi c'è una piccola casetta sul molo. Non potete
sbagliarvi. Lì abita Komor. È un ragazzo poco più grande di voi e
anche neo-capopalestra. Quel ragazzo è davvero eccezionale. Sa
quasi più cose lui sull'archeologia di quante non se sappia io. –
Perfetto allora.
Direi che è deciso! –
*~*~*~*~*~*
Che sia questa? –
Mah, la descrizione
di Aloe corrisponde, ma... –
Questa non è una
casa... è... –
… una
catapecchia... – concluse Ash, incredulo.
Era impossibile che
qualcuno abitasse davvero in un luogo del genere. Pareva che bastasse
un soffio per demolirla.
Nonostante
l'esitazione di tutti, Sif si fece avanti, con una strana risolutezza
negli occhi. Quando si parlava di Oh-Oh e, di conseguenza, di suo
fratello, non pareva quasi più lei. Se poteva avere un'opportunità
per dimostrargli quanto valesse, quanto ci tenesse ad aiutarlo nella
sua missione, di certo non se la sarebbe lasciata scappare.
Ma lei lo ignorò.
Proseguì per la sua strada e bussò alla porta.
Niente.
Girò la maniglia e
scoprì la porta aperta. Fece per aprirla, ma in quel momento, come
se avesse tolto un tassello da una costruzione già pericolante, una
trave si sganciò dal soffitto, precipitando verso di lei.
Sif!!! – gridò
il gruppo, ma prima che ognuno di loro potesse fare qualcosa, i
riflessi di Sif avevano già agito: si era portata innanzi al volto
un braccio, come protezione, mente piazzava bene le gambe e
proiettava in avanti un pugno, centrando e spezzando in due la trave
prima che la sfiorasse.
Accidenti... –
mormorò, sventolando la mano dolorante – C'è mancato poco...
ehi, ragazzi, qui non c'è nessuno! –
Si voltò, ma i
quattro compagni erano rimasti immobili, con gli occhi sgranati e la
bocca spalancata.
M-ma come....
cos.... – balbettò Misty.
Oh, mamma...
nemmeno Misty è così violenta... –
Ehi, cosa vorresti
dire con “nemmeno”?! –
Sif, ma come hai
fatto? – chiese Spighetto, incredulo. – Quello era legno spesso
e tu... –
Bhe, era marcio...
– sorrise Sif. – E comunque... anch'io ho la mia specialità,
come mio fratello. –
C-come sarebbe? –
chiese Iris.
Mi è tornato in
mente poco fa, come un flash. Fin da piccoli, ognuno di noi due ha
coltivato una determinata passione. Mio fratello per i draghi e io
per la lotta. Dray trovò il suo primo pokémon, un Dratini, sotto
casa, tra le rocce della scogliera, mentre a me fu dato un uovo. Mio
padre mi disse che il giorno in cui si fosse schiuso, non solo avrei
avuto il mio primo pokémon, ma avrei anche potuto incominciare il
mio viaggio. E così, poco tempo dopo, conobbi Riolu. –
Nacque dall'uovo? –
sorrise Ash. Sif annuì.
Sì. Ero
felicissima. Da sempre era stato il mio preferito e sospetto che
papà lo sapesse. Per questo mi ha dato un uovo di quella razza di
pokémon. Da allora mi allenai assieme a lui. Mi divertivo
tantissimo e spesso imitavo le sue mosse di lotta. Prima che potessi
accorgermene, avevo sviluppato un'agilità e una forza da fare
invidia ad un Machoke. –
Wow... non sono
sicuro che sia cosa di cui vantarsi però... – sorrise incerto
Spighetto.
E ora dov'è Riolu?
– le chiese Misty, ma lo sguardo di Sif si incupì.
Non lo so... sono
stata separata da lui mentre scappavo da quei tizi in nero. –
Non ti devi
preoccupare. – Disse Ash, appoggiandole una mano sulla spalla –
Sono sicuro che stia bene e che è alla tua ricerca. Un giorno lo
incroceremo, ne sono certo! –
Sif sbatté le
palpebre, poi sorrise grata e annuì.
Si voltarono. Un
ragazzo della stessa altezza di Spighetto li stava osservando con le
mani appoggiate ai fianchi. Aveva folti capelli neri e occhi blu
gelidi come ghiaccio. Portava un paio di occhiali dalla montatura
rossa agganciati al taschino.
Tu devi essere
Komor. – disse Spighetto, facendosi avanti. Quello annuì.
E... voi siete? –
Siamo amici di
Aloe. Ci ha detto di averti telefonato, questa mattina. –
Lo sguardo del
ragazzo si rilassò di colpo e un po' di quel freddo cinismo che
Misty aveva scorto nei suoi occhi parve scomparire.
Detto questo, si
voltò, avviandosi. Rimasti un attimino spiazzati, il gruppo lo
rincorse.
*~*~*~*~*~*
La barca non era
nulla di eccezionale. Giusto un motoscafo di grandezze esigue dotato
di un paio di ambienti interni. La barca procedeva spedita,
sobbalzando di continuo contro le onde.
Misty e Sif se ne
stavano a prua come due polene, estasiate dalla bellezza del mare e
dai suoi suoni, Ash e Spighetto sedevano a poppa, dove gli scrolloni
arrivavano meno, mentre Iris... era di un inquietante colorito
verdognolo.
Ugh.... manca
ancora molto? – mormorò, cercando di non aprire troppo la bocca.
Non poteva prevedere cosa ne sarebbe succeduto.
No. Siamo quasi
arrivati. – rispose Komor, come se niente fosse.
La barca rallentò,
fino a fermarsi del tutto. Davanti a loro c'era una boa che
galleggiava pigramente.
Bene, è qua sotto.
– annunciò.
Purtroppo però ho
solo tre respiratori. Non possiamo andare tutti. –
Vado io. –
annunciò Sif. Si avvicinò ad una cassa ed estrasse uno dei
respiratori.
E anch'io. –
disse Misty – L'acqua è il mio elemento e il mare quasi la mia
casa. Posso orientarmi bene. –
Sif annuì,
passandole il secondo respiratore. Bene, ne mancava uno.
Andrei io... –
disse Spighetto – Non fosse che non so nuotare benissimo... Temo
vi sarei solo d'intralcio. –
Lo stesso vale per
me. – annuì Iris – In quanto aspirante maestra drago, il mio
elemento è l'aria. L'acqua non fa davvero per me. –
Direi dunque che
rimango io. – sospirò Ash, levandosi il berretto. – Benone,
avevo voglia, di farmi una nuotata! –
Gli passarono
l'ultimo respiratore e, una volta tolti scarpe e vari abiti
d'impiccio, se li sistemarono sul viso.
All'interno c'è un
microfono, unito ad un auricolare impermeabile che dovrete
indossare. Questo vi permetterà di comunicare fra di voi. –
Magnifico! –
saltellò Misty, infilandosi l'auricolare azzurro. Fecero una prova
per verificare il funzionamento degli strumenti, quindi si
tuffarono.
Il buio era davvero
fitto là sotto. Ash si guardò attorno, già privo di senso
d'orientamento. L'acqua era ghiacciata e risultava sempre più
difficile nuotare. Scoccò un'occhiata a Misty, che procedeva spedita
e sicura in una certa direzione.
Di qua. Vedo
qualcosa. – disse loro la rossa.
Ma se non si vede
nulla! – protestò Ash, affiancandola con una sforbiciata di
gambe.
Se tu sei cieco non
è colpa mia... –
Io non sono cieco!
Sif, tu vedi qualcosa? –
La ragazza scosse la
testa, muovendo una mano per levarsi i lunghi capelli fluttuanti dal
viso.
Detto questo, con
uno slancio distanzio Ash, inabissandosi ancor di più al fianco di
Sif. Rimasto interdetto per un attimo, Ash si riprese, incespicando
nella fretta di raggiungerle. Non aveva la minima intenzione di
perderle di vista.
Ehi... inizio a
vedere qualcosa anch'io... – mormorò Sif.
Bhe, è perché ti
stai abituando al buio. Guarda laggiù, lo vedi quel luccichio? Lo
sto mirando da un bel po'. –
Allora andiamo a
vedere di cosa si tratta. – sentenziò Ash, raggiungendole.
Oh, guarda chi è
ancora con noi! Pensavo te la stessi facendo sotto! – lo canzonò
Misty.
Non dire idiozie.
Ci vuole ben altro! –
Ehi, scusate se vi
interrompo, ma... a me sembra una piattaforma... –
Misty e Ash si
voltarono. Si erano avvicinati abbastanza da distinguere la fredda e
lucida pietra di cui era fatto l'oggetto che Misty aveva mirato.
Sembrava quasi una piccola piazza, adornata da colonne mezze corrose
dal tempo e dall'acqua, che la attorniavano come un'aureola.
Ehi, ma... c'è
inciso sopra qualcosa... – notò Sif, strabuzzando gli occhi per
vederci meglio.
Uhm.... è
ricoperta di alghe e sabbia, non si vede niente... – con un paio
di colpi di gambe, Ash fu direttamente sopra la lastra. Allungò una
mano per pulirla, ma nell'esatto istante in cui la sfiorò, quella
cominciò a tremare, illuminandosi.
Ash!!! Che diavolo
hai combinato?! –
Io non ho fatto
niente!!! –
Ma in quell'istante
un ululato sinistro rimbombò per forse tutto l'oceano. Sif si guardò
attorno allarmata, mentre Ash e Misty si paralizzarono.
Ash... –
Dimmi... –
entrambi avevano la voce che tremava.
Quel suono... era
forse... –
Sì.... penso
proprio di sì. –
Rimasero in silenzio
un attimo, finché Misty e Ash fecero bruscamente dietrofront quasi
all'unisono.
Via da qui! Di
corsa!!! –
Cosa, ma... la
lastra... – provò a protestare Sif, ma un nuovo ululato, molto
più vicino del precedente, la zittì all'istante, ghiacciandole il
sangue nelle vene.
Sif!!! Vieni via! –
La agguantarono
ognuno per un braccio e cominciarono a riemergere più veloci che
riuscirono.
Ma che cosa sta
succedendo? –
Quella lastra non
c'entra niente con Oh-Oh! – ansimò Ash, mentre cercava di
accelerare la risalita.
Cosa? Ma allora
cosa.... –
Sif, quando quella
piattaforma si è illuminata, tutto ciò che la ricopriva è stato
spazzato via! – le spiegò il ragazzo – La figura che vi era
rappresentata non adorava Oh-Oh, bensì... –
Una forte corrente
li investì, sospingendoli di lato. Una figura enorme quanto
spaventosa li sovrastò, illuminandoli con i soli, agghiaccianti
occhi blu luminosi.
I tre rimasero
paralizzati da quella vista.